Contrordine: risorgono i modelli Intra 2 acquisti


È in fase di reintroduzione, con effetto da oggi, l’obbligo di presentazione degli Intra 2 relativi agli acquisti intracomunitari, da poco abolito
Contrordine: risorgono i modelli Intra 2 acquisti
Si delinea una spiacevole situazione di caos normativo in relazione all’obbligo di presentazione del modello Intra 2 relativo agli acquisti intracomunitari.

L’art. 4, comma 4 lettera "b" del D.L. 22/10/2016 n. 193 ne prevedeva la soppressione, tuttavia il 16 febbraio scorso, in sede di conversione del Decreto "Milleproroghe", la Camera ha approvato un emendamento che rinvia di un anno tale abolizione. Il Decreto, approvato dal Senato, è in attesa di pubblicazione; quindi, tecnicamente, tale modifica non è ancora in vigore, lo sarà al momento della definitiva emanazione della Legge, che potrebbe avvenire in tempi brevissimi.

Accade però che l’obbligo in fase di reintroduzione veda la prima scadenza, per le operazioni di gennaio 2017, al 25 febbraio e che l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Dogane, in tale controverso contesto, abbiano emanato il "Comunicato Stampa Congiunto" (che, si rammenta, non è fonte di Legge) di venerdì 17 febbraio con cui rammentano la sopravvivenza dell’obbligo di comunicazione a fini statistici, suggerendo però di compilare "integralmente" i moduli.

Non bastasse, se non interverranno modifiche, con l’entrata in vigore del Decreto Milleproroghe verrà abolito l’obbligo di presentare gli Intra servizi resi. La stampa specializzata indica tale abolizione come un "errore" (Luca De Stefani, il Sole 24Ore) giacchè l’obbligo è sancito dall’art. 262 della Direttiva Ue28/11/2006 n. 2006/112/CE.
Come comportarsi in tale caotico contesto? Ogni situazione va esaminata caso per caso, non potendosi dare indicazioni generali. Per chi non vi abbia provveduto nel predetto termine, un’ipotesi da considerare è quella di spedire la comunicazione lunedì 27 febbraio, sul presupposto che scadendo il termine del 25 di sabato, sia prorogato al primo giorno non festivo successivo, o nel timore che il Decreto Milleproroghe sia pubblicato oggi stesso.

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di dott. Gabriele Tosi

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