Crediti d'imposta e Dichiarazione omessa


Pareri difformi tra Agenzia delle Entrate e Giurisprudenza consolidata
Crediti d'imposta e Dichiarazione omessa
La Circolare n. 21/E del 25 giugno 2013 ha fornito chiarimenti in merito al riconoscimento delle eccedenze d'imposta a credito maturate in periodi in cui sono state omesse le dichiarazioni fiscali.
Tale Circolare ha corretto ed integrato la precedente circolare 34/E del 6 agosto 2012, superando così la rigida interpretazione secondo cui in caso di dichiarazione omessa, i crediti si trasformavano in debiti.

L'Agenzia delle entrate, con la Circolare 21/E torna su un'annosa questione. Diversi sono i casi in cui un contribuente presenta un modello unico a credito e l'anno successivo, per un qualsiasi motivo, non presenta alcuna dichiarazione dei redditi. In tale caso il credito di cui alla dichiarazione dei redditi dell'anno precedente non va perso. Alla prima occasione potrà essere portato in detrazione.

Il Codice Civile, a tal proposito, prescrive il diritto a recuperare un credito in dieci anni. Nonostante ciò, fino al 2013 era prassi diffusa quella di non considerare da parte dell'Agenzia delle entrate, eccedenza detraibile, il credito non riportato nell'anno successivo.
La Giurispridenza invece è più volte tornata sul'argomento, smentendo chiaramente la posizione dell'Agenzia delle entrate.
Una sentenza molto significativa, Corte di Cassazione del 18.01.2002, n. 523, ha ammesso che il mancato riporto di una eccedenza nell'anno successivo a quello in cui si è formata, NON ne comporta la perdita, sempre che ci si ritrovi nell'ambito del decennio dal momento della sua formazione.


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di Marina Gargiulo

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