INCENTIVI BONUS CULTURA AL SUD


Dal 15 settembre 2016 Vi è la possibilità per le Imprese culturali di inviare le domande per il Bonus Cultura al Sud
INCENTIVI BONUS CULTURA AL SUD
Le Imprese della filiera culturale e creativa del Mezzogiorno dal 15 Settembre 2016 potranno trasmettere ad Invitalia con appposita procedura la richiesta di incentivi .
Sono ammessi alle agevolazioni le imprese considerate micro, piccole e medie dimensioni costituite da non oltre 36 mesi alla data della domanda , siano esse società di persone , società di capitale , società cooperative iscritte nel Registro delle Imprese ed ubicate nelle Regioni Basilicata , Campania , Calabria , Puglia , Sicilia, rientrano nel primo caso previsto dal decreto .
Giova precisare che anche le persone fisiche dopo l'accettazione possono costituire un'impresa .
Il decreto Mibact dell'11 maggio 2016 ha introdotto il regime di aiuto che ha come obiettivo la concessione di incentivi minimis per 107 milioni di euro di dotazione complessiva ripartiti in tre ambiti di intervento e precisamente :
1) creazione di nuove imprese nell'industria culturale previsto al titolo II del decreto
2) sviluppo delle imprese dell'industria culturale , turistica e manifatturiera come previstoi al titolo III del decreto
3)sostegno ai soggetti del terzo settore che operano nell'industria culturale come previsto al titolo IV del decreto
E' importante precisare che l'investimento non deve essere superiore a 400 mila euro e relativo ad attività editoriali , di stampa . di teatri , dio biblioteche , archivi , museri, produzioni cinematografiche.
Ai fini dell'ammisione le imprese devono prevedere l'introduzione di innovazione nel processo , di prodotto o servizio , organizzazione di mercato in economia della conoscenza , della conservazione , della fruizione , della gestione .

La domanda può utilizzare sia le agevolazioni a fondo perduto in misura massima del 40% elevabile al 45 %della spesa ammessa , sia può essere soggetta ad un finanziamento a tasso agevolato a atasso di interesse pari a zero in misura massima del 40 % elevabile al 45 % della spesa ammessa e della durata massima di otto anni di ammortamento oltre al preammortamento di un anno.
Le imprese che possono rientrare nella seconda area di intervento possono avere un limite di intervento massimo di 550 milioni di euro e devono operare nei settori di artigianato tradizionale , attività alberghiere e di ristorazione , attività editoriali e di cinematografia , attività degio studi professionali , di noleggio di autovetture.
In questo caso il finanziamento copre il 60% della spesa ed il fondo perduto invece solo il 20% .
Nella terza area rientrano le ONLUS che operano nei settori culturali ed artistici , in attività si socializzazione , di protezione dell'ambiente e degli animali , nel manifatturiero , alberghi e ristoranti il fondo perduto arriva fino all'80% della spesa ammessa.
L'Italia essendo un a Nazione dalle mille sfaccettature e dalle miriadi di attrazioni e di interessi culturali che possono valorizzare sempre di più l'immenso Patrimonio Storico e Culturale che ci circonda in tutti gli angoli del Paese offre davvero una grande opportunità , incentiva l'investimento in cultura che può e deve essere un chiaro invito ad investire ad offrire un lavoro che possa sempre più persone valorizzare l'Italia e allo stesso tempo ridare alle persone tutte un chiaro segnale per poter ripartire in numerosi settori che possono smuovere l'economia , il turismo culturale per l'intero anno e non solo per pochi mesi all'anno

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di DOTT.SSA ANNA DE FILIPPO

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