Lo scappellotto all'alunno può integrare reato


Abuso dei mezzi di correzione anche se a scopo educativo
Lo scappellotto all'alunno può integrare reato

La Cassazione interviene sulla vicenda di un insegnante che, al fine di punire un alunno dal carattere irrequieto e con difficoltà di linguaggio, in un’occasione lo colpiva con un flauto sulla testa.

La Suprema Corte, nel delineare i margini applicativi del reato punito all’art. 571 c.p., ha stabilito che integra l’illecito di abuso dei mezzi di correzione o disciplina …il professore che umili, svaluti, denigri o violenti psicologicamente un alunno, causandogli pericoli per la salute, atteso che, in ambito scolastico, il potere educativo o disciplinare deve sempre essere esercitato con mezzi consentiti e proporzionati alla gravità del comportamento deviante del minore, senza superare i limiti previsti dall’ordinamento..” (Cassazione, sent. n. 45736 del 10/10/2018).

Nel caso di specie, la Cassazione ha confermato la sentenza di condanna pronunciata dai Giudici dell’Appello nei confronti dell’insegnante, il quale aveva tentato di difendersi, sostenendo la non offensività della propria condotta, che sarebbe stata giustificata dalla necessità di intervenire a difesa dei docenti e degli altri alunni, spesso vittime delle condotte spregiudicate del compagno di classe.

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di Avv. Manuela Martinangeli

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