Medicina classica, medicina omeopatica, psicologia


Superare un disequilibrio mente-corpo: un approccio integrato potrebbe essere la soluzione migliore.
Medicina classica, medicina omeopatica, psicologia

La medicina allopatica o medicina classica è la più antica e si avvale del concetto di contrasto cioè i sintomi di una determinata patologia vengono contrastati attraverso farmaci che sono contrari al sintomo stesso. I farmaci sono sostanze curative chimiche di sintesi create in laboratorio. Esistono varie categorie di farmaci create per contrastare determinati sintomi secondo protocolli standardizzati come antinfiammatori, antibiotici, antipertensivi, anticoagulanti e così via.

L’omeopatia, invece, sostiene che il simile debba essere curato con il simile attraverso un intervento mirato cioè specifico per quel determinato individuo, l’omeopatia utilizza sostanze naturali di natura minerale vegetale e animale, questi alimenti vengono diluiti attraverso un numero preciso di agitazioni per ottenere poi i prodotti finali che vengono commercializzati sotto forma di granuli, gocce, fiale, compresse.

La medicina tradizionale cura la malattia che colpisce un determinato organo come se fosse un’entità a sé, staccata dal resto del corpo e può attraversare varie fasi acuta subacuta e cronica; le cause delle malattie sono virus, batteri, funghi.

La medicina tradizionale cerca, quindi, di sopprimere i sintomi mentre quella omeopatica considera i sintomi come segnali che vanno presi in considerazione ed interpretati alla luce dell’integrità di ogni singolo individuo.

Ogni sintomo è un segnale di uno squilibrio psico-fisico che bisogna gradualmente ristabilire, con l’aiuto dell’omeopatia la persona sofferente impara a reagire alla malattia senza andare incontro agli effetti collaterali della medicina tradizionale, la sua mente ed il suo corpo diventeranno i responsabili del processo di guarigione.

Infatti, le cure omeopatiche includono anche il settore emozionale che ritengono essere anch’esso responsabile del cessato equilibrio tra mente e corpo e, quindi, avrebbe contribuito all’insediarsi dei sintomi.

La psicologia, ed in particolare il percorso psicoterapico, in caso di malattie fisiche potrebbe essere di grande aiuto per chi ha la possibilità di intraprenderlo poiché aiuterebbe la persona sofferente ad individuare ed elaborare le cause del disequilibrio mente-corpo che sarebbe in parte responsabile del manifestarsi della malattia fisica. La psicoterapia riporta la persona a recuperare l’equilibrio psico-emozionale perduto aiutandola ad essere maggiormente positiva e combattiva al fine di riuscire a far fronte alla patologia nella quale si trova imprigionata.

Si tratterebbe in ogni caso di cambiare il paradigma, cioè di non aspettare di curarsi quando si è già malati, ma di prevenire le patologie e rivolgersi al primo sintomo fisico o psicologico al medico o allo psicologo al fine di comprendere il disagio ed intervenire con cure e terapie adeguate ancor prima che i sintomi si sedimentino per lungo tempo tanto da scaturire in una patologia seria.

Sarà poi la libera scelta di ognuno decidere se curarsi con la medicina tradizionale o quella omeopatica. A mio avviso in fase acuta avanzata la medicina classica ci potrà aiutare per curare velocemente il sintomo, ma sarà necessario approfondirne le cause sia fisiologiche che psicologiche per risolvere la situazione di disagio, in questo caso rivolgersi alla medicina omeopatica e alla psicoterapia potrà essere d grande aiuto. Quindi in conclusione un approccio integrato potrebbe essere la soluzione migliore.

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di Dott.ssa Elisabetta Gardini

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