Prorogate le detrazioni IRPEF su ristrutturazioni
La Legge di Stabilità per l’anno 2017 ha prorogato le agevolazioni fiscali riguardanti i lavori di ristrutturazione edilizia ed il bonus mobili
L'agevolazione consiste nella possibilità di ridurre l'Irpef lorda da pagare del 50% delle spese sostenute, nei limiti di 96mila euro per unità immobiliare (per i pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017), per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria (anche ordinaria per le parti comuni condominiali), di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, «effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, possedute o detenute e sulle loro pertinenze».
Non è necessario che l'unità immobiliare oggetto dell'intervento agevolato sia adibita ad abitazione principale o che si trasferisca lì la propria residenza. Non si può applicare l'incentivo fiscale nell'ipotesi in cui vengano realizzate nuove costruzioni, o, comunque, realizzati volumi autonomi rispetto ad una unità immobiliare principale, in quanto gli edifici agevolati devono essere già censiti al Catasto o deve essere stato già richiesto l'accatastamento.
Più nel dettaglio, per l’anno 2017 la percentuale di detrazione fiscale riconosciuta sui lavori di ristrutturazione edilizia è pari al 50% delle spese sostenute. Per i lavori riguardanti il risparmio energetico degli edifici, la percentuale di detrazione è confermata al 65% delle spese sostenute. In ultimo, per chi esegue lavori di ristrutturazione, è previsto anche il cd. Bonus mobili, ossia la detrazione fiscale del 50% sui mobili e grandi elettrodomestici acquistati.
Le condizioni principali per poter usufruire del bonus fiscale:
SOGGETTI INTERESSATI
I proprietari degli immobili, nonché coloro che godono di diritti reali (uso, usufrutto, abitazione), gli inquilini, i coniugi conviventi anche se non proprietari.
OGGETTO DEI LAVORI
I lavori devono rientrare necessariamente in una delle seguenti categorie:
- manutenzione ordinaria (solo se i lavori riguardano le parti comuni di edifici residenziali);
- manutenzione straordinaria;
- ristrutturazione edilizia;
- risanamento conservativo.
MISURA DELL’AGEVOLAZIONE
Per i lavori consistenti in manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo, l’agevolazione consiste in una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute nell’anno 2017.
Se gli stessi lavori di cui sopra hanno come fine il miglioramento energetico dell’immobile, allora è possibile usufruire, in alternativa alla detrazione del 50%, della detrazione fiscale del 65%. In questo caso sono però richiesti maggiori adempimenti.
Infine, il bonus mobili, consistente in una detrazione fiscale del 50% del costo dei mobili e dei grandi elettrodomestici, può essere usufruito solo da coloro che contestualmente eseguono lavori di manutenzione e ristrutturazione edilizia. Infatti, i mobili e gli elettrodomestici acquistati devono riguardare l’immobile oggetto dei lavori.
L’agevolazione consiste in una detrazione di imposta, che si calcola sul totale delle spese sostenute nell’anno 2017; la detrazione viene poi usufruita in 10 quote annuali di pari importo, da riportare nel quadro RP della dichiarazione dei redditi (o quadro E nel caso di modello 730).
ADEMPIMENTI RICHIESTI
Per poter usufruire dell’agevolazione fiscale, è necessario che:
1. i lavori vengano eseguiti dietro conferimento di specifico mandato alla ditta (mediante stipulazione di un contratto di appalto);
2. che tutte le spese siano documentate da fatture intestate a colui che sostiene la spesa ed usufruisce dell’agevolazione;
3. che tutte le fatture siano pagate a mezzo bonifico bancario riportante i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto che beneficia dell’agevolazione, nonché i dati anagrafici e il codice fiscale o partita Iva della ditta che riceve il bonifico, nonché gli estremi normativi di riferimento (le banche hanno già predisposto un modello di bonifico che contiene in sé tutti gli elementi richiesti dalla normativa)
4. avere e conservare tutte le autorizzazioni e abilitazioni necessarie per l’espletamento dei lavori, richieste dalla normativa edilizia e dai regolamenti comunali.
Per quanto riguarda il beneficio del 65% relativo agli interventi di risparmio energetico, oltre a quanto sopra detto, è necessaria anche:
5. la perizia ed asseverazione di un tecnico abilitato che indichi gli indici energetici conseguiti dall’edificio. Detta asseverazione deve essere inoltrata, in allegato ad una comunicazione, all’Enea.
La Legge di Bilancio 2017 ha introdotto una nuova detrazione conosciuta come "sismabonus". Per chi esegue interventi relativi all’adozione di misure antisismiche a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021 viene prevista una detrazione Irpef del 50%, ripartita in cinque quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Il sisma bonus trova applicazione per interventi che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari). La detrazione sale al 70% se gli interventi realizzati permettono una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, all’80% invece se dall’intervento derivi il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Non è necessario che l'unità immobiliare oggetto dell'intervento agevolato sia adibita ad abitazione principale o che si trasferisca lì la propria residenza. Non si può applicare l'incentivo fiscale nell'ipotesi in cui vengano realizzate nuove costruzioni, o, comunque, realizzati volumi autonomi rispetto ad una unità immobiliare principale, in quanto gli edifici agevolati devono essere già censiti al Catasto o deve essere stato già richiesto l'accatastamento.
Più nel dettaglio, per l’anno 2017 la percentuale di detrazione fiscale riconosciuta sui lavori di ristrutturazione edilizia è pari al 50% delle spese sostenute. Per i lavori riguardanti il risparmio energetico degli edifici, la percentuale di detrazione è confermata al 65% delle spese sostenute. In ultimo, per chi esegue lavori di ristrutturazione, è previsto anche il cd. Bonus mobili, ossia la detrazione fiscale del 50% sui mobili e grandi elettrodomestici acquistati.
Le condizioni principali per poter usufruire del bonus fiscale:
SOGGETTI INTERESSATI
I proprietari degli immobili, nonché coloro che godono di diritti reali (uso, usufrutto, abitazione), gli inquilini, i coniugi conviventi anche se non proprietari.
OGGETTO DEI LAVORI
I lavori devono rientrare necessariamente in una delle seguenti categorie:
- manutenzione ordinaria (solo se i lavori riguardano le parti comuni di edifici residenziali);
- manutenzione straordinaria;
- ristrutturazione edilizia;
- risanamento conservativo.
MISURA DELL’AGEVOLAZIONE
Per i lavori consistenti in manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo, l’agevolazione consiste in una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute nell’anno 2017.
Se gli stessi lavori di cui sopra hanno come fine il miglioramento energetico dell’immobile, allora è possibile usufruire, in alternativa alla detrazione del 50%, della detrazione fiscale del 65%. In questo caso sono però richiesti maggiori adempimenti.
Infine, il bonus mobili, consistente in una detrazione fiscale del 50% del costo dei mobili e dei grandi elettrodomestici, può essere usufruito solo da coloro che contestualmente eseguono lavori di manutenzione e ristrutturazione edilizia. Infatti, i mobili e gli elettrodomestici acquistati devono riguardare l’immobile oggetto dei lavori.
L’agevolazione consiste in una detrazione di imposta, che si calcola sul totale delle spese sostenute nell’anno 2017; la detrazione viene poi usufruita in 10 quote annuali di pari importo, da riportare nel quadro RP della dichiarazione dei redditi (o quadro E nel caso di modello 730).
ADEMPIMENTI RICHIESTI
Per poter usufruire dell’agevolazione fiscale, è necessario che:
1. i lavori vengano eseguiti dietro conferimento di specifico mandato alla ditta (mediante stipulazione di un contratto di appalto);
2. che tutte le spese siano documentate da fatture intestate a colui che sostiene la spesa ed usufruisce dell’agevolazione;
3. che tutte le fatture siano pagate a mezzo bonifico bancario riportante i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto che beneficia dell’agevolazione, nonché i dati anagrafici e il codice fiscale o partita Iva della ditta che riceve il bonifico, nonché gli estremi normativi di riferimento (le banche hanno già predisposto un modello di bonifico che contiene in sé tutti gli elementi richiesti dalla normativa)
4. avere e conservare tutte le autorizzazioni e abilitazioni necessarie per l’espletamento dei lavori, richieste dalla normativa edilizia e dai regolamenti comunali.
Per quanto riguarda il beneficio del 65% relativo agli interventi di risparmio energetico, oltre a quanto sopra detto, è necessaria anche:
5. la perizia ed asseverazione di un tecnico abilitato che indichi gli indici energetici conseguiti dall’edificio. Detta asseverazione deve essere inoltrata, in allegato ad una comunicazione, all’Enea.
La Legge di Bilancio 2017 ha introdotto una nuova detrazione conosciuta come "sismabonus". Per chi esegue interventi relativi all’adozione di misure antisismiche a decorrere dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021 viene prevista una detrazione Irpef del 50%, ripartita in cinque quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Il sisma bonus trova applicazione per interventi che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari). La detrazione sale al 70% se gli interventi realizzati permettono una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, all’80% invece se dall’intervento derivi il passaggio a due classi di rischio inferiori.
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