Provvedimento di ammonimento: come difendersi
Il provvedimento di ammonimento è uno strumento amministrativo previsto e disciplinato dalla Legge 23 aprile 2009, n.38, a sostegno della fattispecie di reato di "Atti Persecutori" e/o stalking, di cui all'art. 621 bis c.p.
L'ammonimento può essere richiesto dalla vittima, formulando istanza al Questore territorialmente competente, ove i fatti sono stati commessi (reato abituale).
Il soggetto destinatario dell'ammonimento può presentare delle memorie difensive entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento stesso, al Prefetto della Provincia.
Trascorso inutilmente tale termine, può proporre ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) entro 60 giorni dalla notifica dell'atto.
Gli strumenti di tutela a supporto del soggetto nei confronti del quale vengono attribuite condotte persecutorie sono usufruibili nel caso in cui non venga sporta alcuna denuncia-querela da parte della vittima interessata.
In caso contrario, il reato sarà procedibile d'ufficio. Il provvedimento di ammonizione, essendo uno strumento amministrativo, non verrà riportato nel casellario giudiziario del soggetto attivo della condotta illecita, contrariamente a quanto previsto per le sentenze di condanna definitive.
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