SCIA: cambiano le regole dal 2017
Riforma della Pubblica Amministrazione. Previsto un unico modulo SCIA valido in tutto il Paese dall’1/1/2017
La SCIA, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, è stata introdotta dalla Legge 30/7/2010 n.122, ha sostituito la DIA, cioè la denuncia di inizio attività, consentendo alle aziende di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva nel settore dell’artigianato, del commercio, dell’industria, senza dover più attendere i tempi e le relative verifiche preliminari da parte degli enti di competenza. La SCIA produce infatti effetti immediati ai sensi dell’art. 19 della Legge 241/1990, salvo i casi in cui non siano obbligatorie autorizzazioni o altri titoli espressi.
Con obiettivo semplificazione, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo durante la seduta del 15 giugno 2016, un Decreto Legislativo che permetterà, a far data dall’1/01/2017, di presentare presso un unico ufficio anche in via telematica, un unico modulo SCIA valido in tutta Italia.
L’ufficio unico al quale rivolgersi avrà il compito di interagire con tutti gli altri uffici e con le altre eventuali amministrazioni interessate.
E' stata prevista una ricevuta che viene rilasciata a seguito della presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni, che dovrà inoltre indicare i termini entro i quali l'amministrazione è obbligata a rispondere o entro i quali la mancata risposta dell'amministrazione, ovvero il "silenzio assenzo" equivale ad accoglimento dell'istanza protocollata.
E’ previsto, infine, una disposizione transitoria che consente alle Regioni di adeguarsi al nuovo regime entro il 1 gennaio 2017.
Date le diverse piattaforme esistenti in Italia per la presentazione di questo genere di pratiche telematiche, il dubbio per gli addetti ai lavori resta: semplificazione o l’aggiunta di un altro nuovo adempimento?
Con obiettivo semplificazione, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo durante la seduta del 15 giugno 2016, un Decreto Legislativo che permetterà, a far data dall’1/01/2017, di presentare presso un unico ufficio anche in via telematica, un unico modulo SCIA valido in tutta Italia.
L’ufficio unico al quale rivolgersi avrà il compito di interagire con tutti gli altri uffici e con le altre eventuali amministrazioni interessate.
E' stata prevista una ricevuta che viene rilasciata a seguito della presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni, che dovrà inoltre indicare i termini entro i quali l'amministrazione è obbligata a rispondere o entro i quali la mancata risposta dell'amministrazione, ovvero il "silenzio assenzo" equivale ad accoglimento dell'istanza protocollata.
E’ previsto, infine, una disposizione transitoria che consente alle Regioni di adeguarsi al nuovo regime entro il 1 gennaio 2017.
Date le diverse piattaforme esistenti in Italia per la presentazione di questo genere di pratiche telematiche, il dubbio per gli addetti ai lavori resta: semplificazione o l’aggiunta di un altro nuovo adempimento?
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