Start up innovative e incubatori certificati


Il MISE pubblica un modello per i piani di incentivazione a favore delle start up innovative e gli incubatori certificati
Start up innovative e incubatori certificati
Da qualche giorno, è disponibile online sul sito web istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, un modello esemplificativo per le Start Up innovative e gli incubatori certificati, utile a elaborare un piano di incentivazione e remunerazione di dipendenti, collaboratori e componenti dell'organo amministrativo (nonché di prestatori di opera e servizi anche professionali) mediante l’assegnazione - prevista dall'art. 27, del D.L. 179/2012 - di azioni, quote e strumenti finanziari partecipativi.
Il modello, che esemplifica i vari aspetti del piano (dall’iter autorizzativo degli organi societari, alle principali clausole dei regolamenti di stock option e work for equity), nasce a supporto della "Guida all’uso dei piani di incentivazione in equity" emessa il 24 marzo 2014 ed è indirizzato al management e agli amministratori della Start Up.
Come si spiega nella premessa del modello, l'incentivazione e la remunerazione in equity permette di conseguire diverse utilità:
- per le Start Up: con la corresponsione di azioni, quote e strumenti finanziari partecipativi al posto di somme di denaro, esse possono sopperire a eventuali carenze di liquidità; l’eventuale presenza di vincoli temporali per l’attribuzione definitiva delle quote o azioni, o per l’esercizio della stock option, incentiva la permanenza nella società da parte del soggetto remunerato, con effetti benefici per il successo dell’iniziativa imprenditoriale, dove risulta decisivo il capitale umano;
- per i beneficiari dei piani: sul reddito derivante dall'assegnazione dei predetti strumenti partecipativi ad amministratori, dipendenti o collaboratori continuativi, nonché dall'esercizio di diritti di opzione attribuiti per l'acquisto di tali strumenti finanziari, è escluso il prelievo fiscale e quello contributivo: "A condizione che tali strumenti finanziari o diritti non siano riacquistati dalla start-up innovativa o dall'incubatore certificato, dalla società emittente o da qualsiasi soggetto che direttamente controlla o è controllato dalla start-Up innovativa o dall'incubatore certificato, ovvero è controllato dallo stesso soggetto che controlla la start-up innovativa o l'incubatore certificato" (art. 27, comma 1, D.L. 179/2012).
Come noto, il decreto sviluppo-bis ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina delle start-up innovative definendone le caratteristiche e gli specifici requisiti. Con la legge di conversione, poi, sono state effettuate modifiche al decreto ampliando le opportunità di accesso al mondo delle start-up innovative.
Oltre alle start-up è definito anche l'incubatore di start-up innovative certificato: una società di capitali che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative.
Per le start-up innovative e per gli incubatori certificati è previsto l'obbligo di iscrizione a un’apposita sezione speciale del registro delle imprese per poter usufruire della disciplina specifica che prevede numerosi benefici (deroghe particolari al diritto societario, esonero dal pagamento dell'imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti al registro imprese, nonché dal pagamento del diritto annuale).
A tale ultimo proposito, si ricorda che la Circolare dell'Agenzia delle Entrate N. 16/2014 ha fatto luce su tutti i vari aspetti connessi alla disciplina delle start up innovative e degli incubatori certificati (articolo 25 e seguenti, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221).
In particolare, nel paragrafo dedicato al regime di pubblicità ed esonero dall'imposta di bollo e dai diritti camerali, si chiarisce che, alla luce di un'interpretazione estensiva del disposto dell'art. 26, comma 8, del DL 179/2012, l'esonero a favore delle startup innovative sui diritti di segreteria e sui bolli è stato esteso a tutte le tipologie di atto, ivi incluso il bilancio d'esercizio.

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di Dr. Paolo Soro

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