Tassazione fiscale nel Principato di Monaco


Guida alla tassazione fiscale e disamina della convenienza al trasferimento della residenza nel Principato di Monaco
Tassazione fiscale nel Principato di Monaco
Il Principato di Monaco è uno dei più piccoli Stati d'Europa ed è anche molto ambito dagli italiani che desiderano trasferire la propria residenza in un paese straniero, poichè è anche uno dei più antichi paradisi fiscali europei. Infatti, già dalla fine del 1800, la famiglia reggente, i Grimaldi, decisero di eliminare le imposte gravanti sul reddito degli abitanti, anche grazie alle ingenti entrate determinate dell'attività del casinò. Oggi le maggiori entrate derivano dallo sfruttamento del turismo ed il Principato rimane sede appetibile per un notevole numero di imprenditori di tutto il mondo che desiderano sottrarsi alla vessazione fiscale del proprio paese di effettiva residenza. Il Principato però, con la firma di specifici accordi, sì è reso disponibile a fornire agli Stati fimatari dati utili alle verifiche fiscali dei soggetti o delle società trasferite. Le condizioni da rispettare per trasferire la residenza nel Principato sono tassative. In primo luogo, essendo una Monarchia, sono le autoriità statali che, applicando regole molto selettive, stabiliscono quale persona o società è gradita o meno, rigettando molto spesso la domanda. La persona fisica che faccia richiesta di trasferimento di residenza nel Principato, deve aprire presso una banca del luogo un conto corrente con un deposito di almeno €500.000. Non deve aver avuto problemi con la giustizia e deve dimorare stabilmente in una casa anche in affitto. Rispettando tutte queste condizioni, qualora la domanda venga accolta, la persona fisica (ad eccezione di quelli aventi nazionalità francese che subiscono la tassazione con il regime francese anche dei redditi prodotti nel Principato) non saranno sottoposte ad alcun prelievo fiscale sul reddito. Per quanto riguarda le imprese che svolgono un attività industrale o commerciale fatturando almeno il 75% di attività svolta nel Principato, sono esentate da qualsiasi imposizione diretta; le imprese che realizzano al di fuori del Principato il 25% del fatturato sono assoggettate ad un'aliquota del 33,33%. I redditi delle imprese, realizzati nel Principato, provenienti da brevetti, marchi o produzione artistica e letteraria sono sempre soggetti a tassazione. Lo Stato del Principato offre comunque degli incentivi all'avviamento di nuove attività economiche consistenti nell'azzeramento della tassazione per i primi due anni di attività, nell'applicazione di un aliquota del' 8,33% per il terzo anno, del 16,67 % per il quarto, del 25% per il quinto anno. Quanto alle imposte indirette, l'aliquota iva ordinaria è attualmente del 19,6%, con aliquote agevolate per alcune categorie di beni (medicinali, libri, generi alimentari). A partire da gennaio 2018, per effetto della Convenzione firmata tra il Principato e la Commissiopne europea, opererà la condivisione automatica delle informazioni sui conti correnti bancari detenuti nel Principato da soggetti residenti nella Comunità Europea, al fine di affinare la lotta all'evasione fiscale.

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di D.ssa Giulia Neri

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