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Affidamento dei figli oggi e cenni sul disegno Legge Pillon


Affidamento condiviso e cenni sul Disegno Legge Pillon
Affidamento dei figli oggi e cenni sul disegno Legge Pillon

La Legge n. 54/2006 sull'affido condiviso, che ha sostituito il precedente affidamento congiunto, ha introdotto un' importante riforma nel diritto di famiglia, e in particolare ha innovato profondamente la disciplina della separazione e del divorzio sancendo principi che hanno aperto la strada ad un nuovo recepire i rapporti tra genitori e figli anche dopo la separazione.

Concetti come bi-genitorialità, condivisione, corresponsabilità, co-decisione hanno finalmente mutato la dinamica dei rapporti familiari post-separazione, ponendo al centro dell'interesse i figli, i quali hanno il sacrosanto diritto di continuare ad avere un rapporto continuativo ed equilibrato con entrambi i genitori anche dopo la crisi irreversibile che ha rotto la loro famiglia; di conseguenza ciascun coniuge deve accettare di confrontarsi e di dialogare con l'altro, nell'intento comune di crescere ed educare i figli, superando asti e disaccordi che non possono e non devono interferire negativamente sul corretto svolgimento delle relazioni figli-genitori.

Nel nuovo normativo in vigore ciascun genitore deve continuare ad occuparsi dei figli e deve essere per essi un punto di riferimento costante: in quest'ottica i due genitori, se da un lato hanno il dovere di collaborare nel prendere insieme le decisioni più importanti e significative per i figli, dall'altro hanno, ciascuno, il diritto di ritagliarsi degli spazi autonomi, nell'ambito dei quali costruire un nuovo rapporto con i figli, senza alcuna interferenza o ingerenza da parte dell'ex coniuge..

Il 10 settembre è stato posto in Commissione Giustizia del Senato l'esame del Disegno di legge del Senatore Simone Pillon (Disegno legge 09/08/2018), che prevede rilevanti novità in materia di affido condiviso, mantenimento diretto della prole e garanzia di bi-genitorialità, con doppia residenza per i figli.

Tra le novità previste, scatterebbe, ante separazione, l’obbligo di rivolgersi ad un mediatore familiare (qualificato con funzione mediativa, dotato di formazione specialistica in coordinazione genitoriale, iscritto all'albo di una delle professioni regolamentate di ambito sanitario o socio-giuridico). Tale procedura comporterebbe sicuramente un aumento dei costi a carico delle parti, in quanto bisognerebbe tener presente anche le spese ed i compensi per il mediatore, stabiliti con decreto del Ministro della giustizia.

In tale disegno sparirebbe l’assegno di mantenimento a favore del genitore con minori possibilità economiche, in quanto sarebbe onere di entrambi i coniugi, provvedere in modo diretto alla prole, salvo diverso accordo. Eliminato anche il principio dell'assegnazione della casa familiare; tuttavia, se essa, in via eccezionale, dovesse essere assegnata ad uno dei due genitori, quest’ultimo dovrà pagare all’altro un’indennità di occupazione soggetta a tassazione.

Finalità del DDL pare essere la completa condivisione dell'affidamento di entrambi genitori nei confronti della prole; è stato, in effetti, previsto che ai figli dovrà essere garantita la permanenza di almeno 12 giorni al mese, compresi i pernottamenti presso il padre e presso la madre, ma chi non ha la possibilità di ospitare il figlio in spazi adeguati non ha il diritto di tenerlo con sé secondo tempi “paritetici ed equipollenti”.

Il Disegno di legge vorrebbe garantire tempi paritari dei minori presso ciascun genitore e ciò in applicazione anche della sola richiesta di uno di loro.

Le nuove regole sarebbero derogabili solo su accordo della coppia.

Attendiamo e auspichiamom che la riforma, se mai diverraà Legge, sia  garantista per i minori.

 

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