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Liberalità d'uso e donazione: il Cavalier Gazzoni Frascara, lady Mondadori e la lite sul Picasso


Liberalità d'uso: quando i beni sono regalati in determinate occasioni come da consuetudine (Natale, compleanno, nozze...), l'ex coniuge non deve restituire i doni
Liberalità d'uso e donazione: il Cavalier Gazzoni Frascara, lady Mondadori e la lite sul Picasso

 

Se n’è andato il 24 aprile, all’età di 84 anni, il cavalier Giuseppe Gazzoni Frascara, l’ultimo di una casata di imprenditori passati alla storia per l’Idrolitina e le Dietorelle, nonché proprietario del Bologna Calcio dal 1993 al 2005.

La scomparsa del Cavaliere mi ha fatto tornare alla mente una storica sentenza della Corte di Cassazione, la n. 18280 depositata il 19 settembre 2016, inerente le liberalità d’uso ex art.770, comma 2 cod.civ., decisione attinente proprio l’epilogo della relazione dell’imprenditore bolognese con l’ex compagna Katherine Price Mondadori, ricchissima designer americana, ex moglie di Leonardo Mondadori.

La storia tra i due, andata avanti per circa 10 anni, non finisce affatto bene, tanto che il 4 maggio 2006 l’industriale bolognese da mandato ai suoi avvocati di recuperare qualche “regalino” effettuato alla ex compagna nel corso del loro rapporto.

La questione riguarda le liberalità d’uso ex art. 770 comma 2 cod.civ., vale a dire quei regali che vengono fatti in determinate ricorrenze in conformità alle consuetudini riferite al luogo e al tempo.

La liberalità d’uso si distingue dalla donazione poiché essa non è una libera manifestazione del donante, bensì un adeguamento volontario del disponente agli usi e costumi della società in cui vive, e come tale non è soggetto ai vincoli di forma dell’atto pubblico stabiliti per la stessa.

Sulla base di tali premesse, la Corte di Cassazione ha affermato che la liberalità d’uso:

1.    Si configura qualora sia disposta in determinate occasioni, quali, ad esempio, le nozze, i compleanni, gli anniversari, San Valentino, Natale, in cui per consuetudine si è instaurata l’abitualità diffusa di un certo comportamento.

2.    L’uniformarsi ad un determinato uso e costume per l’elargizione di regali deve rapportarsi con il profilo della proporzionalità, da valutarsi in base alla posizione sociale delle parti ed alle condizioni economiche dell’autore dell’atto.

 

I regali da non restituire

Tra i regali chiesti indietro dall’imprenditore bolognese un pacchetto di ben 13 tra quadri e disegni firmati Picasso, Modigliani, Klimt e Wool, diverse sculture e molteplici gioielli.

La Corte di Cassazione ha deciso che l’ex signora Mondadori può tenersi tutti i regali ricevuti a Natale, Pasqua, San Valentino, per la festa della donna e per i compleanni, tutte ricorrenze nelle quali è abitudine lo scambio di regali tra persone legate sentimentalmente. Quanto al valore dei doni, certamente non paragonabile ad una banale scatola di cioccolatini o ad un mazzo di rose, la Suprema Corte ha evidenziato come “la portata economica delle elargizioni va commisurata alle condizioni dei soggetti che in questo caso disponevano di ingenti patrimoni e mantenevano un elevatissimo tenore di vita”.


Il Picasso e il diamante da 13 carati da restituire

Secondo la decisione della Cassazione che conferma la sentenza della Corte d’Appello di Miano tutto rimarrà alla signora fuorché il Picasso, del valore stimato di 600.000 euro, e il brillante da 13 carati, del valore stimato di circa 400.000,00, donati insieme, dunque per un valore complessivo superiore al milione di euro. Non possono, infatti, essere considerati un regalo come gli altri “perché la donazione, avvenuta a chiusura di uno screzio tra le parti, costituiva apprezzabile depauperamento del patrimonio del donante; e avrebbe richiesto la forma prevista dall’art. 782 del codice civile”, vale a dire l’atto pubblico a pena di nullità.

La Corte ha così ritenuti determinanti, nell’effettuare la distinzione, sia lo sforzo economico, sia il motivo del regalo medesimo, che non era di routine, ma costituiva un presente per ottenere il perdono a fronte dell’organizzazione di una festa ingiustificatamente annullata.


Quale insegnamento trarre?

Da questa sentenza noi maschietti potremmo trarre un utile insegnamento: piuttosto che fare importanti regali alle nostre mogli per il compleanno, la festa della donna o San Valentino, facciamoglieli in un giorno qualsiasi. Otterremo così un duplice vantaggio: loro saranno piacevolmente sorprese e noi, in caso di separazione, potremmo averli indietro…

 

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