Successioni: a breve aumento delle tasse!!!
Il nostro Paese è un 'paradiso fiscale' per le imposte sulle successioni. Possibili a breve aumenti delle aliquote e riforma della normativa
C’è chi per scaramanzia non ne vuole sentire parlare e pensa di essere immortale. C’è chi invece decide di gestire per tempo l’eredità per ragioni puramente familiari ed evitare che gli eredi si trovino un domani ad affrontare lunghissimi contenziosi e conflitti generazionali.
Tra cuori e denari
L'eredità è una risorsa preziosa non solo dal punto di vista affettivo. Ci sono considerazioni anche di ordine economico che dovrebbero spingere gli italiani a muoversi in anticipo per risparmiare in termini di oneri e tasse. L’imposta di successione si presenta spesso molto pesante, soprattutto quando si arriva all’appuntamento del tutto impreparati. È per questo che la gestione del patrimonio ereditario, mirata a minimizzare il carico fiscale, è un tema su cui sempre di più da consulente patrimoniale cerco di sensibilizzare i miei clienti. La normativa, infatti, lascia aperto qualche spiraglio per pagare meno tasse.
L’attuale tassazione
Per l’imposta di successione a carico degli eredi sono previste aliquote e franchigie differenziate in base al grado di parentela con il defunto. Pianificare la successione in vita è un diritto e un dovere che ognuno di noi dovrebbe avere nei confronti dei propri cari, anche perché le soluzioni esistono e possono risolvere molte problematiche. Pertanto l’abbinamento dei testamenti di entrambi i coniugi, redatti considerando l’analisi di tutte le loro componenti patrimoniali, eviterebbe di subire il "rimbalzo successorio" consentendo ai genitori di trasmettere il patrimonio ai figli in maniera integra e soprattutto consapevole. Fin qui se nell’asse ereditario entrano solo somme di denaro.
Usufrutto e nuda proprietà
Ma se oltre al capitale nel patrimonio familiare ci sono anche case di proprietà? Per il patrimonio immobiliare è consigliabile la donazione con riserva di usufrutto, magari con diritto di accrescimento al coniuge superstite. In tal modo l’usufrutto si estinguerà solo alla morte di entrambi i coniugi. Il valore dell’usufrutto è dettato dal Testo unico imposta successioni e donazioni, con dei coefficienti che tengono conto dell’aspettativa di vita del titolare del diritto. Se per esempio il valore catastale dell’immobile su cui un 70enne ha istituito l’usufrutto è di 100mila euro con l’imposta di donazione viene calcolata su un valore decurtato del 50%, ovvero 50mila euro. Inoltre andrebbe a pagare le imposte che, con le attuali tariffe, sono molto basse e anticiperebbe gli eventuali aumenti delle rendite catastali e delle imposte successorie e l’eventuale diminuzione delle franchigie paventate a più riprese dai vari governi negli ultimi anni.
Italia "paradiso fiscale"
Rispetto alla tassazione prevista in altri Paesi, in Italia l’imposta di successione è agevolata. L’aliquota massima in Germania, Usa e Francia può giungere rispettivamente fino al 50%, 55% e 60%. Ecco perché le eredità potrebbero finire nel mirino di qualche Governo e decidere di armonizzare le aliquote, o quantomeno avvicinarle, a quelle degli altri Paesi. Con questo scenario è lecito attendersi nei prossimi anni un aumento di richieste, da parte di famiglie e aziende, di suggerimenti su come operare per trasferire il patrimonio agli eredi in maniera ordinata e possibilmente integro da imposte di successione. Problematiche successorie che non riguardano solo i grandi patrimoni, ma anche i piccoli risparmi di una vita che le famiglie depositano in banca o in Posta.
Le "nuove" famiglie Negli ultimi anni le statistiche hanno rilevato un aumento nel numero di famiglie separate, divorziate, con figli provenienti da diversi matrimoni. Pensando di ovviare a tali problemi molte coppie decidono la convivenza, che è una relazione esclusa nei diritti successori, anche dalla recente legge Cirinnà che ha esteso le tutele successorie alle coppie omosessuali. Tra i componenti di una convivenza di fatto, registrata o meno, non nasce alcun diritto successorio: né alla quota di legittima, né alla chiamata ereditaria qualora non vi sia testamento. L’unica via per regolare il trasferimento del patrimonio al convivente superstite è quella testamentaria.
Come si può dedurre da quanto sopra, il trasferimento del patrimonio alle generazioni future rileva grande importanza nella vita di un investitore, le soluzioni sono diverse e non tutte conosciute al ‘pubblico’; se vuoi conoscere quale sarebbe la soluzione migliore per la tua posizione patrimoniale contattami ed insieme ci potremo lavorare.
Tra cuori e denari
L'eredità è una risorsa preziosa non solo dal punto di vista affettivo. Ci sono considerazioni anche di ordine economico che dovrebbero spingere gli italiani a muoversi in anticipo per risparmiare in termini di oneri e tasse. L’imposta di successione si presenta spesso molto pesante, soprattutto quando si arriva all’appuntamento del tutto impreparati. È per questo che la gestione del patrimonio ereditario, mirata a minimizzare il carico fiscale, è un tema su cui sempre di più da consulente patrimoniale cerco di sensibilizzare i miei clienti. La normativa, infatti, lascia aperto qualche spiraglio per pagare meno tasse.
L’attuale tassazione
Per l’imposta di successione a carico degli eredi sono previste aliquote e franchigie differenziate in base al grado di parentela con il defunto. Pianificare la successione in vita è un diritto e un dovere che ognuno di noi dovrebbe avere nei confronti dei propri cari, anche perché le soluzioni esistono e possono risolvere molte problematiche. Pertanto l’abbinamento dei testamenti di entrambi i coniugi, redatti considerando l’analisi di tutte le loro componenti patrimoniali, eviterebbe di subire il "rimbalzo successorio" consentendo ai genitori di trasmettere il patrimonio ai figli in maniera integra e soprattutto consapevole. Fin qui se nell’asse ereditario entrano solo somme di denaro.
Usufrutto e nuda proprietà
Ma se oltre al capitale nel patrimonio familiare ci sono anche case di proprietà? Per il patrimonio immobiliare è consigliabile la donazione con riserva di usufrutto, magari con diritto di accrescimento al coniuge superstite. In tal modo l’usufrutto si estinguerà solo alla morte di entrambi i coniugi. Il valore dell’usufrutto è dettato dal Testo unico imposta successioni e donazioni, con dei coefficienti che tengono conto dell’aspettativa di vita del titolare del diritto. Se per esempio il valore catastale dell’immobile su cui un 70enne ha istituito l’usufrutto è di 100mila euro con l’imposta di donazione viene calcolata su un valore decurtato del 50%, ovvero 50mila euro. Inoltre andrebbe a pagare le imposte che, con le attuali tariffe, sono molto basse e anticiperebbe gli eventuali aumenti delle rendite catastali e delle imposte successorie e l’eventuale diminuzione delle franchigie paventate a più riprese dai vari governi negli ultimi anni.
Italia "paradiso fiscale"
Rispetto alla tassazione prevista in altri Paesi, in Italia l’imposta di successione è agevolata. L’aliquota massima in Germania, Usa e Francia può giungere rispettivamente fino al 50%, 55% e 60%. Ecco perché le eredità potrebbero finire nel mirino di qualche Governo e decidere di armonizzare le aliquote, o quantomeno avvicinarle, a quelle degli altri Paesi. Con questo scenario è lecito attendersi nei prossimi anni un aumento di richieste, da parte di famiglie e aziende, di suggerimenti su come operare per trasferire il patrimonio agli eredi in maniera ordinata e possibilmente integro da imposte di successione. Problematiche successorie che non riguardano solo i grandi patrimoni, ma anche i piccoli risparmi di una vita che le famiglie depositano in banca o in Posta.
Le "nuove" famiglie Negli ultimi anni le statistiche hanno rilevato un aumento nel numero di famiglie separate, divorziate, con figli provenienti da diversi matrimoni. Pensando di ovviare a tali problemi molte coppie decidono la convivenza, che è una relazione esclusa nei diritti successori, anche dalla recente legge Cirinnà che ha esteso le tutele successorie alle coppie omosessuali. Tra i componenti di una convivenza di fatto, registrata o meno, non nasce alcun diritto successorio: né alla quota di legittima, né alla chiamata ereditaria qualora non vi sia testamento. L’unica via per regolare il trasferimento del patrimonio al convivente superstite è quella testamentaria.
Come si può dedurre da quanto sopra, il trasferimento del patrimonio alle generazioni future rileva grande importanza nella vita di un investitore, le soluzioni sono diverse e non tutte conosciute al ‘pubblico’; se vuoi conoscere quale sarebbe la soluzione migliore per la tua posizione patrimoniale contattami ed insieme ci potremo lavorare.
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