Mio figlio è eccessivamente insicuro, cosa posso fare?


Alcuni bambini, pur essendo capaci e brillanti, hanno un continuo bisogno di conferme e sicurezze
Mio figlio è eccessivamente insicuro, cosa posso fare?

Capita che un bambino, nonostante sia capace e intelligente, abbia costantemente bisogno di chiedere conferme dalle persone a lui care: i genitori, le maestre, gli amichetti di scuola...E questa loro insicurezza li induce ad apparire meno capaci di quanto in realtà siano.
Sono sopraffatti da una vera e propria "ansia da prestazione" che si scatena soprattutto quando devono mettersi alla prova.

Affrontare un nuovo gioco, uno sport o un compito può sembrare insormontabile per il bambino eccessivamente insicuro poiché è convinto di non potercela fare. Tipici sono gli atteggiamenti dei bimbi che continuano a chiedere ai genitori "Mi vuoi bene?", "Sei contento di me?", "Sono stato/a bravo/a?", in maniera costante e ripetitiva. Oppure, è tipico il comportamento del bambino che, di fronte a una piccola sfida da affrontare, si chiude rifiutandosi di mettersi alla prova oppure che si mette alla prova, ma al primo segnale di fallimento si arrabbia, assume comportamenti eccessivamente infantili, inizia a urlare o a fare i capricci.

Ma qual è la causa dell’eccessiva insicurezza? E cosa può fare il genitore per aiutare il figlio?Parlando delle cause, innanzitutto occorre distinguere se vi è un buon funzionamento cognitivo, ovvero se il bambino non abbia qualche forma di problema di apprendimento che lo rende insicuro, oppure se vi sia alla base un problema emotivo, il bambino cioè non riesce a fare ciò che riuscirebbe tranquillamente a fare se non si sentisse così insicuro.

Spesso, l’insicurezza può derivare da situazioni che mettono sotto stress il bambino (situazioni familiari problematiche, condizioni scolastiche, esperienze negative, ecc.), ma a volte l’eccessiva insicurezza può manifestarsi anche in bimbi che vivono in un ambiente sereno. Appurato che l’insicurezza non derivi dal funzionamento cognitivo, occorre concentrarsi sulla sfera dell’emotività.

E allora cosa può fare il genitore per aiutare il proprio figlio?La risposta più banale, ma anche più vera è quella di aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi del bambino. I genitori dovrebbero concentrarsi nel trasformare in positivo tutto ciò che fanno, errori compresi. Gli sbagli, infatti, non devono essere percepiti come qualcosa di negativo, ma semplicemente un modo per "migliorare". Così come far capire al figlio che un piccolo insuccesso non significa non saper fare nulla in assoluto!

Ma se la soluzione è semplice, metterla in pratica non lo è affatto.Il genitore alle prese con un figlio eccessivamente insicuro, è per primo insicuro: si mette in discussione come genitore, mette in dubbio l’educazione trasmessa al figlio...si domanda, in pratica, se e dove abbia sbagliato qualcosa. Per questo, l’aiuto di uno psicologo può essere un sostegno al genitore che voglia mettersi in discussione, ma soprattutto che voglia apprendere gli strumenti per affrontare e superare il disagio del figlio. Uno psicologo è sicuramente la persona più adatta a cui rivolgersi per affrontare un percorso di crescita costruttivo nel rapporto tra genitore e figlio.

Un genitore più sicuro, apparirà tale anche agli occhi del figlio. La forza e l’autorevolezza dell’adulto di certo si ripercuoterà sul senso di sicurezza del bambino fornendogli quella stabilità emotiva ricercata.

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