Le prospettive dei mercati finanziari nel 2021
La prima settimana dell'anno si conclude all'insegna dell'ottimismo: i tre fattori scatenanti (vaccino, banche centrali e stimoli fiscali) hanno portato molti listini mondiali a ritoccare i massimi storici.
Ancora più stridenti, quindi, appaiono i segnali che arrivano dal mondo "reale" con gli allarmanti numeri sui contagi mondiali e gli aggiornamenti negativi provenienti dal mondo del lavoro.
Nel breve periodo il timore più forte (secondo un sondaggio pubblicato da Deutsche Bank) è quello che i vaccini risultino inefficaci ad una mutazione del virus, che emergano seri effetti collaterali oggi sconosciuti o che ampie fasce di popolazione rifiutino il vaccino (in Francia sarebbero il 60%, in Italia, Spagna e Giappone circa il 40%).
Se qualcosa del genere accadesse, l'effetto domino potrebbe amplificare i ribassi come accaduto nello scorso mese di marzo.
Anche il reddito fisso aggiorna i nuovi massimi con il rendimento del nostro BTP a 10 anni che arriva a +0,49% (-0,52% in Germania, -0,32% in Francia, +0,04% in Spagna, +1,12% negli Stati Uniti): una più attenta analisi del mondo "Fixed income" ci porta a non sottovalutare quello che potrebbe succedere a partire dal 2° trimestre dell'anno in corso, ricordando che a questi livelli di "rendimento" un aumento dell'1% dei tassi potrebbe comportare una perdita di circa il 6,5% del valore dei bonds.
Grande attenzione, quindi, al nostro "Global View", dedicato espressamente al futuro prossimo del mercato obbligazionario di cui riporto la chiusura: ".... Ad oggi ci sono molti lockdown in atto, il lancio del vaccino è appena iniziato e la fiducia dei consumatori è ancora a livelli bassi. Attualmente, dobbiamo solo essere consapevoli di ciò che potrebbe accadere ed essere pronti ad agire se e quando ci sarà maggiore chiarezza. Poiché l'incertezza è ancora molto alta, il miglior consiglio per il momento è di essere il più diversificati possibile".
Articolo del: