Consulente Finanziario, chi è e qual è il suo ruolo


L’ottimizzazione della gestione del rapporto con i clienti per ottenere il massimo della efficienza possibile nella pianificazione degli investimenti
Consulente Finanziario, chi è e qual è il suo ruolo

Nella vita di una persona, così come in quella di un’azienda, si arriva prima o poi ad avere la necessità di gestire e tutelare il proprio patrimonio (nel primo caso familiare, nel secondo aziendale).

In entrambe le ipotesi, tutelare il patrimonio significa adottare tutte quelle azioni finanziarie mirate ad evitare il depauperamento e l’erosione dello stesso dovuti alla diminuzione del potere di acquisto.
Sul punto, va sottolineato che in Italia sono ben oltre i mille miliardi gli euro depositati sui conti correnti senza che questi siano investiti. L’inflazione, che comporta una riduzione del potere di acquisto del denaro liquido, genera una “tassa occulta” annua a discapito di famiglie e imprese.

Ecco che, allora, pensare alla gestione del proprio patrimonio mobiliare diventa una necessità imprescindibile per chiunque, persona fisica o giuridica che sia.

Eppure, la cultura finanziaria nel nostro Paese è ancora poco diffusa e, a volte, della figura del consulente finanziario non è conosciuta la sua funzione e, quindi, è vista con diffidenza.
Vi è da dire che gli scandali bancari degli ultimi anni, sia esteri che italiani, avrebbero dovuto contribuire ulteriormente a costruire nell’opinione pubblica una educazione finanziaria tale da generare fiducia nel consulente finanziario.

E, inoltre, occorre tenere in considerazione anche la trasformazione che ha subito la banca negli ultimi cinquant’anni. Fino all’avvento dell’home banking, il cittadino aveva una banca di riferimento presso la quale depositava il proprio denaro ed, eventualmente, sottoscriveva investimenti proposti allo sportello.
Con la rivoluzione bancaria digitale, la filiale diventa sempre più virtuale e pure gli investimenti vengono effettuati attraverso un “click”, spesso affidandosi al fai da te (che potrebbe rivelarsi nel lungo periodo dannoso!).

La nuova rivoluzione bancaria digitale, di contro, ha però portato il vantaggio di rendere autonomo il risparmiatore nelle operazioni di sportello (velocizzando i tempi, ma creando anche responsabilità finanziaria) dando così una nuova spinta alla consulenza finanziaria.

Chi riconosce l’importanza della gestione oculata patrimoniale e mobiliare dovrebbe affidarsi a un consulente finanziario il quale si occupa in maniera esclusiva di consulenza finanziaria, che è ben differente dalla improvvisata “consulenza allo sportello”.
Spesso la “consulenza allo sportello” si esaurisce nella semplice indicazione di strumenti finanziari standardizzati e, spesso, legati solo al raggiungimento di budget, mentre una professionale consulenza finanziaria a 360° è slegata da certe dinamiche e prevede un’attenzione mirata al singolo cliente.

In questo nuovo scenario, il risparmiatore (e, a maggior ragione, un imprenditore) può scegliere di affidarsi a un consulente finanziario che possa analizzare il singolo caso, ascoltare i suoi bisogni e gli obiettivi prefissati e fornire le alternative più consone considerando lo scenario attuale e la propensione al rischio del cliente.

Affidarsi a un consulente finanziario significa poter ricevere soluzioni su misura e personalizzate grazie anche all’ampia disponibilità degli strumenti finanziari e servizi bancari.

Pensando al risparmiatore (inteso come persona fisica), la consulenza finanziaria spazia dalla semplice apertura di un conto corrente, alla sottoscrizione di un mutuo per l’acquisto di una casa, alla scelta di investimenti, finanziamenti, bancassurance e investment banking, fondi pensione, oltre ai servizi fiduciari in grado di soddisfare tutte le esigenze personali e familiari.

Pensando alle imprese, il consulente finanziario può fornire un incisivo valore aggiunto nella scelta di strumenti idonei all’attività quali il leasing, il factoring, la gestione di flotte aziendali e noleggio a medio/lungo termine…

Infine, in uno scenario politico ed economico in cui le normative italiane, europee ed internazionali sono complesse ed  in costante aggiornamento su temi come quelli legali e fiscali di diritto successorio, trasferimenti donativi, trust, patrimonio artistico, finanziario, immobiliare, iniziative filantropiche, polizze assicurative e, in generale, degli strumenti di pianificazione e protezione patrimoniale, è d’obbligo sottolineare l’importanza di gestire i propri averi solo se abbiamo le competenze e conoscenze appropriate.

Il consulente finanziario è proprio colui che fa della sua conoscenza e competenza finanziaria la sua professione in cui la via maestra è l’ottimizzazione della gestione del rapporto con i clienti per ottenere il massimo della efficienza possibile nella pianificazione degli investimenti.

 

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di Andrea Cadoni

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