Consulente finanziario: figura chiave per i risparmiatori


Conoscitore del mercato finanziario, è colui che può assistere il risparmiatore nella gestione del patrimonio
Consulente finanziario: figura chiave per i risparmiatori
Mercati, finanza, risparmio...La gestione del patrimonio è di certo uno dei principali compiti del risparmiatore, la cui realizzazione non sempre è oculata, soprattutto se non si possiedono competenze e conoscenze approfondite in materia. Inoltre, una gestione "superficiale" delle risorse finanziarie possedute crea la perdita di guadagni se non, addirittura, un’erosione dei risparmi.

Il ruolo del consulente finanziario è cruciale in questo ambito. Grazie alla sua competenza, riesce a far incontrare sul mercato finanziario i cittadini privati, che hanno risparmio da investire, con le aziende, che al contrario, sono alla ricerca di capitale da immettere nell’attività. Tale incontro, però, deve essere guidato, analizzato e soppesato, soprattutto nei confronti del risparmiatore che si assume il rischio di investire i propri risparmi.

La conoscenza del mercato e degli operatori che vi agiscono è sicuramente il primo step di un percorso performante.
Il secondo step è di certo la conoscenza del cliente/risparmiatore. I diversi strumenti finanziari presenti sul mercato, infatti, vanno presentati e consigliari esclusivamente in relazione alla tipologia del risparmiatore. Gli strumenti finanziari attuali sono innumerevoli, con caratteristiche e modalità differenti. Il consulente finanziario deve avere la competenza per poter scegliere le alternative adatte al singolo risparmiatore.

A tal proposito, nuove tutele per il risparmiatore sono sancite dalla nuova Direttiva europea, la cosiddetta MIFID II (Market in Financial Instrument Directive), entrata in vigore a gennaio 2018 e introdotta nel nostro ordinamento con il Decreto legislativo 03/08/2017 n.129.
MIFID II è la direttiva a cui in Italia, così come in Europa, i consulenti finanziari devono attenersi.
Tra le indicazioni inserite c’è una maggiore trasparenza sui costi e maggiore tutela per il risparmiatore attraverso una più puntuale informazione sugli strumenti proposti e una più approfondita conoscenza del risparmiatore.

Il ruolo del consulente finanziario, a maggior ragione oggi grazie alla MIFID II, è quello di tracciare il risparmiatore, ovvero analizzare i suoi obiettivi, le sue esigenze, le sue capacità finanziarie e, non da ultimo, la sua propensione al rischio.
Solo una volta terminato uno studio approfondito sul cliente, si potrà presentare diverse alternative di investimento che rispondano in maniera adeguata al profilo del risparmiatore.
Facendo un esempio banale, ma rappresentativo, il consulente finanziario è come il sarto che cuce l’abito addosso al cliente. Il consulente, metaforicamente, è quel sarto che cuce gli strumenti finanziari più adatti al risparmiatore.

Il ruolo del consulente finanziario, però, non si esaurisce con la proposta e la vendita di prodotti finanziari. Anzi, questo è soltanto l’inizio poiché, successivamente alla sottoscrizione, tra i suoi principali compiti troviamo l’assistenza finanziaria a tutto tondo. Il consulente finanziario deve monitorare l’andamento degli investimenti, tarare il tiro se necessario, informare il cliente su eventuali novità finanziarie, oltre a offrirgli assistenza in caso di bisogno.

Scegliere, dunque, un consulente finanziario non è cosa semplice! Un elemento essenziale da tener presente, però, è la capacità del professionista di prestare assistenza a 360° e di avere una approfondita conoscenza del mercato e degli strumenti finanziari.
Resto a vostra disposizione nel caso abbiate bisogno di maggiori informazioni al riguardo.

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di Dott. Roberto Borsetto

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