Essere "cassettista" in un mondo di tassi a zero


Ecco come non rinunciare alla struttura "buy and hold" investendo in titoli azionari di società con solidi cash flow
Essere "cassettista" in un mondo di tassi a zero

 

La decisione del governatore della Banca Centrale Europea di mantenere invariati i tassi d'interesse per tutto il 2019, deve condurci ad una serie di riflessioni.

Da un lato, questa decisione ha un impatto positivo su chi ha intenzione di contrarre un mutuo potendo ancora trovare soluzioni molto convenienti; dall'altro, pone importanti interrogativi a chi vuole trovare una soluzione d'investimento per i propri risparmi. L'asset class obbligazionaria, da sempre molto apprezzata dal risparmiatore italiano, per il basso profilo di rischio e la rendita generata sotto forma di cedole, ha rendimenti molto risicati e potrà nascondere insidie quando si giungerà ad un cambio netto della politica monetaria con il rialzo dei tassi d'interesse (ad ogni 1% di aumento dei tassi d'interesse, corrisponde una perdita, in conto capitale di circa 7%).

Occorre, necessariamente, iniziare a guardare sempre più con attenzione al mercato azionario: metodo e disciplina d'investimento, attraverso l'investimento in piani d'accumulo del capitale, possono aiutare ad avere ottimi risultati anche dove, di solito, si percepisce maggior rischio e l'emotività può giocare brutti scherzi.

In questa logica, l'orizzonte temporale d'investimento deve essere necessariamente di medio/lungo termine, per consentire di ottenere buoni risultati. Questa ultima considerazione non contrasta con il paradigma che da sempre ha caratterizzato l'investitore italiano, il quale tradizionalmente acquista l'obbligazione per portarla alla scadenza. Poniamoci, dunque, la seguente domanda.

C'è una qualche differenza, a livello di orizzonte temporale, tra l'acquisto di un titolo obbligazionario decennale e l'impiego del proprio capitale sul mercato azionario, che di norma, richiede pressoché lo stesso impegno temporale?

Se poi decidessimo di effettuare l'investimento verso titoli azionari di società con solidi cash flow, in grado di remunerarci per il rischio assunto anche attraverso l'erogazione di dividendi cospicui e costanti nel tempo, avremmo raggiunto l'obiettivo di mantenere in essere la classica struttura "da cassettisti" - "buy and hold" per utilizzare un termine anglosassone.

Naturalmente il rischio, inteso come volatilità, assunto nella diversa veste d'investimento, sarebbe maggiore, ma avremmo maggiori possibilità di ottenere, nel tempo, una migliore allocazione del capitale.

Come sottolineato in precedenza, i rendimenti sul mondo obbligazionario sono e saranno ancora molto ridotti per diverso tempo e non esenti dal rischio di incorrere in perdite in conto capitale.

Metodo e disciplina d'investimento, cardini della finanza comportamentale, devono aiutare il risparmiatore a confrontarsi con questa nuova prospettiva.

 

Articolo del:


di Dott. Stefano Franzone

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse