Generazioni a confronto e ruolo della consulenza finanziaria


La tecnologia aiuta a semplificare la vita, ma nelle scelte finanziarie va sfruttata e non subita
Generazioni a confronto e ruolo della consulenza finanziaria

 

Il trend demografico del pianeta fa emergere in maniera chiara una polarizzazione netta per età dei consumatori, dividendoli sostanzialmente in due fasce differenti: da una parte la Silver generation, dall’altra i Millennials e la Gen Z (generazione Z).

Queste due categorie in cui è stata divisa la popolazione hanno caratteristiche differenti , non solo per età. Il loro vissuto è stato diverso e la ragione primaria è il progresso e il consumo di tecnologia negli ultimi decenni. Per questo motivo i Millennials e la Gen Z possono essere in qualche modo accomunati ed entrambi distanziati dalla Silver generation. Ma cosa si intende per Silver generation, Millennials e Gen Z?

 

Silver generation

La Silver generation è rappresentata dai consumatori over 60. Sono loro, secondo una ricerca di McKinsey Global, a spingere la crescita economica mondiale attuale e ancor di più nei prossimi anni. E ciò è dovuto anche all’invecchiamento del pianeta. Infatti, in base allo studio, gli over 60 sono i consumatori più numerosi e genereranno la metà della crescita totale entro il 2030. Ma dato che la popolazione anziana raddoppierà entro il 2050, va da sé che rappresenteranno il maggiore fruitore dei consumi urbani.
E’ importante sottolineare che la Silver generation è stata testimone del progresso tecnologico e si è adattata al cambiamento a differenza delle successive generazioni.

 

Millennials

I Millennials sono i consumatori nati tra il 1990 e il 2000. Sono i cosiddetti nativi digitali, ovvero coloro i quali sono nati già in un contesto globalizzato tecnologico e, dunque, per loro, la tecnologia rappresenta la “normalità”, non potrebbero immaginare un mondo senza la tecnologia attuale poiché non hanno vissuto gli anni in cui non era presente (basti pensare alla diffusione dei primi cellulari o di internet…).
Proprio questa differenza è alla base della radicale differenza delle abitudini di consumo. L’affinità dei Millennials alle nuove tecnologie sta ridisegnando il modo di consumare e gli spazi commerciali (basti pensare a piattaforme come Amazon, ecc…).
I Millennials sono consumatori più attenti, si informano in rete sugli alimenti più sani o sugli sport e le attività che generano benessere, utilizzano le App per fare acquisti e dedicano molto più tempo libero rispetto al passato ad attività che generano benessere (come ad esempio viaggi). Un dato da segnalare è che la loro spesa cresce al doppio della media di mercato.

 

Gen Z

Infine, la Gen Z è affine ai Millennials ed è costituita da consumatori nati dopo il 1995. Sono ancor più nativi digitali dei precedenti Millennials e concepiscono gli acquisti soprattutto online, così come le attività di svago o di studio. In base ai recenti dati diffusi da Accenture (Digital Dust 2018) sulle abitudini di consumo della Gen Z è emerso che il 73% del campione è pronto a fare ordini attraverso un messaggio vocale, il 70% non vede l’ora di poter fare i propri acquisti attraverso i social media, il 58% è disposto a pagare di più per beneficiare della consegna della merce ordinata entro un’ora e, infine, il 40% tiene a fornire un feedback del bene o del servizio di cui ha usufruito.
E’, dunque, una generazione molto distante dalla realtà degli acquisti nella bottega sotto casa…Non che tutto ciò sia un male. L’unico inconveniente è quello di sfociare nel fai-da-te sfrenato, pensando che solo la Rete sia detentrice di verità e soprattutto, che ciò possa bastare.

 

Generazioni e finanza

In ambito finanziario, però e nelle scelte di investimento in generale, nonostante tutti questi cambiamenti, è ancora fondamentale l'intervento di un CONSULENTE. Intervento che può essere determinante ai fini del risultato! Esistono numerosi articoli di presunti esperti o ancora tabelle di calcolo che indicano come investire i propri risparmi, ma ciò non necessariamente si trasforma nella soluzione ottimale per la propria e personale situazione reddituale e patrimoniale. Il contatto e il rapporto con un consulente che analizza il singolo caso del cliente/investitore, sono elementi necessari per raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Potrebbe sembrare un ritorno al passato, un ritorno al salto nella bottega sotto casa...ma non è certamente così! La consulenza si avvale della tecnologia e non la subisce…questo è il dato da considerare! Quindi, la tecnologia è certamente di aiuto per semplificare la vita di ognuno di noi, ma quando si tratta di portafoglio, quando si parla di investimenti, è meglio utilizzarla affiancandola ad un rapporto di fiducia basato sulla competenza umana.

 

Articolo del:


di Stefano Buratti

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