Il mattone nell'era della vulnerabilità


Le credenze false in campo finanziario ci impoveriscono. Non possiamo permetterci l'inconsapevolezza
Il mattone nell'era della vulnerabilità

Viviamo nell'era dell'invulnerabilità e una delle cose che ci rende più vulnerabili è avere credenze false sul mondo.

Pensiamo, ad esempio, di salvare i nostri figli non facendoli vaccinare rendendoli più soggetti ad eventuali malattie future, facciamo scelte per l'oggi ignorando "volontariamente" le conseguenze per il domani, diamo valore di teoria a ciò che assolutamente è un'esperienza particolare e privata.

Anche negli investimenti.

Ad esempio, è difficile sradicare la convinzione che le case continuino ad essere un buon investimento, nonostante siano maggiori le richieste di vendita che di acquisto, nonostante le dinamiche demografiche che vedono in Italia una popolazione sempre più anziana che non riceve un ricambio dalle nuove nascite, nonostante non sia più possibile acquistare una casa "in nero", nonostante la tassazione notevole.

Come dice anche l'indagine sul risparmio degli italiani svolta da Banca d'Italia e Istat, rispondiamo all'incertezza mettendo i risparmi in remissioni sicure almeno al netto dell'inflazione: liquidità e mattone.

E siamo in troppi a crederlo e ad alimentare questa falsa convinzione.

Sarebbe bene prendere consapevolezza quanto prima che nel nostro Paese, a differenza che in altri contesti, non ci sono le condizioni per un rialzo dei prezzi delle case.

Le vecchie sicurezze richiedono strumenti nuovi.

 

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di Luca Massenti private banker

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