ESG: Environmental, social and governance. L'investimento sostenibile

In un mondo che cambia, anche gli investimenti stanno evolvendo in argomenti e modalità di investimento. Chi lavora nel settore degli investimenti si sta adeguando e sta utilizzando nuovi aspetti di valutazione. Una volta bastava guardare il price earning (rapporto prezzo utili), oppure fare un’accurata analisi fondamentale e, quindi, dei dati di bilancio.

Sta diventano sempre più importante guardare quanto la crescita è sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale, dei rapporti con i dipendenti; ad esempio quanto un’azienda sta lavorando per ridurre l’emissione di CO2, fino a produrre “pulito”. Tutti questi aspetti si riassumono in una sigla ESG, Environmental, social and governance.

Oltre ad avere un’ottima reputazione, le aziende così gestite hanno anche minori rischi di essere portate in causa per denunce.

Se guardiamo ad esempio solo l’aspetto climatico, le spese per riparazione danni derivanti da catastrofi ambientali nel 2018 sono state di 100bn di dollari. Si potrebbe guardare anche i rischi di danni fisici alle persone, e i settori coinvolti sono moltissimi.

Il cambiamento climatico è una realtà, è un problema di tutti, ma anche un’opportunità per chi guarda al futuro e ha l’idea giusta. Si va dall’energia pulita all’automotive, risorse ambientali o basse emissioni.

Tutti aspetti su cui il gestore di un fondo esg concentra la propria attenzione. In che modo?
Le metodologie che un gestore di fondi può utilizzare per scegliere le aziende possono essere tre:
•    Integrazione: utilizzare informazioni ESG per migliorare il profilo rischio/rendimento. Si investe in aziende che lavorano “bene”, aziende virtuose.
•    Esclusione: evitare di utilizzare prodotti o pratiche commerciali controverse. Quindi, si escludono società “che fanno male”, che “lavorano” con la guerra, case da gioco, alcolici
•    Impact investing: investire in aziende che lavorano in modo tale da ottenere effetti socioeconomici, oltre che risultati finanziari

Solitamente il gestore di fondi integra le tre metodologie per ottenere il miglior risultato possibile. L’investimento sostenibile permette di investire in più settori, senza obbligatoriamente focalizzarsi su un determinato argomento, ottenendo così anche un’ottima soluzione dal punto di vista della diversificazione.

All’interno di un portafoglio di un cliente è diventato oramai obbligatorio dedicare una parte di investimento a questi temi.