La copertura del rischio di cambio di un investimento


Come coprire le oscillazioni valutarie in un investimento
La copertura del rischio di cambio di un investimento

Chi investe in un'attività denominata in valuta estera, ad esempio un fondo azionario USA o un'obbligazione emessa dal Tesoro Americano, sopporta un rischio legato alle oscillazioni del cambio, che, nel nostro caso, potrebbe essere quello tra DOLLARO USA contro EURO.

Per questo motivo chi investe ad esempio in un ETF che replica lo S&P 500 non ottiene la performance assoluta dell'indice ma quella calcolata in EURO.

Può succedere, quindi, che a fronte di una performance dell'indice di riferimento del 10%, a causa dell'apprezzamento dell'Euro nei confronti del dollaro, si veda il guadagno ridursi di molto.

Ovviamente, in caso di svalutazione dell'Euro nei confronti del Dollaro succederebbe esattamente il contrario, con conseguente amplificazione della performance.

Esistono tuttavia alcuni strumenti finanziari, fondi, sicav o ETF, che riescono a neutralizzare le oscillazioni del cambio grazie all'utilizzo di particolri strumenti derivati.

Sono i cosidetti fondi EUR HEDGED: grazie a tali strumenti è possibile ottenere la perfomance assoluta dell'indice nonostante l'andamento dalla valuta.

Occorre, però, sottolineare che tale copertura ha un costo che dipende principalmente dal differenziale tra i tassi d'interesse in vigore nella zona valutaria estera (es. gli Stati Uniti) e quelli applicati in Europa.

A solo titolo di esempio, nel 2017 il costo di copertura del Dollaro USA per un investitore europeo è stato del 2,40% circa.

Quindi se compro un'obbligazione in Dollari Usa occorre ricordare che tale costo di copertura potrebbe diventare particolarmente gravoso.

 

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di M. Morselli

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