Mutuo: cosa fare con il rialzo dei tassi?


Come affrontare questa situazione? Analizziamo insieme lo scenario per meglio comprendere le soluzioni possibili e le vie percorribili
Mutuo: cosa fare con il rialzo dei tassi?

Mutuo: come comportarsi in questo momento di rialzo dei tassi?

Viviamo in un periodo storico complesso, soprattutto sotto il punto di vista finanziario, caratterizzato da un’alta inflazione. I prezzi di gas, luce, energia, cibo e benzina sono aumentati, influendo pesantemente sul budget familiare. Ma non solo.

Molte famiglie hanno subito anche un incremento della rata del mutuo. Mi riferisco ai soggetti che hanno acceso un mutuo a tasso variabile e che oggi, a seguito del rialzo dei tassi, si ritrovano con una rata mensile più alta rispetto a qualche mese fa. 

Come affrontare questa situazione? Analizziamo insieme lo scenario per meglio comprendere le soluzioni possibili e le vie percorribili.

 

Mutuo: tasso fisso e tasso variabile

Il mutuo è un prestito a titolo oneroso. Questo significa che chi riceve in prestito una determinata somma, è tenuto a restituirla a scadenza pagando una quota di interessi.

Questi sono calcolati su base annua in base a tre principali parametri del mutuo:

  1. l’importo 
  2. la durata
  3. il tasso annuo nominale, meglio noto come TAN.

L’accensione di un mutuo, quindi, prevede un contratto sul quale deve essere riportato il TAN, ma anche il TAEG, ossia il Tasso Annuale Effettivo Globale. Quest’ultimo è normalmente espresso in percentuale rispetto al finanziamento concesso ed è su base annua. Il TAEG, in sostanza, rappresenta il costo totale del credito a carico del soggetto che chiede il mutuo.

Il tasso d’interesse è pertanto la principale variabile del contratto di mutuo. Esso può essere di diversa natura, ma le due opzioni principali sono il tasso fisso e il tasso variabile. 

Che cosa si intende per mutuo a tasso fisso?

Il mutuo a tasso fisso prevede un flusso di interessi fisso, quindi sempre lo stesso dal momento di accensione del mutuo sino all’estinzione.

Che cosa si intende per mutuo a tasso variabile?

Il mutuo a tasso variabile prevede un flusso di interessi variabili, legati all’andamento del mercato finanziario, e più nello specifico all’indice Euribor. Solitamente il tasso iniziale di un mutuo a tasso variabile è inferiore rispetto a quello fisso, ma può capitare che nel tempo questo scenario cambi. Ecco perché prima di accendere un mutuo e scegliere l’opzione a tasso fisso o tasso variabile occorre valutare con attenzione la propria condizione reddituale ed economica, i propri obiettivi finanziari, la propria propensione al rischio e flessibilità.

 

Perchè tanti mutui sono a tasso variabile?

Negli anni passati le scelte dei risparmiatori si sono indirizzate maggiormente verso i  mutui a tasso variabile. Con i tassi fermi per volontà delle Banche Centrali, il mutuo a tasso variabile era infatti più conveniente rispetto a quello a tasso fisso. Minore tasso, minore rata mensile da pagare. 

Come ben sappiamo, però, la situazione a livello globale è cambiata. L’inflazione, rimasta stabile per un decennio, ha rialzato la testa in modo molto rapido.

Per far fronte a questo (quasi) indomabile rialzo dell’inflazione, le Banche Centrali, hanno cambiato le loro politiche monetarie e hanno iniziato una fase  di rialzo dei tassi.

Aumentando i tassi d’interesse, infatti, le Banche Centrali cercano di domare il galoppare incessante dell’inflazione. Ma un aumento dei tassi d’interesse comporta un aumento del costo del denaro e quindi anche dei tassi d’interesse dei mutui.

Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso oggi può dormire sonni tranquilli, in quanto non si trova in balia dell’aumento dei tassi e continua a pagare sempre la stessa rata e lo stesso importo ogni mese.

Chi, invece, aveva sottoscritto un mutuo a tasso variabile (beneficiando di rate mensili minori gli anni passati), oggi subisce il rialzo dei tassi, vedendo aumentare notevolmente la rata mensile da versare. 

 

Quali sono le opzioni da percorrere?

Al fine di fronteggiare questo rialzo dei tassi, bisogna agire, e anche in fretta, perché è certo che le Banche Centrali continueranno la fase di rialzo dei tassi . Al momento le previsioni prevedono che i tassi raggiungeranno il livello del 3% (al momento è del 2%).

Le strade da percorrere e che occorre valutare caso per caso, sono principalmente tre:

  • Rinegoziazione

Rinegoziare un mutuo significa modificare le condizioni del contratto in essere con la banca che lo ha concesso ed erogato. I costi sono pari a zero, ma non sempre l’istituto bancario concede condizioni più favorevoli rispetto a quelle sottoscritte.

  • Surroga

Chiedere la surroga di un mutuo significa spostare il proprio mutuo dalla banca che lo ha concesso ed erogato a un altro istituto di credito che offre condizioni più vantaggiose per il sottoscrittore. 

  • Chiusura del mutuo

Una terza opzione è rappresentata dalla chiusura del mutuo, anche se non sempre percorribile. Questa decisione, infatti, conviene quando l’importo residuo è contenuto e soprattutto c’è una certa disponibilità finanziaria che va oltre gli obiettivi finanziari prefissati. In linea generale, l’estinzione anticipata del mutuo deve essere ben ponderata, meglio se con un consulente finanziario che fornisca una valutazione accurata per ogni singolo caso.

Per ulteriori consigli contattami: info@fulviaferrari.it

Articolo del:


di Fulvia Ferrari

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