Storno dei mercati: come comportarsi?
La “Strategia di Ulisse”: prevenire è meglio che curare
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In questi giorni i mercati azionari sono nervosi e nelle ultime settimane hanno ritracciato in modo sensibile rispetto ai massimi di fine gennaio, riportandosi in molti casi ai livelli di settembre 2017.
Come gestire queste fasi di mercato?
Le oscillazioni dei mercati azionari non devono trovarci impreparati, perché non sono una novità, ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Dobbiamo quindi imparare a prevenirle, attuando una strategia di risparmio razionale e riflessiva, evitando di farci influenzare dalle emozioni. Avere metodo, significa avere chiaro in mente perché stiamo risparmiando e investendo, cosa ci aspettiamo dal nostro portafoglio e quali obiettivi vogliamo raggiungere. Vuol dire anche tenere conto delle spese già programmate, ma anche degli imprevisti, e capire quale quota del nostro patrimonio ci servirà nel breve termine e quale, al contrario, può essere investita a "scadenze" più lunghe.
Dobbiamo applicare la cosiddetta "Strategia di Ulisse".
Ulisse voleva essere il primo uomo a sentire il canto delle sirene e a sopravvivere: ordinò quindi al suo equipaggio di legarlo all’albero maestro della nave. Ulisse si è dunque impegnato a tenere una linea di condotta razionale prima di ascoltare il canto delle sirene, perché "dopo" sarebbe stato tardi.
Anche noi, come novelli Ulisse, siamo chiamati ad agire prima e con metodo, per salvaguardare i nostri risparmi.
Cosa fare in pratica
Ai miei clienti ripeto sempre che costruire un portafoglio è un po’ come costruire una casa. Se ho fondamenta solide posso permettermi anche due o tre piani e se tira vento sbatteranno le persiane, ma la casa non crollerà. In caso contrario sarà sufficiente una leggera brezza per creare problemi.
Bisogna quindi agire prima applicando due semplici concetti: diversificazione e programmazione.
Le fasi di maggior turbolenza non ci spaventeranno se il portafoglio è ben diversificato e strutturato, perché i mercati azionari nel medio-lungo termine hanno capacità di recuperare le oscillazioni e se abbiamo una base di portafoglio solida, che possa anche coprire eventuali imprevisti nella nostra vita, possiamo allora dare tempo alle asset class più a lungo termine di fare il loro dovere.
In quest’ottica, le fasi di calo sono ottimi momenti per migliorare il protafoglio per chi, applicando una corretta diversificazione, ha previsto una componente di liquidità per entrare sui mercati azionari quando i prezzi scendono. Ugualmente possono essere momenti molto utili per chi voglia acquistare poco per volta, magari attraverso un piano di accumulo.
Come gestire queste fasi di mercato?
Le oscillazioni dei mercati azionari non devono trovarci impreparati, perché non sono una novità, ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Dobbiamo quindi imparare a prevenirle, attuando una strategia di risparmio razionale e riflessiva, evitando di farci influenzare dalle emozioni. Avere metodo, significa avere chiaro in mente perché stiamo risparmiando e investendo, cosa ci aspettiamo dal nostro portafoglio e quali obiettivi vogliamo raggiungere. Vuol dire anche tenere conto delle spese già programmate, ma anche degli imprevisti, e capire quale quota del nostro patrimonio ci servirà nel breve termine e quale, al contrario, può essere investita a "scadenze" più lunghe.
Dobbiamo applicare la cosiddetta "Strategia di Ulisse".
Ulisse voleva essere il primo uomo a sentire il canto delle sirene e a sopravvivere: ordinò quindi al suo equipaggio di legarlo all’albero maestro della nave. Ulisse si è dunque impegnato a tenere una linea di condotta razionale prima di ascoltare il canto delle sirene, perché "dopo" sarebbe stato tardi.
Anche noi, come novelli Ulisse, siamo chiamati ad agire prima e con metodo, per salvaguardare i nostri risparmi.
Cosa fare in pratica
Ai miei clienti ripeto sempre che costruire un portafoglio è un po’ come costruire una casa. Se ho fondamenta solide posso permettermi anche due o tre piani e se tira vento sbatteranno le persiane, ma la casa non crollerà. In caso contrario sarà sufficiente una leggera brezza per creare problemi.
Bisogna quindi agire prima applicando due semplici concetti: diversificazione e programmazione.
Le fasi di maggior turbolenza non ci spaventeranno se il portafoglio è ben diversificato e strutturato, perché i mercati azionari nel medio-lungo termine hanno capacità di recuperare le oscillazioni e se abbiamo una base di portafoglio solida, che possa anche coprire eventuali imprevisti nella nostra vita, possiamo allora dare tempo alle asset class più a lungo termine di fare il loro dovere.
In quest’ottica, le fasi di calo sono ottimi momenti per migliorare il protafoglio per chi, applicando una corretta diversificazione, ha previsto una componente di liquidità per entrare sui mercati azionari quando i prezzi scendono. Ugualmente possono essere momenti molto utili per chi voglia acquistare poco per volta, magari attraverso un piano di accumulo.
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