"Whatever it takes": approcciare il mercato azionario in vista di un rialzo dei tassi d'interesse

In occasione del consueto simposio tra i banchieri centrali mondiali svoltosi a Jackson Hole, l’intervento del Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ha delineato l’intento di proseguire con una politica monetaria restrittiva, da attuarsi con un graduale rialzo dei tassi d’interesse.
In tale prospettiva occorre effettuare un ragionamento in merito a quale posizionamento assumere rispetto al mercato azionario. In concreto, c’è da chiedersi su quali titoli e verso quali settori sia più opportuno destinare le proprie risorse.
Il primo passo da compiere è comprendere lo stile d’investimento verso il quale è orientato il portafoglio: growth o value?
Con il termine growth investing intendiamo la selezione di titoli, facenti capo a realtà aziendali, che sono in grado di generare una crescita solida, supportata da misure di sostegno all’economia e un ciclo economico crescente.
Al contrario, l’approccio value investing, predilige la scelta di aziende che per lo specifico business e settore di appartenenza riescono a mantenere un profilo di solidità ed equilibrio patrimoniale anche in fasi di ciclo economico maturo e in assenza di misure di stimolo all’economia.
Considerando l'ultimo decennio, esso si caratterizza per la politica monetaria espansiva condotta dalle banche centrali mondiali; misure che hanno creato un contesto particolarmente favorevole alle entità ascrivibili all’universo growth. Infatti, come ci suggerisce il termine, trattasi di imprese che traggono vantaggio da bassi tassi d’interesse (addirittura negativi) e riforme in campo tributario.
Risulta, quindi, comprensibile che un cambio di passo dal punto di vista della politica monetaria, da attuarsi con un progressivo e attento rialzo dei tassi d’interesse, non potrà che comportare un contesto più favorevole a realtà che ad oggi risultano sottovalutate, rispetto al loro effettivo potenziale di crescita.
Il miglior consiglio che qui posso fornire è di iniziare a pianificare un cambio di strategia d’investimento all’interno del proprio portafoglio, e qualora ciò sia compatibile con i proprio obiettivi d’investimento e con l’orizzonte temporale ad esso dedicato, iniziare a ad approcciarsi a quella filosofia di investimento, di cui prima Benjamin Graham e oggi Warren Buffett sono i principali esponenti.
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