Come aprire un’azienda di sanificazione? Requisiti e Costi

Per tutti coloro che con un’idea imprenditoriale volessero contrastare lo stato attuale di crisi da Covid-19, immettendosi fin da subito nel mercato, aprire un’azienda di sanificazione potrebbe rivelarsi una soluzione.
Infatti, l’emergenza sanitaria globale del coronavirus, ha evidenziato quanto i servizi di sanificazione ed igienizzazione, da sempre richiesti, siano oggi più che mai di fondamentale importanza per prevenire e limitare il contagio del virus.
A livello economico, invece, mentre lo stato di pandemia globale ha messo in ginocchio tantissimi settori (che rivedranno una fase di ripresa rallentata nei prossimi mesi, se non addirittura anni), la sanificazione sta registrando un trend positivo, con il continuo aumento della domanda che risulta ancora non pienamente soddisfatta.
La spiegazione è palese. Mai come in questo periodo si è registrato un’esplosione nell’acquisto di prodotti come gel igienizzanti, guanti monouso, mascherine e tute protettive, o nelle richieste di sanificazione di aria, acqua, ambienti e oggetti in tutti i luoghi, pubblici e privati, in cui vi sia la presenza di persone, clienti o lavoratori.
Indice:
Sanificare: che cosa significa?
Innanzitutto, prima di aprire una qualsiasi azienda, è importante definire l’oggetto dell’impresa, il cosiddetto core-business, e comprendere che tipo di attività coinvolge.
Nel caso della sanificazione, si fa riferimento alla Legge 25 Gennaio 1994, n. 82, “disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione” che afferma nell’articolo 1 quanto segue:
“e) sono attività di sanificazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l'umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l'illuminazione e il rumore.”
La sanificazione mira a migliorare specifiche condizioni di curatura e maggior tutela rispetto all’ambiente e le persone, attraverso le operazioni previste che risultano essere interconnesse tra loro.
È un’attività che prevede dei risultati attesi e per questo le aziende di sanificazione devono conoscere in modo approfondito la materia di cui vorranno qualificarsi come esperti professionisti.
La definizione chiarisce, inoltre, quali siano le attività coinvolte per la sanificazione:
- pulizia, intesa come l’insieme di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti ed ambienti confinati;
- disinfezione, intesa come l’insieme di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni;
- disinfestazione, intesa come l’insieme di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate.
Aprire un’azienda di sanificazione: i requisiti
Per aprire un’azienda di sanificazione è necessario presentare il documento di Segnalazione Certificata di Inizio Attività - SCIA - all’Ufficio del Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane del proprio territorio che dimostri una serie di requisiti di idoneità per l’esercizio dell’attività.
Ecco i requisiti richiesti:
- requisiti di onorabilità per l’iscrizione nel registro delle ditte o nell’albo provinciale delle imprese artigiane. Tali requisiti sono soddisfatti se non ci sono:
- sentenze penali definitive di condanna o, per i reati non colposi, se la sentenza è stata pronunciata, la pena detentiva non superi i due anni.
- procedure fallimentari in corso, salvo specifiche eccezioni.
- contravvenzioni accertate per violazione di norme in materia di lavoro, previdenza, assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
- requisiti di capacità economico-finanziaria per l’esercizio di attività di sanificazione. Per tali requisiti si intendono:
- l'iscrizione all’INPS e all’INAIL di titolare e tutti gli eventuali addetti;
- l'assenza di protesti cambiari negli ultimi 5 anni, a meno che non si dimostri di aver completamente soddisfatto i creditori;
- l'esistenza di rapporti con il sistema bancario da comprovare con apposite dichiarazioni bancarie riferite agli affidamenti effettivamente accordati.
- requisiti tecnico-professionali per la gestione specifica. Tali requisiti risultano soddisfatti se:
- è stato assolto l’obbligo scolastico e si hanno almeno 3 anni di esperienza qualificata nel settore della sanificazione:
- in possesso dell’attestato di qualifica di carattere tecnico attinente l’attività;
- in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore in materia tecnica attinente l’attività;
- in possesso del diploma universitario o di laurea in materia tecnica utile ai fini dello svolgimento dell’attività;
In pratica, al contrario della sola impresa di pulizia per cui l’ultimo requisito tecnico-professionale non è richiesto, per aprire un’azienda di sanificazione, disinfezione e disinfestazione, invece, è essenziale una delle qualifiche sopra elencate di carattere tecnico attinente l’attività.
Aprire un’azienda di sanificazione: i costi
L’insieme dei costi per aprire un’azienda di sanificazione variano a seconda della scelta dei prodotti da utilizzare per svolgere l’attività in linea con le direttive sanitarie del territorio di competenza che in questo periodo storico sono state decretate il 14 marzo 2020 in vista dell’emergenza sanitaria.
La figura che intende aprire un’azienda di sanificazione deve possedere un’adeguata preparazione culturale, in modo da ottenere i risultati attesi nella lotta contro la contaminazione ambientale, nel rispetto delle indicazioni delle autorità competenti in materia sanitaria.
In generale, si può affermare che i costi da affrontare sono di investimento iniziale (ipotizzando una cifra intorno i 10.000 euro) per l’avvio, la burocrazia e l’acquisto iniziale delle attrezzature di base, e che potrebbero aumentare in vista di eventuali costi aggiuntivi inerenti al personale assunto, ai macchinari aggiuntivi, ai veicoli ed ai costi promozionali.
Inoltre, è consigliato fin da subito valutare l’attivazione di un’assicurazione idonea, soprattutto in questo specifico momento di emergenza per avere una garanzia sull’operato.
Conclusione
La sanificazione è da sempre un’attività richiesta sul mercato che, in questo 2020, continua a registrare un trend positivo.
La sensibilizzazione sul tema della sanificazione, inoltre, ha fatto sì che il target non sia più limitato a specifici settori, ma anzi, con il coronavirus ancora in circolazione ed il protocollo anti-contagio istituito per legge, la domanda è ormai diffusa in tutti i settori.
Proprio per questo, l’idea imprenditoriale di aprire un’azienda di sanificazione oggi può sollevare gli animi in un momento storico in cui anche l’economia sta vivendo sospesa.
Oltre la presente linea guida a carattere generale, è possibile chiedere una consulenza più mirata ai nostri professionisti aziendali. Richiedila ora attraverso il portale: la prima consulenza è gratuita.
Articolo del: