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Parola d'ordine: DIVERSIFICARE!


L'economia globale poggia su molteplici variabili e diversificare il proprio portafoglio è la prima regola da tenere presente
Parola d'ordine: DIVERSIFICARE!

La prima buona regola da tenere conto quando si parla di investimenti è la diversificazione.

Una strategia basata sulla diversificazione offre all’investitore due principali caratteristiche, la prima è cogliere le diverse opportunità d’investimento che via via si presentano e la seconda è ridurre il rischio.

Il rischio in finanza può essere idealmente scomposto in due categorie:

1. RISCHIO SPECIFICO (diversificabile): è quella porzione di rischio che può essere eliminata mediante la diversificazione e rappresenta il rischio di una specifica

impresa o dei diretti concorrenti.

2. RISCHIO SISTEMATICO (non diversificabile): è quella porzione di rischio che non può essere eliminata, indipendentemente da quanto gli investitori diversifichino il loro portafoglio.

Piccolo esempio del rischio specifico: immaginate di aver investito tutti i vostri risparmi in azioni di un'unica società. Se dovesse fallire, perdereste tutto il vostro capitale. Invece, se investiste in un gran numero di aziende, l'insolvenza di una singola impresa avrebbe un impatto molto minore sul vostro portafoglio. La diversificazione, quindi, aiuta riducendo il rischio complessivo dell’investimento e aumenta le opportunità di performance.

Quali possono essere quindi le diversificazioni da adottare in un portafoglio?

1. DIVERSIFICAZIONE TEMPORALE: In questo caso è importante definire le esigenze dell’investitore e posizionarle in un orizzonte temporale. Questo ci permette di diversificare gli investimenti in base all’orizzonte temporale, suddiviso in breve termine, medio termine e lungo termine. Grazie a questa caratteristica il rischio d’investimento non sarà concentrato su un orizzonte temporale singolo, ma verrà diversificato su più periodi.

2. DIVERSIFICAZIONE PER TIPOLOGIA DI STRUMENTI: utilizzare strumenti d’investimento diversi (azioni, fondi, polizze d’investimento, obbligazioni, titoli di stato, ecc.) aumenta la stabilità e la sicurezza del portafoglio e soddisfa al meglio le esigenze dell’investitore.

3. DIVERSIFICAZIONE GEOGRAFICA, SETTORIALE E VALUTARIA: distribuire gli investimenti in diverse aree geografiche ed economie del mondo diminuisce il rischio legato a quel singolo Paese, aumentando la sicurezza e ampliando le opportunità di rendimento grazie alle possibili decorrelazioni dei diversi mercati e valute.

4. DIVERSIFICAZIONE PER POTENZIALE DI CRESCITA: diversificare investendo anche in mercati con alti potenziali di crescita e paesi emergenti, nel lungo periodo, può generare grandi opportunità e risultare quindi una scelta premiante.

5. DIVERSIFICAZIONE PER SETTORE: investire in un'ampia selezione di settori quali energia, servizi finanziari, industria, telecomunicazioni ed altri riduce l'esposizione a rischi specifici di un determinato settore e permette di sfruttare le opportunità offerte da diversi segmenti di mercato.

La diversificazione migliora il rapporto rischio/rendimento del portafoglio in quanto aiuta a ridurre la volatilità complessiva e ottenere rendimenti più stabili nel tempo. Questo significa che, con un adeguato livello di diversificazione, gli investitori possono ottenere rendimenti simili a quelli di un investimento più concentrato, ma con un rischio inferiore. Inoltre, la diversificazione permette di sfruttare le opportunità offerte da diversi mercati e settori, migliorando il potenziale di crescita del portafoglio nel lungo termine.

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