Silicon Valley Bank fallisce: il sistema bancario è a rischio?

SVB, acronimo di Silicon Valley Bank, era una banca commerciale focalizzata nel finanziamento di start-up e aziende tecnologiche, operativa in California, USA. Il 10 Marzo 2023 è fallita dopo una corsa agli sportelli che ha come conseguenza prosciugato i depositi.
Vediamo di approfondire la faccenda:
L’argomento alla base in questo caso sono i tassi d’interesse. Quando questi aumentano le banche ne beneficiano, dato che aumenta il loro margine su prestiti e mutui, e di conseguenza i guadagni. C’è un problema però: per SVB questa cosa non funziona.
Il motivo è semplice: SVB è una banca commerciale, dunque i suoi clienti sono più sensibili a un rialzo tassi.
Questo fatto ha determinato un danno enorme per l’azienda, aggravato dalla pesante perdita nel primo trimestre 2023 di 1.8 miliardi di dollari (maggiore delle entrate nette di tutto il 2022).
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La conseguenza di ciò è risultata ovviamente nella vendita, da parte degli azionisti, di ingenti quote dell'azienda, che in un solo giorno ha perso il 60%.
La paura generata nei confronti dei clienti li ha portati alla corsa agli sportelli e, da lì a poche ore, la banca è stata chiusa.
A seguito di questo evento quali potrebbero essere le conseguenze?
La cosa importante per noi italiani, che per il 99% non siamo clienti di SVB, è cercare di capire quali potrebbero essere le conseguenze per i nostri investimenti in Borsa:
Il rischio maggiore ovviamente riguarda il comparto bancario:
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Giovedì è stata una delle peggiori giornate per le azioni di banche Americane degli ultimi decenni. Ribasso che si è diffuso a gran parte dei settori azionari globali.
La paura, in questo caso, è l'eventuale contagio, come successe nel 2008, delle altre banche americane e di quelle europee (vedi immagine successiva).
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A partire dal 2008 ad oggi, l'introduzione di numerose regole di comportamento e di margini di sicurezza per le banche americane ed europee, a seguito proprio della vicenda avvenuta con la crisi dei debiti subprime 2008, ha reso il settore bancario globale molto più sicuro e resiliente.
Il consiglio che personalmente posso dare, visto i fatti raccontati sopra, è quello di indirizzare le prossime scelte di investimento su quelle società (del settore bancario e non) con un'elevata liquidità, capace di sostenere la volatilità dovuta alle variazioni dei tassi di interesse, alle richieste improvvise di liquidità (che ricapiteranno e non solo in USA) e gli eventuali cali delle quotazioni azionarie (aziende con elevata liquidità tendono spesso, in caso di ribassi azionari, a riacquistare le loro stesse azioni per diminuire quelle in circolazione e attendere i rialzi di mercato).
A presto!
Marco Busetto
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