MEDILATES: sperimentando un nuovo metodo tra meditazione e pilates

Prima di descrivere che cosa è il Medilates vorrei fare riferimento a un passo del libro di Zinker del 2001, “Processi creativi in Psicoterapia della Gestalt”, che mi ha particolarmente colpito.
Egli spiega come la Gestalt sia il permesso di essere creativi e il suo strumento metodologico principale sia l’esperimento. Perls cercava di trasmettere il senso dell’inventiva, e le sue intuizioni, secondo Zinker, altro non erano che esperimenti da esplorare e mettere da parte, per lasciare il posto ad altri esperimenti e metafore.
Quindi, la sopravvivenza della PdG, dipende da un processo integrativo di crescita e creatività e non va dimenticato il principio basilare della sperimentazione creativa, dell’evoluzione di nuovi concetti che partono dal coraggio.
In accordo con lui, anche Kepner, che sottolinea l’importanza di sviluppare un repertorio di interventi nell’ambito dell’esperienza e del processo corporeo e che siano radicati nella fisicità che comprendono il lavoro sul movimento. Questo lavoro può spaziare dagli aspetti supportivi ed evolutivi del movimento, al movimento espressivo, al lavoro sul respiro e sul flusso dell’energia.
Un'altra considerazione riguarda il concetto di creatività come atto sociale, in quanto è rottura dei confini, è condivisione con l’altro. È appunto, secondo Zinker, un atto di coraggio, in cui chi crea corre il rischio del ridicolo e del fallimento.
Cos'è il Medilates
Non andare dove il sentiero ti può portare; vai invece dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia (Ralph Waldo Emerson)
Detto questo, cerco di sperimentare un nuovo metodo: un’avventura in cui poter recitare e integrare i personaggi che metto in scena abitualmente nella mia vita e la mia opera teatrale prende il nome di Medilates, l’unione di Pilates, meditazione e PdG.
Ogni seduta della durata di due ore, prevede una parte iniziale di circa 10/15 minuti di meditazione e presa di contatto corporeo e una alla fine della lezione della stessa durata, per sentire i micro-cambiamenti avvenuti durante la lezione di Pilates (di 30/40 minuti). Il tempo rimanente (30 minuti/1ora) viene dedicato alla condivisione col gruppo secondo i principi della PdG e alla libera espressione creativa.
Per quel che riguarda la meditazione, e più in generale le tecniche di rilassamento corporeo, si può dire che sono in sostanza un metodo utilizzato in PdG per conoscersi a fondo e lavorare con se stessi in quanto, considerate come un mezzo profondo per la crescita della consapevolezza e, quindi, come una forma di cura di sé. Ci si può avvicinare attraverso vari modi: alcune tecniche sono legate alla spiritualità e a religioni millenarie, altre hanno fuso elementi tradizionali a fattori innovativi per mitigare lo stress quotidiano.
Meditare è un allenamento per la mente e per lo spirito: una persona che medita riuscirà ad avere una migliore gestione delle emozioni, soffrirà meno lo stress o l'ansia, e si sentirà sempre meno "distaccato" rispetto a cose e persone. Maggiore diventa anche la capacità di concentramento, aumenta la forza, la vitalità, la resistenza al dolore, alla fatica e alle malattie. Chi medita cura il respiro, che diventa ogni giorno sempre più consapevole, apportando un sonno migliore. Mentre si medita il corpo produce sostanze e ormoni che fanno bene all'umore, le difese immunitarie si rinforzano e ci si sente in uno stato di benessere. Insomma, meditare è una medicina naturale, per il fisico e per la psiche e anche molti neuro scienziati, sottolineando una visione olistica dell’uomo, si sono espressi in favore della meditazione che può aiutare a ripristinare uno stato di benessere e di equilibrio dell’individuo.
I benefici sulle condizioni anche patologiche del corpo sono ormai ben noti ed esistono in letterature corpose e solide evidenze scientifiche.
Dopo la meditazione, inizia la parte di allenamento dedicata al Pilates.
La differenza tra yoga e pilates è, fondamentalmente, che quasi tutte le forma di yoga includono la meditazione, la riflessione e la coordinazione tra respiro e movimento mentre il pilates rimodella il fisico gradualmente e coinvolge tutto il corpo.
Il Pilates infatti, è un programma di allenamento corporeo, che consiste in sequenze di esercizi, codificati da Joseph Pilates, in cui si predilige non la quantità dei movimenti ma la qualità; questo consente, a chi lo pratica, di imparare a muovere il corpo in tutte le direzioni senza danneggiarlo.
L’obiettivo principale del Pilates Matwork (uso del tappetino) è quello di rendere le persone consapevoli di se stesse e condurle ad unire corpo e mente in una singola, sana e funzionale unità. Non si tratta di un’attività stressante, anzi, la sensazione che si prova, alla fine della lezione è di essersi dedicati un’ora; infatti, gli esercizi del metodo Pilates non presuppongono una ripetizione esasperata finalizzata a se stessa, ma con una logica sequenza, conducono la mente a cooperare con il corpo, alla ricerca comune del controllo, della precisione e della fluidità dei movimenti, coordinati con una giusta respirazione.
Il metodo Pilates parte dall’interno, ponendosi come obiettivo quello di interiorizzare, sentire volontariamente a livello propriocettivo, aumentare la conoscenza corporea e perfezionare gli schemi motori. I principi del metodo sono 8, da perseguire gradualmente: concentrazione, controllo, respirazione, centralizzazione, precisione, fluidità, isolamento e ripetizione.
L’efficacia dell’allenamento con il metodo Pilates è dovuta, fondamentalmente, al coinvolgimento della mente chiamata a plasmare il corpo: la posizione e il movimento di ogni parte del corpo è estremamente importante e il corpo si muove come un sistema integrato; una buona postura è fondamentale quando si esegue un esercizio; da ciò ne deriva che per controllarla è necessario avere una piena coscienza del proprio corpo.
Quanto più si usa il corpo correttamente durante gli esercizi, tanto più correttamente lo si utilizzerà nella vita di tutti i giorni. Ciò che succede nel corpo riflette ciò che succede nella mente e viceversa: la mente di chi esegue gli esercizi del metodo Pilates è diretta verso il corpo, concentrata su ciò che sta accadendo mentre accade (è sul qui ed ora della relazione, per usare dei termini gestaltici). In questo modo è possibile comprendere ciò che la mente ordina al corpo ed imparare a percepire, fedelmente, come il corpo si sta muovendo.
Con il Medilates queste due discipline vengono unite permettendoci di riscoprire il nostro corpo, riconoscendone le ragioni, rispettandone le necessità, diminuendo le difese che lo inibiscono, acquisendo, inoltre, la coscienza dell’unità organica.
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