La pazienza è la virtù dei forti: pandemia e finanza
Ne' "Il Principe" Niccolò Macchiavelli affermava:
“L'azione umana è sovrastata dalla fortuna, cioè dalla necessità e dalla casualità, da un insieme di cose che la condiziona e che limita l'azione umana".
Ci troviamo di fronte alla nuova “Pestilenza” del millennio: “Il Coronavirus”.
Ritornando al Macchiavelli si può parlare di “Corsi e ricorsi storici”, poiché anche in passato l'uomo è stato colpito da epidemie o peggio ancora pandemie.
Infatti, senza voler arrivare alla peste che colpì Atene nel 430-429 a.c., possiamo ricordare la peste descritta da Alessandro Manzoni nei “Promessi sposi”.
Il Covid 19 (Coronavirus) è un virus che sta imperversando ovunque al pari della peste manzoniana e come tutte le pandemie sta generando dei risvolti economici negativi: chiusura di attività, mancate vendite ed incassi, non pagamento degli stipendi ecc…
In epoca moderna aggiungiamo anche risvolti negativi sui mercati finanziari, il così detto “Panic selling” cioè tutti vendono tutto anche gli strumenti finanziari considerati dei porti sicuri.
E' giusto tutto questo?
In realtà, il rischio concreto è di vendere in perdita: quello che possiamo fare, invece, è acquistare e, se si dovesse generare un altro momento di crisi finanziaria, farsi trovare preparati con una buona diversificazione finanziaria.
Inoltre, ricordiamoci che esiste un detto “La pazienza è la virtù dei forti”.
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