Se tornassimo indietro nel tempo cambieremmo investimento?

È possibile riavvolgere la pellicola del tempo e fare scelte di investimento diverse? Se fossimo gli attori di "Torno indietro e cambio vita" di Carlo Vanzina, sarebbe, in parte, possibile.
Nel film i protagonisti ritornando nel passato e fanno scelte di vita diverse, perché conoscono il futuro, anche se poi, alla fine, Marco (uno dei protagonisti) si rifidanza con Giulia.
Confrontando la trama del film con il comportamento umano nei confronti degli investimenti dobbiamo farci alcune domande.
Esiste l'investimento ideale? Conosciamo il momento esatto in cui acquistare o vendere? Se potessimo ritornare indietro e riavvolgere il nastro siamo sicuri che questo sarebbe possibile?
Una parte importante delle oscillazioni che si verificano sui mercati dipendono dalle nostre emozioni: è successo con la pandemia ed il lockdown, quando tutti i vari asset d'investimento sono crollati, anche quelli considerati sicuri.
La finanza comportamentale studia le emozioni che influenzano le nostre scelte di investimento: spesso, infatti, ci basiamo sulle notizie e ci lasciamo influenzare senza considerare il motivo per cui abbiamo investito e l'ottica temporale che ci siamo dati. Le nostre decisioni sono legate alla percezione del rischio e del rendimento, elementi legati alla paura e all'avidità.
La percezione è un elemento diverso dalla verità assoluta.
Quando investiamo dovremmo tenere conto di questi aspetti e essere più freddi, evitando il più possibile l'emotività; spesso, invece, quello che consideriamo errori o scelte sbagliate di investimento continuano a ripetersi nel tempo, esattamente come Marco che si rifidanza con Giulia.
Quello che noi dovremmo, sempre, considerare nelle scelte di investimento sono: l'orizzonte temporale e “il sangue freddo”, i nostri veri alleati.
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