Il matrimonio civile italo-egiziano in Egitto
La celebrazione del matrimonio civile avanti alle autorità egiziane tra persone di nazionalità diversa o tra italiani, presenta delle peculiarità procedurali e degli aspetti che è bene tenere in considerazione per evitare inutili perdite di tempo.
Il presente articolo infatti, vuole essere una piccola guida per chi intende sposarsi in Egitto, tenendo però a precisare che è consigliabile farsi assistere da un legale che si occupa della materia per sapere con certezza quali documenti italiani ed egiziani occorrono e organizzare il ritiro del nulla-osta presso gli uffici dell'Ambasciata italiana.
Anzitutto per sposarsi avanti alle autorità civili egiziane, i nubendi dovranno appunto procurarsi una serie di documenti in corso di validità al momento della loro presentazione.
La/Il sposa/o italiana/o dovrà fare richiesta di nulla-osta al matrimonio alla Cancelleria consolare dell'Ambasciata italiana situata a Il Cairo o ad Alessandria; la scelta tra le due città si deve alla loro competenza territoriale.
I tempi per ottenere il nulla-osta sono soggetti alle verifiche dell'Autorità italiana presente in Egitto, pertanto, qualora in seguito alla richiesta fosse necessario rientrare in Italia, prima di ripartire per il matrimonio è opportuno accertarsi che il documento sia pronto.
Vorrei infatti porre all'attenzione del lettore questo aspetto.
Una buona organizzazione dei tempi di ritiro del nulla-osta facilitata anche dall'assistenza di un legale, agevolerà la celebrazione del matrimonio civile davanti all'autorità egiziana, perchè il nulla-osta è soggetto a scadenza. Pertanto, qualora si ritiri un nulla-osta e poi si aspetti troppo tempo a contrarre il matrimonio, il documento non sarà più valido, bisognerà fare una nuova richiesta e richiedere alle autorità italiane e locali tutti i documenti necessari per il rilascio di un nuovo nulla-osta al matrimonio.
Inoltre, al momento del matrimonio la/il cittadina/o italiana/o dovrà essere in possesso di valido passaporto e del permesso di soggiorno rilasciato dall'autorità egiziana presso l'ufficio passaporti.
Affinchè venga emesso nulla-osta al matrimonio dall'Ambasciata italiana, lo/la sposo/a egiziano/a dovrà anch'egli presentare una serie di documenti timbrati dagli uffici dello Stato egiziano, che dovranno essere successivamente vidimati dall'ufficio sottoposto alla direzione del Ministro degli Affari Esteri egiziano e tradotti in italiano da un traduttore giurato, e successivamente legalizzati dalla Cancelleria consolare italiana.
E', inoltre, consigliabile munirsi di un numero discreto di foto tessere che verranno applicate su diversi documenti e conservarne la fotocopia di ognuno, oltre a denaro contante, in quanto spesso negli uffici non è possibile il pagamento con la carta di credito.
Una volta tradotti e legalizzati i documenti citati sopra, e ritirato il nulla-osta della/del cittadina/o italiana/o già formulato in doppia lingua, è necessario che entrambi gli sposi siano in possesso del certificato sanitario rilasciato dall'ospedale statale egiziano.
A questo punto è possibile procedere alla celebrazione del matrimonio avanti alle autorità civili egiziane, che avverrà in presenza di due testimoni.
Personalmente, consiglio sempre di controllare il nulla-osta alla voce “Religione”, in quanto è indispensabile che, qualora si professi la religione cristiana, sia specificato “cristiano cattolica” oppure “cristiano ortodossa”, eccetera.
Il fatto che il nulla-osta riporti soltanto il termine “cristiana” non è condizione sufficiente per la sua validità. Infatti, qualora il nulla-osta non fosse completo in questa parte, è necessario recarsi nuovamente alla Cancelleria consolare e chiederne la correzione: il nuovo nulla-osta solitamente viene corretto e rilasciato al momento, o a distanza di pochi giorni.
Avanti alle autorità locali è, inoltre, possibile inserire nel contratto di matrimonio alcune clausole quali la separazione dei beni tra i coniugi, oppure il diritto del divorzio anche per la donna.
Per evitare errori nell'atto di matrimonio tradotto in italiano, prima di sottoscrivere l'originale in arabo, è buona regola verificare che tutti i dati anagrafici e non siano corretti.
Ricevuto quindi il contratto di matrimonio, resta da recarsi presso gli uffici delle competenti autorità egiziane per la vidimazione e procedere poi alla traduzione e nuovamente alla legalizzazione della Cancelleria consolare italiana.
E' importante sapere che una volta ultimata tutta la procedura di legalizzazione e traduzione, è obbligo per il/la cittadina/a italiano/a chiedere la trascrizione dell'atto di matrimonio presso il Comune italiano di residenza o per il tramite dell'Ambasciata italiana in Egitto.
Cosa succede se gli sposi non trascrivono l'atto di matrimonio in Italia?
Il primo aspetto potrebbe riguardare due sposi italo-egiziani o entrambi italiani che, sposatisi in Egitto vivono in Italia. Nell'ipotesi in cui vogliano chiedere la separazione giudiziale in Italia, non lo potranno fare senza l'avvenuta trascrizione dell'atto di matrimonio, né potranno chiedere l'eventuale e successiva domanda di divorzio.
Attenzione però, perchè per trascrivere l'atto di matrimonio in Italia, non è sufficiente avere il certificato di matrimonio scritto in arabo, ma è necessario completare la procedura di legalizzazione e di traduzione.
Poniamo il caso che i coniugi siano rientrati in Italia dopo il matrimonio senza aver completato i passaggi predetti: come fare?
Questo studio legale offre ai propri assistiti la collaborazione con un avvocato di fiducia in Egitto affinchè possa terminare la procedura di legalizzazione e traduzione dell'atto di matrimonio per nome e per conto del richiedente senza essere fisicamente presenti in Egitto.
Terminata questa fase si potrà chiedere la trascrizione in Italia, e così eventualmente procedere con la richiesta di separazione dei coniugi.
Il secondo aspetto, per cui è necessario trascrivere l'atto di matrimonio in Italia, riguarda il caso di ricongiungimento dei coniugi: infatti, solo a seguito della trascrizione, l'ufficio di stato civile del Comune italiano potrà rilasciare il certificato di matrimonio, indispensabile affinchè il/la cittadino/a egiziano/a potrà richiedere e ottenere il visto presso l'Ambasciata italiana al Cairo per l'ingresso in Italia.
Ma in questo periodo pandemico la domanda sorge spontanea: oggi, si può viaggiare in Egitto per contrarre matrimonio?
La risposta è sì, ma si consiglia di verificare la normativa nazionale e regionale italiana ed egiziana prima della partenza, in quanto in seguito ai contagi, i viaggi all'estero potrebbero subire ulteriori restrizioni.
E' bene sapere, infatti, che al momento la normativa italiana inserisce l'Egitto nell'elenco E dei Paesi del mondo, per cui è possibile partire solo per motivi ben precisi, ed il matrimonio rientra tra i motivi di assoluta urgenza. Al rientro in Italia sarà, però, obbligatorio compilare un'autodichiarazione e sottoporsi all'isolamento fiduciario per quattordici giorni, seguendo tutte le procedure sanitarie previste dalla normativa.
Per l'ingresso in Egitto invece, al momento è necessario munirsi di referto negativo al Covid-19 che ha delle peculiarità da tenere in considerazione per evitare di essere esclusi all'imbarco dalla compagnia aerea.
Per concludere, alla luce di questo particolare periodo storico, onde evitare dispendiose perdite di tempo, è bene farsi assistere da un legale che possa assistere gli sposi nella fase di preparazione documentale per celebrare il matrimonio, per la richiesta eil ritiro del nulla-osta in Egitto e nella fase di trascrizione dell'atto di matrimonio in Italia.
Avv. Silvia Dallasta
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