Il ricongiungimento famigliare in Italia
L’Italia riconosce e garantisce il diritto all’unità famigliare ai sensi del Testo Unico dell’immigrazione, decreto legislativo n. 286/1998, modificato in ultimo dalla legge n. 238/2021, in particolare con le disposizioni inserite negli articoli 28 e seguenti del TUI.
Il ricongiungimento in Italia al famigliare con cittadinanza straniera
L’art 28 del TUI dispone che i cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, titolari di regolare carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno, rilasciato per motivi di lavoro subordinato o autonomo, oppure per asilo, per studio, per motivi religiosi o per motivi famigliari, hanno diritto a mantenere o riacquistare l’unità famigliare.
Affinchè la domanda di ricongiungimento famigliare vada a buon fine è necessario approfondire per quali categorie di famigliari è possibile richiederlo. Purtroppo infatti, non tutti i parenti possono varcare i confini del territorio nazionale con il ricongiungimento famigliare, perché l’art. 29 del TUI individua tassativamente quali famigliari ne hanno diritto.
Tra questi, vi sono il coniuge, i figli minori, i figli maggiorenni ma soltanto se a carico e con stato di salute invalidante, i genitori a carico, ma in presenza di particolari condizioni.
Non è quindi ammesso il ricongiungimento famigliare per altre categorie di soggetti al di fuori di quelle indicate dalla legge.
La necessità di richiedere il nulla osta
La persona straniera, famigliare del cittadino straniero presente sul territorio italiano, potrà presentare la domanda di visto all’Ambasciata d’Italia presente sul suo territorio, soltanto qualora lo Sportello Unico dell’immigrazione (SUI) presso la Prefettura avrà emesso il nulla osta. Esso, è un’autorizzazione rilasciata dall’ufficio del Ministero dell’Interno, al ricongiungimento famigliare, emessa dopo aver verificato che non ci siano condizioni ostative e dopo aver assunto il parere favorevole della Questura.
Ai sensi del comma 8 dell’art. 29 TUI, il provvedimento di rilascio o di diniego del nulla osta deve essere adottato entro novanta giorni dalla presentazione della domanda. A causa delle numerose richieste presentante al SUI, è difficile che l’amministrazione risponda entro i termini di legge; pertanto, una volta decorsi novanti giorni, senza aver ricevuto riscontro, ci si potrà avvalere di un avvocato per presentare un sollecito.
Il ricongiungimento dello straniero al cittadino italiano
Come sancito dal disposto del comma 2 art. 28 TUI, il famigliare straniero del cittadino italiano è invece sottoposto a normativa diversa; inizialmente, la sua circolazione sul territorio nazionale era regolata dal DPR del 30.12.1965 n. 1656, successivamente abrogato dal D.Lgs. n. 30/2007, in attuazione della Direttiva Comunitaria n. 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro famigliari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.
Ad esempio, infatti, il coniuge straniero del cittadino italiano potrà chiedere il visto d’ingresso alla competente autorità, senza la necessità di munirsi del nulla osta, e circolare nel territorio dell’Unione con il cittadino UE.
I documenti necessari
Lo straniero, che chiede il ricongiungimento famigliare, al momento della richiesta del nulla osta, deve presentare una serie di documenti, tra cui: documento che dimostra di essere in possesso di un alloggio e della relativa certificazione di idoneità abitativa, un reddito annuo derivante da fonti lecite, il cui importo può variare a seconda del numero di famigliari da ricongiungere, un’assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo.
Il ricongiungimento dei famigliari di stranieri con asilo
Anche gli stranieri presenti in Italia con regolare permesso di asilo, possono fare domanda di ricongiungimento famigliare, attraverso la domanda di nulla osta, ma non sarà necessario produrre tutta la documentazione indicata sopra.
Conclusioni
L’esperienza professionale mi porta a concludere che ogni caso di ricongiungimento è un caso speciale e diverso dagli altri, soggetto a regole diverse, tanto per quanto riguarda la procedura di ricongiungimento, tanto per quanto riguarda i documenti da presentare e le Autorità coinvolte nel procedimento.
Perciò, ritengo di suggerire a coloro che hanno interesse a procedere con questo tipo di domanda, di farsi assistere da un legale che possa aiutare il richiedente nella procedura e così garantire i diritti dello straniero in Italia senza troppe perdite di tempo inutili.
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