Stili relazionali Passivi e Aggressivi: ostacoli alla comunicazione
Gli stili relazionali
Le nostre interazioni quotidiane sono guidate da vari stili relazionali, che possono essere classificati come passivi, aggressivi o assertivi. Anche se possiamo adottare diversi atteggiamenti nelle varie situazioni, spesso tendiamo ad avere uno stile relazionale prevalente, che influenza profondamente i nostri rapporti con gli altri (Chiappi F., 2008).
Secondo Joseph Wolpe, esistono tre approcci fondamentali: il primo avvantaggia esclusivamente il sé, opprimendo gli altri con atteggiamenti e comportamenti aggressivi; il secondo pone costantemente gli altri davanti a sé; infine, il terzo è caratterizzato da un giusto equilibrio, in cui si tiene in considerazione sia se stessi, sia gli altri.
Lo stile assertivo (Chiappi F. 2024) si distingue per la chiarezza nel proprio punto di vista, la capacità di esprimere le emozioni in modo tranquillo e rispettoso. È una comunicazione aperta e disponibile al dialogo e soprattutto finalizzata a instaurare relazioni basate sulla fiducia reciproca, sul rispetto dei rispettivi diritti e doveri e con la volontà di risolvere positivamente le situazioni di divergenza. Gli stili passivi e aggressivi, invece, anche se apparentemente opposti, sono entrambi la manifestazione di una mancanza di abilità comunicative.
Lo stile passivo
Lo stile passivo è caratterizzato da un’assenza di chiarezza nel proprio punto di vista, da una tendenza a evitare le responsabilità e da un linguaggio reticente. Chi adotta questo stile può apparire facilmente manipolabile e non affidabile, compromettendo così la propria autostima e generando sentimenti d’insicurezza e frustrazione. Alcuni atteggiamenti e comportamenti di questo stile relazionale sono:
- Non aver chiaro il concetto di spazio personale, dei propri diritti e del limite altrui
- Non avere un proprio punto di vista chiaro
- Non esprimere quanto si sente, non riuscire a chiedere chiarimenti
- Non partecipare, fuggire ed evitare le responsabilità
- Non valutare le conseguenze del proprio comportamento
- Usare un linguaggio fatto più di reticenze che di espressione di sé, evitare di apparire o usare il captatio benevolentiae per essere accettato da tutti
- Dare agli altri l’immagine di una persona che può essere invasa, manipolata, non rispettata e, in quanto tale, non affidabile
- Indebolire la propria autostima, ingenerando un’immagine di sé di tipo “Fantozziano”, sensi di insicurezza, frustrazione, colpa, ansia e tendenza all’isolamento.
Stile aggressivo
Lo stile aggressivo si manifesta attraverso comportamenti invadenti, manipolatori e irrispettosi verso gli altri. Chi adotta questo stile tende a imporre il proprio punto di vista senza considerare gli altri e può utilizzare un linguaggio censorio e aggressivo che può generare diffidenza e minare la fiducia nella relazione. Alcuni atteggiamenti e comportamenti di questo stile relazionale sono:
- Non aver chiaro il rispetto dei diritti e doveri propri e altrui
- Ritenere che il proprio punto di vista sia sempre quello giusto e da imporre
- Considerare solo se stessi e non rispettare gli altri, violare in qualche modo il loro spazio, opprimere, umiliare, manipolare per i propri scopi
- Avere comportamenti reattivi, tesi ad aggredire chi afferma qualcosa che va contro i propri desideri, idee aspettative, immagini di sé
- Non valutare le conseguenze delle proprie azioni
- Utilizzare un linguaggio censorio: giudizi categorici, critiche aggressive, colpevolizzazioni
- Ingenerare negli altri sensi di diffidenza, tendenza all’allontanamento, togliere la fiducia nella persona.
- Reagire impulsivamente, innescando dentro di sé sfiducia nelle proprie capacità di autocontrollo e possibili sensi di colpa (il pianto del coccodrillo).
L’apprendimento degli stili relazionali e l’autostima
L’apprendimento degli stili relazionali avviene principalmente negli ambienti sociali come la famiglia, la scuola, lo sport, il lavoro, la vita asoociativa e può influenzare profondamente la nostra autostima. È importante notare che, sebbene le persone aggressive possano sembrare forti, in realtà spesso soffrono di una bassa autostima, proprio per la loro mancanza di autocontrollo. Allo stesso modo, le persone passive, pur apparendo corrette e ben educate, possono avere insicurezze a causa della loro incapacità di esprimere se stessi in modo assertivo.
Costruire un’autostima sana richiede l’adozione di comportamenti assertivi, che consentono di valutare le persone e le situazioni in modo consapevole ed efficace; sviluppare abilità comunicative può aiutare a costruire relazioni più sane e appaganti, sia con gli altri, sia con noi stessi.
Bibliografia e Sitografia
Chiappi F. (08//03/2024). Assertività, ponte fra comunicazione efficace e relazioni salutari. Pronto Professionista. https://www.prontoprofessionista.it/articoli/assertivit-ponte-fra-comunicazione-efficace-e-relazioni-salutari.html.
Chiappi F (2008). Oltre la tela di Penelope. Uno sguardo di genere sulla comunicazione. Firenze. AIDA edizioni.
Wolpe J. (1980). Tecniche di terapie del comportamento. Milano: FrancoAngeli.
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