Le soft skills: competenze per l’occupazione
Competenze e mondo del lavoro
Nei periodi di crisi, come quelli degli ultimi anni, trovano più facilmente lavoro e lo mantengono le persone che hanno alcune competenze trasferibili, utili in qualsiasi tipo di lavoro: le hard skills e le soft skills. [1]
Precisiamo, innanzitutto, che col termine inglese skills è indicato l’insieme integrato di conoscenze, abilità e atteggiamenti utilizzabili in ambito lavorativo/professionale. In italiano questa parola è in qualche modo omologabile al termine competenze.
Hard skills
Le hard skills sono legate ad aspetti tecnico-professionali e distinte in generiche (legislativo-normative, economiche, scientifico-tecnologiche, ecologiche, digitali e informatiche, padronanza di lingue straniere) e specifiche, cioè legate a particolari settori lavorativi.
Soft skills
Le soft skills sono competenze relazionali, gestionali, volte all’ottenimento di risultati, che consentono di mettersi efficacemente in relazione con se stessi, gli altri e il lavoro. Sono relative all’etica del lavoro, sono capacità imprenditoriali, ma anche assunzione di responsabilità, disponibilità ad accogliere le diversità, atteggiamento positivo verso gli altri e la vita, spirito critico (Abramavel R., D’Agnese L.).
Nell’attuale mercato lavorativo è sempre più evidente, oltre alla necessità, anche il desiderio personale di transizione da un impiego a un altro e una domanda crescente di competenze che favoriscano la riduzione dello stress e potenzino il benessere individuale e organizzativo (Avallone F., Paplomatas A. 2000). Tutto ciò richiede peraltro che le persone abbiano anche un quadro di significati e di valori che li guidino con consapevolezza nell’impostare e nel gestire le proprie scelte professionali (Bernaud J. et al. 2015).
L’attuale domanda di formazione di soft skills
Necessità e desiderio di cambiamento stanno aumentando la domanda di formazione in merito alle soft skills. La chiedono soprattutto i datori di lavoro e quanti si occupano di selezione del personale, che ritengono prioritarie alcune capacità: sapersi relazionare, collaborare, risolvere problemi e prendere le decisioni di propria competenza (Abramavel R., D’Agnese L. 2015).
In risposta a questa richiesta, in tutta Europa, le università si stanno impegnando a costruire “un nuovo rapporto tra loro e il mondo del lavoro, anche per aumentare l'occupabilità degli studenti laureati. Ciò implica un impegno per le università a ridisegnare i propri curricula attraverso l'analisi e la reinterpretazione delle esigenze delle imprese. La richiesta più pressante sembra essere la preparazione delle persone riguardo alle soft skills da utilizzare nei contesti lavorativi.” [2]
Lo sviluppo delle soft skills può essere peraltro già attivata negli Istituti Superiori (La Marca A. 2020), quale risorsa all’interno dei processi educativi per l’orientamento scolastico-professionale ed è un evoluzione delle life skills [3], cioè delle competenze da attivare nei vari contesti di vita, diversi e antecedenti all’ingresso o all’orientamento nel mondo del lavoro. Una risorsa necessaria per il successo professionale, da prendere seriamente a carico nelle politiche pubbliche di sviluppo e negli investimenti sulla formazione.
Cosa sono le soft skills?
Le soft skills, secondo il documento dell’Unione Europea, pubblicato nel 2011, riguardano le abilità che consentono a ogni persona di affrontare le sfide dell’occupabilità e di muoversi con maturità ed efficacia nelle varie relazioni e nella gestione delle sue attività lavorative [4]. Sono qualità personali, atteggiamenti e disposizioni a rispondere agli stimoli esterni, mettendo in gioco le proprie abilità cognitive, affettive e conative, volte cioè a persuadere, ad ottenere un'adesione di pensiero e/o una risposta d'azione. Richiedono conoscenze, padronanza di aspetti logici, ma anche consapevolezza di sé, attenzione alle relazioni, intuizione e creatività, praticità e operatività.
Ne vengono individuate 22, classificate in cinque categorie [5]:
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Skills di efficacia personale, che scaturiscono da un funzionale dialogo interno e che consentono di utilizzare efficacemente le proprie risorse personali per potenziare la fiducia in sé stessi, sviluppare il self empowerment e reagire con flessibilità ed efficacia alle varie situazioni lavorative, incluse quelle molto difficili. Esse includono la progressiva conoscenza di sé, il riconoscimento di emozioni, bisogni, valori e desideri, la gestione dello stress, l’autovalutazione, la capacità di apprendere continuamente (lifelong learning), lo spirito critico e creativo.
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Skills relazionali e di servizio, che, riferendosi alla relazione con le altre persone, consentono di comprenderne i bisogni e di lavorare in modo cooperativo.
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Skills relative a impatto e influenza, che permettono di realizzare una gestione efficace delle persone e dei contesti in cui si opera, grazie alla pratica di una leadership e di una gestione manageriale che sappiano influenzare le altre persone, motivarle e farle evolvere.
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Skills orientate alla realizzazione, centrate sull'azione, sul conseguimento di specifici obiettivi, grazie a un atteggiamento proattivo, volto cioè a prevedere scenari futuri; ad accogliere i necessari e possibili cambiamenti e ad assumersi la responsabilità dell’auto-iniziativa; ad affrontare le difficoltà con uno spirito di problem solving; a ricercare le necessari informazioni, ad agire con rigore logico, pianificazione e cura organizzativa.
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Skills cognitive, che consentono alle persone di muoversi nel mondo del lavoro con un pensiero concettuale: capacità di analizzare, ragionare, sintetizzare, fare correlazioni.
Bibliografia
Abramavel R., D’Agnese L.. (2015) La ricreazione è finita. Scegliere la scuola. Trovare il lavoro. Milano: Rizzoli.
Avallone F., Paplomatas A. (2005) Salute Organizzativa. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Bernaud J et al.(2015) Psicologia dell’accompagnamento. Il senso della vita e del lavoro professionale. Trento: Erickson.
La Marca A. (2020) Soft Skills e saggezza a scuola. Brescia: Scholè.
[1] Si rimanda al Seminario Europeo Soft skills and their role in employability. New perspectives in teaching, assessment and certification. https:www.ceub.it
[2] Ibidem
[3] Chiappi F. (15 novembre 2021). Life skills e Promozione della salute psico-fisica. Prontoprofessionista.it
[4] S’indicano le soft skills nel documento europeo Transferability of Skills across Economy Sectors: role and Importance for Employement Level, Luxembourg. Pubblications Office of the European Union, 2011 https://op.europa.eu/it/publication-detail/-/publication/21d614b0-5da2-41e9-b71d-1cb470fa9789
[5] Si fa riferimento a “Orientamento come potenziamento della persona umana in vista della sua occupabilità: il ruolo delle soft skills, o competenze personali generali “ di Michelle Pellerey e a Soft skills e orientamento professionale di Michele Pellerey https://www.cnos-fap.it/sites/default/files/pubblicazioni/soft_skill.pdf
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