Rottamazione delle cartelle esattoriali


Novità legislative in materia
Rottamazione delle cartelle esattoriali
Dopo la riforma legislativa che ha previsto la possibilità, per taluni contribuenti, di poter ‘rottamare’ le cartelle ancora pendenti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, a tutti coloro che hanno deciso di presentare l’apposita istanza - concernente i carichi del periodo intercorrente tra il giorno 1 gennaio al 30 settembre del 2017 - l’Ente dovrà inviare una comunicazione entro il 30 giugno 2018.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà quindi negare, oppure accogliere, la definizione agevolata. Segnatamente, qualora l’istanza dovesse essere denegata nella comunicazione saranno indicati i motivi di esclusione.

Nel caso in cui, di converso, l’istanza dovesse essere accolta la citata comunicazione dovrà indicare l’importo dovuto ai fini della definizione agevolata, nonché la scadenza delle eventuali rate e i bollettini che è possibile utilizzare per il pagamento.
Nel momento in cui il contribuente riceve la comunicazione con esito positivo, ha la possibilità di effettuare il pagamento o in un’unica soluzione, o in un massimo di cinque rate di uguale importo in un periodo che deve essere compreso tra i 31 luglio 2018 (la prima) e il 28 febbraio 2019 (l’ultima).

L’Agenzia delle Entrate Riscossione trasmette una sola comunicazione per ciascuna dichiarazione presentata, evidenziando l’annualità di affidamenti dei carichi posti in oggetto. Le comunicazioni possono essere, oltre al rigetto totale, di quattro tipi diversi, a seconda del grado di accoglimento o rifiuto della domanda di adesione.

Per quanto concerne un esito che potrebbe essere definito ‘positivo’, si distinguono i seguenti casi:
- Accoglimento Totale della richiesta (AT), e pertanto il contribuente ha l’onere di pagare i debiti rottamabili, mentre non avrà da pagare per debiti non rottamabili.
- Accoglimento Parziale della richiesta (AP), il contribuente dovrà anche pagare debiti non rottamabili.
- Nel caso definito con (AD), il contribuente non dovrà pagare nulla.
- Qualora il contribuente abbia debiti rottamabili, ma non deve pagare nulla e ha un debito residuo da pagare per debiti non rottamabili (caso definito con AX).

Così descritti i lati più burocratici di questa fase della cd. ‘rottamazione’, si indica che potrebbero esserci delle novità in materia fiscale, in quanto un ministro dell’attuale Governo, in occasione della cerimonia per 244mo anniversario della Guardia di Finanza, ha riferito che "ora tocca al governo semplificare il sistema fiscale, ridurre le tasse e, da subito, chiudere tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro". Alcuni osservatori hanno evidenziato che ciò comporterebbe il chiudere il 96% del totale delle cartelle di Equitalia, misura che riguarderebbe circa 20 milioni di debitori su 21.

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di Avv. Laura Mezzena

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