Sulla rottamazione delle cartelle esattoriali

A tale idea si è ispirata la legge della cd "rottamazione delle cartelle esattoriali" di cui al Dl 22 ottobre 2016 n. 193, convertito nella legge 1 dicembre 2016 n.225.
In cosa consiste, brevemente? In una ulteriore opportunità che dà la legge a chi, persona fisica, imprenditore, società di persone, società di capitali, contribuente soggetto a procedura concorsuale o dilazione nel pagamento si trova ad essere destinatario di cartella esattoriale relativa a tributi Irpef, Ires, Iva, Imu, Tasi, Tari, contributi previdenziali ed assistenziali, interessi sulle sanzioni amministrative per violazione al codice della strada, contributi di bonifica. Trattasi quindi di ruoli di natura sia patrimoniale che tributaria nel periodo tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016.
Occorre, tuttavia, far attenzione alle esclusioni che sono:
* i dazi doganali;
* l’Iva all’importazione;
* le somme recuperate per aiuti di stato;
* i crediti derivanti da pronunce della Corte dei Conti;
* le multe, ammende, sanzioni di natura penale;
*le sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada, salva la possibilità di ottenere il condono sugli interessi.
Da notare che è curioso che la rottamazione comprenda solo gli interessi relativi e non anche tali ultime sanzioni!
La rottamazione si può affiancare ad un altro istituto agevolativo, la rateizzazione.
Quest’ultima, come ben sanno molti italiani che ne hanno usufruito, consiste in un piano ordinario in 72 rate mensili (corrispondenti a circa 6 anni) sul presupposto della temporanea situazione di obiettiva difficoltà del richiedente.
Può consistere anche in un piano di rateizzazione straordinario fino ad un massimo di 120 rate mensili (circa 10 anni) in caso di grave e provata situazione di difficoltà economica legata a ragioni che esulano dalla responsabilità del contribuente. In altri termini, trattasi di contribuente sfortunato che è incappato in circostanze a lui sfavorevoli e che, non per colpa sua si trova in situazione economica difficile da superare senza un aiuto/ agevolazione, quale può essere appunto un pagamento "più leggero".
Cosa centra la rateizzazione con la rottamazione?
Possono accedere a quest’ultima anche coloro che hanno ottenuto la dilazione di pagamento o rateizzazione, anche se decaduti e riammessi.
Importante è non farsi scappare il termine entro cui occorre richiedere l’agevolazione della rottamazione che è il 31 marzo 2017.
Altro aspetto importante è quello che occorre tenere presente che l’adesione alla rottamazione in giudizio avanti la Commissione tributaria importa automaticamente rinuncia al processo. Trattasi infatti di scelta incompatibile e, pertanto, occorre ponderarne la convenienza.
Come sempre un avvocato o un commercialista esperto potrà aiutare adeguatamente il contribuente nella scelta più adatta alla situazione personale.
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