L'utilizzo del lastrico solare condominiale per impianti fotovoltaici

La recente sentenza del Tribunale di Trani affronta un tema di grande attualità: i limiti all'installazione di impianti fotovoltaici sulle parti comuni condominiali e, in particolare, sul lastrico solare. La pronuncia offre importanti spunti interpretativi sul delicato bilanciamento tra il diritto del singolo condomino all'utilizzo delle parti comuni e la necessità di tutelare i diritti degli altri partecipanti al condominio.
Il caso concreto riguarda l'installazione, da parte di un condomino, di un impianto fotovoltaico sul tetto dell'edificio condominiale, realizzato in violazione dei diritti degli altri condomini. Il Tribunale ha accolto parzialmente la domanda degli attori, ordinando il ridimensionamento dell'impianto.
Principi fondamentali e quadro normativo
La decisione si fonda sull'interpretazione dell'art. 1102 c.c., che disciplina l'uso della cosa comune da parte dei singoli condomini. Il principio cardine è che il comproprietario può servirsi della cosa comune, anche in modo particolare e più intenso, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto.
Nel caso degli impianti fotovoltaici, questo si traduce in alcune regole fondamentali:
- Il singolo condomino può installare un impianto fotovoltaico sul lastrico solare, in quanto uso più intenso della cosa comune;
- Tale utilizzo non deve però pregiudicare il diritto degli altri condomini di fare analogo uso della superficie disponibile;
- L'installazione deve rispettare le norme regolamentari condominiali e ottenere le necessarie autorizzazioni
Criteri per la legittimità dell'installazione
Il Tribunale ha individuato precisi parametri per valutare la legittimità dell'installazione:
- Proporzionalità dello spazio occupato rispetto alla quota di proprietà;
- Necessità di garantire a ciascun condomino uno spazio sufficiente per analoghe installazioni;
- Rispetto delle norme regolamentari condominiali;
- Obbligo di preventiva approvazione assembleare per modifiche al fabbricato.
Nel caso specifico, il consulente tecnico ha accertato che l'impianto realizzato occupava uno spazio eccessivamente ampio, impedendo agli altri condomini di effettuare installazioni analoghe. Il Tribunale ha quindi disposto il ridimensionamento dell'impianto fino alla concorrenza della porzione di lastrico corrispondente alla quota di proprietà del condomino (16,7 mq).
Profili risarcitori
Un aspetto particolarmente interessante della sentenza riguarda il profilo risarcitorio. Il Tribunale ha respinto la domanda di risarcimento danni e di indennizzo per l'occupazione illegittima del lastrico solare, evidenziando due principi fondamentali:
- La necessità di provare il danno effettivamente subito;
- L'impossibilità di procedere a liquidazione equitativa in assenza di prova del pregiudizio economico.
La sentenza richiama un consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui la liquidazione equitativa del danno presuppone che il pregiudizio economico, del quale si chiede il risarcimento, sia certo nella sua esistenza ontologica.
Impatto pratico e considerazioni conclusive
La decisione del Tribunale di Trani offre importanti indicazioni pratiche per la gestione delle installazioni fotovoltaiche in ambito condominiale:
- Necessità di una preventiva valutazione tecnica degli spazi disponibili;
- Importanza del rispetto delle quote proporzionali di utilizzo;
- Centralità dell'autorizzazione assembleare;
- Rilevanza del regolamento condominiale
In un'epoca di crescente diffusione degli impianti fotovoltaici, la sentenza fornisce un quadro chiaro dei limiti e delle condizioni per l'installazione di tali impianti sulle parti comuni, bilanciando l'interesse alla produzione di energia rinnovabile con la tutela dei diritti di tutti i condomini.
La pronuncia si inserisce nel più ampio dibattito sulla transizione energetica e sull'utilizzo delle energie rinnovabili in ambito condominiale, fornendo criteri operativi utili per amministratori e professionisti del settore. Emerge chiaramente come l'installazione di impianti fotovoltaici, pur essendo generalmente ammessa, debba rispettare precisi limiti quantitativi e qualitativi, a tutela dell'interesse collettivo della comunità condominiale.
Articolo del: