Delega fiscale
Finalmente, la legge delega per la generale riforma fiscale (art. 10 Legge n. 23 dell’11/03/2014) ha previsto la revisione del contenzioso tributario, delegando il Governo ad emanare, entro un anno, norme per il rafforzamento della tutela giurisdizionale del contribuente, assicurando la terzietà dell’organo giudicante con il rafforzamento e la razionalizzazione dell’istituto della conciliazione e della tutela cautelare in ogni grado del giudizio.
A giugno è stato incardinato alle Commissioni Giustizia e Finanze del Senato il disegno di legge del codice del processo tributario, primo firmatario il Sen. Giorgio Pagliari (PD). Il suddetto disegno di legge ha ripreso molte mie richieste fatte negli ultimi venti anni, e di questo si è discusso in modo costruttivo in occasione del convegno svolto a Castellana Grotte venerdì 27 c.m., organizzato dall’Associazione Liberi Professionisti del Sud Barese, con la presenza dei parlamentari Azzolini, Pagliari e Sisto.
In definitiva, come ho puntualizzato nella mia relazione introduttiva, il suddetto disegno di legge:
- ha abolito tutti i riti abbreviati e speciali;
- ha previsto sempre la pubblica udienza;
- ha delineato per la Cassazione una disciplina uniforme e semplificata;
- ha espressamente esteso la tutela cautelare anche ai giudizi di appello e di revocazione;
- ha previsto una nuova disciplina di conciliazione anche in grado di appello;
- in sostanza, ha cercato di parificare il processo tributario a quello civile ed amministrativo.
Secondo me, la principale riforma ancora da fare è quella di sottrarre la gestione del processo tributario al Ministero dell’Economia, che è parte in causa, ed affidarla al Ministero della Giustizia, cambiando la denominazione in Tribunali tributari e Corti di appello tributarie. In ogni caso, il disegno di legge è un’ottima base di partenza, che merita ulteriori integrazioni, in modo da non limitare il diritto di difesa del cittadino-contribuente, costituzionalmente garantito.
Lecce, 30 giugno 2014
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