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“La delega degli atti impositivi”


Si analizza la giurisprudenza in tema di delega degli atti impositivi
“La delega degli atti impositivi”
1. La sottoscrizione degli atti tributari.
Nel diritto tributario non esiste una norma generale che disciplini la sottoscrizione degli atti impositivi, ma, come si dirà di seguito, esistono solo alcune norme speciali per determinati tributi e per specifici atti.
E’ opportuno precisare che, secondo il testuale disposto dell’art. 15, comma 7, DL 78/2009, "La firma autografa prevista sugli atti di liquidazione, accertamento e riscossione dalle norme che disciplinano le entrate erariali amministrate dalle agenzie fiscali...può essere sostituita dall’indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile dell’adozione dell’atto, in tutti i casi in cui gli atti medesimi siano prodotti da sistemi informativi automatizzati".
Con provvedimento dei Direttori delle Agenzie Fiscali, nell’anno 2010 sono stati individuati gli atti ai quali ha riferimento la norma, onde si ritiene sufficiente la mera indicazione a stampa per individuare il soggetto che abbia emesso l’atto.
Per gli avvisi di accertamento, l’art. 42 del DPR 600/73, che disciplina l’accertamento delle imposte dirette, richiede, a pena di nullità, la sottoscrizione (sostituibile dalla indicazione a stampa, come sopradetto), del Capo dell’Ufficio, ovvero del Direttore Provinciale, o del Funzionario della carriera direttiva da lui delegato.
La nullità dell’Avviso di accertamento prevista dal cit. art. 42 per le imposte dirette è estesa anche all’IRAP, atteso il rinvio di cui all’art. 25, primo comma, Dlgs n. 446/97, all’IVA, stante il rinvio di cui all’art. 56, primo comma, DPR n. /72 (v. anche Cass. 14942/2013), nonché all’imposta di registro per il rinvio disposto dall’art.52/3 del DPR n. 131/86, ed alle imposte sulle successioni, ipotecarie e catastali, per il rinvio di cui agli artt. 49 del /Dlgs n. 346/90 e 13 del Dlgs n. 347/90.
Per gli atti di riscossione non esiste una norma che disponga che siano firmati dal funzionario competente.
Infatti, l’art. 6 del DM n. 321/99 non prevede la sottoscrizione tra i requisiti minimi della cartella e la prevalente giurisprudenza afferma che essa deve essere redatta secondo il modello predisposto con Decreto del MEF, operando la presunzione di provenienza dall’autorità che risulta averla emessa (Cass. N. 13461/2012).
Per il ruolo, invece, esiste una norma specifica, l’art.12, comma 4 del DPR n. 602/73, secondo la quale "il ruolo è sottoscritto, anche mediante firma elettronica, dal titolare dell’ufficio o da un suo delegato. Con la sottoscrizione il ruolo diviene esecutivo".
E’ da ritenere condivisibile l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale è da ritenere nulla la cartella nel caso in cui l’ente impositore non produca il ruolo debitamente sottoscritto per contrastare l’eccezione del contribuente relativa alla omessa sottoscrizione del ruolo stesso (CTP Enna n. 88/3/14 e CTR L’Aquila n. 1296/6/14).

1. Nozione di delega e norme di riferimento.
La delega amministrativa è un provvedimento amministrativo con cui un organo trasferisce ad altri l’esercizio di potestà o facoltà inerenti a diritti di sua spettanza.
L’istituto della delega amministrativa viene annoverato tra i meccanismi di deroga alla sfera delle attribuzioni e competenze disciplinate e individuate dal legislatore ed è, pertanto, ammissibile solo nei casi in cui sia espressamente prevista dalla legge e conferita con atto scritto. Mediante la delega l’autorità delegante demanda al delegato esclusivamente l’esercizio dei poteri, senza perderne la titolarità e conservando nell’attività delegata poteri di ingerenza, quali quelli di direttiva, di sorveglianza e di avocazione. Per effetto della delega, il delegato viene a trovarsi, rispetto all’esercizio del potere, nella medesima posizione del delegante, sicché esercita il potere in nome proprio e gli atti compiuti nell’espletamento dell’attività delegata sono a lui imputabili.
La giurisprudenza risalente ha recepito il concetto di delega elaborato dalla dottrina affermando che "la delegazione è un rapporto giuridico caratterizzato da ciò che una figura soggettiva (ente o organo delegante) titolare di un determinato potere o complesso di poteri finalizzati alla cura di determinati interessi pubblici (funzione), attribuisce ad altra figura soggettiva (delegato) con proprio atto (atto di delegazione o più semplicemente delega) l’esercizio del potere stesso, definendone la durata, le modalità, gli obiettivi... la delega trasferisce al titolare l’esercizio del potere che...viene esercitato dal delegato in nome proprio...per cui è lui ad esserne direttamente responsabile" (Cass. n.7672/1998).
Si parla anche di delega interorganica, quando si verifica uno spostamento di competenze da un organo ad un altro all’interno della stessa struttura amministrativa (per es., delega dal prefetto al questore; dal sindaco agli assessori), e di delega intersoggettiva, quando ha luogo un trasferimento di competenze tra soggetti diversi (per es., nei casi previsti dall’art. 118 Cost., prima della riforma attuata con l. cost. n. 3/2001, in virtù del quale lo Stato poteva delegare alle regioni l’esercizio di sue funzioni amministrative, e queste, a loro volta, alle province, ai comuni e ad altri enti locali).
In base alla l. n. 59/1997 e al Dlgs n. 112/1998 molte funzioni amministrative possono essere direttamente conferite (tramite trasferimento, delega o attribuzione) alle regioni e agli enti locali. Quest’ultima tipologia di delega rappresenta un vero e proprio decentramento di attribuzioni, con conseguente applicazione delle regole proprie di tale fattispecie organizzatoria, e non una mera delegazione amministrativa. In quest’ultima ipotesi, infatti, il delegante perde ogni potere di agire sull’attività delegata, finché il potere delegato non sia stato compiutamente esercitato, o non vi sia stata una revoca della delega.
In merito al regime giuridico applicabile agli atti posti in essere dal delegato, la giurisprudenza, al contrario della dottrina, ritiene che l’atto del delegato possa essere impugnato davanti al delegante tramite il ricorso gerarchico, e per quanto concerne la validità degli atti del delegato in presenza di un vizio dell’atto di delega, sono considerati validi solo gli atti che producono effetti favorevoli nella sfera giuridica dei terzi.
Dalla delega amministrativa deve distinguersi la delega di firma, in virtù della quale un soggetto è autorizzato ad adottare un provvedimento per il delegante. In virtù di tale meccanismo, invalso nell’organizzazione ministeriale fino alla separazione delle funzioni di indirizzo, attribuite all’organo politico, da quelle di gestione, attribuite alla dirigenza, (d.lgs. n. 29/1993, art. 3), tutti gli atti potevano essere adottati anche dall’alta dirigenza «per delega del ministro».
E’ stato sottolineato dalla giurisprudenza (Cass. n. 6882/2000 e n. 6113/2005) che con la delega di firma "il delegante, mantenendo la piena titolarità dell’esercizio di un determinato potere, delega ad altro organo o funzionario non titolare dell’organo, il compito di firmare gli atti di esercizio di esso, onde l’atto firmato dal delegato resta imputato all’organo delegante".
La delega di poteri (o di funzioni) si differenzia altresì dal c.d. ordine di servizio poiché, mentre quest’ultimo contiene unicamente norme interne con cui il titolare dell’ufficio ripartisce tra i propri dipendenti le mansioni che ciascuno di essi deve svolgere, la delega ha la funzione di far conoscere all’esterno le deroghe alla competenza disposte dal capo dell’ufficio: il primo ha rilevanza meramente interna e può rivestire anche la forma orale, mentre la seconda ha rilevanza esterna (v.Cass. n.14942/2013), deve rivestire la forma scritta e deve presentare tassativamente alcuni requisiti (nominativo del delegato, termine di efficacia, indicazione specifica dei motivi che la giustificano ecc.).
In ogni caso, nello stesso atto, a prescindere dalla qualificazione che gli sia data, possono essere contenuti sia l’ordine di servizio che la delega, purchè siano presenti i requisiti tassativamente previsti per la delega.
Nel diritto tributario l’istituto della delegazione trova disciplina in varie norme, alcune di ordine generale ed altre specifiche.
Le norme di carattere generale sono le seguenti:
1) l’art. 97, II comma, della Costituzione: "I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione";
2) l’art. 5, II comma, della Legge n. 212/2000: "L’amministrazione finanziaria deve portare a conoscenza del contribuente tempestivamente e con i mezzi idonei tutte le circolari e le risoluzioni da essa emanate, nonché ogni altro atto o decreto che dispone sulla organizzazione, sulle funzioni e sui procedimenti ";
3) l’art. 10, comma I, della Legge n.212/2000: " I rapporti tra contribuente ed amministrazione sono improntati al principio della collaborazione e buona fede".
Le norme che hanno specifico riferimento all’istituto della delegazione sono le seguenti:
1) l’art. 17, comma 1 bis, Dlgs n. 165/2001: "I dirigenti, per specifiche e comprovate ragioni di servizio, possono delegare per un periodo di tempo determinato, con atto scritto e motivato, alcune delle competenze comprese nelle funzioni di cui alle lettere b), d), ed e) del comma 1 a dipendenti che ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell’ambito degli uffici ad essi affidati. Non si applica in ogni caso l’art. 2103 del codice civile";
2) il Decreto Legislativo n. 300/1999 che, congiuntamente allo Statuto dell’Agenzia al quale espressamente rinvia, dettando disposizioni per la regolamentazione delle Agenzie fiscali, all’art.68 prevede che: "Il Direttore rappresenta l’Agenzia e la dirige, emanando tutti i provvedimenti che non siano attribuiti, in base alle norme del presente decreto legislativo o dello statuto, ad altri organi";
3) lo Statuto dell’Agenzia, approvato con delibera del Comitato Direttivo n. 6/2000 e aggiornato con delibera n.11/2011, che all’art.13, comma 1, dispone che l’Agenzia è articolata in uffici centrali e periferici, come da regolamento;
4) il Regolamento di amministrazione dell’Agenzia, approvato con delibera del Comitato Direttivo n. 4/2000, e aggiornato con delibera n.57 del dicembre 2012, che all’art.5, comma 5, dispone che "Le Direzioni Provinciali sono uffici di livello dirigenziale" e precisa nel successivo comma 6 che "Gli avvisi di accertamento sono emessi dalla Direzione provinciale e sono sottoscritti dal relativo direttore o, per delega di questi, dal direttore dell’ufficio preposto all’attività accertatrice ovvero da altri dirigenti o funzionari, a seconda della rilevanza e complessità degli atti";
5) gli artt. 42, commi 1 e 3, e 61, comma 2, del DPR n. 600/73 che rispettivamente dispongono il primo che "Gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti di ufficio sono portati a conoscenza dei contribuenti mediante la notificazione di avvisi sottoscritti dal capo dell’ufficio o da altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato..." "L’accertamento è nullo se l’avviso non reca la sottoscrizione, le indicazioni, la motivazione di cui al presente articolo" e il secondo che "La nullità dell’accertamento ai sensi del terzo comma dell’art.42...deve essere eccepita...";
6) l’art. 4 bis, II comma, Decreto Legge n.78/2015 del 19/6/2015 (conv. con mod. in L.125/2015): che dispone che"In relazione all’esigenza di garantire il buon andamento e la continuità dell’azione amministrativa, i dirigenti delle Agenzie fiscali, per esigenze di funzionalità operativa, possono delegare, previa procedura selettiva con criteri oggettivi e trasparenti, a funzionari della terza area, con un’esperienza professionale di almeno cinque anni nell’area stessa, in numero non superiore a quello dei posti oggetto delle procedure concorsuali indette ai sensi del comma 1 e di quelle già bandite e non annullate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le funzioni relative agli uffici di cui hanno assunto la direzione interinale e i connessi poteri di adozione di atti, escluse le attribuzioni riservate ad essi per legge, tenendo conto della specificità della preparazione, dell’esperienza professionale e delle capacità richieste a seconda delle diverse tipologie di compiti, nonché della complessità gestionale e della rilevanza funzionale ed organizzativa degli uffici interessati, per una durata non eccedente l’espletamento dei concorsi di cui al comma 1 e, comunque, non oltre il (30 settembre 2017)...".

3. Requisiti della delega per la sottoscrizione degli avvisi di accertamento.
Come risulta dal testuale disposto dell’art. 42 del DPR n. 600/73, l’avviso di accertamento è nullo se non reca la sottoscrizione del capo dell’ufficio o del funzionario da lui delegato. E’, pertanto, di tutta evidenza che se l’atto non reca la sottoscrizione del capo dell’ufficio si richiede l’esistenza di una valida delega per il funzionario che ha sottoscritto l’atto, funzionario che deve rivestire una determinata qualifica e deve presentare specifici requisiti.
L’atto di delegazione, pur costituendo un atto endoprocedimentale finalizzato all’emissione dell’avviso di accertamento, ha valenza esterna poiché "l’esistenza e la validità della delega possono essere contestate e verificate in sede giurisdizionale...implicando l’indagine un controllo...sulla legittimità dell’esercizio della funzione amministrativa..." (Cass.n. 14195/2000); esso, pertanto, deve possedere i requisiti richiesti dalla legge, ovvero dall’art.17, comma 1 bis, Dlgs n. 165/2001 e dalla norma speciale di cui all’art. 4 bis, D.L. n. 78/2015 (conv. in L. n. 125/2015).
In particolare, dall’art.17 cit. risulta l’elenco delle funzioni delegabili, tra le quali è ricompresa quella relativa alla emissione degli avvisi di accertamento. Dal comma 1 bis dell’art.17 , inoltre, che la delega può essere conferita solo per un periodo di tempo precisamente determinato (che l’art. 4 cit. fissa nel 31 dicembre 2016, termine poi prorogato al 31/12/2017), in presenza di specifiche e comprovate esigenze di servizio e deve rivestire la forma di atto scritto e motivato contenente le generalità, la qualifica e le funzioni del delegato.
Ben si intende, quindi, che la motivazione deve indicare le specifiche esigenze di servizio che, pertanto, non potranno giammai consistere nella generica menzione di migliore funzionalità del servizio.
Se è pur vero, infatti, che nell’art. 4 bis è adoperata l’espressione generica "per esigenze di funzionalità operativa" è evidente che, anche nel rispetto della disposizione di cui al citato comma 1 bis dell’art.17 cit., in ogni singolo provvedimento di delega devono essere indicate le specifiche esigenze che indussero il capo dell’ufficio a ricorrere alla delega (quali carenza di personale in relazione all’organico, assenza, vacanza, malattia ecc. - v. Cass. n. 22803/2015).
Sono poi previsti specifici requisiti che deve possedere il funzionario delegato.
Sempre l’art.17, comma 1 bis cit., dispone, infatti, che la delega può essere conferita "a dipendenti che ricoprano le posizioni più elevate nell’ambito degli uffici ad essi affidati", mentre la norma speciale di cui all’art. 4 bis cit. prevede l’esperimento di una procedura selettiva tra funzionari in possesso del diploma di laurea (specialistica o magistrale) e con esperienza professionale di almeno cinque anni nella terza area, fissando anche il numero massimo delle deleghe attribuibili.
Orbene, dalla motivazione della delega devono risultare ben chiari sia i requisiti e presupposti per l’emissione della stessa, sia i requisiti dei delegati ed il metodo seguito per la scelta degli stessi.
E’ la stessa Agenzia delle Entrate che nelle già citate "Linee guida per il conferimento delle deleghe di funzioni" precisa che "La delega è conferita con atto scritto e motivato, secondo i canoni generali di correttezza e buona fede cui sono soggette le determinazioni assunte dall’amministrazione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro ai sensi dell’art.5, comma 2, del dlgs n.165/2001. Il rispetto di tali canoni può essere verificato mediante la motivazione degli atti di conferimento delle deleghe, dalla quale deve emergere - ai fini del riscontro dell’oggettività e della trasparenza richieste dall’art. 4 bis per la procedura selettiva - il percorso logico di valutazioni comparative seguito dal delegante per l’individuazione del funzionario delegante".

4. Eccezione di nullità derivata dall’avviso d’accertamento per nullità della delega.
Come è ben noto , la correttezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria è assicurata mediante il rispetto di una sequenza procedimentale di determinati atti, sicchè negli atti dell’A.F. rilevano non solo gli aspetti sostanziali per la determinazione del quantum, ma anche gli aspetti procedurali il cui difetto, anche se parziale, può determinare la nullità dell’atto conclusivo del procedimento.
In particolare, per quanto concerne gli avvisi di accertamento delle imposte sui redditi, l’art. 42 del DPR n. 600/73 (applicabile tuttavia anche all’IRAP e all’IVA, nonché alle imposte di registro, di successione, ipotecarie e catastali), ne prevede espressamente la nullità se non recano, tra l’altro, "la sottoscrizione...di cui al presente articolo", ovvero se non sono "sottoscritti dal capo dell’ufficio o da altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato", disposizione che è integrata da quella contenuta nell’art. 61, II comma, dello stesso DPR n. 600/73, che dispone che la detta nullità "deve essere eccepita, a pena di decadenza, in primo grado".
E’ bene precisare che la delega deve essere valida ed efficace poiché, come pacificamente ritenuto dalla Suprema Corte, "non soddisfa il requisito di sottoscrizione, previsto a pena di nullità, dalla legge, la firma di un soggetto non validamente ed efficacemente delegato, in quanto il soggetto istituzionalmente competente a sottoscriverli è solo il capo dell’ufficio emittente" (Cass. n. 25280/2015).
Invero, l’avviso di accertamento è un atto della P.A. avente rilevanza esterna, pertanto la sottoscrizione dello stesso da parte di funzionario diverso da quello istituzionalmente competente ad emetterlo (ovvero il capo dell’ufficio) o da parte di un soggetto da esso non validamente ed efficacemente delegato, non soddisfa il requisito di sottoscrizione previsto, a pena di nullità, dall’art. 42 del DPR n. 600/73 (v. Cass. n. 14195/2000).
Prima, però, di esaminare le ipotesi di nullità della delega, è opportuno premettere un breve cenno sulla sanzione della nullità degli atti tributari, poiché essa ha regime diverso dalla nullità degli atti amministrativi in genere.
Infatti, mentre il regime normativo dei vizi di nullità dell’atto amministrativo in genere trova disciplina negli artt. 21 septies della L. n. 241/1990 e 31, comma 4, del Dlgs n. 104/2010 c.p.a, che prevedono un’azione di nullità sottoposta a termine di decadenza e il potere del Giudice Amministrativo di rilevazione di ufficio, nell’ordinamento tributario le norme generali sul procedimento amministrativo sono applicabili solo in quanto non derogate o non incompatibili con le norme speciali di diritto tributario, che ricomprendono nella categoria della nullità tributaria tutti i vizi ritenuti tali da inficiare la validità dell’atto tributario e li riconducono tutti nella categoria della annullabilità, onde essi devono tutti essere fatti valere mediante il ricorso, che deve essere proposto nel termine di decadenza di cui all’art. 21 del Dlgs n. 546/923.
Consegue, quindi, che il provvedimento tributario, anche se affetto dal vizio di nullità, ove non impugnato tempestivamente si consolida e legittima l’A.F. a riscuotere il tributo.
Tanto premesso, in ordine alla necessaria rilevabilità del vizio del provvedimento tributario mediante ricorso giurisdizionale da proporsi nel termine decadenziale di giorni 60 dalla notificazione dello stesso (art. 21 del Dlgs n. 546/92), al fine di evitare l’insorgere di equivoci relativi alla eventuale applicabilità, in caso di delega viziata, dell’art.21 octies comma 2 secondo il quale "Non è annullabile il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato", è bene mettere in evidenza che la disposizione di cui al predetto art. 21 octies non è applicabile al provvedimento tributario impositivo.
E’ da escludere, infatti, che l’atto tributario impositivo possa considerarsi atto vincolato, poiché se è pur vero che esso riveste natura vincolata in ordine all’an debeatur, nel senso che l’A.F., in presenza di un valido presupposto impositivo, ha il dovere di esercitare il proprio potere per il recupero del credito erariale, è pur sempre sussistente la c.d. discrezionalità tecnica (Cass. S.U. n. 5445/12 e n. 3142/14) in quanto l’atto può presentare margini di valutazione tecnica nella rilevazione e accertamento del fatto presupposto, cui la legge ricollega l’esigenza di provvedere, oppure può condizionare in modo variabile il suo contenuto dispositivo in relazione alle diverse caratteristiche e qualificazioni giuridiche del fatto presupposto come in concreto rilevato.
Premesso pertanto che, titolare del potere di emissione dell’avviso di accertamento è il capo dell’ufficio onde, salvo i casi di sostituzione e reggenza di cui all’art. 20, I comma, lett. a) e b) del DPR n. 266/1987, per il direttore tributario il solo possesso della qualifica non è titolo sufficiente per l’emissione degli avvisi, essendo espressamente richiesta la delega ex art. 42 del DPR n. 600/73, si indicano di seguito i requisiti essenziali della delega, che possono essere raggruppati secondo che riguardino il soggetto delegato o il provvedimento di delega, e il cui difetto, se eccepito tempestivamente (ex artt. 42, terzo comma, e 61, secondo comma del DPR n. 600/73), ovvero con il ricorso in primo grado (che ex art.21, primo comma, deve essere proposto entro giorni 60 dalla notifica dell’avviso di accertamento), comporta la nullità dell’avviso stesso.
Il funzionario delegato deve innanzitutto essere indicato con il nome ed il cognome. Inoltre, come testualmente risulta dall’art. 42 del DPR n. 600/73, deve essere "un impiegato della carriera direttiva", ovvero appartenere alla c.d. terza area, poiché per le Agenzie Fiscali la vecchia carriera direttiva va oggi individuata nella terza area che ha assorbito la vecchia nona qualifica funzionale (v. Cass. n.18758/2014 e n. 22800/2015). Deve, inoltre, essere munito di laurea (vecchio ordinamento, specialistica o magistrale, esclusa quella triennale) ed avere un’esperienza professionale di almeno cinque anni nella terza area.
Secondo la previsione della legge speciale (art.4 bis del DL n. 78/2015), la delega è attribuita previo esperimento di una procedura selettiva tra i funzionari che, in possesso dei requisiti prescritti, abbiano manifestato la propria disponibilità ad assumere la delega.
Secondo quanto ritenuto dalla stessa Agenzia delle Entrate (v. Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale del Personale - Linee Guida per il conferimento di funzioni- 17/11/2015), sia i requisiti del delegato che il criterio seguito dal delegante per l’individuazione del delegato , devono risultare dalla motivazione dell’atto di conferimento.
Per quanto concerne la delega, essa deve consistere in un provvedimento avente forma scritta, emesso in data anteriore a quella dell’avviso di accertamento al quale si riferisce, e deve essere conferita fino ad un termine precisamente determinato (che la legge speciale - art. 4 bis cit.- fissa al 31/12/2016, poi prorogato al 31/12/2017).
Dal testuale disposto dell’art.17, comma 1 bis, del Dlgs n. 165/2011 risulta poi che la delega deve contenere la motivazione nella quale devono essere esplicitate, oltre quanto già indicato relativamente al delegato, le "specifiche e comprovate ragioni di servizio" che la giustificano.
E’ pur vero, infatti, che la legge speciale (art. 4 bis cit.), quanto alla giustificazione delle deleghe, contiene un generico riferimento alle "esigenze di funzionalità operativa", ma non sembra possa essere messo in dubbio che nella motivazione dovranno essere precisamente indicate in cosa consistano le esigenze predette, poiché, diversamente si sarebbe in presenza di una motivazione estremamente generica, ovvero di una non motivazione, che contrasterebbe, oltretutto, con quanto disposto dal predetto art. 17, in base al quale le esigenze di servizio devono essere specifiche e comprovate.
Il delegante, pertanto, ha l’obbligo di indicare nella motivazione dell’atto di delega se, ad es., la delega è conferita per fronteggiare una temporanea carenza di personale in rapporto all’organico previsto, oppure un carico eccezionale di lavoro sopraggiunto rispetto a quello ordinario, ecc.
La delega deve, inoltre, contenere l’indicazione dei poteri specifici che sono conferiti al delegato e che possono essere delimitati, ad esempio, con l’indicazione dei valori minimi e massimi delle somme relative ai tributi richiesti con gli avvisi di accertamento o con altri determinati criteri.

5. L’avviso è nullo se chi l’ha sottoscritto ha una delega generica (Cass. n. 15871/2017).
5.1. Fatto.
Un contribuente impugnava un avviso di accertamento emesso per maggiori IRES, IRAP e IVA dovute in relazione all’anno d’imposta 2006, a seguito di disconoscimento dei costi correlati a fatture emesse da una terza impresa in quanto riferite, secondo l’Ufficio, a operazioni inesistenti.
I giudici di primo grado avevano respinto il ricorso del contribuente e, invece, i giudici di appello riformavano la sentenza, accogliendo il gravame del contribuente e dichiarando nullo l’atto impositivo in quanto sottoscritto da funzionario della carriera direttiva non specificamente delegato dal direttore delle Agenzia delle Entrate. In giudizio, infatti, l’Agenzia delle Entrate aveva prodotto, a fronte della contestazione mossa dal contribuente, "un atto di delega non nominativo, ovvero in bianco".
L’Agenzia delle Entrate proponeva, quindi, il ricorso per Cassazione, lamentando la violazione e/o falsa applicazione (ex art. 360 c.p.c., n.3) del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 42, L. n. 241 del 1990, art. 21 septies, art. 21 octies e 21 nonies.
Il Fisco sosteneva che la specificazione del nome del delegato non è un requisito richiesto a pena d’invalidità della delega di firma, coincidendo, nella specie, il delegato con la persona fisica che ricopre il ruolo di responsabile dell’articolazione interna al momento della sottoscrizione dell’atto impugnato.

5.2. La sentenza della Suprema Corte.
Il Supremo Consesso, con sentenza n. 12960/2017, ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, ribadendo quanto recentemente precisato in un’altra pronuncia (Cass. n. 22803/2015).
In particolare, La Suprema Corte afferma che "in tema di accertamento tributario, la delega di firma o di funzioni di cui all’art. 43 del D.P.R. N. 600 del 1973, deve necessariamente indicare il nominativo del delegato, pena la sua nullità, che determina, a sua volta, quella dell’atto impositivo, sicchè non può consistere in un ordine di servizio in bianco,che si limiti a indicare la sola qualifica professionale del delegato senza consentire al contribuente di verificare agevolmente la ricorrenza dei poteri in capo al sottoscrittore".
Di conseguenza, la Cassazione ha ritenuto nella controversia esaminata la delega nulla, in quanto, come già rilevato, "priva del nominativo del dirigente delegato, non potendo la delega essere fatta per relationem con riferimento a un soggetto incerto".
La Suprema Corte continua sostenendo che i capi ufficio o i capi team possono essere tali al momento della delega ma non esserlo più al momento della sottoscrizione degli atti impositivi e "[...] non potendo essere sostituiti dai soggetti eventualmente subentranti, neanche individuabili al momento del conferimento della delega, a cui non può riconoscersi ultrattività con riferimento ai possibili mutamenti di qualifica dei soggetti individuati..", possono essere individuati al momento del conferimento della delega solo per relationem, con riferimento all’incarico ricoperto.
La c.d. "delega in bianco", priva del nominativo del soggetto delegato, "deve essere considerata nulla non essendo possibile verificare agevolmente da parte del contribuente se il delegatario avesse il potere di sottoscrivere l’atto impugnato e non essendo ragionevole attribuire al contribuente una tale indagine amministrativa al fine di verificare la legittimità dell’atto".
Solo in diversi contesti fiscali, quali a esempio la cartella esattoriale (v. Cass. n.13461/2012), il diniego di condono (Cass. nn.11458/12 e 220/14), l’avviso di mora (Cass. n. 4283/10), l’attribuzione di rendita (Cass. n. 8248/06), in mancanza di una sanzione espressa, "opera la presunzione generale di riferibilità dell’atto all’organo amministrativo titolare del potere nel cui esercizio esso è adottato; mentre, per i tributi locali, è stata ritenuta valida anche la mera firma stampata, ex L. n. 549 del 1995, art. 3, comma 87 (Cass. n. 9627/12)".

6. Se il funzionario è incerto l’accertamento è nullo(Cass.n.12960/2017).
L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per Cassazione contro la sentenza resa dalla CTR Sicilia che ha confermato la decisione di primo grado, annullando l’avviso d’accertamento in quanto affetto da nullità per illegittimità della delega conferita al sottoscrittore dell’atto.
Il Supremo Consesso, con sentenza n. 15781/2017, ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate per le ragioni di seguito esposte.
La Corte di Cassazione, nella predetta pronuncia, ribadisce fermamente che "...l’avviso di accertamento è nullo se non reca la sottoscrizione del capo d’ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato. Tale delega può essere conferita con atto proprio o con ordine di servizio", ma deve essere indicato, unitamente alle ragioni della delega, il termine di validità e il nominativo del soggetto delegato.
La Suprema Corte continua precisando che, sia nel caso di delega di firma che nel caso di delega di funzione,non è sufficiente "...l’indicazione della sola qualifica professionale del destinatario della delega,senza alcun riferimento nominativo alla generalità di chi effettivamente rivesta la qualifica richiesta. Sono perciò illegittime le deleghe impersonali, anche "ratione officii" prive d’indicazione nominativa del soggetto delegato. E tale illegittimità si riflette sulla nullità dell’atto impositivo-cfr. Cass. n. 25017/2015-, fermo in ogni caso l’onere dell’Amministrazione di fornire la prova, in caso di contestazione, della valida delega conferita al sottoscrittore" (v. anche Cass. n. 18758/2014; Cass. n. 12871/2016; Cass. n. 9736/2016; Cass. n. 22800/2015).

7. L’onere della prova del corretto esercizio del potere di delega è in capo all’Amministrazione Finanziaria.
In un sistema trasparente ed equilibrato, gli elementi costitutivi dell’atto sostanziale sottoposto a giudizio, sono già noti in partenza poiché un processo giusto nasce inevitabilmente dal procedimento completo.
In riferimento alla delega, con un recente pronuncia (Cass., sez. trib., 2 dicembre 2015, n. 24492) la Suprema Corte afferma che nell’individuazione del soggetto legittimato a sottoscrivere l’avviso di accertamento, "...incombe all’Agenzia delle Entrate l’onere di dimostrare il corretto esercizio del potere e la presenza di eventuale delega", quale "effetto diretto dell’espressa previsione della tassativa sanzione legale della nullità dell’avviso di accertamento".
La sanzione della nullità dell’avviso di accertamento, in caso di trasgressione del corretto esercizio del potere di delega, è comminata solo in caso di contestazione (Cass. sez. trib., 10 novembre 2000 n.14626).
La giurisprudenza di legittimità ha, inoltre, precisato in un altro arresto che in nome del principio della leale collaborazione sancito dall’art. 10 della legge 27 luglio 2000, n. 212 e di quello di vicinanza della prova, l’A.F. deve "assicurare l’effettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati" (art. 6 dello stesso Statuto)"(Cass.sez,trib. 5 settembre 2014, n.18758).
Sulle caratteristiche della delega all’emanazione del provvedimento autoritativo, la Sezione Tributaria della Suprema Corte si è soffermata con le sentenze nn. 22800 e 22810 del 9 novembre 2015, affermando che incombe sulla Pubblica Amministrazione, che ha immediato e facile accesso ai propri dati, l’onere di fornire la prova del possesso dei requisiti soggettivi indicati dalla legge, sia del delegante che del delegato, nonché dell’esistenza della delega in capo al delegato.
Da ciò emerge, nuovamente, che l’Ufficio Tributario, pendente iudicio, ha l’onere di provare "il corretto esercizio del potere sostitutivo da parte del sottoscrittore o la presenza della delega da parte del titolare dell’ufficio", purchè però emerga dagli atti di causa che il privato abbia quanto meno "invitato l’Amministrazione a dichiarare quale fosse la qualifica del soggetto delegante e/o del soggetto firmatario dell’atto fiscale" (Cass. n. 22803/2015).
Il Supremo Consesso, in un’altra pronuncia (Cass. n. 18758/2014), chiarisce che la sanzione di nullità "..trova giustificazione nel fatto che gli avvisi di accertamento costituiscono la più complessa espressione del potere impositivo e incidono con particolare profondità nella realtà economica e sociale, discostandosi e contestando le affermazioni del contribuente", così da richiedere un rafforzamento delle "qualità professionali di chi emana l’atto le quali integrano una essenziale garanzia per il contribuente".
La garanzia della sanzione accordata al contribuente vale solo nell’ambito dell’imposizione diretta mentre, in altri contesti fiscali, opera, in mancanza della sanzione, "la presunzione generale di riferibilità dell’atto all’organo amministrativo titolare del potere nel cui esercizio è adottato"(Cass., Sez. VI, 8 novembre 2012, n.19379).

Lecce, 28 dicembre 2017
Avv. Maurizio Villani

Avv. Lucia Morciano

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Processo tributario

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Accesso in abitazioni private finalizzato alla verifica dei requisiti per l’agevolazione “prima casa”

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Immediata esecutività delle sentenze

Via libera del Consiglio di Stato

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Le agevolazioni “acquisto prima casa”

Guida alle agevolazioni “acquisto prima casa”: requisiti, cause di decadenza e Legge di Stabilità 2016

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Anche nel processo tributario, le norme che lo disciplinano hanno previsto la possibilità per le Commissioni tributarie di avvalersi della CTU

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Esecutività delle sentenze

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Possibile definizione delle liti pendenti sulla base dei principi della rottamazione delle cartelle esattoriali e relative problematiche

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Perplessità sulla notifica via Pec

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Riscossione e interessi di mora

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Riscossione: interessi di mora ridotti

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora sono ridotti al 3,5%

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La riforma dei consorzi di bonifica

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Rottamazione delle liti fiscali pendenti

Art. 11 del Decreto Legge del 24 aprile 2017 n. 50

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Condono delle liti fiscali pendenti

Proposta di modifica legislativa

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Proposta di modifica legislativa

Modifica legislativa dell'art. 11 del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 (in G. U. S.O. N. 20/L del 24/04/2017, entrato in vigore il 24/04/2017)

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Per la raccomandata vale la data di spedizione

In caso di spedizione degli atti tramite raccomandata, vale sempre la data di spedizione

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Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Cassazione – Sesta Sezione Civile – Ordinanza n. 10989 depositata il 05 maggio 2017

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Nullità del ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

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Ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

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Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Commento alla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Cass.24823/2015)

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Modifica del condono fiscale delle liti pendenti

Parzialmente modificate le norme sul condono fiscale delle liti pendenti

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La Corte di Cassazione ha ben delineato i presupposti per l’accertamento analitico–induttivo

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Qual è la competenza del giudice tributario in merito all’esecuzione forzata tributaria per il pignoramento in mancanza di notifica della cartella esattoriale

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Estratto di ruolo, termini per impugnare

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Imposta di registro

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Esistono importanti “limitazioni” alla prova del diritto controverso, non essendo ammessi come mezzi probatori il giuramento e la testimonianza

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Professionisti, indagini e accertamenti (1° parte)

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Come contestare le cartelle di pagamento

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Contraddittorio preventivo con il contribuente

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La nozione d’impossibilità va intesa non in termini assoluti ma economici, relativi alle effettive condizioni di mercato (Cass. n. 5080/2017).

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La notifica irregolare invalida l’accertamento

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Corte di Cassazione, ordinanza n. 12753 depositata il 23 maggio 2018

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Ricorso per Cassazione, autosufficienza

“Inammissibile il ricorso per Cassazione che viola il principio di autosufficienza”

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La notifica irregolare

La notifica effettuata dall’ufficiale giudiziario extra districtum costituisce irregolarità e non produce effetti processuali - Cass. S.U., n. 17533/18

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La riforma della giustizia tributaria

I tempi sono maturi per procedere ad una necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

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Art. 11 Ddl semplificazione fiscale e obbligo del contraddittorio preventivo

Dibattito giurisprudenziale sull’obbligo del contraddittorio preventivo

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Piano Nazionale Anticorruzione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione auspica la riforma della giustizia tributaria

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Quadro sinottico delle rottamazioni 2016-2017-2018

Evoluzione dello strumento e differenze tra le tre definizioni agevolate

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Rottamazione-ter

Si avvicina la prima scadenza del 7 dicembre 2018

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Dai lavori parlamentari di conversione del D.L.N.119/2018

Nuovi poteri alla Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione

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TOSAP, sulla durata dell’occupazione del suolo pubblico

Sentenza della Corte di Cassazione, Sez.Trib. n.31718/2018

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La Corte di Giustizia dell'UE si esprime sulla legittimità degli studi di settore

Legittimi gli studi di settore dell’Iva purchè il contribuente possa difendendersi

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Al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

Pace fiscale, il saldo e lo stralcio delle cartelle rappresenta una sorta di "super rottamazione"

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Pace fiscale: stralcio automatico delle "mini cartelle", dubbi operativi e soluzioni normative

Facciamo chiarezza sui dubbi e sulla normativa legati allo stralcio delle "mini cartelle"

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Contribuenti in difficoltà e tributi, saldo e stralcio dei debiti

Contribuenti in difficoltà, al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

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La riforma della giustizia tributaria approda alla Camera

Ecco i punti della proposta di Legge d'iniziativa dei deputati

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La plusvalenza sulla cessione dei calciatori: è provento ordinario

Il trasferimento di un calciatore rientra nella gestione ordinaria “accessoria” di una società sportiva

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Decreto semplificazioni e rottamazioni-ter

I contribuenti che hanno aderito alla c.d. rottamazione-bis e che non hanno versato entro il 7 dicembre 2018 le rate di luglio, settembre e ottobre, potranno accedere

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I marchi d’impresa sono esclusi dalle agevolazioni fiscali

La novità di maggiore rilevanza è stata il restringimento dell’ambito oggettivo del patent box, avvenuta con l’esclusione dei redditi prodotti dall’uso dei marchi

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AGEVOLAZIONI FISCALI PER ATTRARRE RISORSE UMANE IN ITALIA

NORMATIVA E AGEVOLAZIONI FISCALI PER RICERCATORI, DOCENTI, LAVORATORI CONTRO-ESODATI E LAVORATORI IMPATRIATI

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Operazioni inesistenti e nullità dell'avviso di accertamento

E' nullo l’avviso di accertamento se la società cessionaria non era a conoscenza della frode fiscale posta in essere dalla società cedente

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La Corte di Cassazione e l'istituzione della sezione tributaria

La Corte di Cassazione e la necessità dell'istituzione di una sezione specializzata tributaria

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Decreto crescita, agevolazioni anche ai non iscritti all'AIRE

Cancellata la condizione di iscrizione all'AIRE dei lavoratori all'estero per usufruire delle agevolazioni in caso di rimpatrio

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Decreto “Sblocca-cantieri”, l'esclusione dalle gare pubbliche

Le irregolarità fiscali non definitive escludono le imprese dalle gare pubbliche

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Pace fiscale, dubbi sulla definizione delle liti

Dubbi interpretativi in merito alla definizione delle liti relative a sanzioni non collegate ai tributi

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Valore probatorio degli atti notori nel processo tributario

Gli atti notori hanno il valore probatorio proprio degli elementi indiziari nel processo tributario

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Regole e termini dell'accertamento con adesione

La mancata convocazione del contribuente non comporta la nullità del procedimento di accertamento

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Maxi benefici fiscali per i calciatori

Previste nuove agevolazioni fiscali per gli atleti professionisti che decidono di trasferirsi in Italia per svolgere le proprie attività sportive

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Passaggio del personale da Equitalia ad AdE Riscossione, dubbi di incostituzionalità

Tutti i dirigenti in forze presso il nuovo ente di riscossione non sono stati assunti mediante pubblico concorso, ma solo attraverso un mero passaggio diretto

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Trust e IMU (ICI), chi deve pagare?

Il soggetto passivo dell'ICI (oggi IMU) dei beni conferiti in un trust traslativo deve essere individuato nel trustee

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L’esercizio delle funzioni essenziali ed indifferibili della P.A.

La validità e l’efficacia diretta e immediata nei confronti dei terzi degli atti del funzionario di fatto in rapporto all’interpretazione delle norme erariali

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“Rottamazione ter” e “Saldo e stralcio”, riapertura dei termini

Chi è rimasto escluso ha ancora tempo fino al 31 luglio 2019 per accedere alle due tipologie di sanatoria

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Notifiche degli atti digitali nel processo telematico tributario

La circolare n.1/DF del MEF chiarisce modalità operative e criticità della notifica a mezzo pec

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Accertamento tributario e studi di settore

L'Amministrazione è tenuta ad attivare un contraddittorio con il contribuente se la sua redditività è gravemente incongruente rispetto agli studi di settore

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Separazione tra i coniugi e agevolazioni prima casa

Separazione o divorzio: se si vende la casa coniugale prima dei cinque anni si perdono le agevolazioni per la prima casa?

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La riforma della giustizia tributaria

La riforma della giustizia tributaria e il confronto con le esperienze straniere

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Esecuzione sui beni di un fondo patrimoniale

Quando è possibile l'esecuzione sui beni del fondo? Ecco qual è il criterio per poter procedere

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Si parla di tasse e manette e mai di difesa del contribuente

Ciò che manca nell’attuale dibattito politico è l’approfondimento sul concetto di “evasione fiscale” e l’analisi sui grossi limiti di difesa che ha l’onesto cittadino

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“Rottamazione-ter”: riapertura dei termini per chi è rimasto escluso

Prevista nella bozza di decreto legge fiscale una nuova scadenza al 30 novembre 2019 per aderire alla rottamazione-ter

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Le cartelle esattoriali e i condoni fiscali

In tema di condoni fiscali, spesso viene dibattuto il problema se la cartella esattoriale rientra tra gli atti condonabili

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Calcolo del valore della rendita vitalizia, i dubbi di costituzionalità

Il calcolo del valore della rendita vitalizia ai fini dell’imposta di registro è illogico e arbitrario: i dubbi di costituzionalità

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Il concorso del consulente fiscale negli illeciti tributari

I recenti arresti della giurisprudenza di legittimità

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Il termine per il deposito del condono fiscale è ordinatorio

Il termine previsto per il deposito dell'istanza di sospensione presso l'organo giurisdizionale innanzi al quale pende la controversia ha natura ordinatoria

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Notifica della cartella di pagamento a mezzo pec

La notifica della cartella di pagamento può avvenire sia allegando al messaggio PEC un documento informatico sia una copia di documento in originale cartaceo

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Le società di comodo, principi di congruità e coerenza

Il mancato raggiungimento del livello minimo di ricavi e proventi della società dovuto a situazioni oggettive e straordinarie deve essere provato dal contribuente

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La motivazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali

In sede di contestazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali è bene eccepire il difetto di motivazione alla luce dei principi della Cassazione

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L’opposizione all'esecuzione in ambito tributario

Le controversie su atti di esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica o dell’intimazione a pagare devono essere fatte valere dinanzi al giudice ordinario

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I principi della Corte di Cassazione in tema di accertamenti fiscali

La mancanza di autorizzazione alle indagini bancarie rende le stesse illegittime ove si sia tradotta in un concreto pregiudizio per il contribuente

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Esenzione IMU e “alloggi sociali” dell'Arca

Gli “alloggi sociali” dell’ARCA (Agenzia regionale per la casa e l'abitare, ex I.A.C.P.) sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Riforma della giustizia tributaria: NO alla Corte dei Conti!

Ecco perchè la giustizia tributaria gestita dalla Corte dei Conti è dannosa per il cittadino - contribuente

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La motivazione rigorosa degli accertamenti catastali

L'attribuzione d'ufficio di un nuovo riclassamento impone all'amministrazione di specificare in modo chiaro nell'avviso di accertamento le ragioni della modifica

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Fondo patrimoniale e fisco, iscrizione ipotecaria sui beni del fondo

L'iscrizione ipotecaria è ammissibile anche sui beni facenti parte di un fondo patrimoniale a determinate condizioni

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Imu: le novità fiscali 2020

La legge di bilancio 2020, nel riorganizzare la tassazione comunale sugli immobili, ha ridefinito alcuni profili dell’Imu e disposto l’abrogazione della TASI

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Abitazione principale in tema di ICI e IMU

La Cassazione sull'abitazione principale ai fini IMU e ICI: il nucleo familiare non solo vi deve dimorare stabilmente, ma vi deve risiedere anche anagraficamente

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Coronavirus: urgenti modifiche al D.L. n. 11/2020 per la giustizia tributaria

Ecco quali sono le necessarie ed urgenti modifiche per disciplinare modo organico la giustizia tributaria e per non creare contrastanti comportamenti processuali

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Le novità del “Decreto liquidità imprese” nel processo tributario

Ecco quali sono le misure urgenti adottate in materia di giustizia tributaria nel periodo di emergenza Covid-19

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Sospesi i termini per le agevolazioni prima casa

Ecco quali sono le importanti novità in relazione alle agevolazioni prima casa del "Decreto liquidità"

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Decreto "Cura Italia": i chiarimenti della Corte dei Conti

La Corte dei Conti chiede l'intervento del legislatore per il disallineamento dei termini fiscali

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Sospensione dei versamenti per imprese e lavoratori autonomi

Il Decreto liquidità imprese ha disposto anche specifiche misure tributarie che impattano sui termini dei versamenti previsti per imprese e lavoratori autonomi

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Covid-19: misure adottate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione

Il Decreto Legge "Cura Italia" ha disposto anche specifiche misure che impattano su termini di pagamento e attività di riscossione

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Sconvolte le fonti del diritto

Disposizioni sull’attività di contenzioso degli enti impositori nel periodo di emergenza Covid-19

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Notifiche atti tributari e compiuta giacenza

Il Decreto “Cura Italia” ha previsto alcune novità in relazione alla notifica degli atti tributari riviste e modificate dall’emendamento approvato dal Senato

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Covid-19: il Governo utilizza verbi inappropriati ed inefficaci

E' auspicabile una riforma strutturale del fisco, riprendendo lo spirito innovatore della Legge delega per la riforma tributaria del 1971 con leggi chiare e precise

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Il giudice dell’esecuzione decide sulla legittimità di possibili vizi

Esecuzione forzata tributaria: i principi della Cassazione relativi all’individuazione della giurisdizione competente, tra tributaria o ordinaria

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Termini sospesi anche per gli accertamenti con adesione

Come calcolare il periodo di sospensione dei termini nell'accertamento con adesione

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Recenti arresti giurisprudenziali in tema di operazioni inesistenti

I principi di diritto della Corte di Cassazione sulla fatturazione soggettivamente inesistente

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Necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

Il giudice tributario deve essere ed apparire indipendente dal MEF perché la terzietà e l’imparzialità sono prerequisiti fondamentali

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Covid-19: sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori

La proroga di 85 giorni dei termini di decadenza per l'accertamento è prevista solo per l'anno di imposta 2015

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Cartella per maggiori imposte, il contribuente può correggere la dichiarazione dei redditi

Il contribuente può contestare la maggiore imposta richiesta a fronte di un errore nella dichiarazione dei redditi presentata dallo stesso contribuente

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Valida la clausola nel contratto di locazione ad uso non abitativo

S.U. Cassazione: il conduttore di un immobile ad uso diverso da abitazione può farsi carico di ogni tassa, imposta, e onere relativo ai beni locati

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La competenza territoriale dell'agente della riscossione

Processo tributario, la competenza territoriale spetta alla Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione è ubicata la sede dell'Agente della Riscossione

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“Decreto Rilancio” e contributo a fondo perduto

Ecco cosa prevede il bonus a fondo perduto introdotto con il c.d. “Decreto Rilancio”

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Coronavirus: la forza maggiore in ambito tributario

Il mancato versamento delle imposte dovuto alla crisi di liquidità derivante dall’attuale emergenza Covid-19 si configura la causa di forza maggiore

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Controlli bancari: è necessaria l'autorizzazione

Cassazione: la mancanza della autorizzazione preclude l'utilizzabilità dei dati bancari acquisiti

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Notifiche e accertamenti fiscali dei redditi di impresa

La Corte di Cassazione si è espressa sulla particolare questione della percentuale di ricarico

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Decreto Rilancio: quale proroga per gli accertamenti per gli anni 2014 e 2015?

Attenzione ai termini di decadenza per gli avvisi di accertamento relativi agli anni 2014 e 2015

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Lite temeraria, abuso del diritto di impugnazione

La nozione di abuso del diritto di impugnazione consistente in un ingiustificato aumento del contenzioso

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Giudici tributari: emolumenti arretrati pagati entro 120 giorni

Compensi giudici tributari: ecco qual è il regime di tassazione degli emolumenti dei giudici tributari

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Emergenza Covid-19, somme all’Agenzia delle Entrate e all’ADER e non ai contribuenti!!!

La grave crisi economica e sanitaria che stiamo attraversando rappresenta l’opportunità per realizzare finalmente una riforma della giustizia tributaria

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Contraddittorio e prova di resistenza

L'inosservanza del termine dilatorio di 60 gg per l'emanazione dell'avviso di accertamento determina di per sé l'illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus

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L’accertamento dei valori secondo la Corte di Cassazione

Accertamenti tributari: non è necessario che gli elementi assunti a fonte di presunzioni siano plurimi potendo il convincimento del giudice fondarsi su un solo elemento

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Invito al contraddittorio, cosa cambia dal 1° luglio 2020

Dal 1° luglio 2020, il mancato avvio del contraddittorio mediante invito notificato comporta l’invalidità dell’avviso di accertamento

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti fiscali

Un atto legittimamente assunto in sede penale e trasmesso all'amministrazione tributaria entra a far parte del materiale probatorio che il giudice tributario valuta

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Il decreto semplificazioni complica la vita agli operatori economici

Il Decreto Semplificazioni invece di semplificare complica notevolmente la vita agli operatori economici impedendogli di partecipare alle gare di appalto pubblico

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti bancari

Al fine di superare la presunzione posta a carico del contribuente, non è sufficiente una prova generica ma è necessaria una prova analitica di ogni movimentazione

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La leggitimità dei decreti-legge secondo la Corte Costituzionale

E' opportuno controllare se i D.L. abbiano scrupolosamente rispettato le condizioni previste dalla legge, soprattutto alla luce dei principi dettati dalla Consulta

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Il diritto al contraddittorio del contribuente

Lunedì 27 luglio 2020 si festeggiano i 20 anni dello Statuto dei Diritti del Contribuente approvato con legge n. 212 del 27 luglio 2000

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Diversi termini di notifica degli avvisi di accertamento

Con le modifiche sul Decreto Rilancio, bisogna distinguere le proroghe dei termini di decadenza delle notifiche dell’Agenzia delle entrate e degli Enti territoriali

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Nuove disposizioni speciali fino al 31 ottobre 2020

Ecco qual è la disciplina speciale per la gestione del processo civile con efficacia limitata al 31 ottobre 2020

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Estimo: obligo di motivazione dell’accertamento catastale per l'Amministrazione Finanziaria

Obbligo di motivazione se l'Agenzia del Territorio procede all'attribuzione d'ufficio di un nuovo classamento ad un'unità immobiliare a destinazione ordinaria

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Direttrici di fondo per la Riforma della giustizia tributaria

In vista della presentazione alla Commissione Europea del Piano Nazionale delle Riforme si torna a parlare di riforma generale del fisco e della giustizia tributaria

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Esenzione IMU anche per i coniugi che risiedono in Comuni diversi

I coniugi che vivono distanti l’uno dall’altro, possono usufruire dell’esenzione dall’’Imu, ciascuno per la propria abitazione principale

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L’iscrizione nel ruolo straordinario

Ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 546 del 1992 il ruolo e la cartella di pagamento rientrano tra gli atti impugnabili nel processo tributario

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La notifica tramite privati

Quando è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario tramite posta privata senza relativo titolo abilitativo?

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Superbonus 110%: quando applicare lo sconto in fattura e la cessione del credito

Spese per gli interventi che consentono l'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali

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Processo tributario: la valutazione della perizia di parte

Il cattivo esercizio del potere di apprezzamento di prove non legali da parte del giudice di merito non dà luogo ad alcun vizio denunciabile con ricorso in Cassazione

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Prime criticità del Decreto Semplificazione in materia di appalti

La modifica alla disciplina degli appalti pubblici è destinata ad incidere in modo fortemente negativo su tutti gli operatori economici che rischiano di essere esclusi

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Scissione dei termini di notifica per posta

La delicata questione della scissione dei termini di notifica per posta degli atti tributari impositivi

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Omesso versamento dell'IVA e patteggiamento

Omesso versamento IVA: l'estinzione dei debiti tributari prima dell'apertura del dibattimento non costituisce presupposto di legittimità del patteggiamento

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Presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

Ecco cosa prevede la giurisprudenza in tema di presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

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Riforma della giustizia tributaria, proposta di legge delega

Ecco la proposta di legge che si prefigge di riformare la giustizia tributaria, un’esigenza largamente avvertita nella società e condivisa dagli addetti ai lavori

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Superbonus 110%, la pignorabilità del credito fiscale dei condomini

Il Condominio può recuperare quanto dovuto dal condòmino moroso nel caso di cessione del credito in ambito del Superbonus 110%?

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Notifiche di atti di accertamento per posta

Su tale questione si registrano decisioni di segno difforme e divergente nella giurisprudenza di legittimità della Corte di Cassazione

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Il giudicato nei confronti dell'agente della riscossione

Il giudicato formatosi tra il contribuente e l'Agente della Riscossione spiega in ogni caso effetti anche nei confronti dell'ente impositore

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La crisi del processo tributario durante la pandemia Covid-19

A seguito dello stato di emergenza nazionale da COVID-19

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Le presunzioni nel diritto tributario

La Corte di Cassazione nel decidere varie questioni di diritto tributario ha più volte precisato la natura giuridica delle presunzioni

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Il MEF firma il Decreto sui provvedimenti giurisdizionali digitali

Firmato il Decreto del MEF che stabilisce le regole tecnico-operative applicabili ai giudizi presso le Commissioni tributarie di ogni ordine e grado

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Cartelle di pagamento: notifiche agli irreperibili

Cosa accade nel caso di irreperibilità del destinatario della cartella di pagamento o di rifiuto di riceverne la copia?

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La video udienza nel processo tributario

Finalmente, dopo due anni, è stata resa operativa la video udienza nel processo tributario

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ICI (IMU) sulla dimora abituale se l'altro coniuge si è trasferito

Spetta l'esenzione Ici (Imu) sulla dimora abituale di un solo coniuge se l'altro si è trasferito in un'altra abitazione?

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La motivazione degli atti fiscali

Cassazione: il principio secondo il quale la cartella esattoriale, ove non preceduta da un avviso di accertamento deve sempre essere motivata in modo congruo

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Agevolazioni prima casa e dichiarazione di trasferimento

Come noto, le agevolazioni prima casa sono rivolte al contribuente che per la prima volta acquista la piena proprietà o la nuda proprietà

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Operazioni soggettivamente inesistenti

L'art. 8, decreto-legge n. 16/2012 trova applicazione per i costi relativi a fatture soggettivamente inesistenti, in quanto il costo riportato in fattura è effettivo

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Il divieto di ius novorum in appello

Cass. n.5160/2020: il divieto di ius novorum in appello si applica anche nei confronti dell’Ufficio finanziario

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Ristretta base azionaria e presunzione di distribuzione degli utili occulti

La presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati nelle ipotesi di società a ristretta base partecipativa

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Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

Non è precluso al contribuente il ricorso alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

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Omessa dichiarazione, quali costi deducibili?

L’Ufficio viola il principio costituzionale della capacità contributiva se non considera anche solo induttivamente i costi relativi ai maggiori ricavi accertati

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La giustizia tributaria oggi e le proposte di riforma strutturale

Il nuovo governo Draghi ha giustamente inserito tra i punti del programma la riforma fiscale che deve avere l’ambizione di ridisegnare tutto il sistema impositivo

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Abrogazione IRBA: la controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

La controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

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Decreto Sostegni del 19 marzo 2021 (art. 4 e 5)

Il Decreto Sostegni contiene le misure volte ad aiutare coloro che soffrono dei gravi effetti economici dovuti alla pandemia di Covid-19

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La necessaria riforma strutturale della giustizia tributaria

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto, all’interno della riforma fiscale, anche la riforma della giustizia tributaria.

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Illegittimo il collegio giudicante composto con giudici applicati

Il PNRR include espressamente la riforma della giustizia tributaria nel novero dei prioritari interventi di riforma del nostro sistema giudiziario

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La nuova giustizia tributaria

La Commissione Interministeriale MEF-Giustizia per la riforma della giustizia tributaria ha terminato i lavori con la relazione finale inviata al Governo

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Le problematiche del superbonus 110%: la tempesta perfetta

In questo articolo parliamo della normativa del superbonus 110% (artt. 119 e 121 D.L. n. 34 del 19/05/2020, convertito, con modifiche, dalla Legge n. 77 del 17/07/2020)

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Gli esigui compensi dei giudici tributari

Questo articolo dimostra l’esiguità dei compensi dei giudici tributari rispetto agli altri magistrati onorari

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Verso la riforma della giustizia tributaria

In questo articolo analizziamo i numeri e le criticità della giustizia tributaria oggi

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Verso la riforma della riscossione

Il fisco dal 2015 a oggi incassa miliardi di interessi più del dovuto

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Perché il Governo tarda a presentare la Legge Delega?

Il Governo il 5 ottobre 2021 ha presentato la Legge Delega di riforma fiscale, che il Parlamento il 15 novembre c.a. ha iniziato ad esaminare

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Comunicato - Estratto ruolo

Il Senato ha approvato l’emendamento che rende inammissibile il ricorso avverso l’estratto di ruolo

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Non impugnabile l'estratto di ruolo: nuova legge

Non impugnabile l'estratto di ruolo, l'Agenzia delle Entrate scrive la nuova legge

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Il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

La Suprema Corte chiarisce il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

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Impugnabilità retroattiva estratti di ruolo, parola alle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite dovrà decidere sulla impugnabilità retroattiva o meno degli estratti di ruolo

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Riforma della giustizia tributaria, i giudici tributari di oggi

Quando si auspica la riforma strutturale della giustizia tributaria, è utile rileggere gli articoli che disciplinano la nomina degli attuali giudici tributari

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La cartella di pagamento sottoscritta con le firme “PAdES” o “CAdES”

La cartella di pagamento sottoscritta con firma digitale “CAdES”, anziché con firma digitale “PAdES”, è valida stante l’equivalenza tra le firme

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Riforma della giustizia tributaria, i 10 principi fondamentali

MEF e Ministero della Giustizia hanno deciso di istituire un Gruppo tecnico operativo per predisporre uno schema normativo per la decisiva riforma della Giustizia

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Inesistente la notifica effettuata tramite pec non iscritta nei pubblici registri

La notifica degli atti tributari effettuata mediante un indirizzo di posta elettronica certificata non iscritta nei pubblici registri è inesistente

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Nasce la quinta magistratura

Disegno di Legge del Governo A.S. 2636 recante "Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari", con due relazioni illustrative e tecniche dell'01.06.22

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Gli “alloggi sociali” sono esenti da IMU

Gli “alloggi sociali” dell’Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare - c.d. ARCA - sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Finalmente nasce oggi la quinta magistratura tributaria

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la riforma strutturale della giustizia tributaria e la riforma parziale del processo tributario

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Nasce la quinta magistratura tributaria

La Riforma della giustizia tributaria e del processo tributario, principali decorrenze

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Nuova quinta magistratura tributaria

Riforma della giustizia tributaria e assurdo sciopero degli attuali giudici tributari onorari

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Esenzione IMU ai coniugi residenti in comuni diversi

La Corte Costituzionale riconosce l'esenzione dell'IMU ai coniugi residenti in comuni differenti (Sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022)

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Modifiche alla mediazione e alla conciliazione nel processo tributario

Le modifiche introdotte dalla L. n. 130/2022 agli istituti deflattivi della mediazione e della conciliazione nel processo tributario

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La prova testimoniale nel processo tributario

La prova testimoniale nel processo tributario: evoluzione normativa e giurisprudenziale

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Il discrimen tra appalto genuino di opere o servizi

La Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia – Sezione Staccata di Lecce, con sentenza n. 2893/22 del 07 novembre 2022

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La giustizia tributaria e le cause fino a 3 mila euro

Riforma della giustizia tributaria: dal 1 ° gennaio 2023 il giudice monocratico decide le cause fino a 3.000 euro

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Particolare tenuità del fatto nell'omesso versamento dell'Iva

Non punibilità per particolare tenuità del fatto e applicazione ai reati con soglia di punibilità: il caso dell'omesso versamento dell'Iva

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“Tregua fiscale 2023”: ravvedimento speciale delle violazioni tributarie

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Il condono fiscale e la confisca di cui all'art. 12-bis D.lgs. 74/2000

Profili problematici e compatibilità tra i due istituti nel sistema penale - tributario

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La sospensione degli accertamenti fiscali nel periodo d'imposta 2016

Gli accertamenti relativi al periodo d'imposta 2016 sono scaduti il 31.12.2022

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Contributi di bonifica, l’onere probatorio della sussistenza dei presupposti di esigibilità

I Consorzi di Bonifica sono enti pubblici economici aventi natura privatistica e responsabili della realizzazione e manutenzione di opere di bonifica idraulica

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“Tregua fiscale 2023”: definizione agevolata degli avvisi bonari

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Rottamazione Quater: rapporti con carichi affidati da Casse ed Enti

Possono aderire alla rottamazione dei debiti contributivi solo i liberi professionisti iscritte alle Casse previdenziali che hanno deciso di aderire alla sanatoria in c

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Prelievi e versamenti non giustificati sul conto corrente

La corretta interpretazione dell'art. 32, co.1, D.P.R. 600/1973 fornita dalla Corte Costituzionale - ​​​​​​​Commento a sentenza - Corte Costituzionale 31 gennaio 2023

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Definizione agevolata delle controversie tributarie

Estinzione del processo, attenzione alle trappole processuali previste dalla legge

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L’evoluzione dell'onere della prova nel processo tributario

Le novità in materia di onere probatorio introdotte con la L. n. 130/2022 hanno permesso di riequilibrare il rapporto tra il fisco ed il contribuente

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Il giudizio tributario in composizione monocratica

Il giudizio tributario in composizione monocratica alla luce della L. 130/2022 e delle modifiche introdotte dal D.L. 13/202

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Le sanzioni tributarie e la gravità del comportamento

Le sanzioni tributarie devono essere commisurate alla gravità del comportamento. Commento a sentenza Corte Costituzionale n. 46 del 25.01.2023

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Ulteriori modifiche alla giustizia tributaria

Ecco quali sono le altre modifiche nei procedimenti del contenzioso tributario nel Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale all’articolo 17

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Sentenze assoluzione: la reintrodotta inappellabilità da parte del PM

La riforma della Giustizia e la reintrodotta inappellabilità da parte del PM delle sentenze di assoluzione nel caso dell'omessa dichiarazione

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Le principali novità della delega fiscale

​​​​​​​La Camera in seconda lettura, venerdì 4 agosto 2023, ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega al Governo per la Riforma Fiscale

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La motivazione degli atti impositivi prima e dopo la delega fiscale

La Legge Delega n. 111 del 09 settembre 2023 prevede l’adozione da parte del Governo di decreti legislativi finalizzati alla revisione del sistema tributario

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La fase istruttoria (prima e dopo la delega fiscale)

​​​​​​​La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la fase istruttoria del processo tributario. Vediamo come è disciplinata oggi

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Atti dell'amministrazione finanziaria (prima e dopo la delega fiscale)

La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la normativa degli atti dell’Amministrazione finanziaria. Vediamo come è disciplinato oggi l’istituto

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