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Dirigenti illegittimi ed accertamenti nulli


Corte Costituzionale: sentenza n. 37 del 25-02-2015
Dirigenti illegittimi ed accertamenti nulli
Gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale
Dirigenti illegittimi ed avvisi di accertamento e ruoli nulli
La Corte Costituzionale ha affermato che sono illegittimi i ripetuti conferimenti di incarichi dirigenziali ai funzionari senza, invece, indire i regolari concorsi come previsto dalla Costituzione e dalle varie leggi ordinarie.
Sono, dunque, nulli i provvedimenti firmati dai circa 1.200 dirigenti interessati (il 75% del totale), tra Agenzia delle Entrate (767), del Territorio e delle Dogane.
Le proroghe sono state disposte nel corso di vari anni, sotto i governi Monti, Letta e Renzi per assicurare la funzionalità delle strutture.
Forse è arrivato il momento che si ripristini una guida politica chiara per supervisionare l’apparato delle entrate ed assumersi le responsabilità politiche, reintroducendo il Ministero delle Finanze, senza affidare tutto come oggi all’Agenzia delle entrate.

A) La sentenza della Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 37 del 25/02/2015 (in. G.U. del 25/03/2015, n. 12), ha dichiarato l’illegittimità costituzionale:

1) dell’art. 8, comma 24, del D.L. n. 16 del 02/03/2012 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e di potenziamento delle procedure di accertamento), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 44 del 26/04/2012;

2) dell’art. 1, comma 14, del D.L. n. 150 del 30/12/2013 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 15 del27/02/2014;

3) dell’art. 1, comma 8, del D.L. n. 192 del 31/12/2014 (Proroghe di termini previsti da disposizioni legislative).
Tutte le succitate norme sono state dichiarate incostituzionali in riferimento agli artt. 3, 51 e 97 della Costituzione.

Infatti, secondo la costante giurisprudenza della Corte Costituzionale, "nessun dubbio può nutrirsi in ordine al fatto che il conferimento di incarichi dirigenziali nell’ambito di un’amministrazione pubblica debba avvenire previo esperimento di un pubblico concorso, e che il concorso sia necessario anche nei casi di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio. Anche il passaggio ad una fascia funzionale superiore comporta "l’accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni più elevate ed è soggetto, pertanto, quale figura di reclutamento, alla regola del pubblico concorso" (sentenze della Corte Costituzionale n. 194 del 2002, n. 217 del 2012, n. 7 del 2011, n. 150 del 2010 e n. 293 del 2009).
Ricordiamo che la principale norma dichiarata incostituzionale, cioè l’art. 8, comma 24, cit. (le altre, invece, sono proroghe), testualmente disponeva:
"Fermi i limiti assunzionali a legislazione vigente, in relazione all’esigenza urgente e inderogabile di assicurare la funzionalità operativa delle proprie strutture, volte a garantire una efficace attuazione delle misure di contrasto all’evasione di cui alle disposizioni del presente articolo, l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia del territorio sono autorizzate ad espletare procedure concorsuali da completare entro il 31 dicembre 2013 per la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti, secondo le modalità di cui all’articolo 1, comma 530, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e all’articolo 2, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005 n. 248. Nelle more dell’espletamento di dette procedure l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia del territorio, salvi gli incarichi già affidati, potranno attribuire incarichi dirigenziali a propri funzionari con la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato, la cui durata è fissata in relazione al tempo necessario per la copertura del posto vacante tramite concorso. Gli incarichi sono attribuiti con apposita procedura selettiva applicando l’articolo 19, comma 1-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 . Ai funzionari cui è conferito l’incarico compete lo stesso trattamento economico dei dirigenti".
Alla luce di quanto sopra, sono decaduti dagli incarichi dirigenziali tutti coloro che erano stati nominati in base alle succitate norme dichiarate incostituzionali e, di conseguenza, secondo me, sono illegittimi tutti gli avvisi di accertamento che hanno firmato nel corso dei vari anni, come cercherò di dimostrare nel presente articolo.

B) Statuto e Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle entrate.

1) Il Decreto legislativo n. 300 del 30 luglio 1999, agli artt. 66-67 e 68, stabilisce che:
le Agenzie fiscali sono regolate dal presente decreto legislativo, nonché dai rispettivi statuti, deliberati da ciascun comitato direttivo;gli Statuti recano i principi generali in ordine alla organizzazione ed al funzionamento dell’Agenzia;sono organi delle Agenzie fiscali il direttore, il comitato direttivo ed il collegio dei revisori dei conti;il Direttore rappresenta l’Agenzia e la dirige, emanando tutti i provvedimenti che non siano attribuiti, in base alle norme del presente decreto legislativo o dello statuto, ad altri organi.

2) Il Decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 testualmente dispone:
"Le disposizioni del presente decreto disciplinano l’organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, tenuto conto della autonomie locali e di quelle delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dell’articolo 97, comma primo, della Costituzione" (art. 1, comma 1); "Ai dirigenti spetta l’adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati" (art. 4, comma 2);"Le attribuzioni dei dirigenti indicate dal comma 2 possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative" (art. 4, comma 3).

3) Tutte le suddette disposizioni si applicano all’Agenzia delle dogane, all’Agenzia del territorio e all’Agenzia delle entrate.

4) Statuto dell’Agenzia delle entrate.
Lo Statuto dell’Agenzia delle entrate è stato approvato con delibera del Comitato Direttivo n. 6 del 13 dicembre 2000 ed è stato aggiornato fino alla delibera del Comitato di gestione n. 11 del 21 marzo 2011.
In particolare, secondo lo Statuto:
i dirigenti dell’Agenzia dirigono, controllano e coordinano l’attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia (art. 11);l’Agenzia è articolata in uffici centrali e periferici. Tale articolazione, come da regolamento, corrisponde a quella in essere per le strutture del dipartimento delle Entrate, le cui funzioni, ai sensi dell’art. 57, comma 1, del decreto istitutivo, sono trasferite all’Agenzia (art. 13, comma 1).

5) Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle entrate.
Il Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle entrate è stato approvato con delibera del Comitato direttivo n. 4 del 30 novembre 2000 (pubblicato nella G.U. n. 36 del 13 febbraio 2001) ed aggiornato fino alla delibera del Comitato di gestione n. 57 del 27 dicembre 2012.
Il suddetto Regolamento stabilisce i seguenti principi e criteri direttivi:
innanzitutto, l’Agenzia si conforma ai principi della Legge n. 241 del 07 agosto 1990, adottando propri regolamenti in materia di termini e di responsabili dei procedimenti e di disciplina dell’accesso ai documenti amministrativi (art. 1, comma 2);le direzioni provinciali sono uffici di livello dirigenziale. In relazione alle dimensioni della direzione provinciale possono, inoltre, costituire posizioni di livello dirigenziale le strutture interne; l’individuazione di tali posizioni è effettuata con atto del Direttore dell’Agenzia (art. 5, comma 5);gli avvisi di accertamento sono emessi dalla direzione provinciale e sono sottoscritti dal rispettivo direttore o, per delega di questi, dal direttore dell’ufficio preposto all’attività accertatrice ovvero da altri dirigenti o funzionari, a seconda della rilevanza e complessità degli atti. Il direttore della direzione provinciale monitora lo svolgimento delle attività svolte dagli uffici dipendenti, adottando i necessari interventi correttivi, ed ha la responsabilità dei risultati complessivi della direzione provinciale; formula, inoltre, al Direttore regionale le proposte di valutazione dei dirigenti della direzione provinciale (art. 5, comma 6);le dotazioni organiche complessive del personale dipendente dell’Agenzia sono così determinate (art. 10, comma 1):
a) dirigenti 873;
b) non dirigenti 33.770;
il capo II del Regolamento è interamente destinato ai dirigenti, mentre il capo III riguarda la selezione e l’assunzione del personale non dirigente; i dirigenti sono responsabili degli obiettivi loro assegnati ed assicurano il rispetto degli indirizzi e l’attuazione delle direttive dei vertici dell’Agenzia. Sono preposti ad una unità organizzativa di livello dirigenziale, ovvero incaricati di funzioni ispettive, di assistenza e consulenza all’alta direzione, di studio e ricerca, di coordinamento di specifici progetti (art. 11, comma 1);i dirigenti sono responsabili della gestione del personale e delle risorse finanziarie e materiali finalizzate al conseguimento dei risultati sulla base degli obiettivi loro assegnati, disponendo dei necessari poteri di coordinamento e di controllo (art. 11, comma 2);l’accesso al ruolo di dirigente dell’Agenzia avviene, per i posti vacanti e disponibili, con procedure selettive pubbliche sia dall’esterno che dall’interno, nel rispetto dei principi di cui all’art. 35 del succitato Decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 (art. 12, comma 1);gli incarichi di funzione dirigenziale sono conferiti tenendo conto delle caratteristiche della posizione dirigenziale da ricoprire e dei programmi da realizzare (art. 14, comma 1);infine, gli incarichi medesimi sono conferiti a tempo determinato, da tre a cinque anni, con facoltà di rinnovo, ai dirigenti appartenenti al ruolo dell’Agenzia. Gli incarichi in scadenza possono essere prorogati, fermo restando che il periodo di permanenza nell’incarico non può essere inferiore a tre anni (art. 14, comma 2);la durata dell’incarico può essere inferiore a tre anni se coincide con il conseguimento del limite di età per il collocamento a riposo dell’interessato (art. 40, comma 1, lett. c), n. 1, del Decreto legislativo n. 150/2009).
In definitiva, da tutto quanto sopra esposto, risulta evidente che le direzioni provinciali dell’Agenzia delle entrate (ma lo stesso vale per l’Agenzia del territorio e delle dogane) sono uffici di livello dirigenziale ed i relativi dirigenti devono sottoscrivere gli avvisi di accertamento o delegare altri dirigenti o funzionari, a seconda della rilevanza e complessità degli atti.
Pertanto, se i dirigenti sono stati nominati in base alle specifiche leggi dichiarate incostituzionali (vedi lett. A del presente articolo) gli avvisi di accertamento che hanno sottoscritto o le deleghe che hanno conferito sono totalmente illegittimi, in base alla Legge n. 241 del 07 agosto 1990, espressamente richiamata dall’art. 1, comma 2, del succitato Regolamento di amministrazione.


C) LEGGE N. 241 DEL 07 AGOSTO 1990.
La Legge n. 241 del 07 agosto 1990 determina i casi di efficacia ed invalidità dei provvedimenti amministrativi.

1) Nullità assoluta del provvedimento.
L’art. 21 septies testualmente dispone:
"E’ nullo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali, che è viziato da difetto assoluto di attribuzione, che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato, nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge".
In particolare, si tratta di una nullità assoluta (c.d. inesistenza giuridica), che può essere eccepita in ogni stato e grado del giudizio, anche d’ufficio, come più volte stabilito dalla giurisprudenza (Cass., sent. n. 12104 del 2003).
Gli avvisi di accertamento firmati (anche su delega) da un dirigente che tale non è, per tutto quanto sopra esposto, rientrano, secondo me, in una delle suddette ipotesi di nullità assoluta:
perchè l’atto è viziato da un difetto assoluto di attribuzione, in quanto sottoscritto da un non-dirigente;perché gli avvisi non legittimamente sottoscritti rientrano in una ipotesi di nullità espressamente prevista dalla legge (artt. 42, commi 1 e 3, D.P.R. n. 600 del 29/09/1973, e successive modifiche ed integrazioni, e 56, comma 1, D.P.R. n. 633 del 26/10/1972, e successive modifiche ed integrazioni).
A tal proposito, non bisogna dimenticare che, prima del mutamento del quadro normativo, la Corte di Cassazione aveva affermato che la dichiarazione iva non sottoscritta, non essendo riferibile ad alcun dichiarante, priva com’è di un elemento essenziale per la produzione degli effetti che la legge le ricollega, doveva essere considerata inesistente sul piano giuridico e non sanabile (Cassazione, sentenze n. 2662 del 1992 e n. 7957 del 1995).
I cittadini sono sempre sanzionati con un certo zelo anche se sbagliano involontariamente; ci aspettiamo che, nella questione oggetto del presente articolo, non si facciano eccezioni per i funzionari pubblici.

2) Annullabilità del provvedimento.
L’art. 21 octies, comma 1, testualmente dispone:
"E’ annullabile il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza".
In particolare, si tratta di una nullità relativa, che deve essere espressamente eccepita dalla parte.
Anche in questo caso, gli avvisi di accertamento illegittimamente firmati devono essere annullati:
perché adottati in violazione di legge (artt. 42 e 56 citati);perché viziati da incompetenza, che si verifica quando l’atto amministrativo eccede dalla sfera di attribuzioni riservata all’organo preposto ed è, quindi, un vizio attinente al soggetto, soprattutto per quanto riguarda il grado (c.d. incompetenza per grado).

D) GLI AVVISI DI ACCERTAMENTO.
L’art. 42, comma 1, D.P.R. n. 600 cit. testualmente dispone:
"Gli accertamenti in rettifica e gli accertamenti d’ufficio sono portati a conoscenza dei contribuenti mediante la notificazione di avvisi sottoscritti dal capo dell’ufficio o da altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato".
La stessa disposizione si applica anche ai fini IVA (art. 56, comma 1, D.P.R. n. 633 cit., per l’espresso richiamo alle disposizioni in materia di imposte sui redditi), come più volte riconosciuto dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 10513 del 23 aprile 2008 della Sezione Quinta Civile - Tributaria).
L’art. 42, comma 3, D.P.R. n. 600 cit. testualmente dispone:
"L’accertamento è nullo se l’avviso non reca la sottoscrizione, le indicazioni, la motivazione di cui al presente articolo e ad esso non è allegata la documentazione di cui all’ultimo periodo del secondo comma" (come modificato dall’art. 1, comma 1, lettera c), numero 2, D.Lgs. n. 32 del 26 gennaio 2001).
Di conseguenza, un avviso di accertamento (IVA e II.DD.) non sottoscritto dal capo dell’ufficio, che deve necessariamente essere un dirigente (come da Regolamento di amministrazione, di cui alla lett. B), n. 5, del presente articolo), è nullo se firmato da un non-dirigente a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, perché nominato in base a leggi dichiarate incostituzionali.
Lo stesso discorso vale nel caso di delega, in quanto se la delega è stata rilasciata da un non-dirigente si rientra sempre in una ipotesi di nullità.
In definitiva, se chi ha sottoscritto l’atto non è dirigente perché la sua nomina era illegittima anche l’atto lo sarà e questo vizio di nullità, tassativamente previsto dalla legge, ha effetti meccanici sulla validità degli atti.

E) LA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE.
In merito al succitato art. 42, commi 1 e 3, la Corte di Cassazione ha correttamente stabilito i seguenti principi.

1) "La dizione letterale, inequivocabile, della norma rende manifestamente inaccettabile la tesi, logicamente principale, della P.A. ricorrente secondo la quale "ai fini della validità dell’accertamento tributario è necessario che sia certa la provenienza dell’atto amministrativo all’ufficio competente essendo indifferente che esso sia sottoscritto dal Capo dell’ufficio o da un soggetto (qualsiasi, comunque) da lui delegato.
Al contrario, sulla base, appunto, della lettera della citata disposizione legislativa, e ribadendo un’enunciazione di principio già ricavabile da Cass., Sez. I civile, sent. n. 6836 del 22/07/1994, deve ritenersi, e statuirsi, che gli accertamenti in discorso sono nulli tutte le volte che gli avvisi nei quali si concretizzano non risultino sottoscritti dal capo dell’ufficio emittente o da un impiegato della carriera direttiva (addetto a detto ufficio) validamente delegato dal reggente di questo.
Inoltre, la validità della delega a tale sottoposto conferita può essere contestata e verificata in sede giurisdizionale, implicando l’indagine e l’accertamento sul tema un controllo non sull’organizzazione interna della P.A. ma sulla legittimità dell’esercizio della funzione amministrativa e degli atti integranti la relativa estrinsecazione" (in tal senso, Cass., Sez. Tributaria, sentenza n. 14195 del 27 ottobre 2000, più volte citata e ripresa in altre sentenze della stessa Corte di Cassazione).

2) "Si osserva che, ai sensi dell’art. 42 cit., commi 1 e 3, l’accertamento è nullo se non reca la sottoscrizione del capo dell’ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato. Su tale premessa, se la sottoscrizione non è quella del capo dell’ufficio titolare, per il personale appartenente alla nona qualifica funzionale, fermi i casi di sostituzione e reggenza di cui all’art. 20, comma 1, lett. a) e b) della legge n. 266/1987, richiamato dall’Amministrazione resistente, è espressamente richiesta la delega a sottoscrivere: il solo possesso della qualifica non abilita il direttore tributario alla sottoscrizione, dovendo il potere di organizzazione essere in concreto riferibile al capo dell’ufficio (come la stessa resistente riconosce attraverso l’esplicito richiamo agli ordini di servizio), onde, in caso di contestazione, contrariamente a quanto affermato dal giudice a quo, incombe all’Amministrazione dimostrare l’esercizio del potere sostitutivo o la presenza della delega" (in tal senso, Cass. Sez. Tributaria, sentenza n. 14626 del 10 novembre 2000).

F) LE SENTENZE DELLA CORTE DI CASSAZIONE CITATE DALLA SENTENZA N. 37/2015 DELLA CORTE COSTITUZIONALE.
La Corte Costituzionale, nella più volte citata sentenza n. 37/2015, nel censurare le leggi che hanno consentito la possibilità di nominare dirigenti senza concorso, ha, giustamente, rilevato che le regole organizzative interne dell’Agenzia delle entrate consentivano la possibilità di ricorrere all’istituto della delega anche a funzionari per l’adozione di atti di competenza dirigenziale e, a tal proposito, cita quattro sentenze della Corte di Cassazione - Sezione Tributaria - , che, secondo l’Amministrazione finanziaria, avrebbero sanato l’illegittimità degli avvisi di accertamento.
Questo non corrisponde al vero perché:
il rilievo della Corte Costituzionale sta a significare che l’operatività funzionale delle Agenzie delle entrate si poteva salvaguardare con la delega a funzionari non dirigenti, sempre concessa però da dirigenti legittimi, peraltro per un periodo provvisorio, ma non come è stato fatto (e giustamente censurato) nominando direttamente ex lege dirigenti senza concorso;in secondo luogo, le sentenze citate, come analizzeremo in seguito, non giustificano affatto avvisi di accertamento firmati (o delegati) da non dirigenti.

1) Corte di Cassazione - Sezione Tributaria - sentenza n. 18515 del 10/06/2010, depositata in cancelleria il 10/08/2010.
Secondo la succitata sentenza, "compete al titolare dell’ufficio, quale organo deputato a svolgerne le funzioni fondamentali, ovvero ad un impiegato della carriera direttiva da lui delegato nell’esercizio dei poteri organizzativi dell’ufficio, la funzione di sottoscrivere gli avvisi, con i quali sono portati a conoscenza dei contribuenti gli accertamenti, indipendentemente dal ruolo dirigenziale eventualmente ricoperto, la cui appartenenza esaurisce i propri effetti nell’ambito del rapporto di servizio con l’Amministrazione".
Della lettura della suddetta sentenza si rileva che:
è sempre previsto un ruolo dirigenziale eventualmente ricoperto;in ogni caso, il capo dell’ufficio può anche non rivestire la qualifica dirigenziale ma, come più volte precisato, questo deve essere un caso eccezionale e provvisorio la cui nomina deve avvenire in base all’istituto della delega (come chiarito dalla Corte Costituzionale) e non in base ad una nomina ex lege senza concorso, come nelle ipotesi che stiamo analizzando.
Infatti, è bene più volte precisare e sottolineare che i dirigenti dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale:
sono stati nominati in base alla legge n. 44/2012, con decorrenza dal 29/04/2012, censurata dalla Corte Costituzionale;non c’entra assolutamente il particolare e provvisorio istituto della delega che il capo dell’ufficio, che deve sempre essere un dirigente, può assegnare ad altri dirigenti o funzionari (come previsto dall’art. 5, comma 6, del Regolamento di amministrazione del 27/12/2012, citato in precedenza, peraltro aggiornato proprio il 27/12/2012, dopo la succitata sentenza n. 18515/10, depositata in cancelleria il 10 agosto 2010).
Oltretutto, la succitata sentenza si è limitata a citare soltanto gli artt. 66, 67 e 68 D.Lgs. n. 300/99, già citato, non tenendo conto dello Statuto del 13/12/2000, peraltro aggiornato il 21 marzo 2011 (vedi lett. B, n. 4, del presente articolo), cioè dopo il deposito della sentenza avvenuto il 10 agosto 2010).

2) Corte di Cassazione - Sesta Sezione Civile - T - sentenza n. 17400 del 27/09/2012, depositata in cancelleria l’11/10/2012.
La succitata sentenza, correttamente, ha stabilito il seguente principio:
"Se la sottoscrizione non è quella del capo dell’ufficio ma di un funzionario, quale il direttore tributario, di nona qualifica funzionale, incombe all’Amministrazione dimostrare, in caso di contestazione, l’esercizio del potere sostitutivo da parte del sottoscrittore o la presenza della delega del titolare dell’ufficio. Fermi, infatti, i casi di sostituzione e reggenza di cui all’art. 20, comma primo, lett. a) e b), del D.P.R. 08 maggio 1987, n. 266, è espressamente richiesta la delega a sottoscrivere: il solo possesso della qualifica non abilita il direttore tributario alla sottoscrizione, dovendo il potere di organizzare essere in concreto riferibile al capo dell’ufficio" (in tal senso, Cassazione, Sez. 5 - sentenza n. 14626 del 10/11/2000; Sez. 5 - sentenza n. 14195 del 27/10/2000, in precedenza già citate e commentate).
Tutte le succitate sentenze distinguono correttamente:
la figura del capo dell’ufficio, che deve sempre essere un dirigente, come più volte dimostrato nel presente scritto;la figura del personale appartenente alla nona qualifica funzionale, istituita dall’art. 2 D.L. n. 9 del 28 gennaio 1986, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 78 del 24 marzo 1986, che soltanto in casi eccezionali e ben documentati può espletare le seguenti funzioni (art. 20 D.P.R. n. 266/1987):
a) sostituzione del dirigente in caso di assenza o impedimento;
b) reggenza dell’ufficio in attesa della destinazione del dirigente titolare (per un caso analogo si rinvia a Cassazione, sentenza n. 8166 del 06/06/2002).
Di conseguenza, è ulteriormente confermato il principio che il capo dell’ufficio deve sempre essere un dirigente, mentre il funzionario della nona qualifica può provvisoriamente sostituire il dirigente solo in caso di assenza o impedimento del dirigente o può reggere l’ufficio in attesa della destinazione del dirigente titolare e, logicamente, tutte queste situazioni eccezionali e temporanee devono essere preventivamente documentate dall’Agenzia delle entrate.
E’ facile, quindi, notare che, al di fuori dei casi di sostituzione e reggenza, gli avvisi di accertamento firmati da non dirigenti, illegittimamente nominati ex lege, sono totalmente nulli.

3) Corte di Cassazione, Sezione Quinta civile, sentenza n. 17044 del 27 aprile 2013, depositata in cancelleria il 10 luglio 2013.
La succitata sentenza prevede due ipotesi.
a) La nullità dell’avviso di accertamento non legittimamente firmato dal capo dell’ufficio e, ovviamente "in caso di contestazione........incombe all’amministrazione provare l’esercizio del potere sostitutivo o la presenza della delega (Cass., Trib., 10 novembre 2000 n. 14626)". Oltretutto, la citata sentenza richiama la sentenza della Cass. n. 18515/2010, già in precedenza commentata (si rinvia al precedente n. 1).
b) "La legittimazione processuale" dell’ente impositore, poi, non va verificata in base all’art. 42 D.P.R. n. 600 del 1973 ma sulla scorta del (diverso) disposto dettato dall’art. 11 D.Lgs. n. 546 del 1992, sul controllo della cui esatta osservanza non esercita nessuna influenza (l’accertamento della) eventuale carenza di delega del sottoscrittore dell’atto impositivo". Infatti, le ipotesi di illegittimità dell’avviso di accertamento, per i casi in questione, si devono, logicamente, tenere distinte dalle ipotesi di "legittimazione processuale", di cui si accennerà in seguito.

4) Corte di Cassazione, Sezione Tributaria Civile, sentenza n. 220 del 29 ottobre 2013, depositata in cancelleria il 09 gennaio 2014.
La suddetta sentenza:
richiama l’art. 5 del Regolamento di amministrazione (vedi lett. B, n. 5, del presente scritto), nel senso che gli avvisi di accertamento non devono necessariamente essere firmati dal Direttore Generale ma dai dirigenti delle Direzioni Provinciali (art. 5, comma 5, più volte citato);sbaglia quando scrive "l’art. 6 dello Statuto dell’Agenzia, approvato con Delibera del Comitato direttivo 13 dicembre 2000 n. 6, attribuisce al Direttore Generale potere di delega (senza richiedere la qualifica dirigenziale del delegato)" sia perché non tiene conto degli aggiornamenti fino alla delibera del Comitato di gestione n. 11 del 21 marzo 2011 sia perché il citato art. 6 testualmente dispone alla lett. d):
"provvede, nei limiti e con le modalità previsti dalle norme e dai contratti collettivi, alle nomine dei dirigenti sottoponendo quelle relative alle strutture di vertice alla valutazione preventiva del comitato di gestione" (vedi lett. B, n. 4 del presente articolo); quindi, non è vero che lo Statuto dell’Agenzia attribuisce al Direttore Generale potere di delega senza richiedere la qualifica dirigenziale del delegato;
ammette la possibilità della delega all’interno degli uffici finanziari (Cass., sent. ,. 14815/11);ritiene che la provenienza dell’atto dell’ufficio e la sua idoneità ad esprimere la volontà si presume, finchè non sia provata la non appartenenza del sottoscrittore all’ufficio o, comunque, l’usurpazione dei relativi poteri (Cass., sentenza n. 874/09), come nel caso di firma illeggibile.
Infatti, è un’ipotesi totalmente diversa da quella oggetto del presente articolo, quella della firma illeggibile, che la Corte di Cassazione ha ritenuto valida in quanto riferita all’ufficio di provenienza, a meno che non si contesti la riferibilità all’ufficio.
La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha precisato che, quando la firma del sottoscrittore risulta indecifrabile o incompleta, si deve ritenere l’atto emesso da funzionario legittimato ad esprimere la volontà dell’organo, a meno che non si dimostri la non autenticità della sottoscrizione o la insussistenza della legittimazione del sottoscrittore; in tal senso, Cassazione con le seguenti sentenze:
- n. 874/09;
- n. 9673/04;
- n. 10773/06;
- n. 12768/06;
- n. 9600/07.
Pertanto, la citata sentenza della Corte di Cassazione n. 220/14, che peraltro si riferisce al diniego di un condono, non ha assolutamente legittimato la firma di un non dirigente ma ha soltanto ribadito che il Direttore Generale può nominare un delegato ed inoltre la illeggibilità della firma è sempre riferibile all’ufficio di provenienza, a meno che non si contesti la riferibilità stessa.
Per questi motivi, non sono d’accordo con quanto scritto dal dott. Tonino Morina (in Il Sole 24 Ore di martedì’ 07 aprile 2015).

G) ONERE DELLA PROVA.
Nella individuazione del soggetto legittimato a sottoscrivere l’avviso di accertamento, in forza dell’art. 42 D.P.R. n. 600/73 citato, incombe sempre all’Agenzia delle entrate (e delle altre Agenzie) l’onere di dimostrare il corretto esercizio del potere e la presenza di eventuale delega, legittimamente conferita.
Tale conclusione è effetto diretto dell’espressa previsione della tassativa sanzione legale della nullità dell’avviso di accertamento.
In tal senso, correttamente, la costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, con le seguenti sentenze:
· n. 17400/12, citata;
· n. 14626/00, citata;
· n. 14195/00, citata;
· n. 14942 del 21/12/2012, depositata in cancelleria il 14 giugno 2013.

Inoltre, la Corte di Cassazione, con giurisprudenza costante e consolidata, ha precisato che:
"A fronte del mancato assolvimento dell’onere probatorio da parte del soggetto onerato, il giudice tributario non è tenuto ad acquisire d’ufficio le prove, in forza dei poteri istruttori attribuitigli dall’art. 7 del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, perché tali poteri sono meramente integrativi (e non esonerativi) dell’onere probatorio principale e vanno esercitati, al fine di dare attuazione al principio costituzionale della parità delle parti nel processo, soltanto per sopperire all’impossibilità di una parte di esibire documenti in possesso dell’altra parte" (Cass., Sezione Quinta Civile Tributaria -, sentenza n. 10513 del 22/02/2008, depositata in cancelleria il 23 aprile 2008).
Si citano, inoltre, le seguenti sentenze della Cassazione sul medesimo principio:
· Sez. 5 - n. 10267 del 16/05/2005;
· Sez. 5 - n. 12262 del 25/05/2007;
· Sez. 5 - n. 2487 del 06/02/2006.
Infine, si ribadisce ancora una volta che tutti i principi esposti nel presente articolo si applicano non solo agli avvisi di accertamento delle imposte dirette ma anche agli avvisi di rettifica e di accertamento dell’IVA, perché l’art. 56 D.P.R. n. 633/72 citato, nel riferirsi al comma 1 ai modi stabiliti per le imposte dirette, richiama implicitamente il D.P.R. n. 600/73 citato e, quindi, anche il più volte citato art. 42 sulla nullità dell’avviso di accertamento, se non reca la sottoscrizione del capo dell’ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato.
In tal senso, si citano le seguenti sentenze della Corte di Cassazione - Sezione Tributaria Civile:
· n. 10513/08;
· n. 18514/10;
· n. 19379/12;
· n. 14942/13, già citata.

H) IL C.D. "FUNZIONARIO DI FATTO".
Sulla validità degli avvisi di accertamento sino ad oggi firmati dai non dirigenti la parola d’ordine in Agenzia è quella che i provvedimenti pre sentenza della Corte Costituzionale sono salvi attraverso la figura del c.d. "funzionario di fatto" (articolo di Cristina Bartelli, in Italia Oggi di venerdì 27 marzo 2015).
Ciò non è assolutamente esatto.
L’espressione "funzionario di fatto" viene utilizzata con riferimento a quelle ipotesi in cui l’atto di investitura del titolare dell’organo sia viziato o manchi del tutto (per un utile approfondimento sul tema, si rinvia all’insegnamento di Diritto Amministrativo della Prof.ssa Ivana Musio, Università Telematica Pegaso).
E’ costante l’orientamento giurisprudenziale che vede nella tutela della buona fede del privato destinatario il fondamento di salvaguardia dell’atto.
Infatti, occorre precisare che le soluzioni prospettate investono soltanto i casi in cui gli atti adottati dal funzionario di fatto siano favorevoli ai terzi destinatari, e non certo quando siano sfavorevoli, come nel caso in questione.
Infatti, la notifica di un avviso di accertamento firmato da un non dirigente è un atto sfavorevole al contribuente, che ha quindi interesse a contestarlo per farlo dichiarare illegittimo.
Inoltre, ove l’atto di nomina sia stato annullato in sede amministrativa o giurisdizionale, il suo effetto invalidante si ripercuoterà negativamente anche su quello adottato sul suo presupposto, consentendo l’impugnabilità all’interessato senza preclusione.
Sull’argomento, il Consiglio di Stato ha stabilito i seguenti principi.

1) "Il fondamento del principio del funzionario di fatto risiede nell’esigenza di non turbare le posizioni giuridiche acquisite da tutti coloro che in buona fede sono entrati in rapporto con il funzionario e di evitare ai privati continue e difficoltose indagini sulla regolarità della posizione dei pubblici funzionari: pertanto, il fatto in sé dell’avvenuto esercizio del potere non è opponibile con effetto preclusivo al privato che intenda contestarlo" (sentenza n. 6 del 22 maggio 1993).

2) "La teoria che riconosce legittimi gli atti compiuti dal funzionario di fatto si fonda sull’esigenza di garantire i diritti dei terzi che vengono a contatto col funzionario medesimo e si sostanzia, dunque, nella tutela della buona fede del privato; ed in questa prospettiva gli effetti presi in considerazione dalla teoria in esame sono solo quelli favorevoli al privato (Cons. Giust. Reg. Sic. n. 170 del 24/03/1960; C. di S., Sez. V, n. 1160 del 15/12/1962; Sez. IV, n. 145 del 13/04/1949).

3) "Ritiene il Collegio al riguardo che la teoria del funzionario di fatto trova due ordini di limiti:
· l’uno derivante proprio dal fatto che l’interessato insorga negando il potere di chi ha emesso gli atti;
· l’altro proprio dalla tutela della buona fede del terzo, nel senso che detta teoria può essere invocata a vantaggio del terzo, ma non a danno del terzo" (Consiglio di Stato - Sezione 4 -sentenza n. 853 del 20 maggio 1999).

4) "E’ vero che la dichiarazione di ineleggibilità può avere effetto retroattivo, ma ciò non rende ipso facto invalidi gli atti compiuti nel frattempo; si deve, infatti, applicare il principio del "funzionario di fatto" grazie al quale, in linea di massima, gli atti compiuti restano validi, a meno che non siano stati impugnati nelle forme e nei termini dovuti, facendo valere proprio il vizio del difetto di titolo di chi ha agito come funzionario" (Consiglio di Stato, Sezione 3, sentenza n. 6534 del 19 dicembre 2012).
5) In definitiva, l’eventuale eccezione del c.d. "funzionario di fatto" non ha ragion d’essere se il contribuente impugna tempestivamente l’avviso di accertamento illegittimo, facendo rilevare che l’atto è stato emesso a suo danno e non certo a suo vantaggio.
Infatti, la giurisprudenza ha elaborato la regola non scritta secondo la quale gli atti medio tempore posti in essere dal funzionario di fatto vengono comunque imputati all’Amministrazione in virtù del rapporto organico, e si presumono legittimamente assunti. La suddetta regola vale, però, per gli atti favorevoli al privato, per quelli sfavorevoli occorre distinguere tra diverse ipotesi.
Nel caso in cui l’atto sia stato adottato da un soggetto la cui rivestitura risulti viziata ab origine, lo stesso sarà sicuramente invalido (difetto assoluto di attribuzione ex art. 21-septies Legge 241/1990).
All’ipotesi del titolo nullo o inefficace va assimilato il caso in cui la nomina sia già stata annullata dall’autorità giudiziaria o dall’amministrazione stessa al momento dell’adozione del provvedimento, posto che anche in questo caso il titolo ha perduto retroattivamente efficacia, per effetto dell’annullamento giurisdizionale, al momento dell’adozione dell’atto lesivo. Anche in questo caso, quindi, non può che applicarsi la soluzione della nullità del provvedimento sfavorevole adottato da un soggetto privo di legittimazione.
In definitiva, quindi, tutti gli avvisi di accertamento firmati da non dirigenti, logicamente se nominati in base alle specifiche norme dichiarate incostituzionali (vedi lett. A del presente articolo), devono essere tempestivamente impugnati alle competenti Commissioni Tributarie per tutti i motivi di diritto esposti nel presente articolo, ribadendo che:
· il capo ufficio deve sempre essere un dirigente , ed in quanto tale deve firmare gli avvisi di accertamento o rilasciare le deleghe (lett. B del presente articolo);
· nella fattispecie, non si può eccepire la tesi del c.d. "funzionario di fatto" perché l’avviso di accertamento è stato emesso e notificato a danno del contribuente, e non certo a suo vantaggio, come dimostrato con le succitate sentenze del Consiglio di Stato.
La sentenza della Corte Costituzionale colpisce la normativa denunziata di incostituzionalità, non anche, direttamente, gli atti amministrativi che formano oggetto del giudizio tuttora pendente davanti al Consiglio di Stato, Sezione Quarta, che, con l’ordinanza del 26 novembre 2013, aveva sollevato la questione di incostituzionalità, in riferimento agli artt. 3, 51 e 97 della Costituzione.
In ogni caso, l’esito del giudizio davanti al massimo organo della giurisdizione amministrativa appare, sinceramente, scontato, a meno che il legislatore non intervenga, medio termine, per sanare il passato (come, purtroppo, è abituato a fare, soprattutto nella materia fiscale; basta ricordare la vicenda delle firme delle cartelle esattoriali), anche se, in questo caso, a forte rischio di rinnovata illegittimità (basta leggere i resoconti dei giornali di questi giorni).
E’ apprezzabile e condivisibile, pertanto, l’esortazione del Prof. Cesare Glendi, secondo il quale "i difensori faranno bene a sollevare ogni eccezione ed a formulare i rilievi del caso, facendo richiamo alla pronuncia della Consulta, attivando, quindi, un fermento contestativo, problematico, come sempre, ma seriamente coltivabile e comunque doveroso, sul piano professionale" (articolo pubblicato su Ipsoa Quotidiano del 26 marzo 2015).
Pertanto, non si tratta assolutamente di una lite temeraria, contrariamente a quanto scritto dal dott. Tonino Morina (in Il Sole 24 Ore di martedì 07 aprile c.a.).

I) RUOLI ILLEGITTIMI.
Secondo me, le stesse contestazioni da fare per gli avvisi di accertamento si possono fare nei confronti dei ruoli che hanno determinato la formazione e notificazione delle cartelle esattoriali.
L’art. 24, comma 1, D.P.R. n. 602 del 29/09/1973, dopo le modifiche intervenute con il D.Lgs. n. 46 del 26 febbraio 1999, testualmente dispone:
"L’ufficio consegna il ruolo al concessionario dell’ambito territoriale cui esso si riferisce secondo le modalità indicate con decreto del Ministero delle finanze, di concerto con il Ministero del Tesoro, del bilancio e della programmazione economica".
Il Decreto Ministeriale n. 321 del 03 settembre 1999 (in G.U. n. 218 del 16 settembre 1999) stabilisce che:
· i ruoli sono formati direttamente dall’ente creditore (art. 1, comma 1);
· i ruoli formati direttamente dall’ente creditore sono redatti, firmati e consegnati, mediante trasmissione telematica al CNC, ai competenti concessionari del servizio nazionale della riscossione, denominati concessionari, in conformità alle specifiche tecniche approvate con il Decreto dirigenziale dell’11 novembre 1999 (art. 2, comma 1).
Di conseguenza, i ruoli devono essere firmati dal dirigente dell’ufficio (si rinvia sempre al Regolamento di amministrazione, commentato alla lett. b, n. 5), del presente articolo) e, pertanto, in sede processuale, si possono proporre le stesse eccezioni di illegittimità da sollevare avverso gli avvisi di accertamento.
Infatti, il ruolo può essere impugnato dinanzi le Commissioni Tributarie unitamente alla cartella di pagamento, entro 60 giorni dalla notifica della stessa ai sensi e per gli effetti dell’art. 19, comma 1, lett. d), D.Lgs. n. 546 del 31 dicembre 1992 (in tal senso, Cassazione, Sez. Tributaria, sentenze n. 6612 del 26/06/1999 e n. 17351 del 17/11/2003).
Infine, poiché l’illegittimità in questione determina, secondo me, una nullità assoluta (c.d. inesistenza giuridica, si rinvia alla lett. C), n. 1, del presente articolo), detta inesistenza può essere rilevata anche d’ufficio dai giudici tributari, in ogni stato e grado del giudizio, e, costituendo una violazione dei principi fondamentali dell’ordinamento amministrativo e processuale, può persino essere fatta valere con ricorso per Cassazione (Cassazione, Sezione Civile, sentenza n. 12104 del 2003, già citata).
In ogni caso, si è in attesa della pronuncia a Sezioni Unite della Corte di Cassazione alla quale è stata rimessa la questione dell’impugnabilità dell’estratto di ruolo, con ordinanza della Sesta Sezione Civile - T n. 16055 dell’11 luglio 2014.

L) STRATEGIE PROCESSUALI.
In tutti i casi prospettati nel presente articolo, secondo me, citando la normativa e la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, qualora gli avvisi di accertamento ed i ruoli risultassero firmati da uno dei dirigenti sub iudice dell’Agenzia delle entrate (nonché dell’Agenzia delle dogane e dell’Agenzia del territorio), i contribuenti ed i loro difensori farebbero bene a dedurne subito la nullità per difetto di sottoscrizione, in quanto di provenienza da soggetto non legittimato ed abilitato, assumendo a parametro di riferimento l’art. 42 D.P.R. n. 600/1973 più volte citato (vedi lett. D).
La vigente normativa in materia di contenzioso tributario indica, in via generale, nell’art. 10 D.Lgs. n. 546 cit. le parti del processo dinanzi le Commissioni tributarie, contrapponendo al contribuente "l’ufficio" che ha emanato l’atto (Cassazione, sentenza n. 2432/2001).
Di conseguenza, proprio in base agli articoli 10 e 11 D.Lgs. n. 546 cit., la Cassazione ha precisato e ribadito il seguente principio:
"Gli uffici locali dell’Agenzia, esplicazione territoriale dell’Agenzia centrale, sono, quindi, legittimati ad agire ed essere convenuti nei giudizi davanti alle Commissioni tributarie ed in questi sono rappresentati dal Direttore nominato, avente funzione dirigenziale, che per la gestione e l’adempimento dei compiti ad esso demandati può delegare suoi diretti collaboratori a scopi determinati" (Cassazione, Sez. Tributaria, sentenza n. 3058 dell’08/02/2008).
Nello stesso senso, Cassazione, Sez. Tributaria, con sentenza n. 13908 del 28/05/2008.
Oltretutto, in un caso, la Cassazione, Sez. Quinta Civile, con la sentenza n. 6338 del 10/03/2008 ha statuito che:
"Le costituzioni in giudizio, inoltre, erano state firmate dal responsabile dell’ufficio, Direttore pro-tempore, nel rispetto del disposto dell’art. 42 (D.P.R. n. 600/73 cit.)".
In ogni caso, per stabilire le relative strategie processuali, bisogna distinguere a seconda che gli atti sottoscritti dai non dirigenti abbiano natura sostanziale o processuale.

1) Atti di natura sostanziale - Elencazione -
Gli atti di natura sostanziale sono, in generale, gli avvisi di accertamento, di rettifica ed i ruoli dell’Agenzia delle entrate, dell’Agenzia delle dogane e dell’Agenzia del territorio (pensiamo agli atti di classamento, per esempio).
In particolare, gli atti impugnabili, oggetto dei ricorsi, che potrebbero essere dichiarati nulli perché sottoscritti, anche per delega, da non dirigenti sono (art. 19 D.Lgs. n. 546/1992):
· l’avviso di accertamento del tributo;
· l’avviso di liquidazione del tributo;
· il provvedimento che irroga le sanzioni;
· il ruolo (vedi lett. I);
· gli atti relativi alle operazioni catastali;
· il rifiuto espresso della restituzione di tributi, sanzioni pecuniarie ed interessi o altri accessori non dovuti;
· il diniego o la revoca di agevolazioni o il rigetto di domande di definizione agevolata di rapporti tributari.

2) Atti di natura processuale in primo grado.
In tutti i suddetti casi, secondo me, il contribuente ed il suo difensore devono:
a) proporre tempestivo ricorso con i motivi esposti nel precedente scritto (art. 18, comma 2, lett. e), D.Lgs. n. 546 cit.);
b) per i ricorsi già pendenti, nei quali l’eccezione del difetto di sottoscrizione e di delega è stata già fatta, presentare memorie difensive (art. 32 D.Lgs. n. 546 cit.), alla luce della più volte citata sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale;
c) per i ricorsi pendenti nei quali la relativa eccezione non è stata proposta, secondo me, presentare subito memorie integrative (art. 24, comma 2, D.Lgs. n. 546 cit.) per la sopravvenuta conoscenza della citata sentenza della Corte Costituzionale, eccependo la nullità assoluta (c.d. di inesistenza) degli atti impugnati (vedi lett. C, n. 1, del presente articolo), che peraltro potrebbe essere eccepita d’ufficio in ogni stato e grado del processo tributario;
d) contestare le controdeduzioni delle Agenzie fiscali (art. 23 D.Lgs. n. 546 citato), perché soltanto i dirigenti (anche per delega) curano la trattazione del contenzioso, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, commi 3, 5 e 6, del Regolamento di amministrazione (vedi lett. B, n. 5, del presente articolo);
e) sapere, infine, che una volta sollevate le relative eccezioni, è sempre onere esclusivo delle Agenzie fiscali (art. 2697 c.c.) dimostrare e documentare che (vedi lett. G del presente articolo):
- il dirigente firmatario era legittimato o perché vincitore di regolare concorso o perché nominato in base a leggi diverse da quelle dichiarate inconstituzionali (vedi lett. A del presente articolo);
- la delega al funzionario firmatario dell’atto era stata rilasciata da un dirigente legittimo, logicamente con atto precedente alla contestazione del ricorrente;
- il funzionario firmatario dell’atto era stato nominato ed autorizzato soltanto nelle eccezionali e documentate ipotesi di:
· affidamento di mansioni superiori (art. 52 D.Lgs. n. 165 del 2001);
· sostituzione del dirigente in caso di assenza o impedimento (art. 20, comma 1, lett. a), D.P.R. n. 266 dell’08/05/1987, già citata);
· reggenza dell’ufficio in attesa della destinazione del dirigente titolare (art. 20, comma 1, lett. b), D.P.R. n. 266 dell’08/05/1987, già citato); in merito, Cassazione, Sez. Tributaria, sentenza n. 8166 del 06 giugno 2002.
Al di fuori delle suddette tassative e temporanee ipotesi, l’atto sottoscritto da un funzionario della nona qualifica, senza una preventiva e legittima delega da parte di un vero dirigente, è totalmente nullo, perché non è vero che la legge e la giurisprudenza della Corte di Cassazione riconoscono sempre legittimità agli atti riconducibili al capo ufficio, sia egli o meno un dirigente, come esposto e documentato nel presente articolo.
Gli atti tributari privi della sottoscrizione del legittimo dirigente responsabile sono eccezionalmente validi a partire dal 1° luglio 2009 ex art. 15, comma 7, D.L. n. 78/2009, che testualmente prevede:
"La firma autografa prevista sugli atti di liquidazione, accertamento e riscossione dalle norme che disciplinano le entrate tributarie erariali amministrate dalle Agenzia fiscali e dall’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato può essere sostituita dall’indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile dell’adozione dell’atto in tutti i casi in cui gli atti medesimi siano prodotti da sistemi informativi automatizzati" (Provvedimento del direttore dell’Agenzia fiscale del 02/11/2010; Corte Costituzionale sent. n. 117/2000; Cass. sentenze n. 4923/2007, n. 22692 del 29/10/2007, n. 13461 del 27/07/2012);
f) in conclusione, sapere che se l’Agenzia non riesce a dimostrare e provare, con documenti preventivi ed autenticati (non semplici fotocopie, da contestare ex art. 2712 codice civile), che il sottoscrittore dell’atto o della delega era un legittimo dirigente, l’atto stesso è totalmente nullo.

3) Atti di natura processuale in grado di appello e Cassazione.
Le medesime eccezioni si devono proporre anche nei gradi successivi del processo tributario.

a) Appello.
Il contribuente ed il suo difensore, in caso di rigetto dell’eccezione devono:
- proporre l’appello principale (art. 53 D.Lgs. n. 546 cit.);
- proporre l’eventuale appello incidentale (art. 54, comma 2, D.Lgs. n. 546 cit.);
- sapere che le questioni ed eccezioni non accolte nella sentenza della Commissione provinciale, che non sono specificamente riproposte in appello, si intendono rinunciate (art. 56 D.Lgs. n. 546 cit.);
- eccepire l’inammissibilità dell’atto di appello (principale o incidentale) sottoscritto da un non dirigente o su delega rilasciata da un non dirigente, a seguito della sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale (artt. 53, comma 1, e 18, comma 3, D.Lgs. n. 546 citato).
Infatti, la qualità di parte nel processo tributario compete sempre all’ufficio locale dell’Agenzia fiscale, con titolarità a ricevere le notifiche di ogni atto processuale e, in particolare, delle sentenze e dei ricorsi per Cassazione, tranne i casi in cui sia già intervenuta l’assunzione della difesa da parte dell’ufficio del contenzioso della Direzione regionale o dell’Avvocatura dello Stato, ai sensi e con le modalità di cui agli artt. 23, 53 e 54 D.Lgs. n. 546/1992 cit..

b) Ricorso per Cassazione.
Avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale può sempre essere proposto ricorso per Cassazione per i motivi di diritto dell’art. 360, comma 1, del codice di procedura civile (art. 62 D.Lgs. n. 546 citato).
In particolare, in Cassazione bisogna eccepire, ai sensi e per gli effetti dell’art. 360, comma 1, n. 3, c.p.c. la violazione o falsa applicazione dell’art. 42, commi 1 e 3, D.P.R. n. 600/1973, art. 56, comma 1, D.P.R. n. 633 del 1972, ed art. 2697 del codice civile (per un’analisi e commento della giurisprudenza della Corte di Cassazione si rinvia alle lettere E) ed F) del presente articolo).
M) CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE.
Da tutto quanto sopra esposto ed eccepito, risulta evidente che gli atti sottoscritti (o le deleghe concesse) da uno dei dirigenti "illegittimi" a seguito della sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale sono affetti da nullità assoluta (e non relativa) e, nella fattispecie, non è mai applicabile l’art. 156, commi 1 e 2, c.p.c. sia perché gli atti amministrativi impugnabili non sono "atti del processo" sia perché sono stati emanati a danno e non a vantaggio dei contribuenti (vedi lett. C), n. 1, e lett. H) del presente articolo) e, soprattutto, mancano del requisito formale indispensabile per il raggiungimento dello scopo (art. 42, commi 1 e 3, D.P.R. n. 600 cit. e lettere D), E), F) ed I) del presente articolo), a meno che l’atto si sia reso definitivo per mancata impugnazione o a seguito di sentenza passata in giudicato.
La Corte di Cassazione, con l’importante sentenza n. 5924 del 21 aprile 2001, in merito agli artt. 156 e 160 c.p.c. ha correttamente precisato che tali articoli "operano esclusivamente con riguardo agli atti del processo e non rispetto a quelli aventi contenuto sostanziale.
In particolare, poiché l’avviso di accertamento è atto non processuale, ma esplicativo della potestà impositiva dell’Amministrazione finanziaria, la relativa notificazione non attiene all’inizio di un procedimento giurisdizionale e non è possibile, conseguentemente, applicare ai vizi della notifica il regime delle sanatorie proprie degli atti processuali".
Tali principi, tuttora applicabili, sono da condividere pienamente e tenere a conto nella presente questione:
- in primo luogo, sotto un profilo letterale, perché l’art. 156 c.p.c. è dettato con riferimento ai soli atti del processo, mentre quelli impositivi delle Agenzie fiscali sono atti sostanziali, essi configurandosi quali atti recettivi che si perfezionano solo ed in quanto legittimamente portati a conoscenza dei loro destinatari nelle forme tassativamente prescritte dalla legge;
- in secondo luogo, la sanatoria di cui all’art. 156 c.p.c. è indissolubilmente connessa allo scopo proprio dell’atto affetto dal vizio insanabile; senonchè, come correttamente rilevato dalla Corte di Cassazione con la succitata sentenza, non è possibile sostenere che la finalità assegnabile alla notifica dell’atto impositivo consista nel non consentire al destinatario dell’atto medesimo di esperire la tutela giurisdizionale nei suoi confronti. Talchè, la proposizione del ricorso, seppur tempestiva, non costituisce raggiungimento dello scopo dell’atto ed è, pertanto, priva di efficacia sanante;
- da ultimo, se si verificasse siffatta efficacia sanante, l’alternativa in cui verrebbe a trovarsi il destinatario dell’atto impositivo sarebbe la seguente: o far divenire definitivo tale atto, omettendo di impugnarlo nel termine tassativo previsto dalla legge, oppure, esperire il ricorso, così precludendosi la possibilità di far valere i vizi che affliggono l’atto impugnato.
Orbene, una simile alternativa si lascia respingere da sola, perché condurrebbe, in definitiva, al risultato di confinare comunque nell’irrilevanza i vizi degli atti in questione.
Inoltre, a scanso di equivoci, è bene chiarire subito che nella presente questione non è assolutamente applicabile, secondo me, l’art. 21 octies, comma 2, della Legge n. 241/1990 citata (articolo inserito dall’art. 14 della Legge n. 15 dell’11 febbraio 2005), che testualmente dispone: "Non è annullabile il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma degli atti qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato".
La suddetta disposizione non è applicabile perché:
- l’avviso di accertamento ed il ruolo non hanno natura vincolata ma discrezionale, individuandosi con tali termini l’attività amministrativa della pretesa tributaria conseguente alla rideterminazione dell’imposta o dell’imponibile in misura diversa da quella rappresentata dal contribuente, nei casi ed alle condizioni previsti dalle singole leggi d’imposta;
- non è detto che gli atti di cui sopra sarebbero stati firmati da un "vero" dirigente vincitore di concorso (art. 97, comma 3, della Costituzione).
A tal proposito, è utile riportare quanto opportunamente scritto dalla Corte Costituzionale nella più volte citata sentenza n. 37/2015:
"Le reiterate delibere di proroga del termine finale hanno di fatto consentito, negli anni, di utilizzare uno strumento pensato per situazioni peculiari quale metodo ordinario per la copertura di posizioni dirigenziali vacanti.
Secondo la giurisprudenza, nell’ambito dell’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, l’illegittimità di questa modalità di copertura delle posizioni dirigenziali deriva dalla sua non riconducibilità né al modello dell’affidamento di mansioni superiori ad impiegati appartenenti ad un livello inferiore né all’istituto della cosiddetta reggenza" (vedi, anche, Corte Costituzionale, sentenza n. 17 del 2014 e Corte di Cassazione - Sezione lavoro - sentenze n. 8529 del 12/04/2006 e n. 7342 del 26/03/2010).
L’affidamento, la sostituzione e la reggenza sono, infatti, istituti straordinari e temporanei consentiti nei casi ed alle condizioni tassativamente previsti dalla legge (Cassazione, Sezioni Unite civili, sentenze n. 4060 del 22/02/2010; n. 3814 del 16/02/2011 e n. 10413 del 14/05/2014), che le Agenzie fiscali hanno l’onere di dimostrare in caso di contestazione (art. 2697 del codice civile).
A tal proposito, secondo me, il contribuente ed il suo difensore non devono attivarsi con la Legge n. 241/1990 per conoscere i nomi dei soggetti coinvolti nell’assurda vicenda (oltretutto, molti siti già riportano gli elenchi).
Infatti, nel dubbio, il ricorrente deve sempre sollevare la relativa eccezione perché è onere delle Agenzie fiscali dimostrare il contrario (vedi lett. G del presente articolo).
Si ribadisce ancora una volta che questa eccezione deve essere sollevata per tutti gli atti (vedi lett. L, n. 1, del presente articolo) emanati dal 2012:
- dall’Agenzia delle entrate (art. 62 D.Lgs. n. 300 del 30/07/1999);
- dall’Agenzia delle dogane (art. 63 D.Lgs.

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Riforma del processo tributario telematico

Si analizza la normativa del processo tributario telematico

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Delega fiscale

La riforma del processo tributario

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La Tares

La Tares ed i riflessi nel settore alberghiero

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Dal 2006, pretese comunali TIA illegittime

La Tia (Tariffa di igiene ambientale) è stata soppressa dal Codice dell’ambiente, entrato in vigore dal 29/04/2006

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Omessi versamenti di ritenute: quando ci può essere l`assoluzione

Corte di Cassazione, Sezione Terza Penale, sentenza numero 30574 dell`11 luglio 2014

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Consiglio di Stato: diritto di accesso agli atti

E' consentito esercitare il diritto di accesso nei confronti di Equitalia per ottenere la copia integrale della cartella.

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Annullati gli avvisi di accertamento

Sono stati annullati avvisi di accertamento per un milone e mezzo di euro, in merito ad indagini bancarie

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Impugnabilità dell`estratto di ruolo

Alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la questione sull'impugnabilità dell'estratto di ruolo.

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Irap e studio associato

Avvocato, Irap, studio associato e requisito dell’autonoma organizzazione

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Confisca per equivalente

Le novità giurisprudenziali

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Iva negli aggi di Equitalia

Chiarimenti ministeriali

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Irrilevante per l’IRAP il raddoppio dei termini

Secondo il prevalente orientamento giurisprudenziale all'accertamento Irap non si applica il raddoppio dei termini

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Processo tributario - Novità legislative

Modifiche apportate dalla Legge n. 114 dell'11 agosto 2014

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La prima casa non deve mai essere espropriata

La Corte di Cassazione dichiara l'effetto retroattivo della norma

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Omesso versamento Iva e crisi d’impresa

In caso di crisi finanziaria, non scatta la condanna per l’omesso versamento dell’Iva

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La Corte Costituzionale per i professionisti

No alla presunzione di maggior reddito per i prelievi dei professionisti

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LA VERIFICA FISCALE

COME COMPORTARSI DURANTE UNA VERIFICA FISCALE

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La verifica fiscale

Come comportarsi durante una verifica fiscale

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Reati tributari

Omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili: alle due fattispecie di reato non si applica il ne bis in idem

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Classamento catastale

Motivazione dell'atto di classamento. Come contestare gli accertamenti catastali

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Agevolazione prima casa

La nozione di “abitazione di lusso” e criteri diversi se la compravendita è soggetta a Registro o Iva.

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Motivazione delle rendite catastali

Ennesima conferma della Cassazione

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Omesso versamento IVA

Il versamento a rate dell’Iva omessa non elimina il reato

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Fotovoltaico e fisco

Problematiche fiscali del fotovoltaico

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Bollo per le auto storiche

Nella Legge di Stabilità è previsto anche il pagamento della tariffa piena del bollo per le auto storiche

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Novità in tema di reati tributari

Decreto legislativo sulla certezza del diritto

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Processo tributario

Responsabilità civile dei magistrati e riforma del processo tributario

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Termini per chiedere i rimborsi fiscali

Il contribuente deve sapere quali termini rispettare per chiedere i rimborsi fiscali

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Urgente riforma del processo tributario

E' necessaria un`urgente riforma del processo tributario

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Reati tributari e tenuità del fatto

Novità normative: Decreto Legislativo 16 marzo 2015, n. 28.

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Legittimo l'utilizzo dei dati contenuti nella lista Falciani

I dati della lista Falciani sono utilizzabili nell’accertamento tributario in quanto l’amministrazione finanziaria può avvalersi di qualsiasi elemento con valore indiziario

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Consorzi di bonifica e fisco

Sentenza della Corte di Cassazione N. 2241/2015

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Il processo tributario negli altri Paesi

Pluralità di differenze nell'applicazione delle garanzie di equità processuale.

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Dirigenti illegittimi

La Ctp di Lecce annulla gli accertamenti firmati da un “funzionario non dirigente per concorso”

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La prescrizione del reato è interrotta dal P.V.C.

Sentenza n. 19538 dell'’11 maggio 2015 Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione

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Compensi ai pubblici dipendenti

Incostituzionalità della sanzione per i compensi ai pubblici dipendenti

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La parziale riforma del processo tributario

Le modifiche al processo tributario

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Classamento - competenza del giudice tributario

E’ il giudice tributario competente nelle controversie su classamento e rendite

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Spese per sponsorizzazioni e loro deducibilità

La deducibilità fiscale delle sponsorizzazioni

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Novità fiscali 2015

Le principali novità fiscali 2015

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Incarichi dirigenziali

Solo per concorso: così si pronuncia il Consiglio di Stato

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Incarichi dirigenziali

Solo per concorso: così si pronuncia il Consiglio di Stato

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La motivazione della cartella esattoriale

I requisiti che deve rispettare la cartella esattoriale

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Sequestro preventivo per la confisca penale

Sequestro preventivo anche in ipotesi di operazioni soggettivamente insistenti

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Questione dei Dirigenti Illegittimi

Commento alle sentenze della Corte di Cassazione n. 22810, n. 22800 e n. 22803 del 9 novembre 2015

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Questione dei Dirigenti Illegittimi

Commento alle sentenze della Corte di Cassazione n. 22810, n. 22800 e n. 22803 del 9 novembre 2015

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“Imbullonati” non più soggetti ad imposizione

La Legge di stabilità 2016 sugli imbullonati

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La parziale riforma del processo tributario

Critiche alle due circolari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e dell'Agenzia delle Entrate

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Problematiche fiscali del canone Rai

La richiesta di oscuramento dei canali Rai non estingue l’obbligo di pagamento del canone radiotelevisivo

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Credito d’imposta

Nuovi investimenti nel Mezzogiorno

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Divorzi e separazioni senza imposta di registro

La Corte di Cassazione ha stabilito che sono esenti dall`imposta di registro tutti gli atti relativi ai procedimenti di separazione e di divorzio

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Fondo patrimoniale e fisco

Il criterio identificativo dei debiti per i quali può avere luogo l'esecuzione sui beni del fondo va ricercato nella relazione tra il fatto generatore di essa e i bisogni della famiglia

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Rinuncia all`eredità nei confronti del fisco

E` onere degli eredi produrre l'eventuale atto di rinuncia all'eredità. E` onere dell`Amministrazione finanziaria provarne la mancata inserzione nel registro delle successioni

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Ricorsi contro le cartelle esattoriali vicino casa

La Commissione Tributaria Provinciale competente è quella dove ha sede l`ente impositore e non il concessionario della riscossione

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Riforma delle commissioni tributarie

Dopo la parziale Riforma del Processo Tributario è necessario modificare strutturalmente le Commissioni Tributarie

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La tutela cautelare nel nuovo processo tributario

Estesa al processo tributario la sospensione cautelare anche nelle fasi successive al primo grado di giudizio

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Riforma del processo tributario

Novità del processo tributario dal 1° gennaio 2016

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Tarsu per gli Alberghi, quanto pagare?

Le tariffe con riguardo alle diverse categorie e sottocategorie devono tener conto della idoneità a produrre rifiuti dei locali e delle aree tassabili

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I rimborsi fiscali

E` stata riconosciuta all’Amministrazione finanziaria la possibilità di procedere al disconoscimento del rimborso fiscale anche oltre il termine previsto per l’accertamento

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Riforma della giustizia tributaria

Il Governo è deciso a riformare le Commissioni Tributarie per garantire una giurisdizione più efficiente e tempi del giudicato più celeri

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Come difendersi dal redditometro

La nuova normativa sul redditometro chiarisce la portata della presunzione semplice rispetto alla prova contraria, utile per contrastare il “vecchio” redditometro

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Consorzi di bonifica

La giurisprudenza della Corte di Cassazione a Sezioni unite

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Sollecito Decreto ministeriale

Riforma del processo tributario

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La motivazione delle sentenze tributarie

Corte di Cassazione ha stabilito importanti principi in tema di motivazione delle sentenze tributarie ed in tema di sospensioni del processo tributario

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L'impugnazione del ruolo

Il momento determinante per l'instaurazione del rapporto giuridico di riscossione è la formazione del ruolo e non quello della notificazione della cartella

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Il cliente deve controllare il professionista

Affidarsi a un commercialista non esonera il cliente a vigilare affinché il mandato del professionista sia puntualmente adempiuto

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L'aggio di Equitalia è incostituzionale?

In merito si è pronunciata la Corte Costituzionale con la sentenza n. 480 del 22-30 dicembre 1993 e con l`ordinanza n. 147 del 26 maggio 2015

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Il contraddittorio nel diritto tributario

Il contraddittorio preventivo rappresenta un elemento essenziale e imprescindibile del giusto procedimento che legittima l'azione amministrativa

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I poteri istruttori del giudice tributario

Sui poteri istruttori e sui limiti del giudice tributario la Corte di Cassazione ha stabilito importanti principi

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Termini per correggere le dichiarazioni dei redditi

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha stabilito quali termini devono essere rispettati per correggere le dichiarazioni dei redditi

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Benefici per l`acquisto della prima casa

Il requisito della residenza va riferito alla famiglia

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Luogo di notificazione del ricorso per Cassazione

La Suprema Corte ha stabilito il principio di diritto per l'individuazione della disciplina da applicare in ordine al luogo di notificazione del ricorso per Cassazione

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Accertamenti e scritture contabili non esibite

La Corte di Cassazione ha affrontato le problematiche fiscali in tema di accertamenti e verifiche in caso di non esibizione delle scritture contabili

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Problematiche fiscali TARI

Normativa ed illegittimità della tariffa applicata

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Il valore probatorio degli atti notori

Il giudice tributario deve valutare le dichiarazioni di terzi

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Litisconsorzio necessario e conseguenze processuali

Il giudice deve procedere all'integrazione del contraddittorio pena la nullità assoluta del giudizio celebratosi senza la partecipazione di tutti i litisconsorti necessari

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Il rispetto dei termini per le notifiche

Limiti di estensione del principio della diversa decorrenza degli effetti della notificazione nelle sfere giuridiche del notificante e del destinatario

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Competenze dei giudici su ipoteche di Equitalia

Il ricorso per la cancellazione di ipoteca iscritta su un immobile va proposto dinanzi al giudice tributario mentre la domanda al risarcimento del danno deve essere presentata al giudice ordinario

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Imposta di soggiorno: gli albergatori sono agenti contabili

I soggetti operanti presso le strutture ricettive assumono la funzione di agenti contabili

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Notifica agli “irreperibili”

La procedura semplificata prevista dal D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, art. 60, lett. e) va limitata ai soli casi di "irreperibilità assoluta" del contribuente

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La Corte Costituzionale e le commissioni tributarie

I giudici costituzionali invitano il legislatore a riformare la giustizia tributaria

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Processo tributario

Particolari questioni processuali

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Nulla la notifica a casa del familiare

La consegna della notifica deve avvenire nella casa di abitazione o presso il domicilio del notificando

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Accesso in abitazioni private

Accesso in abitazioni private finalizzato alla verifica dei requisiti per l’agevolazione “prima casa”

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Immediata esecutività delle sentenze

Via libera del Consiglio di Stato

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Giurisprudenza della Corte di Cassazione

Questioni procedurali e notifiche delle cartelle esattoriali

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La riforma della giustizia tributaria

E` auspicabile una necessaria e urgente riforma della giustizia tributaria per evitare il collasso in Cassazione

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Le agevolazioni “acquisto prima casa”

Guida alle agevolazioni “acquisto prima casa”: requisiti, cause di decadenza e Legge di Stabilità 2016

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Alla Consulta la decisione sul riclassamento per microzone

I Comuni possono attivare processi di revisione parziale del classamento delle unità immobiliari urbane ubicate in microzone comunali

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Necessario il contraddittorio per l'iscrizione ipotecaria

I contribuenti possono contestare le iscrizioni ipotecarie non precedute da regolare contraddittorio

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Processo tributario e C.T.U.

Anche nel processo tributario, le norme che lo disciplinano hanno previsto la possibilità per le Commissioni tributarie di avvalersi della CTU

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Esecutività delle sentenze

Immediata esecutività delle sentenze in favore del contribuente e garanzie

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Condoni fiscali e liti fiscali pendenti

Possibile definizione delle liti pendenti sulla base dei principi della rottamazione delle cartelle esattoriali e relative problematiche

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Perplessità sulla notifica via Pec

Le recenti decisioni delle commissioni tributarie di merito muovono nella direzione di una invalidità della notifica delle cartelle esattoriali

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Riscossione e interessi di mora

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora saranno ridotti al 3,5%

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Riscossione: interessi di mora ridotti

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora sono ridotti al 3,5%

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La riforma dei consorzi di bonifica

Legge regionale n.1 del 3 febbraio 2017

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Rottamazione delle liti fiscali pendenti

Art. 11 del Decreto Legge del 24 aprile 2017 n. 50

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Condono delle liti fiscali pendenti

Proposta di modifica legislativa

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Proposta di modifica legislativa

Modifica legislativa dell'art. 11 del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 (in G. U. S.O. N. 20/L del 24/04/2017, entrato in vigore il 24/04/2017)

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Per la raccomandata vale la data di spedizione

In caso di spedizione degli atti tramite raccomandata, vale sempre la data di spedizione

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Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Cassazione – Sesta Sezione Civile – Ordinanza n. 10989 depositata il 05 maggio 2017

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Nullità del ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

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Ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

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Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Commento alla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Cass.24823/2015)

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Modifica del condono fiscale delle liti pendenti

Parzialmente modificate le norme sul condono fiscale delle liti pendenti

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Accertamento analitico o induttivo?

Il principio di capacità contributiva limita il fisco nella scelta dell’accertamento analitico o induttivo

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I limiti degli accertamenti fiscali

La Corte di Cassazione ha ben delineato i presupposti per l’accertamento analitico–induttivo

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Opposizione agli atti esecutivi tributari

Qual è la competenza del giudice tributario in merito all’esecuzione forzata tributaria per il pignoramento in mancanza di notifica della cartella esattoriale

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Estratto di ruolo, termini per impugnare

Cassazione – Sez. Tributaria Civile – sentenza n. 13584 depositata il 30 maggio 2017

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Imposta di registro

Interpretazione degli atti

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Processo tributario, la valenza delle dichiarazioni dei terzi

Esistono importanti “limitazioni” alla prova del diritto controverso, non essendo ammessi come mezzi probatori il giuramento e la testimonianza

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Il “Reverse charge” (prima parte)

Ecco tutto quello che occorre sapere sul reverse charge in quattro articoli

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Il “Reverse charge” (seconda parte)

Ecco tutto quello che occorre sapere sul reverse charge in quattro articoli

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Il “Reverse charge” (terza parte)

Ecco tutto quello che occorre sapere sul reverse charge in quattro articoli

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Il “Reverse charge” (quarta parte)

Ecco tutto quello che occorre sapere sul reverse charge in quattro articoli

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Validità della notifica via pec

Con l’avvento del processo telematico sono intervenute le prime pronunce dei giudici sia di merito che di legittimità

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Petizione

Utilizziamo la nostra bella e chiara lingua italiana - Basta forestierismi in campo fiscale!!!

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Professionisti, indagini e accertamenti (1° parte)

Contrasti giurisprudenziali della Corte di Cassazione. Modifiche legislative con effetti retroattivi (Habent sua sidera lites)

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Professionisti, indagini e accertamenti (2° parte)

Nuova normativa fiscale imposte dirette dal 24 ottobre 2016

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Professionisti, indagini e accertamenti (3° parte)

Come si devono difendere i professionisti dalle indagini e accertamenti bancari?

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Professionisti, indagini e accertamenti (4° parte)

La Corte Costituzionale e il legislatore non hanno fatto alcuna distinzione tra i prelevamenti ed i versamenti spostando l’onere della prova all'Agenzia delle Entrate

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Avvisi di accertamento Tarsu/Tia

La cassazione fissa il termine iniziale per la decadenza

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Onere della prova nelle frodi carosello

Spetta all’Ufficio fornire la prova che l’operazione commerciale sia oggettivamente o soggettivamente inesistente

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La prescrizione dei crediti erariali

Il decorso del tempo può assumere diverso rilievo per l’ordinamento giuridico e, in particolare, può influire sull’acquisto e sull’estinzione dei diritti

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Imu e pertinenze

Il garage è pertinenza solo se contiguo all`abitazione <br />(Cass. n. 15668/2017)

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Modifiche legislative al Decreto Legge n. 148/17

Approvato dal Senato il 16 novembre 2017 e trasmesso alla Camera dei Deputati (in G.U n. 242 del 16 ottobre 2017)

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Le interpretazioni non hanno rilievo penale

Con un’importante sentenza, n. 2216 del 22/11/2017, il Tribunale di Brindisi ha assolto due imprenditori per reati fiscali

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Zone economiche speciali (ZES)

D.L. 91/2017, c.d. “DECRETO SUD”

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Come contestare le cartelle di pagamento

Corte di Cassazione – Sez. Tributaria Civile – Sentenza n. 27776 depositata il 22/11/2017

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Autotutela tributaria

Potere d’ufficio dell’Amministrazione e non strumento di protezione del contribuente (Corte Cost. n.181/2017)

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Contraddittorio preventivo con il contribuente

Il contraddittorio preventivo rappresenta un elemento essenziale e imprescindibile del giusto procedimento che legittima l'azione amministrativa

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Autotutela nel diritto tributario

Autotutela sta ad indicare la potestà che ha la pubblica Amministrazione di intervenire, sia d'ufficio che su istanza di parte

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La giurisprudenza della Corte di Cassazione

Come difendersi dagli studi di settore

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“La delega degli atti impositivi”

Si analizza la giurisprudenza in tema di delega degli atti impositivi

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La consulenza tecnica nel diritto tributario

L’art. 7, 2°c., del D.Lgs. 546/1992 dispone che le Commissioni tributarie possono richiedere apposite relazioni ad organi tecnici dell’amministrazione

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Le società di comodo

La nozione d’impossibilità va intesa non in termini assoluti ma economici, relativi alle effettive condizioni di mercato (Cass. n. 5080/2017).

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La notifica irregolare invalida l’accertamento

La notifica degli atti tributari è il procedimento con il quale l'atto viene portato a conoscenza del destinatario e rappresenta una condizione di efficacia dello stesso

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“I poteri dell’Agenzia delle entrate-Riscossione"

“I nuovi poteri dell’Agenzia delle entrate-Riscossione”.

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Ravvedimento operoso

Ravvedimento operoso nella disciplina tributaria

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Chiarimenti rottamazione bis

Operazione compliance 2018: gli esclusi dalla rottamazione bis potranno tornare ai vecchi piani di dilazione

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“Questionari fiscali"

“Questionari fiscali e la compatibilità con il sistema tributario”

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Rottamazione dei ruoli

Arriva la pronuncia di legittimità della Corte Costituzionale

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Prossime proposte legislative

Riforma della giustizia tributaria e condono fiscale delle liti pendenti

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Processo penale e processo tributario

“Rapporti tra il processo penale e il processo tributario”

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Convenzione dei diritti dell’uomo

Processo tributario, diritto ad un processo equo

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Sequestro di documenti e segreto professionale

Non si può procedere al sequestro dei dati informatici qualora il commercialista opponga per iscritto il segreto professionale

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Il fisco deve riscuotere entro cinque anni

Corte di Cassazione, ordinanza n. 1997 depositata in cancelleria il 26 gennaio 2018

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Frode carosello

La ripartizione dell’onere probatorio e la responsabilità dell’amministratore

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Come comportarsi durante le verifiche fiscali

Corte di Cassazione – Quinta Sezione Civile – Sentenza n. 28063 depositata il 24/11/2017

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Notifiche e processo telematico

Modalità operative al vaglio della giurisprudenza di legittimità e della Consulta

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Il raddoppio del contributo unificato nel processo

La sentenza della Corte Costituzionale n. 18/2018

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Motivazione degli avvisi di accertamento catastali

L'indirizzo della Corte di Cassazione sulla motivazione degli atti di classamento ed attribuzione di rendita catastale conseguenti a procedura Docfa

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La dichiarazione di terzi nel processo tributario

Ordinanza n. 6616/18 della Corte di Cassazione - Sezione Tributaria

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L'appello nel processo tributario

“L’appello nel processo tributario al vaglio della Suprema Corte”

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Le firme digitali di tipo CAdES e PAdES

“Le firme digitali di tipo CAdES e PAdES sono entrambe valide ed efficaci” (Cass. S.U. n. 10266/2018)”

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L’appello nel processo tributario al vaglio della Suprema Corte

L’appello è inammissibile senza la presenza del difensore

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La revocazione

I recenti arresti giurisprudenziali sui motivi du revocazione

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La valutazione delle rimanenze finali

Norma dell'art. 92, comma 1, secondo periodo, D.P.R. n. 917 del 1986

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Nullità dell’avviso di accertamento

CTP di Salerno, sez. VI, sentenza depositata il 14 maggio <br /> CTP di Pescara, sez. I, sentenza 926/01/2017 <br />CTP di Treviso, sez. I, sentenza 55/01/2018

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Giudicato tributario e giudizio di ottemperanza

Il giudicato tributario e il giudizio di ottemperanza.

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Processo tributario telematico

Ambiti applicativi e vincoli per la controparte

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Riscossione dei tributi

L’atto di pignoramento presso terzi

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Notifica diretta delle cartelle esattoriali

La corte costituzionale decide il 20 GIUGNO 2018

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Le operazioni inesistenti

Le operazioni inesistenti nel reato di dichiarazione fraudolenta: inquadramento normativo e contrasti giurisprudenziali.

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Il principio di inerenza

Il principio d’inerenza dei costi nell’evoluzione della giurisprudenza di legittimità

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Sanzioni tributarie

Le obiettive condizioni di incertezza

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La notifica della cartella esattoriale

Corte di Cassazione, ordinanza n. 12753 depositata il 23 maggio 2018

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Ricorso per Cassazione, autosufficienza

“Inammissibile il ricorso per Cassazione che viola il principio di autosufficienza”

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La notifica irregolare

La notifica effettuata dall’ufficiale giudiziario extra districtum costituisce irregolarità e non produce effetti processuali - Cass. S.U., n. 17533/18

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La riforma della giustizia tributaria

I tempi sono maturi per procedere ad una necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

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Art. 11 Ddl semplificazione fiscale e obbligo del contraddittorio preventivo

Dibattito giurisprudenziale sull’obbligo del contraddittorio preventivo

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Piano Nazionale Anticorruzione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione auspica la riforma della giustizia tributaria

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Quadro sinottico delle rottamazioni 2016-2017-2018

Evoluzione dello strumento e differenze tra le tre definizioni agevolate

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Rottamazione-ter

Si avvicina la prima scadenza del 7 dicembre 2018

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Dai lavori parlamentari di conversione del D.L.N.119/2018

Nuovi poteri alla Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione

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TOSAP, sulla durata dell’occupazione del suolo pubblico

Sentenza della Corte di Cassazione, Sez.Trib. n.31718/2018

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La Corte di Giustizia dell'UE si esprime sulla legittimità degli studi di settore

Legittimi gli studi di settore dell’Iva purchè il contribuente possa difendendersi

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Al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

Pace fiscale, il saldo e lo stralcio delle cartelle rappresenta una sorta di "super rottamazione"

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Pace fiscale: stralcio automatico delle "mini cartelle", dubbi operativi e soluzioni normative

Facciamo chiarezza sui dubbi e sulla normativa legati allo stralcio delle "mini cartelle"

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Contribuenti in difficoltà e tributi, saldo e stralcio dei debiti

Contribuenti in difficoltà, al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

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La riforma della giustizia tributaria approda alla Camera

Ecco i punti della proposta di Legge d'iniziativa dei deputati

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La plusvalenza sulla cessione dei calciatori: è provento ordinario

Il trasferimento di un calciatore rientra nella gestione ordinaria “accessoria” di una società sportiva

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Decreto semplificazioni e rottamazioni-ter

I contribuenti che hanno aderito alla c.d. rottamazione-bis e che non hanno versato entro il 7 dicembre 2018 le rate di luglio, settembre e ottobre, potranno accedere

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I marchi d’impresa sono esclusi dalle agevolazioni fiscali

La novità di maggiore rilevanza è stata il restringimento dell’ambito oggettivo del patent box, avvenuta con l’esclusione dei redditi prodotti dall’uso dei marchi

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AGEVOLAZIONI FISCALI PER ATTRARRE RISORSE UMANE IN ITALIA

NORMATIVA E AGEVOLAZIONI FISCALI PER RICERCATORI, DOCENTI, LAVORATORI CONTRO-ESODATI E LAVORATORI IMPATRIATI

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Operazioni inesistenti e nullità dell'avviso di accertamento

E' nullo l’avviso di accertamento se la società cessionaria non era a conoscenza della frode fiscale posta in essere dalla società cedente

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La Corte di Cassazione e l'istituzione della sezione tributaria

La Corte di Cassazione e la necessità dell'istituzione di una sezione specializzata tributaria

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Decreto crescita, agevolazioni anche ai non iscritti all'AIRE

Cancellata la condizione di iscrizione all'AIRE dei lavoratori all'estero per usufruire delle agevolazioni in caso di rimpatrio

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Decreto “Sblocca-cantieri”, l'esclusione dalle gare pubbliche

Le irregolarità fiscali non definitive escludono le imprese dalle gare pubbliche

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Pace fiscale, dubbi sulla definizione delle liti

Dubbi interpretativi in merito alla definizione delle liti relative a sanzioni non collegate ai tributi

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Valore probatorio degli atti notori nel processo tributario

Gli atti notori hanno il valore probatorio proprio degli elementi indiziari nel processo tributario

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Regole e termini dell'accertamento con adesione

La mancata convocazione del contribuente non comporta la nullità del procedimento di accertamento

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Maxi benefici fiscali per i calciatori

Previste nuove agevolazioni fiscali per gli atleti professionisti che decidono di trasferirsi in Italia per svolgere le proprie attività sportive

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Passaggio del personale da Equitalia ad AdE Riscossione, dubbi di incostituzionalità

Tutti i dirigenti in forze presso il nuovo ente di riscossione non sono stati assunti mediante pubblico concorso, ma solo attraverso un mero passaggio diretto

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Trust e IMU (ICI), chi deve pagare?

Il soggetto passivo dell'ICI (oggi IMU) dei beni conferiti in un trust traslativo deve essere individuato nel trustee

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L’esercizio delle funzioni essenziali ed indifferibili della P.A.

La validità e l’efficacia diretta e immediata nei confronti dei terzi degli atti del funzionario di fatto in rapporto all’interpretazione delle norme erariali

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“Rottamazione ter” e “Saldo e stralcio”, riapertura dei termini

Chi è rimasto escluso ha ancora tempo fino al 31 luglio 2019 per accedere alle due tipologie di sanatoria

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Notifiche degli atti digitali nel processo telematico tributario

La circolare n.1/DF del MEF chiarisce modalità operative e criticità della notifica a mezzo pec

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Accertamento tributario e studi di settore

L'Amministrazione è tenuta ad attivare un contraddittorio con il contribuente se la sua redditività è gravemente incongruente rispetto agli studi di settore

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Separazione tra i coniugi e agevolazioni prima casa

Separazione o divorzio: se si vende la casa coniugale prima dei cinque anni si perdono le agevolazioni per la prima casa?

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La riforma della giustizia tributaria

La riforma della giustizia tributaria e il confronto con le esperienze straniere

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Esecuzione sui beni di un fondo patrimoniale

Quando è possibile l'esecuzione sui beni del fondo? Ecco qual è il criterio per poter procedere

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Si parla di tasse e manette e mai di difesa del contribuente

Ciò che manca nell’attuale dibattito politico è l’approfondimento sul concetto di “evasione fiscale” e l’analisi sui grossi limiti di difesa che ha l’onesto cittadino

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“Rottamazione-ter”: riapertura dei termini per chi è rimasto escluso

Prevista nella bozza di decreto legge fiscale una nuova scadenza al 30 novembre 2019 per aderire alla rottamazione-ter

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Le cartelle esattoriali e i condoni fiscali

In tema di condoni fiscali, spesso viene dibattuto il problema se la cartella esattoriale rientra tra gli atti condonabili

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Calcolo del valore della rendita vitalizia, i dubbi di costituzionalità

Il calcolo del valore della rendita vitalizia ai fini dell’imposta di registro è illogico e arbitrario: i dubbi di costituzionalità

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Il concorso del consulente fiscale negli illeciti tributari

I recenti arresti della giurisprudenza di legittimità

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Il termine per il deposito del condono fiscale è ordinatorio

Il termine previsto per il deposito dell'istanza di sospensione presso l'organo giurisdizionale innanzi al quale pende la controversia ha natura ordinatoria

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Notifica della cartella di pagamento a mezzo pec

La notifica della cartella di pagamento può avvenire sia allegando al messaggio PEC un documento informatico sia una copia di documento in originale cartaceo

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Le società di comodo, principi di congruità e coerenza

Il mancato raggiungimento del livello minimo di ricavi e proventi della società dovuto a situazioni oggettive e straordinarie deve essere provato dal contribuente

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La motivazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali

In sede di contestazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali è bene eccepire il difetto di motivazione alla luce dei principi della Cassazione

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L’opposizione all'esecuzione in ambito tributario

Le controversie su atti di esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica o dell’intimazione a pagare devono essere fatte valere dinanzi al giudice ordinario

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I principi della Corte di Cassazione in tema di accertamenti fiscali

La mancanza di autorizzazione alle indagini bancarie rende le stesse illegittime ove si sia tradotta in un concreto pregiudizio per il contribuente

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Esenzione IMU e “alloggi sociali” dell'Arca

Gli “alloggi sociali” dell’ARCA (Agenzia regionale per la casa e l'abitare, ex I.A.C.P.) sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Riforma della giustizia tributaria: NO alla Corte dei Conti!

Ecco perchè la giustizia tributaria gestita dalla Corte dei Conti è dannosa per il cittadino - contribuente

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La motivazione rigorosa degli accertamenti catastali

L'attribuzione d'ufficio di un nuovo riclassamento impone all'amministrazione di specificare in modo chiaro nell'avviso di accertamento le ragioni della modifica

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Fondo patrimoniale e fisco, iscrizione ipotecaria sui beni del fondo

L'iscrizione ipotecaria è ammissibile anche sui beni facenti parte di un fondo patrimoniale a determinate condizioni

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Imu: le novità fiscali 2020

La legge di bilancio 2020, nel riorganizzare la tassazione comunale sugli immobili, ha ridefinito alcuni profili dell’Imu e disposto l’abrogazione della TASI

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Abitazione principale in tema di ICI e IMU

La Cassazione sull'abitazione principale ai fini IMU e ICI: il nucleo familiare non solo vi deve dimorare stabilmente, ma vi deve risiedere anche anagraficamente

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Coronavirus: urgenti modifiche al D.L. n. 11/2020 per la giustizia tributaria

Ecco quali sono le necessarie ed urgenti modifiche per disciplinare modo organico la giustizia tributaria e per non creare contrastanti comportamenti processuali

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Le novità del “Decreto liquidità imprese” nel processo tributario

Ecco quali sono le misure urgenti adottate in materia di giustizia tributaria nel periodo di emergenza Covid-19

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Sospesi i termini per le agevolazioni prima casa

Ecco quali sono le importanti novità in relazione alle agevolazioni prima casa del "Decreto liquidità"

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Decreto "Cura Italia": i chiarimenti della Corte dei Conti

La Corte dei Conti chiede l'intervento del legislatore per il disallineamento dei termini fiscali

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Sospensione dei versamenti per imprese e lavoratori autonomi

Il Decreto liquidità imprese ha disposto anche specifiche misure tributarie che impattano sui termini dei versamenti previsti per imprese e lavoratori autonomi

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Covid-19: misure adottate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione

Il Decreto Legge "Cura Italia" ha disposto anche specifiche misure che impattano su termini di pagamento e attività di riscossione

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Sconvolte le fonti del diritto

Disposizioni sull’attività di contenzioso degli enti impositori nel periodo di emergenza Covid-19

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Notifiche atti tributari e compiuta giacenza

Il Decreto “Cura Italia” ha previsto alcune novità in relazione alla notifica degli atti tributari riviste e modificate dall’emendamento approvato dal Senato

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Covid-19: il Governo utilizza verbi inappropriati ed inefficaci

E' auspicabile una riforma strutturale del fisco, riprendendo lo spirito innovatore della Legge delega per la riforma tributaria del 1971 con leggi chiare e precise

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Il giudice dell’esecuzione decide sulla legittimità di possibili vizi

Esecuzione forzata tributaria: i principi della Cassazione relativi all’individuazione della giurisdizione competente, tra tributaria o ordinaria

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Termini sospesi anche per gli accertamenti con adesione

Come calcolare il periodo di sospensione dei termini nell'accertamento con adesione

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Recenti arresti giurisprudenziali in tema di operazioni inesistenti

I principi di diritto della Corte di Cassazione sulla fatturazione soggettivamente inesistente

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Necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

Il giudice tributario deve essere ed apparire indipendente dal MEF perché la terzietà e l’imparzialità sono prerequisiti fondamentali

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Covid-19: sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori

La proroga di 85 giorni dei termini di decadenza per l'accertamento è prevista solo per l'anno di imposta 2015

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Cartella per maggiori imposte, il contribuente può correggere la dichiarazione dei redditi

Il contribuente può contestare la maggiore imposta richiesta a fronte di un errore nella dichiarazione dei redditi presentata dallo stesso contribuente

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Valida la clausola nel contratto di locazione ad uso non abitativo

S.U. Cassazione: il conduttore di un immobile ad uso diverso da abitazione può farsi carico di ogni tassa, imposta, e onere relativo ai beni locati

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La competenza territoriale dell'agente della riscossione

Processo tributario, la competenza territoriale spetta alla Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione è ubicata la sede dell'Agente della Riscossione

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“Decreto Rilancio” e contributo a fondo perduto

Ecco cosa prevede il bonus a fondo perduto introdotto con il c.d. “Decreto Rilancio”

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Coronavirus: la forza maggiore in ambito tributario

Il mancato versamento delle imposte dovuto alla crisi di liquidità derivante dall’attuale emergenza Covid-19 si configura la causa di forza maggiore

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Controlli bancari: è necessaria l'autorizzazione

Cassazione: la mancanza della autorizzazione preclude l'utilizzabilità dei dati bancari acquisiti

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Notifiche e accertamenti fiscali dei redditi di impresa

La Corte di Cassazione si è espressa sulla particolare questione della percentuale di ricarico

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Decreto Rilancio: quale proroga per gli accertamenti per gli anni 2014 e 2015?

Attenzione ai termini di decadenza per gli avvisi di accertamento relativi agli anni 2014 e 2015

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Lite temeraria, abuso del diritto di impugnazione

La nozione di abuso del diritto di impugnazione consistente in un ingiustificato aumento del contenzioso

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Giudici tributari: emolumenti arretrati pagati entro 120 giorni

Compensi giudici tributari: ecco qual è il regime di tassazione degli emolumenti dei giudici tributari

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Emergenza Covid-19, somme all’Agenzia delle Entrate e all’ADER e non ai contribuenti!!!

La grave crisi economica e sanitaria che stiamo attraversando rappresenta l’opportunità per realizzare finalmente una riforma della giustizia tributaria

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Contraddittorio e prova di resistenza

L'inosservanza del termine dilatorio di 60 gg per l'emanazione dell'avviso di accertamento determina di per sé l'illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus

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L’accertamento dei valori secondo la Corte di Cassazione

Accertamenti tributari: non è necessario che gli elementi assunti a fonte di presunzioni siano plurimi potendo il convincimento del giudice fondarsi su un solo elemento

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Invito al contraddittorio, cosa cambia dal 1° luglio 2020

Dal 1° luglio 2020, il mancato avvio del contraddittorio mediante invito notificato comporta l’invalidità dell’avviso di accertamento

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti fiscali

Un atto legittimamente assunto in sede penale e trasmesso all'amministrazione tributaria entra a far parte del materiale probatorio che il giudice tributario valuta

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Il decreto semplificazioni complica la vita agli operatori economici

Il Decreto Semplificazioni invece di semplificare complica notevolmente la vita agli operatori economici impedendogli di partecipare alle gare di appalto pubblico

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti bancari

Al fine di superare la presunzione posta a carico del contribuente, non è sufficiente una prova generica ma è necessaria una prova analitica di ogni movimentazione

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La leggitimità dei decreti-legge secondo la Corte Costituzionale

E' opportuno controllare se i D.L. abbiano scrupolosamente rispettato le condizioni previste dalla legge, soprattutto alla luce dei principi dettati dalla Consulta

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Il diritto al contraddittorio del contribuente

Lunedì 27 luglio 2020 si festeggiano i 20 anni dello Statuto dei Diritti del Contribuente approvato con legge n. 212 del 27 luglio 2000

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Diversi termini di notifica degli avvisi di accertamento

Con le modifiche sul Decreto Rilancio, bisogna distinguere le proroghe dei termini di decadenza delle notifiche dell’Agenzia delle entrate e degli Enti territoriali

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Nuove disposizioni speciali fino al 31 ottobre 2020

Ecco qual è la disciplina speciale per la gestione del processo civile con efficacia limitata al 31 ottobre 2020

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Estimo: obligo di motivazione dell’accertamento catastale per l'Amministrazione Finanziaria

Obbligo di motivazione se l'Agenzia del Territorio procede all'attribuzione d'ufficio di un nuovo classamento ad un'unità immobiliare a destinazione ordinaria

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Direttrici di fondo per la Riforma della giustizia tributaria

In vista della presentazione alla Commissione Europea del Piano Nazionale delle Riforme si torna a parlare di riforma generale del fisco e della giustizia tributaria

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Esenzione IMU anche per i coniugi che risiedono in Comuni diversi

I coniugi che vivono distanti l’uno dall’altro, possono usufruire dell’esenzione dall’’Imu, ciascuno per la propria abitazione principale

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L’iscrizione nel ruolo straordinario

Ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 546 del 1992 il ruolo e la cartella di pagamento rientrano tra gli atti impugnabili nel processo tributario

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La notifica tramite privati

Quando è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario tramite posta privata senza relativo titolo abilitativo?

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Superbonus 110%: quando applicare lo sconto in fattura e la cessione del credito

Spese per gli interventi che consentono l'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali

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Processo tributario: la valutazione della perizia di parte

Il cattivo esercizio del potere di apprezzamento di prove non legali da parte del giudice di merito non dà luogo ad alcun vizio denunciabile con ricorso in Cassazione

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Prime criticità del Decreto Semplificazione in materia di appalti

La modifica alla disciplina degli appalti pubblici è destinata ad incidere in modo fortemente negativo su tutti gli operatori economici che rischiano di essere esclusi

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Scissione dei termini di notifica per posta

La delicata questione della scissione dei termini di notifica per posta degli atti tributari impositivi

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Omesso versamento dell'IVA e patteggiamento

Omesso versamento IVA: l'estinzione dei debiti tributari prima dell'apertura del dibattimento non costituisce presupposto di legittimità del patteggiamento

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Presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

Ecco cosa prevede la giurisprudenza in tema di presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

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Riforma della giustizia tributaria, proposta di legge delega

Ecco la proposta di legge che si prefigge di riformare la giustizia tributaria, un’esigenza largamente avvertita nella società e condivisa dagli addetti ai lavori

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Superbonus 110%, la pignorabilità del credito fiscale dei condomini

Il Condominio può recuperare quanto dovuto dal condòmino moroso nel caso di cessione del credito in ambito del Superbonus 110%?

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Notifiche di atti di accertamento per posta

Su tale questione si registrano decisioni di segno difforme e divergente nella giurisprudenza di legittimità della Corte di Cassazione

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Il giudicato nei confronti dell'agente della riscossione

Il giudicato formatosi tra il contribuente e l'Agente della Riscossione spiega in ogni caso effetti anche nei confronti dell'ente impositore

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La crisi del processo tributario durante la pandemia Covid-19

A seguito dello stato di emergenza nazionale da COVID-19

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Le presunzioni nel diritto tributario

La Corte di Cassazione nel decidere varie questioni di diritto tributario ha più volte precisato la natura giuridica delle presunzioni

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Il MEF firma il Decreto sui provvedimenti giurisdizionali digitali

Firmato il Decreto del MEF che stabilisce le regole tecnico-operative applicabili ai giudizi presso le Commissioni tributarie di ogni ordine e grado

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Cartelle di pagamento: notifiche agli irreperibili

Cosa accade nel caso di irreperibilità del destinatario della cartella di pagamento o di rifiuto di riceverne la copia?

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La video udienza nel processo tributario

Finalmente, dopo due anni, è stata resa operativa la video udienza nel processo tributario

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ICI (IMU) sulla dimora abituale se l'altro coniuge si è trasferito

Spetta l'esenzione Ici (Imu) sulla dimora abituale di un solo coniuge se l'altro si è trasferito in un'altra abitazione?

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La motivazione degli atti fiscali

Cassazione: il principio secondo il quale la cartella esattoriale, ove non preceduta da un avviso di accertamento deve sempre essere motivata in modo congruo

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Agevolazioni prima casa e dichiarazione di trasferimento

Come noto, le agevolazioni prima casa sono rivolte al contribuente che per la prima volta acquista la piena proprietà o la nuda proprietà

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Operazioni soggettivamente inesistenti

L'art. 8, decreto-legge n. 16/2012 trova applicazione per i costi relativi a fatture soggettivamente inesistenti, in quanto il costo riportato in fattura è effettivo

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Il divieto di ius novorum in appello

Cass. n.5160/2020: il divieto di ius novorum in appello si applica anche nei confronti dell’Ufficio finanziario

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Ristretta base azionaria e presunzione di distribuzione degli utili occulti

La presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati nelle ipotesi di società a ristretta base partecipativa

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Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

Non è precluso al contribuente il ricorso alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

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Omessa dichiarazione, quali costi deducibili?

L’Ufficio viola il principio costituzionale della capacità contributiva se non considera anche solo induttivamente i costi relativi ai maggiori ricavi accertati

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La giustizia tributaria oggi e le proposte di riforma strutturale

Il nuovo governo Draghi ha giustamente inserito tra i punti del programma la riforma fiscale che deve avere l’ambizione di ridisegnare tutto il sistema impositivo

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Abrogazione IRBA: la controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

La controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

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Decreto Sostegni del 19 marzo 2021 (art. 4 e 5)

Il Decreto Sostegni contiene le misure volte ad aiutare coloro che soffrono dei gravi effetti economici dovuti alla pandemia di Covid-19

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La necessaria riforma strutturale della giustizia tributaria

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto, all’interno della riforma fiscale, anche la riforma della giustizia tributaria.

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Illegittimo il collegio giudicante composto con giudici applicati

Il PNRR include espressamente la riforma della giustizia tributaria nel novero dei prioritari interventi di riforma del nostro sistema giudiziario

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La nuova giustizia tributaria

La Commissione Interministeriale MEF-Giustizia per la riforma della giustizia tributaria ha terminato i lavori con la relazione finale inviata al Governo

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Le problematiche del superbonus 110%: la tempesta perfetta

In questo articolo parliamo della normativa del superbonus 110% (artt. 119 e 121 D.L. n. 34 del 19/05/2020, convertito, con modifiche, dalla Legge n. 77 del 17/07/2020)

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Gli esigui compensi dei giudici tributari

Questo articolo dimostra l’esiguità dei compensi dei giudici tributari rispetto agli altri magistrati onorari

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Verso la riforma della giustizia tributaria

In questo articolo analizziamo i numeri e le criticità della giustizia tributaria oggi

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Verso la riforma della riscossione

Il fisco dal 2015 a oggi incassa miliardi di interessi più del dovuto

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Perché il Governo tarda a presentare la Legge Delega?

Il Governo il 5 ottobre 2021 ha presentato la Legge Delega di riforma fiscale, che il Parlamento il 15 novembre c.a. ha iniziato ad esaminare

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Comunicato - Estratto ruolo

Il Senato ha approvato l’emendamento che rende inammissibile il ricorso avverso l’estratto di ruolo

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Non impugnabile l'estratto di ruolo: nuova legge

Non impugnabile l'estratto di ruolo, l'Agenzia delle Entrate scrive la nuova legge

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Il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

La Suprema Corte chiarisce il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

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Impugnabilità retroattiva estratti di ruolo, parola alle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite dovrà decidere sulla impugnabilità retroattiva o meno degli estratti di ruolo

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Riforma della giustizia tributaria, i giudici tributari di oggi

Quando si auspica la riforma strutturale della giustizia tributaria, è utile rileggere gli articoli che disciplinano la nomina degli attuali giudici tributari

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La cartella di pagamento sottoscritta con le firme “PAdES” o “CAdES”

La cartella di pagamento sottoscritta con firma digitale “CAdES”, anziché con firma digitale “PAdES”, è valida stante l’equivalenza tra le firme

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Riforma della giustizia tributaria, i 10 principi fondamentali

MEF e Ministero della Giustizia hanno deciso di istituire un Gruppo tecnico operativo per predisporre uno schema normativo per la decisiva riforma della Giustizia

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Inesistente la notifica effettuata tramite pec non iscritta nei pubblici registri

La notifica degli atti tributari effettuata mediante un indirizzo di posta elettronica certificata non iscritta nei pubblici registri è inesistente

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Nasce la quinta magistratura

Disegno di Legge del Governo A.S. 2636 recante "Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari", con due relazioni illustrative e tecniche dell'01.06.22

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Gli “alloggi sociali” sono esenti da IMU

Gli “alloggi sociali” dell’Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare - c.d. ARCA - sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Finalmente nasce oggi la quinta magistratura tributaria

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la riforma strutturale della giustizia tributaria e la riforma parziale del processo tributario

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Nasce la quinta magistratura tributaria

La Riforma della giustizia tributaria e del processo tributario, principali decorrenze

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Nuova quinta magistratura tributaria

Riforma della giustizia tributaria e assurdo sciopero degli attuali giudici tributari onorari

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Esenzione IMU ai coniugi residenti in comuni diversi

La Corte Costituzionale riconosce l'esenzione dell'IMU ai coniugi residenti in comuni differenti (Sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022)

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Modifiche alla mediazione e alla conciliazione nel processo tributario

Le modifiche introdotte dalla L. n. 130/2022 agli istituti deflattivi della mediazione e della conciliazione nel processo tributario

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La prova testimoniale nel processo tributario

La prova testimoniale nel processo tributario: evoluzione normativa e giurisprudenziale

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Il discrimen tra appalto genuino di opere o servizi

La Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia – Sezione Staccata di Lecce, con sentenza n. 2893/22 del 07 novembre 2022

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La giustizia tributaria e le cause fino a 3 mila euro

Riforma della giustizia tributaria: dal 1 ° gennaio 2023 il giudice monocratico decide le cause fino a 3.000 euro

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Particolare tenuità del fatto nell'omesso versamento dell'Iva

Non punibilità per particolare tenuità del fatto e applicazione ai reati con soglia di punibilità: il caso dell'omesso versamento dell'Iva

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“Tregua fiscale 2023”: ravvedimento speciale delle violazioni tributarie

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Il condono fiscale e la confisca di cui all'art. 12-bis D.lgs. 74/2000

Profili problematici e compatibilità tra i due istituti nel sistema penale - tributario

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La sospensione degli accertamenti fiscali nel periodo d'imposta 2016

Gli accertamenti relativi al periodo d'imposta 2016 sono scaduti il 31.12.2022

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Contributi di bonifica, l’onere probatorio della sussistenza dei presupposti di esigibilità

I Consorzi di Bonifica sono enti pubblici economici aventi natura privatistica e responsabili della realizzazione e manutenzione di opere di bonifica idraulica

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“Tregua fiscale 2023”: definizione agevolata degli avvisi bonari

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Rottamazione Quater: rapporti con carichi affidati da Casse ed Enti

Possono aderire alla rottamazione dei debiti contributivi solo i liberi professionisti iscritte alle Casse previdenziali che hanno deciso di aderire alla sanatoria in c

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Prelievi e versamenti non giustificati sul conto corrente

La corretta interpretazione dell'art. 32, co.1, D.P.R. 600/1973 fornita dalla Corte Costituzionale - ​​​​​​​Commento a sentenza - Corte Costituzionale 31 gennaio 2023

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Definizione agevolata delle controversie tributarie

Estinzione del processo, attenzione alle trappole processuali previste dalla legge

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L’evoluzione dell'onere della prova nel processo tributario

Le novità in materia di onere probatorio introdotte con la L. n. 130/2022 hanno permesso di riequilibrare il rapporto tra il fisco ed il contribuente

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Il giudizio tributario in composizione monocratica

Il giudizio tributario in composizione monocratica alla luce della L. 130/2022 e delle modifiche introdotte dal D.L. 13/202

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Le sanzioni tributarie e la gravità del comportamento

Le sanzioni tributarie devono essere commisurate alla gravità del comportamento. Commento a sentenza Corte Costituzionale n. 46 del 25.01.2023

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Ulteriori modifiche alla giustizia tributaria

Ecco quali sono le altre modifiche nei procedimenti del contenzioso tributario nel Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale all’articolo 17

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Sentenze assoluzione: la reintrodotta inappellabilità da parte del PM

La riforma della Giustizia e la reintrodotta inappellabilità da parte del PM delle sentenze di assoluzione nel caso dell'omessa dichiarazione

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Le principali novità della delega fiscale

​​​​​​​La Camera in seconda lettura, venerdì 4 agosto 2023, ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega al Governo per la Riforma Fiscale

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La motivazione degli atti impositivi prima e dopo la delega fiscale

La Legge Delega n. 111 del 09 settembre 2023 prevede l’adozione da parte del Governo di decreti legislativi finalizzati alla revisione del sistema tributario

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La fase istruttoria (prima e dopo la delega fiscale)

​​​​​​​La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la fase istruttoria del processo tributario. Vediamo come è disciplinata oggi

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Atti dell'amministrazione finanziaria (prima e dopo la delega fiscale)

La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la normativa degli atti dell’Amministrazione finanziaria. Vediamo come è disciplinato oggi l’istituto

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