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Ricorso per Cassazione, autosufficienza


“Inammissibile il ricorso per Cassazione che viola il principio di autosufficienza”
Ricorso per Cassazione, autosufficienza
1. I motivi di ricorso per Cassazione
2. Inammissibile il ricorso per Cassazione che viola il principio di autosufficienza (Cass. n. 17843 del 6 luglio 2018)
2.1. Il caso
2.2. La motivazione della decisione
2.3. L’elaborazione giurisprudenziale del principio di autosufficienza
3. Conclusioni


1.I motivi di ricorso per Cassazione
Il ricorso per Cassazione è disciplinato, nel processo tributario, dall’art. 62 del D.lgs. n. 31 dicembre 1992, n.546, il quale così statuisce:
"1. Avverso la sentenza della Commissione Tributaria regionale può essere proposto ricorso per cassazione per i motivi di cui ai numeri da 1 a 5 dell'articolo 360, comma 1, del codice di procedura civile.
2. Al ricorso per cassazione ed al relativo procedimento si applicano le norme dettate dal codice di procedura civile in quanto compatibili con quelle del presente decreto".
Il rinvio all'art. 360 C.p.c., comma 1, accoglie tutta la disciplina processualcivilistica del giudizio di legittimità e, pertanto, i motivi per i quali si può ricorrere in Cassazione avverso una sentenza della Commissione regionale sono gli stessi indicati nel comma 1 dell'articolo 360 C.p.c.
La dottrina suole distinguerli:
· errores in procedendo: motivi che si fondano su vizi di attività, ossia quelli che sono conseguenza di un'errata applicazione delle norme processuali;
· errores in iudicando: motivi che riguardano vizi di giudizio, ossia derivanti da una non corretta applicazione delle norme di diritto sostanziale.
La prima categoria comprende i numeri 1, 2, 4 e 5 dell'articolo 360 C.p.c., mentre il numero 3 è compreso nella seconda.
Motivi
La cassazione può essere adita:
1) per motivi attinenti alla giurisdizione e, al riguardo, nonché in merito al regolamento di giurisdizione (articolo 41 C.p.c.), si ritiene sufficiente quanto enunciato dall'articolo 3 del predetto D.lsg;
2) per violazione delle norme sulla competenza, quando non è prescritto il regolamento di competenza. Si ricorda che, a norma del comma 4 dell'articolo 5 del D.lgs. n. 31 dicembre 1992, n.546, il regolamento di competenza non è ammesso nel processo tributario;
3) per violazione o falsa applicazione di norme di diritto: la Corte di Cassazione, infatti, è giudice innanzi al quale non è possibile sollevare questioni attinenti l'accertamento in fatto;
4) per nullità della sentenza o del procedimento: riguardo ai casi di nullità della sentenza, si rinvia agli articoli 35 e 36 del citato Dlgs; le cause di nullità del procedimento, invece, essenzialmente sono da ricercarsi:
- nell'inammissibilità del ricorso;
- nell'irregolare costituzione del contraddittorio;
5) per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione circa un punto decisivo della controversia, prospettato dalle parti o rilevabile d'ufficio. E' questo il motivo di impugnazione cui è affidata la verifica della giustizia sostanziale del procedimento; si verifica, cioè, se le risultanze processuali siano state tutte esaminate nella sentenza e se tale esame sia stato completo ed abbia condotto a determinazioni coerenti con le risultanze medesime.
Il comma 2 dell’ art. 360 c.p.c.dispone l'applicazione al ricorso per cassazione di tutte le norme, in quanto compatibili, del codice di procedura civile.
Alla luce di tale rinvio, è opportuno ricordare che le parti del procedimento in Cassazione sono il ricorrente ed il resistente; quest'ultimo, qualora proponga ricorso incidentale, assumerà anche la veste di ricorrente in via incidentale.
La domanda si propone con ricorso, con il quale si chiede la cassazione (eliminazione) della sentenza impugnata; alla domanda, si resiste proponendo controricorso.
Il ricorso deve contenere, a pena di inammissibilità:
a) l'indicazione delle parti;
b) l'indicazione della sentenza impugnata;
c) l'esposizione sommaria dei fatti di causa;
d) i motivi sui quali si fonda il ricorso e l'indicazione delle norme di diritto poste a sostegno della loro fondatezza;
e) l'indicazione della procura al difensore, se conferita con atto separato. (Cfr. Cass. Sez. 1 n. 278 del 12 gennaio 2000)
Modalità di proposizione.
Il ricorso deve essere notificato alle parti del giudizio entro il termine perentorio di 60 giorni dalla notificazione della sentenza impugnata e va successivamente depositato, a pena di improcedibilità, nella cancelleria della Corte, entro 20 giorni dall'ultima notificazione. La notificazione del ricorso deve essere effettuata nei confronti del Ministero delle Finanze, quale amministrazione centrale, presso l'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 11 del R.D. 1611/1933; una notifica diversa è da intendersi inesistente e non sanabile ex art. 291 c.p.c.( cfr. Cass. Sez. I, 5 novembre 1999, n. 12513 e Cass. Sez. I, n. 1 del 4 gennaio 2000.
Di conseguenza, la decorrenza del termine breve per la ricorribilità in Cassazione non può essere collegata alla notifica effettuata nei confronti dell'Ufficio (Cass. Sez. I, n. 1429 del 9 febbraio 2000).
Insieme al ricorso devono essere depositati i documenti e gli atti su cui lo stesso si fonda (secondo comma dell'articolo 369 C.p.c.). A tal proposito, va ricordato che non possono essere prodotti documenti che non siano già stati assunti nei precedenti gradi di giudizio, salvo che riguardino la nullità della sentenza impugnata o l'ammissibilità del ricorso o del controricorso.
2. Inammissibile il ricorso per Cassazione che viola il principio di autosufficienza(Cass. 6 luglio 2018, n. 17843/2018).

2.1. Il caso.
La Srl, difesa dall’Avv. Maurizio Villani, impugnava l’avviso di accertamento per IVA, IRPEG e IRAP per l’anno 2009, oltre a sanzioni, emesso dall’Agenzia delle Entrate sul presupposto dell’omessa presentazione, da parte del contribuente, della dichiarazione fiscale, modello U60, per l’anno in questione e della conseguente determinazione induttiva del maggior reddito e volume d’affari.
In particolare, la ricorrente S.r.l. deduceva preliminarmente, la non ricorrenza nel caso di specie dell’ipotesi dell’omessa dichiarazione dei redditi per l’anno in questione, in quanto la stessa aveva provveduto a spedirla per posta e a sostegno di tale tesi aveva prodotto la relativa ricevuta postale.
Inoltre, la contribuente eccepiva la conseguente decadenza dell’Amministrazione dal potere accertativo per essere stato l’atto notificato in data 27 luglio 2007, oltre i termini di legge, in quanto l’atto in oggetto doveva essere notificato entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello della presentazione e, considerando che il ricorrente non aveva aderito al condono (L. n. 289/2002), i termini erano stati prorogati di due anni e, quindi, l’atto doveva essere notificato entro e non oltre il 31.12.2006.
Secondo la ricorrente, per di più, l’avviso di accertamento era da considerarsi nullo per violazione dell’art. 7 dello Statuto del contribuente e per difetto di motivazione poiché l’Ufficio si era limitato a richiamare le risultanze scaturenti dall’elaborazione dei dati relativi ai periodi d’imposta successivi a quello oggetto di accertamento, omettendo di specificare i dati e gli altri elementi sui quali si era basato per attribuire le maggiori imposte relative al 1999.
Infine, nel merito, la S.r.l accusava l’Ufficio di aver proceduto a effettuare un accertamento illogico e illegittimo in quanto basato su un’apodittica, quanto fantasiosa ricostruzione della propria posizione fiscale dell’anno 1999.
L’Ufficio chiedeva il rigetto del ricorso ribadendo la legittimità dell’accertamento che poteva essere notificato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione e considerando il disposto della L. n. 289/2002, prorogato di ulteriori di due anni. Secondo l’A.F. era difficile verificare la data di avvenuta presentazione della dichiarazione, considerando l’illeggibilità della ricevuta postale.
Per quanto riguarda l’eccezione di nullità per difetto di motivazione secondo l’Amministrazione Finanziaria la stessa non trovava riscontro atteso che l’Ufficio faceva riferimento al questionario debitamente notificato. Nel merito, l’ufficio controdeduceva che l’atto impugnato derivava da un’interrogazione fatta in A.T., dalla quale era risultato che il contribuente non aveva presentato la dichiarazione dei redditi mod. unico U60 e, pertanto, aveva proceduto ex art. 39, c. 2, D.P.R. n.600/73 ed ex art.55 del D.P.R. n. 633/72 alla ricostruzione extracontabile del reddito basata su presunzioni semplici.
La CTP di Lecce accoglieva parzialmente il ricorso e determinava il reddito d’impresa per l’anno 2009 in lire 71.232.000 (Є 36.788,26) e ricavi pari a lire 1.195.876.000 (Є 772.555,48).
Il contribuente ricorreva in appello impugnando ed eccependo preliminarmente la contraddittorietà tra motivazione e dispositivo della sentenza impugnata, l’infondatezza della stessa per non aver riconosciuto l’avvenuta presentazione della dichiarazione e la conseguente decadenza dell’Ufficio dal poter accertativo, sollevando le medesime eccezioni del primo grado. L’appellante, chiedeva, in conclusione l’accoglimento dell’appello e il conseguente annullamento dell’avviso di accertamento.
L’A.F. si riportava alle controdeduzioni delle sue memorie difensive e chiedeva alla CTR di riformare la sentenza della CTP, nella parte in cui non applicava la percentuale di ricarico ai maggiori ricavi e al maggior reddito accertato e di rigettare le eccezioni di parte appellante.
La Commissione Regionale respingeva preliminarmente l’eccezione del difetto di motivazione eccepito nei confronti dell’accertamento e si concentrava nel merito; la CTR accoglieva l’appello affermando la correttezza della ricevuta della presentazione e, quindi, la validità e la regolarità della dichiarazione fiscale che l’Amministrazione Finanziaria dichiarava non presentata, poiché, secondo la CTR, l’appellante aveva dimostrato la regolarità della tassazione effettuata e del versamento del dovuto.
Per tali argomentazioni, la CTR riteneva che i redditi denunciati dalla società erano vicini a quelli determinati dall’A.F. poiché erano stati assoggettati regolarmente a tassazione e, pertanto, annullava l’avviso d’accertamento .
Avverso la pronuncia della CTR l’Agenzia delle Entrate proponeva ricorso per Cassazione per due motivi: 1) con il primo denunciava la nullità della sentenza e del procedimento per violazione degli artt. 345 c.p.c. e 57 dlgs n. 546 /1992, in relazione all’art. 360 n. 4 c.p.c., per aver il giudice di appello annullato l’avviso sulla base dell’applicabilità dell’art. 2, c. 7, l. n. 133/1999, questione dedotta per la prima volta in appello; 2) con il secondo motivo l’AdE denunciava la violazione dell’art. 2 , comma 7, l. n.133/1999, che consente di escludere dal reddito d’impresa gli utili relativi agli esercizi in corso al 31.12.1998 che siano distribuiti, erroneamente applicando la CTR tale norma, in quanto la società contribuente era stata costituita solamente in data 2/01/1999.
La Srl, rappresentata e difesa dall’Avv. Maurizio Villani, proponeva controricorso deducendo in via preliminare l’inammissibilità del ricorso per difetto di autosufficienza.
La contribuente afferma che è necessario, a pena d’inammissibilità, che il ricorso per Cassazione riporti testualmente la motivazione della sentenza o, almeno, i passi della medesima ritenuti rilevanti ai fini della censura proposta, al fine di consentire alla Suprema Corte il suo giudizio di congruità esclusivamente in base al ricorso medesimo.
In secondo luogo, la controricorrente chiedeva il rigetto del ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato per manifesta infondatezza della censura di nullità della sentenza e/o procedimento ex art. 345 c.p.c. e art. 57 dlgs n. 546/92, in relazione all’art. 360, c.1, n.4 c.p.c., nonché inammissibilità del ricorso in relazione all’art. 360, c. 1, n. 3 per la pretesa violazione e falsa applicazione dell’art. 2 c.7 della l.n.133/1999.
2.2. Motivazione della decisione.
La Suprema Corte ha esaminato preliminarmente l’eccezione d’inammissibilità formulata dal contro ricorrente.
Il Supremo Consesso ritiene che predetta questione è fondata, poiché le doglianze del ricorrente non colgono l’effettiva ratio della decisione impugnata.
Infatti, secondo la giurisprudenza di legittimità, la CTR, dopo aver preliminarmente affermato che il "punto essenziale del contenzioso ... risulta quindi l’esistenza e la presentazione della dichiarazione fiscale della società per l’esercizio 1999", ha deciso che sulla base della documentazione agli atti non può che riconoscere la correttezza della ricevuta di presentazione e quindi la validità e regolarità della dichiarazione fiscale che l’Amministrazione Finanziaria dichiara non presentata".
Inoltre, La Corte di Cassazione ha sottolineato che "la contestata applicazione dell’art. 2 comma 7, l.n. 133 del 1999, invece, non integra il fondamento della decisione ma costituisce solo un argomento del ragionamento giuridico della Commissione, aggiuntivo e di conforto alla valutazione in fatto operata alla stregua dei documenti in causa ...".
Infatti, la CTR ha consolidato la convinzione della regolarità della dichiarazione con il fatto che la srl ha dimostrato la regolarità della tassazione e il regolare versamento del dovuto; per tale motivo, è venuta meno ogni altra motivazione che poteva giustificare una mancata presentazione di predetta dichiarazione fiscale e tali censure "... sono inidonee a incidere sulla decisione impugnata, non essendo la statuizione fondata su una nuova questione, né essendo rilevante (ferma, sul punto, la carenza di autosufficienza) la corretta applicazione della dedotta disciplina ...".
Per le ragioni innanzi esposte la Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’AdE.
Appare opportuno, dopo l’esplicazione della parte motiva di predetta sentenza, ricostruire l’elaborazione della giurisprudenza di legittimità inerente il canone dell’autosufficienza del ricorso in Cassazione.
2.3. L’ elaborazione giurisprudenziale del principio di autosufficienza.
Il giudizio di Cassazione, in quanto giudizio a critica vincolata, delimitato da motivi di ricorso tassativi e specifici, esige una precisa enunciazione dei motivi medesimi, di modo che il vizio denunciato rientri nelle categorie logiche previste dall’art. 360 c.p.c., sicchè è inammissibile la critica generica della sentenza impugnata, formulata con un unico motivo sotto una molteplicità di profili tra loro confusi e inestricabilmente combinati (Cass. Civ., Sez.VI, ord. 22 settembre 2014, n. 19959; v. anche Cass. Civ., Sez.V, 28 novembre 2014, n. 25332).
Connesso al principio di specificità è quello di autosufficienza del ricorso che trova il suo fondamento specie nella disposizione di cui all’art. 366, n.6 c.p.c. e che è stato affermato dalla Corte di Cassazione in innumerevoli pronunce come vedremo di seguito.
Il principio della c.d. "autosufficienza del ricorso"è stato elaborato dalle Sezioni civili sulla base della formulazione dell’art. 360 c.p.c., n. 5, ma poi è stato esteso a tutti i motivi del ricorso, sia pure con principi diversi.
Inizialmente, il terreno di elezione dell’autosufficienza era, principalmente, il vizio di motivazione, riconducibile alla sola omissione della motivazione, mentre ora trova un fertile terreno di applicazione anche con riguardo al vizio in iudicando, ai sensi del n. 3 dell’art.360 c.p.c. e al vizio in procedendo di cui al n. 4 dell’art. 360 c.p.c.
Con la previsione di cui all’art. 366, comma, 1 n.6, il legislatore ha tentato di codificare il principio giurisprudenziale dell’autosufficienza del ricorso per Cassazione.
Il principio di autosufficienza del ricorso impone che esso contenga tutti gli elementi necessari in modo da porre il giudice di legittimità nella condizione di avere una completa cognizione della controversia e del suo oggetto.
Per soddisfare il requisito individuato dall’art. 366, comma 1, n.3, c.p.c. il ricorso per cassazione deve contenere:
l’esposizione chiara ed esauriente dei fatti di causa;lo svolgersi della vicenda processuale;le argomentazioni essenziali, in fatto e in diritto, su cui si basa la sentenza impugnata e sulle quali si richiede alla Suprema Corte, nei limiti del giudizio di legittimità, una valutazione giuridica diversa da quella compiuta dal giudice di merito,considerata erronea.
E’ principio consolidato che il ricorso per Cassazione, in ragione del principio di autosufficienza deducibile dall’art. 366 c.p.c., deve contenere, a pena d’inammissibilità, tutti gli elementi atti a rappresentare le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito e, altresì, a permettere alla Corte di Cassazione la valutazione della fondatezza di tali ragioni, senza la necessità di far rinvio o di accedere a fonti esterne allo stesso ricorso e, quindi, a elementi o atti attinenti al pregresso giudizio di merito (Cassazione n. 767 del 14/01/2011).
Così come è stato osservato che la prescrizione contenuta nell'articolo 366, primo comma, n. 3 c.p.c., secondo la quale il ricorso per cassazione deve contenere, a pena d'inammissibilità, l'esposizione sommaria dei fatti di causa, non può ritenersi osservata quando il ricorrente si limiti a una brevissima e insufficiente narrativa della vicenda processuale, integrandone il contenuto mediante "spillatura" al ricorso di copia della sentenza impugnata, in quanto lo scopo della disposizione consiste nel permettere l'immediata percezione delle censure sollevate, senza necessità di ricorrere ad altri atti del processo, sia pure allegati al ricorso, dal che consegue l'inammissibilità del ricorso per cassazione redatto in tali forme (Cass. n. 15180 del 23/6/2010).
L’autosufficienza del ricorso rappresenta uno snodo delicato del giudizio civile di cassazione, che riguarda, in primo luogo, il contenuto del ricorso e, in secondo luogo, investe temi più ampi e più generali, che vanno al di là della tecnica di redazione del ricorso: l’ambito dei poteri cognitori del giudice di legittimità in relazione agli atti di causa; il rapporto tra il rispetto delle prescrizioni formali, da una parte, e il diritto di accesso al giudice di ultima istanza come espressione del giusto processo, dall’altra.
Il canone dell’autosufficienza non è previsto espressamente dal codice di procedura civile, ma si tratta di un principio di origine pretoria, che ha elevato l’autosufficienza al rango di presupposto inderogabile per l’ammissibilità dell’atto introduttivo del giudizio di Cassazione.
Per la prima volta, il principio di autosufficienza compare nel 1986, presentandosi come una formula sintetica e classificatoria volta a richiamare il rispetto dei canoni di specificità, completezza e chiarezza del motivo, in modo che quest’ultimo abbia un’autonomia indispensabile per consentire alla Suprema Corte, senza l’ausilio di altre fonti, l’immediata e pronta individuazione delle questioni da risolvere.
Con la sentenza n. 5656 del 18 settembre 1986, la Suprema Corte ha utilizzato un sintagma di nuovo conio, ma giunge ad un risultato senza soluzione di continuità con i precedenti.
Predetta sentenza è importante, perchè oltre che a rappresentare il leading case, dimostra anche che il terreno di rilevanza dell’autosufficienza è, soprattutto, il vizio di motivazione. E’ opportuno richiamare, a tal proposito, le sentenze 1° luglio 1981, n. 4277, 8 settembre 1983, n. 5530, e 16 maggio 1984, n. 2992, le quali affermano, analogamente, che ai fini dell’ammissibilità della censura di difetto di motivazione, il ricorrente per cassazione ha l’onere di indicare specificamente e singolarmente i fatti, le circostanze e le ragioni che assume essere stati trascurati, insufficientemente o illogicamente valutati dal giudice del merito, e tale onere non può ritenersi assolto mediante il mero generico richiamo agli atti o risultanze di causa, dovendo il ricorso contenere in sé tutti gli elementi che consentono alla Corte di Cassazione di controllare la decisività dei punti controversi e la correttezza e sufficienza della motivazione e della decisione rispetto ad essi, senza che sia possibile integrare aliunde le censure in esso formulate.
Negli anni seguenti la giurisprudenza di legittimità sembra intraprendere due strade.
Da un lato si continua ad affermare che il principio di autosufficienza si esaurisce nella necessità che il ricorrente indichi specificamente i fatti e le circostanze di cui trattasi, onde consentire al giudice di legittimità il controllo sulla loro decisività; tale controllo deve avvenire sulla base delle deduzioni contenute nell’atto, alle cui lacune non è possibile sopperire con indagini integrative (Cass. 25 maggio 1995, n. 5748; Cass. 24 febbraio 1998, n. 1988)
La Suprema Corte ha affermato che "la parte che denuncia con ricorso per cassazione la mancata ammissione nel giudizio di merito di una prova testimoniale ha l’onere, in ragione del principio di autosufficienza del ricorso, di riportare specificamente in questo atto i capitoli della prova non ammessa; tuttavia l’omissione della trascrizione dei capitoli non comporta l’inammissibilità della censura, qualora il contenuto della prova sia stato riprodotto nei suoi elementi essenziali e, quindi, permetta di identificarne con precisione le circostanze, consentendo in tal modo alla Corte di cassazione di valutare sulla base delle deduzioni contenute nel ricorso la decisività della prova non ammessa" (Cass. 18 giugno 2003, n. 9712).
Dall’altro lato, compare e si sviluppa, diventando prevalente, un atteggiamento rigoroso nell’applicazione del principio di autosufficienza.
La giurisprudenza di legittimità ha sottolineato l’esistenza di un principio di "responsabilità nella redazione dell’atto introduttivo", ossia il giudice deve essere in grado attraverso la semplice lettura del ricorso, senza esaminare gli atti pregressi, di comprendere non solo la portata della censura , ma anche di decidere(Cass. 23 marzo 2005, n. 6225).
Ciò si concreta nella trascrizione integrale nel corpo del ricorso, dell’atto, del verbale di causa o del documento cui il motivo si riferisce; pertanto, la Cassazione deve astenersi dal ricercare il testo completo degli atti processuali riferenti al vizio oggetto di doglianza per evitare il "rischio di un soggettivismo interpretativo nella individuazione degli atti che siano rilevanti in relazione alla formulazione della censura", che comporterebbe una lesione del contraddittorio.
Per tale motivo, nell’ipotesi di omessa ammissione di prove testimoniali nella fase di merito, viene ritenuta necessaria , a pena di inammissibilità , l’integrale trascrizione del verbale della prova per testi, non potendo il ricorrente limitarsi ad indicare i temi di prova o le circostanze oggetto di prova (Cass. 1° agosto 2001, n. 10493; Cass. 19 marzo 2007, n. 6440; Cass. 30 luglio 2010, n. 17915).
In alcuni casi è richiesta la doppia trascrizione : ciò si verifica quando ci si dolga della mancata ammissione di una prova testimoniale dedotta in appello, perché in questa ipotesi il ricorrente deve riportare nel ricorso non solo il testo della deposizione non ammessa in sede di appello, ma anche quello delle deposizioni richieste ed ammesse in primo grado, in quanto solo in tal modo risulta possibile la valutazione della fondatezza dell’assunto dal medesimo formulato in ordine alla novità della prova in sede di in sede di gravame(Cass. 21 maggio 2004, n. 9711).
Inoltre, nell’ipotesi di mancata ammissione del giuramento decisorio, si richiede la trascrizione nel ricorso della formula in cui lo stesso è stato articolato ( Cass. 26 aprile 2002, n. 6078; Cass. 17 novembre 2005, n. 23286);inoltre,nel caso di mancata ammissione dell’interrogatorio formale, si ritiene necessaria la trascrizione, in seno al ricorso, del contenuto delle circostanze sulle quali la parte, in sede di merito, avrebbe dovuto rispondere Cass. 5 giugno 2007, n. 13085).
Allorché la parte addebiti alla consulenza tecnica d’ufficio lacune di accertamento o errori di valutazione oppure si lamenta di erronei apprezzamenti contenuti in essa (o nella sentenza che l’ha recepita) ha l’onere di trascrivere integralmente nel ricorso per cassazione i passaggi salienti e non condivisi e di riportare, successivamente, il contenuto specifico delle critiche ad essi addotte, al fine di evidenziare gli errori commessi dal giudice del merito nel limitarsi a recepirla e nel trascurare completamente le critiche formulate in ordine agli accertamenti ed alle conclusioni del consulente d’ufficio.
Con una recente sentenza è intervenuto il Supremo Consesso(Cass. sez. III, n.2848 del 13.02.2015), il quale ha chiarito che "l’esposizione sommaria dei fatti della causa", prevista quale requisito necessario del ricorso dall’art. 366, n. 3) c.p.c.,a pena di inammissibilità, non può tradursi nella mera trascrizione compilativa degli atti della causa, lasciando alla Corte di Cassazione il compito di ricercare e utilizzare ciò che è utile per il giudizio di legittimità.
Un ricorso così formulato deve essere dichiarato inammissibile per violazione dell’art. 366,comma 1, n. 3) c.p.c., poiché predetto requisito risponde non a una esigenza di mero formalismo, ma a quella di consentire una conoscenza chiara e completa dei fatti di causa, sostanziali e processuali, che consenta alla Corte di ben comprendere il significato e la portata delle censure rivolte al provvedimento impugnato.
A tal proposito, la sentenza succitata ha evidenziato che "il ricorrente è tenuto non già ad un’attività meramente compilativa, alternando pagine con richiami ad atti processuali del giudizio di merito alla relativa allegazione o trascrizione, bensì a rappresentare e interpretare i fatti giuridici in ordine ai quali richiede l’intervento della Corte Suprema, trovando a tale stregua ragione il tenore dell’art.366 c.p.c., là dove impone di redigere il ricorso per cassazione esponendo sommariamente i fatti di causa, sintetizzando cioè i medesimi con selezione dei profili di fatto e di diritto della vicenda sub iudice, nonché con indicazione della ragioni di critica nell’ambito della tipologia dei vizi elencata dall’art. 360 c.p.c., in un’ottica di economia processuale che evidenzi i profili rilevanti ai fini della formulazione dei motivi di ricorso, che altrimenti finiscono per risolversi in censure astratte e prive di supporto storico".
L’esposizione dei fatti di causa effettuata in via meramente compilativa, attraverso l’integrale trascrizione della sentenza impugnata e degli atti del giudizio di merito, rappresenta una violazione dell’art. 366, comma 1, n. 3) c.p.c. e determina l’inammissibilità del ricorso, dal momento che nella sostanza ciò equivale a un mero rinvio agli atti del giudizio di merito, gravando la Suprema Corte del compito, che non le appartiene, di ricercare e utilizzare ciò che possa servire al giudizio di legittimità e, conseguentemente, rendendo particolarmente difficoltosa la stessa individuazione della materia del contendere.
Il principio ermeneutico enunciato nella sentenza de qua, delineando i contorni della regola dell’autosufficienza del ricorso per Cassazione, trova pacifico riconoscimento nella giurisprudenza di legittimità (Cass.S.U. n. 5698/12; Cass. n. 12955/11; Cass. n. 21779/10; Cass. S.U. n. 16628/2009; Cass. ordinanza n. 12580/2012) laddove viene chiarito, da un lato, che è onere del ricorrente operare nel ricorso una sintesi funzionale alla piena comprensione e valutazione delle censure mosse alla sentenza impugnata in base alla sola lettura dello stesso, e, dall’altro lato, che la pedissequa riproduzione dell’intero contenuto letterale degli atti processuali è, da una parte , del tutto superflua, non essendo affatto richiesto che si dia meticoloso conto di tutti i momenti nei quali la vicenda processuale si è articolata, e, dall’altra, è inidonea a tenere il luogo della sintetica esposizione dei fatti della causa, in quanto equivale ad affidare alla Suprema Corte, dopo averla costretta a leggere tutto la scelta degli elementi effettivamente rilevanti ai fini della decisione dei motivi di ricorso.
La testuale riproduzione (in tutto o in parte) degli atti e dei documenti è, di converso,richiesta quando si assuma che la sentenza è censurabile per non averne tenuto conto e che, se lo avesse fatto, la decisione sarebbe stata diversa(Cassazione ordinanza n.12580/12 )
E’ ravvisabile, ancora, il vizio di autosufficienza per eccesso in caso di riproduzione pedissequa di atti e documenti non pertinenti.
Il ricorso per Cassazione redatto per assemblaggio, attraverso la letterale riproduzione dell’intero contenuto degli atti processuali, è carente del requisito di cui all’art. 366, n.3), c.p.c., che non può, con l’utilizzo di predetta tecnica, neanche essere dedotto, per estrapolazione, dall’illustrazione del o dei motivi (Cass., Sez. Lav.,11/01/2016, n.195).
E’, dunque, inammissibile, per violazione del principio di autosufficienza, il ricorso per Cassazione redatto mediante l’assemblaggio di parti eterogenee del materiale di causa quando ciò renda incomprensibile il mezzo processuale perché privo di una corretta ed essenziale narrazione dei fatti processuali (ai sensi dell’art. 366 c.p.c., comma 1, n.3), addossando al Supremo Consesso il compito di selezionare da una pluralità di elementi quelli rilevanti ai fini del decidere (Cass. Sez.VI, ordinanza, n.22185 del 30.10.2015).
Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno statuito che "ai fini del requisito di cui all’art. 366c.p.c., n.3, la pedissequa riproduzione dell’intero, letterale contenuto degli atti processuali è per un verso del tutto superflua, non essendo affatto richiesto che si dia meticoloso conto di tutti i momenti nei quali la vicenda processuale si è articolata; per altro verso, è inidonea a soddisfare la necessità della sintetica esposizione dei fatti, in quanto equivale ad affidare alla Corte, dopo averla costretta a leggere tutto(anche quello di cui non occorre essere informata), la scelta di quanto effettivamente rileva in ordine ai motivi del ricorso" (Cass. S.U., n. 5698/2012).
In tal caso, il ricorso appare inammissibile per inosservanza dell’art. 366 , n.3 c.p.c.; secondo la Suprema Corte, è opportuno sottolineare che la tecnica dell’assemblaggio non è giustificata dal principio di autosufficienza, che attiene al diverso requisito dell’art. 366 c.p.c., n.6 che ne costituisce il precipitato normativo, e fa riferimento alla modalità di esposizione dei motivi (Cass. Sez.V, 18.09.2015, n.18363).
Pertanto, il ricorso per Cassazione, confezionato mediante la riproduzione degli atti dei pregressi gradi di giudizio e dei documenti ivi prodotti con procedimento fotografico o con proposizioni di collegamento, come anzidetto, è inammissibile per violazione del criterio di autosufficienza, in quanto predetta modalità grafica viola il precetto sancito dall’art. 366, comma 1, n. 3 c.p.c., che impone l’esposizione sommaria dei fatti in causa, rimettendo alla Suprema Corte la discrezionale valutazione della verifica del contenuto degli atti del processo (Cass., Sez.VI, ord. 12.10.2012, n.17447).
Ciò è stato ribadito da una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass. Sez.Trib. n. 8245,4
aprile 2018), la quale ha ritenuto la tecnica espositiva contenuta nel ricorso dell’Amministrazione Finanziaria "inidonea ad integrare il requisito dell’art. 366 n. 3 cod. proc. civ.", ossia dell'esposizione sommaria dei fatti della causa, in quanto, di fatto, onerava il Supremo Consesso di procedere alla lettura degli atti e documenti integralmente riprodotti.
Per percepire il fatto sostanziale e lo svolgimento del fatto processuale, difatti, i giudici di legittimità avrebbero dovuto procedere similmente a quanto avviene in ipotesi di mero rinvio ad essi, in mancanza di quella sintesi funzionale, alla piena comprensione e valutazione delle censure mosse alla decisione impugnata.
I giudici di legittimità hanno evidenziato, difatti, come l’eccesso di documentazione riprodotto nei ricorsi "assemblati" non soddisfi la richiesta alle parti di una concisa rielaborazione delle vicende processuali prevista per il giudizio di cassazione, violando il principio di sinteticità che deve informare l’intero processo, e ciò anche in funzione di quello costituzionale di ragionevole durata del processo.
Inoltre, si impedisce di cogliere le problematiche della vicenda, comportando il sostanziale mascheramento dei dati effettivamente rilevanti per le argomentazioni svolte, tanto da risolversi,in un difetto di autosufficienza del ricorso stesso.
Ai fini dell’autosufficienza, per "indicazione toponomastica", il Supremo Consesso intende l’indicazione della sede in cui gli atti sono rinvenibili (fascicolo d’ufficio o di parte), provvedendo anche alla loro individuazione con riferimento alla sequenza dello svolgimento del processo inerente alla documentazione, come pervenuta presso la Corte di Cassazione, al fine di consentirne l’esame (Cass. Sez.I, 19.08.2015, n.16900).
Come già in precedenza affermato, il ricorso per Cassazione, nel rispetto del principio di autosufficienza, deve contenere tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la Cassazione della sentenza di merito, sicché in capo al ricorrente vi è l’onere di indicare specificatamente, a pena d’inammissibilità, oltre al luogo in cui è avvenuta la produzione, gli atti processuali e i documenti su cui il ricorso è fondato, mediante la riproduzione diretta del contenuto che sorregge la censura oppure attraverso la riproduzione indiretta di esso con specificazione della parte del documento cui corrisponde l’indiretta riproduzione (Cass., Sez.V, 15.07.2015, n.14784).
Il principio di autosufficienza, nato in relazione al vizio di motivazione, ha trovato terreno fertile d’applicazione, come innanzi accennato,con riguardo al vizio in iudicando, ai sensi del n.3 dell’art. 360 c.p.c., e al vizio in procedendo, di cui al n. 4 dell’art. 360 c.p.c.
Procedendo ora all’esame di quella parte del ricorso dedicata all’indicazione dei motivi specifici di impugnazione (cfr. art. 366, comma 1, n. 4, c.p.c.), occorre esaminare come si declina il suddetto principio di autosufficienza qualora si censuri una violazione o falsa applicazione di norma di diritto sostanziale.
La Suprema Corte ha precisato che, la deduzione di un error in iudicando, non soltanto impone al ricorrente l’indicazione delle norme di legge ritenute violate, ma anche la specifica indicazione delle affermazioni contenute nella sentenza che si pongano in contrasto con le disposizioni regolatrici della fattispecie (Cass., Sez. Lav., 27 aprile 2016, n. 8316).
Predetto principio è stato, altresì, evidenziato dalla giurisprudenza di legittimità, in tema di errore di diritto, nell’interpretazione di una clausola contrattuale, con l’importante avvertenza che tale tipologia di censura onera il ricorrente a trascrivere integralmente la clausola negoziale (Cass., 24 marzo 2016, n. 5922 ; v. analogamente Cass., Sez. I, 27 aprile 2016, n. 8402) ma non anche l’intero contratto (in materia di ammissibilità di clausole claims made vedi Cass., S.U., 6 maggio 2016, n. 9140).
L’identificazione del principio di autosufficienza con un onere di trascrizione sembra prevalere anche rispetto a censure di natura processuale.
A tal proposito, il Supremo Consesso ha messo in evidenza che, al fine di ritualmente dedurre un’omissione di pronuncia, il ricorrente deve riprodurre puntualmente le domande o eccezioni non esaminate nonché indicare la fase processuale in cui le une o le altre sono state proposte (Cass., Sez. V., 24 febbraio 2016, n. 3610).
Similmente, nella sentenza n.8085/2016, la Corte di Cassazione ha sottolineato che il motivo di impugnazione con il quale si critichi la declaratoria di inammissibilità del giudice d’appello per difetto di procura, richiede al ricorrente di riportare compiutamente l’esatto contenuto della procura rilasciata.
Nello stesso senso si muove la Suprema Corte nella sentenza n. 9472 del 10 maggio 2016, nella quale ha rilevato che, ove la parte deduca la violazione di un giudicato esterno, la medesima è tenuta a riprodurre il testo della sentenza che si assume violato.
Altrettanto rigida è la posizione assunta dai giudici di legittimità nella sentenza n. 10079/2016, che, al fine di far emergere l’inosservanza dell’art. 345 c.p.c., hanno spiegato che il ricorrente deve riportare nei loro esatti termini i passi dell’atto introduttivo di primo grado con i quali la res controversa è stata dedotta in giudizio, nonché quelli dell’atto di appello con cui le censure inammissibili, per la loro novità, sono state formulate.

3. Conclusioni.
Il quadro interpretativo del principio di autosufficienza appare frammentato; infatti, accanto alle sentenze della Suprema Corte che intendono il principio di autosufficienza come onere di trascrizione integrale degli atti e/o documenti sui quali il ricorso si fonda, ve ne sono altre che
sembrano orientate verso un’ interpretazione dello stesso più conforme con il dettato normativo, ossia come onere di mera localizzazione (indicazione del documento nonché della fase processuale in cui è stato prodotto oltre che della sede in cui lo stesso sarebbe rinvenibile: cfr. Cass. Sez. III, 12 aprile 2016, n.7111; Cass., Sez. Lav., 16 marzo 2016, n. 5227).
Orbene, in questo quadro così frammentato, il rispetto del principio di autosufficienza può essere interpretato con tre possibili letture, espressamente segnalate nella sentenza n. 8103/2016 della Suprema Corte:
1. trascrizione;
2. riassunto del contenuto essenziale o dei passi salienti;
3. localizzazione, ovvero indicazione della parte di documento fondante la censura (rigo, pagina).
L’unico elemento costante è che il ricorrente dovrà sempre indicare la sede in cui il documento e/o l’atto sia rinvenibile.
In conclusione, al di là dalle affermazioni che ritengono il canone dell’autosufficienza come requisito di ordine generale (Cass., Sez. V., 18 maggio 2016, n. 10220), non vi è ancora una definizione condivisa di autosufficienza del ricorso per cassazione.

Lecce, 25 luglio 2018
Avv. Maurizio Villani
Avv. Lucia Morciano

AVV. MAURIZIO VILLANI
Avvocato Tributarista in Lecce
Patrocinante in Cassazione
www.studiotributariovillani.it - e-mail avvocato@studiotributariovillani.it




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La riforma della giustizia tributaria

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Le agevolazioni “acquisto prima casa”

Guida alle agevolazioni “acquisto prima casa”: requisiti, cause di decadenza e Legge di Stabilità 2016

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Necessario il contraddittorio per l'iscrizione ipotecaria

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Processo tributario e C.T.U.

Anche nel processo tributario, le norme che lo disciplinano hanno previsto la possibilità per le Commissioni tributarie di avvalersi della CTU

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Esecutività delle sentenze

Immediata esecutività delle sentenze in favore del contribuente e garanzie

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Condoni fiscali e liti fiscali pendenti

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Perplessità sulla notifica via Pec

Le recenti decisioni delle commissioni tributarie di merito muovono nella direzione di una invalidità della notifica delle cartelle esattoriali

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Riscossione e interessi di mora

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora saranno ridotti al 3,5%

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Riscossione: interessi di mora ridotti

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora sono ridotti al 3,5%

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La riforma dei consorzi di bonifica

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Rottamazione delle liti fiscali pendenti

Art. 11 del Decreto Legge del 24 aprile 2017 n. 50

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Condono delle liti fiscali pendenti

Proposta di modifica legislativa

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Proposta di modifica legislativa

Modifica legislativa dell'art. 11 del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 (in G. U. S.O. N. 20/L del 24/04/2017, entrato in vigore il 24/04/2017)

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Per la raccomandata vale la data di spedizione

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Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Cassazione – Sesta Sezione Civile – Ordinanza n. 10989 depositata il 05 maggio 2017

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Nullità del ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

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Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

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Autotutela nel diritto tributario

Autotutela sta ad indicare la potestà che ha la pubblica Amministrazione di intervenire, sia d'ufficio che su istanza di parte

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La giurisprudenza della Corte di Cassazione

Come difendersi dagli studi di settore

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“La delega degli atti impositivi”

Si analizza la giurisprudenza in tema di delega degli atti impositivi

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La consulenza tecnica nel diritto tributario

L’art. 7, 2°c., del D.Lgs. 546/1992 dispone che le Commissioni tributarie possono richiedere apposite relazioni ad organi tecnici dell’amministrazione

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Le società di comodo

La nozione d’impossibilità va intesa non in termini assoluti ma economici, relativi alle effettive condizioni di mercato (Cass. n. 5080/2017).

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La notifica irregolare invalida l’accertamento

La notifica degli atti tributari è il procedimento con il quale l'atto viene portato a conoscenza del destinatario e rappresenta una condizione di efficacia dello stesso

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“I poteri dell’Agenzia delle entrate-Riscossione"

“I nuovi poteri dell’Agenzia delle entrate-Riscossione”.

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Ravvedimento operoso

Ravvedimento operoso nella disciplina tributaria

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Chiarimenti rottamazione bis

Operazione compliance 2018: gli esclusi dalla rottamazione bis potranno tornare ai vecchi piani di dilazione

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“Questionari fiscali"

“Questionari fiscali e la compatibilità con il sistema tributario”

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Rottamazione dei ruoli

Arriva la pronuncia di legittimità della Corte Costituzionale

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Prossime proposte legislative

Riforma della giustizia tributaria e condono fiscale delle liti pendenti

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Processo penale e processo tributario

“Rapporti tra il processo penale e il processo tributario”

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Convenzione dei diritti dell’uomo

Processo tributario, diritto ad un processo equo

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Sequestro di documenti e segreto professionale

Non si può procedere al sequestro dei dati informatici qualora il commercialista opponga per iscritto il segreto professionale

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Il fisco deve riscuotere entro cinque anni

Corte di Cassazione, ordinanza n. 1997 depositata in cancelleria il 26 gennaio 2018

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Frode carosello

La ripartizione dell’onere probatorio e la responsabilità dell’amministratore

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Come comportarsi durante le verifiche fiscali

Corte di Cassazione – Quinta Sezione Civile – Sentenza n. 28063 depositata il 24/11/2017

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Notifiche e processo telematico

Modalità operative al vaglio della giurisprudenza di legittimità e della Consulta

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Il raddoppio del contributo unificato nel processo

La sentenza della Corte Costituzionale n. 18/2018

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Motivazione degli avvisi di accertamento catastali

L'indirizzo della Corte di Cassazione sulla motivazione degli atti di classamento ed attribuzione di rendita catastale conseguenti a procedura Docfa

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La dichiarazione di terzi nel processo tributario

Ordinanza n. 6616/18 della Corte di Cassazione - Sezione Tributaria

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L'appello nel processo tributario

“L’appello nel processo tributario al vaglio della Suprema Corte”

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Le firme digitali di tipo CAdES e PAdES

“Le firme digitali di tipo CAdES e PAdES sono entrambe valide ed efficaci” (Cass. S.U. n. 10266/2018)”

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L’appello nel processo tributario al vaglio della Suprema Corte

L’appello è inammissibile senza la presenza del difensore

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La revocazione

I recenti arresti giurisprudenziali sui motivi du revocazione

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La valutazione delle rimanenze finali

Norma dell'art. 92, comma 1, secondo periodo, D.P.R. n. 917 del 1986

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Nullità dell’avviso di accertamento

CTP di Salerno, sez. VI, sentenza depositata il 14 maggio <br /> CTP di Pescara, sez. I, sentenza 926/01/2017 <br />CTP di Treviso, sez. I, sentenza 55/01/2018

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Giudicato tributario e giudizio di ottemperanza

Il giudicato tributario e il giudizio di ottemperanza.

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Processo tributario telematico

Ambiti applicativi e vincoli per la controparte

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Riscossione dei tributi

L’atto di pignoramento presso terzi

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Notifica diretta delle cartelle esattoriali

La corte costituzionale decide il 20 GIUGNO 2018

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Le operazioni inesistenti

Le operazioni inesistenti nel reato di dichiarazione fraudolenta: inquadramento normativo e contrasti giurisprudenziali.

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Il principio di inerenza

Il principio d’inerenza dei costi nell’evoluzione della giurisprudenza di legittimità

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Sanzioni tributarie

Le obiettive condizioni di incertezza

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La notifica della cartella esattoriale

Corte di Cassazione, ordinanza n. 12753 depositata il 23 maggio 2018

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La notifica irregolare

La notifica effettuata dall’ufficiale giudiziario extra districtum costituisce irregolarità e non produce effetti processuali - Cass. S.U., n. 17533/18

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La riforma della giustizia tributaria

I tempi sono maturi per procedere ad una necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

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Art. 11 Ddl semplificazione fiscale e obbligo del contraddittorio preventivo

Dibattito giurisprudenziale sull’obbligo del contraddittorio preventivo

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Piano Nazionale Anticorruzione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione auspica la riforma della giustizia tributaria

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Quadro sinottico delle rottamazioni 2016-2017-2018

Evoluzione dello strumento e differenze tra le tre definizioni agevolate

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Rottamazione-ter

Si avvicina la prima scadenza del 7 dicembre 2018

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Dai lavori parlamentari di conversione del D.L.N.119/2018

Nuovi poteri alla Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione

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TOSAP, sulla durata dell’occupazione del suolo pubblico

Sentenza della Corte di Cassazione, Sez.Trib. n.31718/2018

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La Corte di Giustizia dell'UE si esprime sulla legittimità degli studi di settore

Legittimi gli studi di settore dell’Iva purchè il contribuente possa difendendersi

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Al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

Pace fiscale, il saldo e lo stralcio delle cartelle rappresenta una sorta di "super rottamazione"

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Pace fiscale: stralcio automatico delle "mini cartelle", dubbi operativi e soluzioni normative

Facciamo chiarezza sui dubbi e sulla normativa legati allo stralcio delle "mini cartelle"

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Contribuenti in difficoltà e tributi, saldo e stralcio dei debiti

Contribuenti in difficoltà, al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

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La riforma della giustizia tributaria approda alla Camera

Ecco i punti della proposta di Legge d'iniziativa dei deputati

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La plusvalenza sulla cessione dei calciatori: è provento ordinario

Il trasferimento di un calciatore rientra nella gestione ordinaria “accessoria” di una società sportiva

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Decreto semplificazioni e rottamazioni-ter

I contribuenti che hanno aderito alla c.d. rottamazione-bis e che non hanno versato entro il 7 dicembre 2018 le rate di luglio, settembre e ottobre, potranno accedere

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I marchi d’impresa sono esclusi dalle agevolazioni fiscali

La novità di maggiore rilevanza è stata il restringimento dell’ambito oggettivo del patent box, avvenuta con l’esclusione dei redditi prodotti dall’uso dei marchi

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AGEVOLAZIONI FISCALI PER ATTRARRE RISORSE UMANE IN ITALIA

NORMATIVA E AGEVOLAZIONI FISCALI PER RICERCATORI, DOCENTI, LAVORATORI CONTRO-ESODATI E LAVORATORI IMPATRIATI

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Operazioni inesistenti e nullità dell'avviso di accertamento

E' nullo l’avviso di accertamento se la società cessionaria non era a conoscenza della frode fiscale posta in essere dalla società cedente

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La Corte di Cassazione e l'istituzione della sezione tributaria

La Corte di Cassazione e la necessità dell'istituzione di una sezione specializzata tributaria

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Decreto crescita, agevolazioni anche ai non iscritti all'AIRE

Cancellata la condizione di iscrizione all'AIRE dei lavoratori all'estero per usufruire delle agevolazioni in caso di rimpatrio

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Decreto “Sblocca-cantieri”, l'esclusione dalle gare pubbliche

Le irregolarità fiscali non definitive escludono le imprese dalle gare pubbliche

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Pace fiscale, dubbi sulla definizione delle liti

Dubbi interpretativi in merito alla definizione delle liti relative a sanzioni non collegate ai tributi

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Valore probatorio degli atti notori nel processo tributario

Gli atti notori hanno il valore probatorio proprio degli elementi indiziari nel processo tributario

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Regole e termini dell'accertamento con adesione

La mancata convocazione del contribuente non comporta la nullità del procedimento di accertamento

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Maxi benefici fiscali per i calciatori

Previste nuove agevolazioni fiscali per gli atleti professionisti che decidono di trasferirsi in Italia per svolgere le proprie attività sportive

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Passaggio del personale da Equitalia ad AdE Riscossione, dubbi di incostituzionalità

Tutti i dirigenti in forze presso il nuovo ente di riscossione non sono stati assunti mediante pubblico concorso, ma solo attraverso un mero passaggio diretto

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Trust e IMU (ICI), chi deve pagare?

Il soggetto passivo dell'ICI (oggi IMU) dei beni conferiti in un trust traslativo deve essere individuato nel trustee

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L’esercizio delle funzioni essenziali ed indifferibili della P.A.

La validità e l’efficacia diretta e immediata nei confronti dei terzi degli atti del funzionario di fatto in rapporto all’interpretazione delle norme erariali

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“Rottamazione ter” e “Saldo e stralcio”, riapertura dei termini

Chi è rimasto escluso ha ancora tempo fino al 31 luglio 2019 per accedere alle due tipologie di sanatoria

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Notifiche degli atti digitali nel processo telematico tributario

La circolare n.1/DF del MEF chiarisce modalità operative e criticità della notifica a mezzo pec

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Accertamento tributario e studi di settore

L'Amministrazione è tenuta ad attivare un contraddittorio con il contribuente se la sua redditività è gravemente incongruente rispetto agli studi di settore

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Separazione tra i coniugi e agevolazioni prima casa

Separazione o divorzio: se si vende la casa coniugale prima dei cinque anni si perdono le agevolazioni per la prima casa?

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La riforma della giustizia tributaria

La riforma della giustizia tributaria e il confronto con le esperienze straniere

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Esecuzione sui beni di un fondo patrimoniale

Quando è possibile l'esecuzione sui beni del fondo? Ecco qual è il criterio per poter procedere

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Si parla di tasse e manette e mai di difesa del contribuente

Ciò che manca nell’attuale dibattito politico è l’approfondimento sul concetto di “evasione fiscale” e l’analisi sui grossi limiti di difesa che ha l’onesto cittadino

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“Rottamazione-ter”: riapertura dei termini per chi è rimasto escluso

Prevista nella bozza di decreto legge fiscale una nuova scadenza al 30 novembre 2019 per aderire alla rottamazione-ter

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Le cartelle esattoriali e i condoni fiscali

In tema di condoni fiscali, spesso viene dibattuto il problema se la cartella esattoriale rientra tra gli atti condonabili

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Calcolo del valore della rendita vitalizia, i dubbi di costituzionalità

Il calcolo del valore della rendita vitalizia ai fini dell’imposta di registro è illogico e arbitrario: i dubbi di costituzionalità

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Il concorso del consulente fiscale negli illeciti tributari

I recenti arresti della giurisprudenza di legittimità

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Il termine per il deposito del condono fiscale è ordinatorio

Il termine previsto per il deposito dell'istanza di sospensione presso l'organo giurisdizionale innanzi al quale pende la controversia ha natura ordinatoria

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Notifica della cartella di pagamento a mezzo pec

La notifica della cartella di pagamento può avvenire sia allegando al messaggio PEC un documento informatico sia una copia di documento in originale cartaceo

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Le società di comodo, principi di congruità e coerenza

Il mancato raggiungimento del livello minimo di ricavi e proventi della società dovuto a situazioni oggettive e straordinarie deve essere provato dal contribuente

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La motivazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali

In sede di contestazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali è bene eccepire il difetto di motivazione alla luce dei principi della Cassazione

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L’opposizione all'esecuzione in ambito tributario

Le controversie su atti di esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica o dell’intimazione a pagare devono essere fatte valere dinanzi al giudice ordinario

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I principi della Corte di Cassazione in tema di accertamenti fiscali

La mancanza di autorizzazione alle indagini bancarie rende le stesse illegittime ove si sia tradotta in un concreto pregiudizio per il contribuente

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Esenzione IMU e “alloggi sociali” dell'Arca

Gli “alloggi sociali” dell’ARCA (Agenzia regionale per la casa e l'abitare, ex I.A.C.P.) sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Riforma della giustizia tributaria: NO alla Corte dei Conti!

Ecco perchè la giustizia tributaria gestita dalla Corte dei Conti è dannosa per il cittadino - contribuente

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La motivazione rigorosa degli accertamenti catastali

L'attribuzione d'ufficio di un nuovo riclassamento impone all'amministrazione di specificare in modo chiaro nell'avviso di accertamento le ragioni della modifica

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Fondo patrimoniale e fisco, iscrizione ipotecaria sui beni del fondo

L'iscrizione ipotecaria è ammissibile anche sui beni facenti parte di un fondo patrimoniale a determinate condizioni

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Imu: le novità fiscali 2020

La legge di bilancio 2020, nel riorganizzare la tassazione comunale sugli immobili, ha ridefinito alcuni profili dell’Imu e disposto l’abrogazione della TASI

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Abitazione principale in tema di ICI e IMU

La Cassazione sull'abitazione principale ai fini IMU e ICI: il nucleo familiare non solo vi deve dimorare stabilmente, ma vi deve risiedere anche anagraficamente

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Coronavirus: urgenti modifiche al D.L. n. 11/2020 per la giustizia tributaria

Ecco quali sono le necessarie ed urgenti modifiche per disciplinare modo organico la giustizia tributaria e per non creare contrastanti comportamenti processuali

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Le novità del “Decreto liquidità imprese” nel processo tributario

Ecco quali sono le misure urgenti adottate in materia di giustizia tributaria nel periodo di emergenza Covid-19

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Sospesi i termini per le agevolazioni prima casa

Ecco quali sono le importanti novità in relazione alle agevolazioni prima casa del "Decreto liquidità"

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Decreto "Cura Italia": i chiarimenti della Corte dei Conti

La Corte dei Conti chiede l'intervento del legislatore per il disallineamento dei termini fiscali

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Sospensione dei versamenti per imprese e lavoratori autonomi

Il Decreto liquidità imprese ha disposto anche specifiche misure tributarie che impattano sui termini dei versamenti previsti per imprese e lavoratori autonomi

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Covid-19: misure adottate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione

Il Decreto Legge "Cura Italia" ha disposto anche specifiche misure che impattano su termini di pagamento e attività di riscossione

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Sconvolte le fonti del diritto

Disposizioni sull’attività di contenzioso degli enti impositori nel periodo di emergenza Covid-19

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Notifiche atti tributari e compiuta giacenza

Il Decreto “Cura Italia” ha previsto alcune novità in relazione alla notifica degli atti tributari riviste e modificate dall’emendamento approvato dal Senato

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Covid-19: il Governo utilizza verbi inappropriati ed inefficaci

E' auspicabile una riforma strutturale del fisco, riprendendo lo spirito innovatore della Legge delega per la riforma tributaria del 1971 con leggi chiare e precise

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Il giudice dell’esecuzione decide sulla legittimità di possibili vizi

Esecuzione forzata tributaria: i principi della Cassazione relativi all’individuazione della giurisdizione competente, tra tributaria o ordinaria

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Termini sospesi anche per gli accertamenti con adesione

Come calcolare il periodo di sospensione dei termini nell'accertamento con adesione

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Recenti arresti giurisprudenziali in tema di operazioni inesistenti

I principi di diritto della Corte di Cassazione sulla fatturazione soggettivamente inesistente

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Necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

Il giudice tributario deve essere ed apparire indipendente dal MEF perché la terzietà e l’imparzialità sono prerequisiti fondamentali

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Covid-19: sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori

La proroga di 85 giorni dei termini di decadenza per l'accertamento è prevista solo per l'anno di imposta 2015

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Cartella per maggiori imposte, il contribuente può correggere la dichiarazione dei redditi

Il contribuente può contestare la maggiore imposta richiesta a fronte di un errore nella dichiarazione dei redditi presentata dallo stesso contribuente

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Valida la clausola nel contratto di locazione ad uso non abitativo

S.U. Cassazione: il conduttore di un immobile ad uso diverso da abitazione può farsi carico di ogni tassa, imposta, e onere relativo ai beni locati

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La competenza territoriale dell'agente della riscossione

Processo tributario, la competenza territoriale spetta alla Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione è ubicata la sede dell'Agente della Riscossione

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“Decreto Rilancio” e contributo a fondo perduto

Ecco cosa prevede il bonus a fondo perduto introdotto con il c.d. “Decreto Rilancio”

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Coronavirus: la forza maggiore in ambito tributario

Il mancato versamento delle imposte dovuto alla crisi di liquidità derivante dall’attuale emergenza Covid-19 si configura la causa di forza maggiore

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Controlli bancari: è necessaria l'autorizzazione

Cassazione: la mancanza della autorizzazione preclude l'utilizzabilità dei dati bancari acquisiti

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Notifiche e accertamenti fiscali dei redditi di impresa

La Corte di Cassazione si è espressa sulla particolare questione della percentuale di ricarico

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Decreto Rilancio: quale proroga per gli accertamenti per gli anni 2014 e 2015?

Attenzione ai termini di decadenza per gli avvisi di accertamento relativi agli anni 2014 e 2015

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Lite temeraria, abuso del diritto di impugnazione

La nozione di abuso del diritto di impugnazione consistente in un ingiustificato aumento del contenzioso

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Giudici tributari: emolumenti arretrati pagati entro 120 giorni

Compensi giudici tributari: ecco qual è il regime di tassazione degli emolumenti dei giudici tributari

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Emergenza Covid-19, somme all’Agenzia delle Entrate e all’ADER e non ai contribuenti!!!

La grave crisi economica e sanitaria che stiamo attraversando rappresenta l’opportunità per realizzare finalmente una riforma della giustizia tributaria

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Contraddittorio e prova di resistenza

L'inosservanza del termine dilatorio di 60 gg per l'emanazione dell'avviso di accertamento determina di per sé l'illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus

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L’accertamento dei valori secondo la Corte di Cassazione

Accertamenti tributari: non è necessario che gli elementi assunti a fonte di presunzioni siano plurimi potendo il convincimento del giudice fondarsi su un solo elemento

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Invito al contraddittorio, cosa cambia dal 1° luglio 2020

Dal 1° luglio 2020, il mancato avvio del contraddittorio mediante invito notificato comporta l’invalidità dell’avviso di accertamento

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti fiscali

Un atto legittimamente assunto in sede penale e trasmesso all'amministrazione tributaria entra a far parte del materiale probatorio che il giudice tributario valuta

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Il decreto semplificazioni complica la vita agli operatori economici

Il Decreto Semplificazioni invece di semplificare complica notevolmente la vita agli operatori economici impedendogli di partecipare alle gare di appalto pubblico

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti bancari

Al fine di superare la presunzione posta a carico del contribuente, non è sufficiente una prova generica ma è necessaria una prova analitica di ogni movimentazione

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La leggitimità dei decreti-legge secondo la Corte Costituzionale

E' opportuno controllare se i D.L. abbiano scrupolosamente rispettato le condizioni previste dalla legge, soprattutto alla luce dei principi dettati dalla Consulta

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Il diritto al contraddittorio del contribuente

Lunedì 27 luglio 2020 si festeggiano i 20 anni dello Statuto dei Diritti del Contribuente approvato con legge n. 212 del 27 luglio 2000

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Diversi termini di notifica degli avvisi di accertamento

Con le modifiche sul Decreto Rilancio, bisogna distinguere le proroghe dei termini di decadenza delle notifiche dell’Agenzia delle entrate e degli Enti territoriali

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Nuove disposizioni speciali fino al 31 ottobre 2020

Ecco qual è la disciplina speciale per la gestione del processo civile con efficacia limitata al 31 ottobre 2020

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Estimo: obligo di motivazione dell’accertamento catastale per l'Amministrazione Finanziaria

Obbligo di motivazione se l'Agenzia del Territorio procede all'attribuzione d'ufficio di un nuovo classamento ad un'unità immobiliare a destinazione ordinaria

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Direttrici di fondo per la Riforma della giustizia tributaria

In vista della presentazione alla Commissione Europea del Piano Nazionale delle Riforme si torna a parlare di riforma generale del fisco e della giustizia tributaria

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Esenzione IMU anche per i coniugi che risiedono in Comuni diversi

I coniugi che vivono distanti l’uno dall’altro, possono usufruire dell’esenzione dall’’Imu, ciascuno per la propria abitazione principale

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L’iscrizione nel ruolo straordinario

Ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 546 del 1992 il ruolo e la cartella di pagamento rientrano tra gli atti impugnabili nel processo tributario

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La notifica tramite privati

Quando è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario tramite posta privata senza relativo titolo abilitativo?

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Superbonus 110%: quando applicare lo sconto in fattura e la cessione del credito

Spese per gli interventi che consentono l'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali

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Processo tributario: la valutazione della perizia di parte

Il cattivo esercizio del potere di apprezzamento di prove non legali da parte del giudice di merito non dà luogo ad alcun vizio denunciabile con ricorso in Cassazione

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Prime criticità del Decreto Semplificazione in materia di appalti

La modifica alla disciplina degli appalti pubblici è destinata ad incidere in modo fortemente negativo su tutti gli operatori economici che rischiano di essere esclusi

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Scissione dei termini di notifica per posta

La delicata questione della scissione dei termini di notifica per posta degli atti tributari impositivi

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Omesso versamento dell'IVA e patteggiamento

Omesso versamento IVA: l'estinzione dei debiti tributari prima dell'apertura del dibattimento non costituisce presupposto di legittimità del patteggiamento

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Presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

Ecco cosa prevede la giurisprudenza in tema di presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

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Riforma della giustizia tributaria, proposta di legge delega

Ecco la proposta di legge che si prefigge di riformare la giustizia tributaria, un’esigenza largamente avvertita nella società e condivisa dagli addetti ai lavori

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Superbonus 110%, la pignorabilità del credito fiscale dei condomini

Il Condominio può recuperare quanto dovuto dal condòmino moroso nel caso di cessione del credito in ambito del Superbonus 110%?

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Notifiche di atti di accertamento per posta

Su tale questione si registrano decisioni di segno difforme e divergente nella giurisprudenza di legittimità della Corte di Cassazione

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Il giudicato nei confronti dell'agente della riscossione

Il giudicato formatosi tra il contribuente e l'Agente della Riscossione spiega in ogni caso effetti anche nei confronti dell'ente impositore

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La crisi del processo tributario durante la pandemia Covid-19

A seguito dello stato di emergenza nazionale da COVID-19

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Le presunzioni nel diritto tributario

La Corte di Cassazione nel decidere varie questioni di diritto tributario ha più volte precisato la natura giuridica delle presunzioni

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Il MEF firma il Decreto sui provvedimenti giurisdizionali digitali

Firmato il Decreto del MEF che stabilisce le regole tecnico-operative applicabili ai giudizi presso le Commissioni tributarie di ogni ordine e grado

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Cartelle di pagamento: notifiche agli irreperibili

Cosa accade nel caso di irreperibilità del destinatario della cartella di pagamento o di rifiuto di riceverne la copia?

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La video udienza nel processo tributario

Finalmente, dopo due anni, è stata resa operativa la video udienza nel processo tributario

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ICI (IMU) sulla dimora abituale se l'altro coniuge si è trasferito

Spetta l'esenzione Ici (Imu) sulla dimora abituale di un solo coniuge se l'altro si è trasferito in un'altra abitazione?

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La motivazione degli atti fiscali

Cassazione: il principio secondo il quale la cartella esattoriale, ove non preceduta da un avviso di accertamento deve sempre essere motivata in modo congruo

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Agevolazioni prima casa e dichiarazione di trasferimento

Come noto, le agevolazioni prima casa sono rivolte al contribuente che per la prima volta acquista la piena proprietà o la nuda proprietà

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Operazioni soggettivamente inesistenti

L'art. 8, decreto-legge n. 16/2012 trova applicazione per i costi relativi a fatture soggettivamente inesistenti, in quanto il costo riportato in fattura è effettivo

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Il divieto di ius novorum in appello

Cass. n.5160/2020: il divieto di ius novorum in appello si applica anche nei confronti dell’Ufficio finanziario

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Ristretta base azionaria e presunzione di distribuzione degli utili occulti

La presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati nelle ipotesi di società a ristretta base partecipativa

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Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

Non è precluso al contribuente il ricorso alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

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Omessa dichiarazione, quali costi deducibili?

L’Ufficio viola il principio costituzionale della capacità contributiva se non considera anche solo induttivamente i costi relativi ai maggiori ricavi accertati

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La giustizia tributaria oggi e le proposte di riforma strutturale

Il nuovo governo Draghi ha giustamente inserito tra i punti del programma la riforma fiscale che deve avere l’ambizione di ridisegnare tutto il sistema impositivo

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Abrogazione IRBA: la controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

La controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

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Decreto Sostegni del 19 marzo 2021 (art. 4 e 5)

Il Decreto Sostegni contiene le misure volte ad aiutare coloro che soffrono dei gravi effetti economici dovuti alla pandemia di Covid-19

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La necessaria riforma strutturale della giustizia tributaria

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto, all’interno della riforma fiscale, anche la riforma della giustizia tributaria.

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Illegittimo il collegio giudicante composto con giudici applicati

Il PNRR include espressamente la riforma della giustizia tributaria nel novero dei prioritari interventi di riforma del nostro sistema giudiziario

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La nuova giustizia tributaria

La Commissione Interministeriale MEF-Giustizia per la riforma della giustizia tributaria ha terminato i lavori con la relazione finale inviata al Governo

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Le problematiche del superbonus 110%: la tempesta perfetta

In questo articolo parliamo della normativa del superbonus 110% (artt. 119 e 121 D.L. n. 34 del 19/05/2020, convertito, con modifiche, dalla Legge n. 77 del 17/07/2020)

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Gli esigui compensi dei giudici tributari

Questo articolo dimostra l’esiguità dei compensi dei giudici tributari rispetto agli altri magistrati onorari

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Verso la riforma della giustizia tributaria

In questo articolo analizziamo i numeri e le criticità della giustizia tributaria oggi

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Verso la riforma della riscossione

Il fisco dal 2015 a oggi incassa miliardi di interessi più del dovuto

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Perché il Governo tarda a presentare la Legge Delega?

Il Governo il 5 ottobre 2021 ha presentato la Legge Delega di riforma fiscale, che il Parlamento il 15 novembre c.a. ha iniziato ad esaminare

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Comunicato - Estratto ruolo

Il Senato ha approvato l’emendamento che rende inammissibile il ricorso avverso l’estratto di ruolo

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Non impugnabile l'estratto di ruolo: nuova legge

Non impugnabile l'estratto di ruolo, l'Agenzia delle Entrate scrive la nuova legge

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Il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

La Suprema Corte chiarisce il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

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Impugnabilità retroattiva estratti di ruolo, parola alle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite dovrà decidere sulla impugnabilità retroattiva o meno degli estratti di ruolo

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Riforma della giustizia tributaria, i giudici tributari di oggi

Quando si auspica la riforma strutturale della giustizia tributaria, è utile rileggere gli articoli che disciplinano la nomina degli attuali giudici tributari

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La cartella di pagamento sottoscritta con le firme “PAdES” o “CAdES”

La cartella di pagamento sottoscritta con firma digitale “CAdES”, anziché con firma digitale “PAdES”, è valida stante l’equivalenza tra le firme

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Riforma della giustizia tributaria, i 10 principi fondamentali

MEF e Ministero della Giustizia hanno deciso di istituire un Gruppo tecnico operativo per predisporre uno schema normativo per la decisiva riforma della Giustizia

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Inesistente la notifica effettuata tramite pec non iscritta nei pubblici registri

La notifica degli atti tributari effettuata mediante un indirizzo di posta elettronica certificata non iscritta nei pubblici registri è inesistente

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Nasce la quinta magistratura

Disegno di Legge del Governo A.S. 2636 recante "Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari", con due relazioni illustrative e tecniche dell'01.06.22

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Gli “alloggi sociali” sono esenti da IMU

Gli “alloggi sociali” dell’Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare - c.d. ARCA - sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Finalmente nasce oggi la quinta magistratura tributaria

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la riforma strutturale della giustizia tributaria e la riforma parziale del processo tributario

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Nasce la quinta magistratura tributaria

La Riforma della giustizia tributaria e del processo tributario, principali decorrenze

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Nuova quinta magistratura tributaria

Riforma della giustizia tributaria e assurdo sciopero degli attuali giudici tributari onorari

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Esenzione IMU ai coniugi residenti in comuni diversi

La Corte Costituzionale riconosce l'esenzione dell'IMU ai coniugi residenti in comuni differenti (Sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022)

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Modifiche alla mediazione e alla conciliazione nel processo tributario

Le modifiche introdotte dalla L. n. 130/2022 agli istituti deflattivi della mediazione e della conciliazione nel processo tributario

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La prova testimoniale nel processo tributario

La prova testimoniale nel processo tributario: evoluzione normativa e giurisprudenziale

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Il discrimen tra appalto genuino di opere o servizi

La Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia – Sezione Staccata di Lecce, con sentenza n. 2893/22 del 07 novembre 2022

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La giustizia tributaria e le cause fino a 3 mila euro

Riforma della giustizia tributaria: dal 1 ° gennaio 2023 il giudice monocratico decide le cause fino a 3.000 euro

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Particolare tenuità del fatto nell'omesso versamento dell'Iva

Non punibilità per particolare tenuità del fatto e applicazione ai reati con soglia di punibilità: il caso dell'omesso versamento dell'Iva

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“Tregua fiscale 2023”: ravvedimento speciale delle violazioni tributarie

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Il condono fiscale e la confisca di cui all'art. 12-bis D.lgs. 74/2000

Profili problematici e compatibilità tra i due istituti nel sistema penale - tributario

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La sospensione degli accertamenti fiscali nel periodo d'imposta 2016

Gli accertamenti relativi al periodo d'imposta 2016 sono scaduti il 31.12.2022

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Contributi di bonifica, l’onere probatorio della sussistenza dei presupposti di esigibilità

I Consorzi di Bonifica sono enti pubblici economici aventi natura privatistica e responsabili della realizzazione e manutenzione di opere di bonifica idraulica

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“Tregua fiscale 2023”: definizione agevolata degli avvisi bonari

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Rottamazione Quater: rapporti con carichi affidati da Casse ed Enti

Possono aderire alla rottamazione dei debiti contributivi solo i liberi professionisti iscritte alle Casse previdenziali che hanno deciso di aderire alla sanatoria in c

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Prelievi e versamenti non giustificati sul conto corrente

La corretta interpretazione dell'art. 32, co.1, D.P.R. 600/1973 fornita dalla Corte Costituzionale - ​​​​​​​Commento a sentenza - Corte Costituzionale 31 gennaio 2023

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Definizione agevolata delle controversie tributarie

Estinzione del processo, attenzione alle trappole processuali previste dalla legge

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L’evoluzione dell'onere della prova nel processo tributario

Le novità in materia di onere probatorio introdotte con la L. n. 130/2022 hanno permesso di riequilibrare il rapporto tra il fisco ed il contribuente

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Il giudizio tributario in composizione monocratica

Il giudizio tributario in composizione monocratica alla luce della L. 130/2022 e delle modifiche introdotte dal D.L. 13/202

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Le sanzioni tributarie e la gravità del comportamento

Le sanzioni tributarie devono essere commisurate alla gravità del comportamento. Commento a sentenza Corte Costituzionale n. 46 del 25.01.2023

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Ulteriori modifiche alla giustizia tributaria

Ecco quali sono le altre modifiche nei procedimenti del contenzioso tributario nel Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale all’articolo 17

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Sentenze assoluzione: la reintrodotta inappellabilità da parte del PM

La riforma della Giustizia e la reintrodotta inappellabilità da parte del PM delle sentenze di assoluzione nel caso dell'omessa dichiarazione

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Le principali novità della delega fiscale

​​​​​​​La Camera in seconda lettura, venerdì 4 agosto 2023, ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega al Governo per la Riforma Fiscale

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La motivazione degli atti impositivi prima e dopo la delega fiscale

La Legge Delega n. 111 del 09 settembre 2023 prevede l’adozione da parte del Governo di decreti legislativi finalizzati alla revisione del sistema tributario

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La fase istruttoria (prima e dopo la delega fiscale)

​​​​​​​La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la fase istruttoria del processo tributario. Vediamo come è disciplinata oggi

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Atti dell'amministrazione finanziaria (prima e dopo la delega fiscale)

La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la normativa degli atti dell’Amministrazione finanziaria. Vediamo come è disciplinato oggi l’istituto

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