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I marchi d’impresa sono esclusi dalle agevolazioni fiscali


La novità di maggiore rilevanza è stata il restringimento dell’ambito oggettivo del patent box, avvenuta con l’esclusione dei redditi prodotti dall’uso dei marchi
I marchi d’impresa sono esclusi dalle agevolazioni fiscali

1. Premessa
2. Aspetti fiscali del marchio
3. Il valore del marchio e l’eventuale tassazione della relativa plusvalenza (Cass. n. 23498/2016)
3.1. Il caso
3.2. La motivazione della sentenza
4. Patent box: la normativa di riferimento e l’esclusione dei marchi dal 2017 (art. 56 D.L. n. 50/2017)
4.1. Aspetti generali
4.2. Ambito soggettivo
4.3. Ambito oggettivo
4.4. Novità introdotte dall’art. 56 del D.L. n. 50/2017
5.    Raccomandazioni OCSE del 2015


1.    Premessa

In ambito commerciale, il marchio rappresenta un mezzo distintivo finalizzato a riconoscere ed identificare un “prodotto-servizio”, distinguendo lo stesso dal marchio della concorrenza.
Nel caso delle società sportive dilettantistiche (al pari delle società professionistiche), il marchio rappresenta l’elemento fondante dei rapporti di scambio instaurati tra le società sportive e i mercati di riferimento (aziende sponsor, tifosi, appassionati, stakeholder, bacino d’utenza).
Nello sviluppo del “business sportivo”, il marchio, grazie alla notorietà, immagine e fedeltà, quantifica una relazione con soggetti esterni e determina, in termini economici, un’importante fonte di “vantaggi competitivi” per il club di riferimento.
Ciò posto, si analizzano nei paragrafi seguenti gli aspetti fiscali del marchio.

 

2.    Aspetti fiscali del marchio

La normativa di riferimento riguardante gli aspetti fiscali del marchio è contenuta, ai fini delle imposte dirette, negli artt.103 e 110 del D.P.R. n. 917/86, ai fini IVA, nell’art. 3, comma 2, n. 2 del D.P.R. n. 633/72, ai fini IRAP, nell’art. 5 del D.lgs. n. 446/97.

NORMATIVA IMPOSTE INDIRETTE

  • Art. 103 D.P.R. 917/86 (ammortamento beni immateriali):

“Le quote di ammortamento del costo dei diritti di utilizzazione di opere dell'ingegno, dei brevetti industriali, dei processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico sono deducibili in misura non superiore al 50 per cento del costo; quelle relative al costo dei marchi d'impresa sono deducibili in misura non superiore ad un diciottesimo del costo”.

  • Art. 110 D.P.R. 917/86 (norme generali sulle valutazioni):

Agli effetti delle norme del presente capo che fanno riferimento al costo dei beni senza disporre diversamente:

a) il costo è assunto al lordo delle quote di ammortamento già dedotte;

b) si comprendono nel costo anche gli oneri accessori di diretta imputazione, esclusi gli interessi passivi e le spese generali. Tuttavia per i beni materiali e immateriali strumentali per l'esercizio dell'impresa si comprendono nel costo gli interessi passivi iscritti in bilancio ad aumento del costo stesso per effetto di disposizioni di legge. Nel costo di fabbricazione si possono aggiungere con gli stessi criteri anche i costi diversi da quelli direttamente imputabili al prodotto; per gli immobili alla cui produzione è diretta l'attività dell'impresa si comprendono nel costo gli interessi passivi sui prestiti contratti per la loro costruzione o ristrutturazione; (4)

c) Il costo dei beni rivalutati, diversi da quelli di cui all'articolo 85, comma 1, lettere a), b) ed e), non si intende comprensivo delle plusvalenze iscritte, ad esclusione di quelle che per disposizione di legge non concorrono a formare il reddito. Per i beni indicati nella citata lettera e) che costituiscono immobilizzazioni finanziarie le plusvalenze iscritte non concorrono a formare il reddito per la parte eccedente le minusvalenze dedotte; (5)

d) il costo delle azioni, delle quote e degli strumenti finanziari similari alle azioni si intende non comprensivo dei maggiori o minori valori iscritti i quali conseguentemente non concorrono alla formazione del reddito, né alla determinazione del valore fiscalmente riconosciuto delle rimanenze di tali azioni, quote o strumenti;

e) per i titoli a reddito fisso, che costituiscono immobilizzazioni finanziarie e sono iscritti come tali in bilancio, la differenza positiva o negativa tra il costo d'acquisto e il valore di rimborso concorre a formare il reddito per la quota maturata nell'esercizio.”

 

 

 

NORMATIVA IVA

  • Art. 3, comma 2, n. 2, D.P.R. 633/82:

“Costituiscono inoltre prestazioni di servizi, se effettuate verso corrispettivo:

[…]

2) le cessioni, concessioni, licenze e simili relative a diritti d'autore, quelle relative ad invenzioni industriali, modelli, disegni, processi, formule e simili e quelle relative a marchi e insegne, nonché le cessioni, concessioni, licenze e simili relative a diritti o beni similari ai precedenti;”

 

NORMATIVA IRAP

  • Art. 5, D.Lgs 446/97:

Per i soggetti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a), non esercenti le attività di cui agli articoli 6 e 7, la base imponibile è determinata dalla differenza tra il valore e i costi della produzione di cui alle lettere A) e B) dell'articolo 2425 del codice civile, con esclusione delle voci di cui ai numeri 9), 10), lettere c) e d), 12) e 13), nonché dei componenti positivi e negativi di natura straordinaria derivanti da trasferimenti di azienda o di rami di azienda, così come risultanti dal conto economico dell'esercizio.”

 

 

Dopo aver definito il quadro normativo fiscale in riferimento al marchio, si evidenzia che il marchio può essere iscritto tra le immobilizzazioni immateriali alla voce B ("Immobilizzazioni"), I ("Immobilizzazioni immateriali"), 4) ("Concessioni, licenze, marchi e diritti simili"), sia a seguito di produzione interna, sia a seguito di acquisizione a titolo oneroso da terzi. I costi interni iscrivibili sono solo i costi diretti sostenuti per la produzione del marchio. Naturalmente, essi sono costi d’esercizio e quindi addebitati nel Conto Economico dell’esercizio di competenza. Successivamente, gli stessi costi andranno capitalizzati nello Stato Patrimoniale, tra le immobilizzazioni immateriali, in modo che producano la loro utilità nel tempo e non solo nell’esercizio in cui sono stati sostenuti. I costi d’esercizio che è possibile capitalizzare nella voce "Marchi" riguarderanno: gli stipendi, i salari e altri costi relativi al personale impegnato nella realizzazione del marchio; i costi dei professionisti esterni che studiano la fattibilità dello stesso; i costi dei materiali impiegati per la creazione del marchio ed infine gli eventuali costi per la registrazione. La produzione di un marchio prodotta internamente difficilmente viene capitalizzata, essendo gli ammontari dei costi relativi non particolarmente rilevanti e, comunque, inferiori al valore intrinseco di tale segno distintivo dell’azienda; frequente è l’acquisizione di marchi da altre società, trasferiti di solito insieme all’azienda. In tal caso, il valore del marchio deve essere separatamente indicato rispetto al valore di avviamento e degli altri beni materiali acquisiti. Il periodo di ammortamento è collegato al diritto di sfruttamento in esclusiva dei prodotti cui il marchio si riferisce, entro un periodo che non può eccedere 20 anni.

Ai fini fiscali, si sottolinea che il provento della cessione del marchio d`impresa, proprio della società cedente, non può configurarsi quale ricavo, in quanto la natura dell`oggetto ceduto fa sì che lo stesso non possa essere qualificato come bene alla cui produzione o scambio è diretta l`attività dell`impresa. L’ammontare della plusvalenza o della minusvalenza sarà costituito dalla differenza tra il corrispettivo conseguito, al netto degli oneri accessori di diretta imputazione (spese notarili, etc.), e il costo non ammortizzato. Nel caso in cui il corrispettivo, al netto dei richiamati oneri di diretta imputazione, sia maggiore del costo non ammortizzato, si avrà una plusvalenza; nel caso contrario, una minusvalenza. Il costo, su cui vanno conteggiate le quote di ammortamento, deve essere comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione (nella fattispecie, ad esempio, le spese di trascrizione presso l’Ufficio italiano marchi e brevetti), esclusi gli interessi passivi e le spese generali. Per i soggetti che redigono in base ai principi contabili internazionali, la deduzione del costo dei marchi d’impresa e dell’avviamento è ammessa alle stesse condizioni e con gli stessi limiti annuali di cui all`art. 103 del Tuir, a prescindere dall’imputazione al conto economico. Ai fini dell’imposizione diretta, le royalties percepite per la concessione in licenza del marchio saranno considerate ricavi per il percipiente.

La legge di Stabilità 2015 ha introdotto un regime opzionale di tassazione agevolata (cd. Patent box) per i redditi derivanti dall’utilizzazione o dalla concessione in uso di alcune tipologie di beni immateriali, tra cui i marchi, successivamente esclusi dal D.L. cn.c 50/2017, di cui verrà data contezza nei successivi paragrafi.


3.    Il valore del marchio e l’eventuale tassazione della relativa plusvalenza (Cass. n. 23498/2016)

La Suprema Corte, con la pronuncia n. 23498 del 18.11.2016, ha chiarito un aspetto particolarmente rilevante della vita aziendale, in tema di valore del marchio ed eventuale tassazione della relativa plusvalenza.

 

3.1.     Il caso

Il caso sottoposto all’esame della Corte di Cassazione ha per oggetto la questione di due contribuenti che avevano ceduto, nel 1998, ad una società estera rispettivamente il 98% ed il 2% del capitale sociale di una società proprietaria di noti marchi di moda, per il valore nominale delle quote cedute, pari a 99 milioni di lire.

Nel corso della successiva attività di accertamento, svoltasi nel 2004, i verificatori avevano rinvenuto numerosi documenti concernenti la stima dei marchi, tra i quali uno studio che ne valutava il valore patrimoniale in 49 miliardi di lire ed il valore d’uso, ragguagliato a quello delle royalties da essi ritraibili per un periodo di quindici anni, in 247 milioni di lire, nonché cinque perizie, redatte tra il 2001 ed il 2003, che stimavano il valore dei marchi tra un minimo di 115 ed un massimo di 215 milioni di euro.

L’Agenzia delle Entrate ne aveva, quindi, desunto che il corrispettivo della cessione delle quote fosse diverso e ben più alto rispetto a quello dichiarato e ne aveva fatto seguire due avvisi di accertamento, con i quali aveva ripreso a tassazione, nei confronti dei due alienanti e ai fini delle imposte dirette, la plusvalenza derivante dalla cessione.

I contribuenti impugnavano gli avvisi, ottenendone l’annullamento dalla Commissione Tributaria Provinciale.

La Commissione Tributaria Regionale respingeva poi l’appello dell’ufficio, rimarcando l’insufficienza degli elementi addotti dall’Agenzia a sostegno della pretesa.

Infatti, il giudice di seconde cure evidenziava che l’ufficio aveva, a suo avviso, semplicisticamente identificato il valore dei marchi con quello della società, trascurando che le stime considerate, peraltro ampiamente successive rispetto alle cessioni e redatte in prospettiva di successive cessioni stesse, riguardavano i marchi dell’intero gruppo, dei quali, inoltre, la società - le cui quote erano state cedute - era titolare per la sola nuda proprietà.

I dati emersi, dunque, secondo la Commissione Regionale, non consentivano di ricostruire in via presuntiva che fosse stato pagato un corrispettivo diverso da quello dichiarato; nè, aggiungeva il giudice d’appello, era possibile sostenere un’inversione dell’onere della prova a carico dei contribuenti, in applicazione del divieto dell’abuso del diritto.

Avverso questa sentenza proponeva infine ricorso per cassazione l’Agenzia delle Entrate, sostenendo, tra le altre, che il comportamento palesemente e gravemente antieconomico delle parti, che avevano alienato le quote per un corrispettivo irrisorio, pari ad una percentuale che andava dallo 0,20 al 2% del loro valore, fosse elemento presuntivo sufficiente a far ritenere percepito un corrispettivo sensibilmente superiore.

Ciò posto, l’Agenzia non dubitava che la plusvalenza si dovesse ragguagliare al maggior valore acquistato dalle quote rispetto al loro preesistente valore giuridicamente rilevante, ovvero alla differenza positiva tra il costo o il valore della quota al momento in cui questa, per acquisto in qualsiasi forma, era entrata a far parte del patrimonio del soggetto ed il valore corrispondente al ricavo realizzato al momento in cui essa era uscita dal patrimonio.

A questo punto, occorre richiamare, infatti, l’art. 82, comma 5, del D.P.R. n. 917/86, nel testo applicabile all’epoca dei fatti, il quale stabiliva che la plusvalenza, realizzata mediante cessione di partecipazioni al capitale di società, consiste nella “differenza tra il corrispettivo percepito ovvero la somma od il valore normale dei beni rimborsati ed il costo od il valore di acquisto, aumentato di ogni onere inerente alla loro produzione, compresa l’imposta di successione e donazione, con esclusione degli interessi passivi”.

Secondo l’Agenzia, però, il corrispettivo ricevuto per le cessioni andava ragguagliato non già al valore nominale delle quote, che emergeva dai contratti di cessione, bensì al valore di mercato di esse, che andava ricostruito in base alle valutazioni di stima.

 

3.2.     La motivazione della sentenza

Secondo la Suprema Corte, la statuizione della sentenza impugnata, secondo la quale “la valutazione dei marchi del Gruppo … è cosa diversa dal valore delle partecipazioni al capitale della s.r.l. …, oggetto della cessione (e fonte della possibile plusvalenza)” era in effetti inesatta.

I marchi, infatti, essendo appostati sub 4) delle immobilizzazioni immateriali nell’attivo, a norma dell’art. 2424 c.c., concorrono alla definizione dello stato patrimoniale della società; e lo stato patrimoniale della società ne identifica il valore, ragguagliato al suo patrimonio netto, che consiste nella differenza tra l’attivo ed il passivo dello stato patrimoniale; e le quote sociali esprimono in percentuale tale valore.

Ma questa inesattezza, evidenzia inoltre la giurisprudenza di legittimità, non giovava comunque alle ragioni della ricorrente, in quanto, censurando tale statuizione, nonché quella secondo cui “non è consentito all’A.F. “sostituire” il corrispettivo dichiarato in atto con una diversa cifra corrispondente al valore della partecipazione ceduta”, l’ufficio finiva con l’evocare, come parametro di riferimento, la nozione di valore normale richiamata dall’art. 9, c. 4, lett. b, del D.P.R. n. 917/86, che impone di assegnare alla quota di società non azionaria, ai fini del suo computo tra i redditi o le perdite, il valore proporzionato a quello del patrimonio netto della società.

A tal proposito, la stessa Suprema Corte ha già chiarito che una cosa è il criterio stabilito per la determinazione del valore da attribuire alle partecipazioni sociali ai fini del loro concorso (in positivo o in negativo) alla composizione (e, quindi, alla determinazione) del reddito complessivo del loro possessore e, altra cosa, è sottoporre a tassazione, quale reddito a sé stante, la diversa ricchezza manifestatasi con il trasferimento della titolarità (e di conseguenza anche del possesso) di quelle azioni o titoli (vedi, in particolare, Cass. N. 3290/12).

Ciò posto, ha evidenziato la Corte, non esclude che l’accertamento del suddetto valore normale possa essere concretamente valorizzato dal giudice di merito per sorreggere la presunzione (semplice) che il corrispettivo percepito dalla vendita di una partecipazione societaria sia difforme da quello dichiarato e, invece, conforme al valore normale; ma si tratta di valutazioni che rientrano nei poteri di accertamento del fatto del giudice di merito, al quale solo compete l’apprezzamento (non censurabile in sede di legittimità, se non sotto il profilo del vizio di motivazione) circa il ricorso alla prova presuntiva, la ricorrenza dei requisiti di precisione, gravità e concordanza richiesti dalla legge, la scelta dei fatti noti che costituiscono la base della presunzione e il giudizio logico con cui si deduce l’esistenza del fatto ignoto (cfr Cass. nn. 11906/03, 15737/03, 10847/07, 8023/09; ord. 101/15).
Pertanto, secondo il Supremo Consesso, risultava inammissibile il motivo di ricorso avanzato dall’Amministrazione, dato che a tale apprezzamento il giudice di merito aveva già provveduto, escludendo che la presunzione addotta dall’ufficio fosse connotata da gravità, precisione e concordanza.

L’apprezzamento compiuto dal giudice di merito, peraltro, si fondava proprio sulla mancanza di prova sia del valore di mercato delle quote come ricostruito dall’Agenzia, e sia dell’enorme divario tra esso ed il loro valore nominale.

Con altro motivo di impugnazione, tuttavia, la medesima Amministrazione Finanziaria evidenziava l’esistenza di indizi presuntivi dell’avvenuto incasso, da parte delle contribuenti, di un corrispettivo della cessione delle quote ben superiore a quello dichiarato, facendo anche leva sul fatto che, come risultava dalle perizie di stima, compresa quella depositata dalle stesse contribuenti, la società era dedita esclusivamente alla gestione di marchi, di modo che la valutazione del valore dei marchi finiva col coincidere con quello della società.

La motivazione espressa sul punto, secondo l’Agenzia, era dunque insufficiente, avendo il giudice d’appello anche omesso di considerare che, quanto al valore dei marchi, la stima valorizzata dall’ufficio risaliva ad appena quattro mesi dopo le cessioni, e che nella determinazione del valore rientrava anche la stima della redditività futura, e che, infine, finanche rispetto alla perizia di parte, il corrispettivo dichiarato risultava essere pari ad appena il 2% di quello di mercato.

Tali circostanze di fatto, secondo la Suprema Corte, erano dunque potenzialmente idonee ad orientare una diversa decisione del giudice di merito, dando conto di una differenza abnorme tra valore nominale e valore reale delle quote cedute, capace di connotare come irragionevole la condotta delle contribuenti e di fondare quindi una diversa valutazione del compendio indiziario in atti.

 

4. Patent box: la normativa di riferimento e l’esclusione dei marchi dal 2017 (art. 56, D.L. n. 50/2017)

4.1. Aspetti generali

La disciplina normativa è stata introdotta nel nostro ordinamento con la L. n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015).
È un regime di tassazione agevolata sui redditi prodotti grazie all'uso di determinati beni immateriali, tra cui l’utilizzo di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, marchi d’impresa (fino al 2016), di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili (art. 1, co. da 37 a 45, L. n. 190/2014).

Il Legislatore, con l'introduzione di questo beneficio, ha voluto favorire le attività di ricerca e sviluppo con una detassazione pari al 30% nel 2015, al 40% nel 2016 ed al 50% a partire dal 2017.

Predetta norma ha demandato le disposizioni attuative del regime ad un Decreto del Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La disciplina è, per tale motivo, diventata operativa con l’approvazione del Decreto Mise 30.7.2015, in base al quale l’opzione per il regime patent box è valida per 5 periodi d’imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

Deve inoltre essere comunicata all’Agenzia delle Entrate, limitatamente ai primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31.12.2014, mentre, a partire dal terzo periodo, viene espressa nella dichiarazione dei redditi e decorre dal periodo d’imposta cui si riferisce la stessa dichiarazione.

Il regime premiale trova il suo fondamento nel nexus approach elaborato in sede Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e descritto nel Final Report dell’Action 5 del progetto Beps (Base erosion and profit shifting), intitolato «Countering harmful tax practices more effectively taking into account transparency and substance».

Precisamente, l’Action 5 del progetto Beps si è focalizzata sui regimi preferenziali di tassazione delle proprietà intellettuali (Ip regimes), con il principale obiettivo di tracciare regole condivise per uniformarne le strutture e, in tal modo, contrastare la concorrenza fiscale dannosa.

Il Legislatore nazionale, con l’introduzione di tale regime, ha voluto tutelare la base imponibile nazionale con l’obiettivo di incentivare:
• la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere;
• il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero;
• l’investimento in attività di ricerca e sviluppo.

La normativa italiana, in conformità a quanto stabilito dall’Ocse, prevede che la quota parte di reddito dell’intangibile derivante dal prodotto fra il reddito del singolo Ip ed il coefficiente nexus non concorre a formare il reddito di impresa nella misura, a regime, del 50%.

Di conseguenza, il Legislatore interno, in linea con quanto accaduto in ambito internazionale, ha introdotto anche nel nostro ordinamento un regime di patent box.


4.2. Ambito soggettivo

Possono godere dell’agevolazione fiscale del patent box:
• tutti i titolari di reddito d’impresa senza alcuna specificazione o limitazione, indipendentemente dalla natura giuridica o dalla dimensione degli stessi e, pertanto, sia le persone fisiche che esercitano imprese commerciali sia le società di persone (tranne le società semplici);
• le società/enti di ogni tipo (compresi i trust, con o senza personalità giuridica) non residenti in Italia, purché siano residenti in Paesi con i quali sia in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e ci sia uno scambio di informazioni effettivo. In base all’art. 3 del Decreto 30.7.2015, l’accesso al regime è precluso ai soli soggetti assoggettati alle procedure fallimentari (procedure di fallimento, liquidazione coatta, amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi) ed a quei soggetti che determinano il reddito con metodologie diverse da quella analitica (nuovo regime forfetario, tonnagetax).

 

4.3. Ambito oggettivo

Sono oggetto dell’agevolazione i redditi derivanti dall’utilizzo di:
• software coperto da copyright;
• disegni e modelli giuridicamente tutelati;
• processi/formule/informazioni relativi a esperienze acquisite in campo industriale, commerciale scientifico giuridicamente tutelabili;
• brevetti industriali
siano essi concessi o in corso di concessione, ivi inclusi i brevetti per invenzione (comprese le invenzioni biotecnologiche e relativi certificati complementari di protezione), i brevetti per modello di utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
• marchi d’impresa inclusi i marchi collettivi, siano essi registrati o in corso di registrazione sino al 2016.

È possibile godere dell’agevolazione prevista dal patent box, sia quando avviene l’uso diretto dei beni immateriali agevolabili, sia nei casi di concessione in uso del diritto di utilizzo dei beni immateriali agevolabili, purché il soggetto che esercita l’opzione goda del diritto allo sfruttamento economico delle immobilizzazioni immateriali.

Ai fini della quantificazione del beneficio è necessario, in primo luogo, determinare la quota di reddito derivante dall’utilizzo dell’immobilizzazione immateriale agevolata.
In caso di utilizzo indiretto (concessione in uso del diritto di utilizzo a terzi), saranno oggetto di detassazione i canoni percepiti, al netto dei costi diretti ed indiretti fiscalmente rilevanti.

Nelle circostanze di utilizzo diretto, sarà invece necessario quantificare il contributo economico del bene alla formazione del reddito complessivo.

Tale determinazione dovrà essere oggetto di un accordo preventivo, effettuato in contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate.

Tale procedura, avente natura obbligatoria, dovrà riguardare la preventiva statuizione, sia dell’ammontare dei componenti positivi di reddito impliciti, che dei relativi criteri di individuazione dei componenti negativi.

L’attivazione della procedura per la stipula dell’accordo preventivo rimane opzionale nei casi in cui:
• il reddito agevolabile derivi da operazioni con società che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa, ne sono controllate, o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;
• le plusvalenze derivino da operazioni con società che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa, ne sono controllate, o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa.

In virtù della disciplina del patent box, potranno usufruire della totale esenzione di imponibilità le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni agevolabili.

In tale ipotesi, le condizioni necessarie da rispettare per esercitare l’opzione sono che il 90% del corrispettivo di vendita sia reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali agevolabili e che l’investimento anzidetto si verifichi entro la chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale è avvenuta la cessione.

L’Amministrazione finanziaria, con la Circolare n. 11/2016, ha indicato tutti i passaggi da effettuare per il calcolo dell’agevolazione:
• calcolare il reddito agevolabile che deriva dall’uso del bene immateriale;
• calcolare il nexus ratio, ossia il rapporto tra i costi qualificati ed i costi complessivi;
• calcolare la quota del reddito agevolabile, attraverso il prodotto tra reddito agevolabile e nexus ratio.

Ai fini della determinazione del reddito attribuibile ai beni immateriali nell’ambito del regime del patent box, la Circolare, al paragrafo 7.2 e segg., indica i metodi da preferire, in ossequio a quanto previsto dal Capitolo VI delle Linee Guida Ocse.

I titolari del reddito di impresa, per poter accedere al regime premiale, devono esercitare un’opzione da comunicare all’Agenzia delle Entrate con modalità telematiche.

Per i primi due periodi d’imposta di applicazione della norma (2015 e 2016), è necessario utilizzare il modello semplificato approvato dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento 10.11.2015.

A decorrere dal 2017, il contribuente che vuole aderire deve, invece, esprimere la volontà di adesione con la dichiarazione dei redditi presentata nel periodo d’imposta, a decorrere dal quale si intende esercitata l’opzione.

Le modalità di presentazione dell’istanza e dello svolgimento della procedura di ruling sono state definite con il Provvedimento 1.12.2015 e chiarite con la C.M. 7.4.2016, 11/E.

 

4.4. Novità introdotte dall’art. 56 del D.L. n. 50/2017

Il regime fiscale del patent box è stato oggetto di recenti di modifiche, apportate dal D.L. 24.4.2017, n. 50, che ha provveduto a ridisegnarne la normativa.

La novità di maggiore rilevanza introdotta dall’art. 56 del D.L. 24.4.2017, n. 50, è stata il restringimento dell’ambito oggettivo del patent box, avvenuta con l’esclusione dei redditi prodotti dall’uso dei marchi d’impresa.

Il governo, pertanto, escludendo i marchi d’impresa dal novero delle agevolazioni fiscali del Patent box, di fatto ha escluso le squadre di calcio dall’elenco delle società che possono sfruttare la tassazione agevolata; precisamente, dal 2017, non possono essere scontati i redditi generati dallo sfruttamento dei marchi di impresa.

Predetta novità non consente a molti club calcistici di tagliare il budget da destinare a Ires e Irap, grazie alla commercializzazione worldwide del proprio marchio.

Analizziamo in dettaglio cosa accade al nuovo regime normativo della Patent box.

Dal punto di vista del profilo oggettivo, con decorrenza dal periodo d’imposta 2017, potranno essere detassati, nella misura del 50%, solo i redditi derivanti dall’utilizzo di:
• software protetto da copyright;
• brevetti industriali;
• disegni e modelli;
• processi, formule ed informazioni, relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico.

Invece, la fuoriuscita dei marchi dal regime del patent box, entrata in vigore dal periodo d’imposta 2017, ha fatto restare salve e valide per tutto il quinquennio (ed in ogni caso non oltre il 30.6.2021), tutte le opzioni esercitate entro il periodo 2016; tuttavia, in tal caso, al termine del primo quinquennio, l’opzione non potrà essere rinnovata.

Inoltre, l’art. 56 del D.L. n. 50/2017, ha apportato al regime del patent box un’ulteriore novità, concernente la detassazione dei redditi prodotti dall’utilizzo congiunto di immobilizzazioni immateriali.

In tal caso, saranno detassati, nella misura del 50%, i redditi prodotti da immobilizzazioni immateriali (rientranti nella categoria dei beni agevolabili), appartenenti a singole tipologie di beni, collegati tra loro dal vincolo di complementarietà e che, utilizzati congiuntamente, realizzano:
• un prodotto o una famiglia di prodotti;
• un processo o un gruppo di processi.

Diversamente dalle disposizioni della normativa previgente, dove il gruppo di beni doveva essere di proprietà dello stesso soggetto, e quindi veniva considerato quale unico bene immateriale, con le recenti modifiche è venuta meno la disposizione che il gruppo di beni debba necessariamente appartenere al medesimo soggetto e, di conseguenza, la fattispecie che tale gruppo di beni sia da considerarsi quale unica entità.

Le modifiche summenzionate, apportate alla disciplina del patent box, sono entrate in vigore a partire dal periodo d’imposta 2017; quindi, sono valide per tutte le adesioni al regime che avverranno dal 2017 in poi.

Pertanto, alle opzioni esercitate sino al 31.12.2016, cioè a quelle relative ai periodi d’imposta 2015 e 2016, si applicheranno le disposizioni previgenti alla nuova disciplina.

Le recenti modifiche dell’art. 56 del D.L. n. 50/2017 saranno, pertanto, operative per le opzioni di adesione al regime, che saranno effettuate dal 2017 e, più precisamente, per i soggetti:
• con periodo coincidente con l’anno solare, per le opzioni esercitate dopo il 31.12.2016;
• con periodo non coincidente con l’anno solare, a decorrere dal terzo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2014, relativamente al quale le opzioni sono esercitate al 31.12.2016.

Sul punto, occorre mettere in rilievo il fatto che l’esclusione dei marchi d’impresa dall’agevolazione del Patent box è volta ad allineare la disciplina di tale regime fiscale alle linee guida dell’OCSE e, in particolare, alle raccomandazioni contenute nel documento “Countering Harmful Tax Practices More Effectively, Taking into Account Transparency and Substance”. Tale documento costituisce l’azione 5 del Beps (Base Erosion and profit shifting) Action Plan 2015 dell’OCSE.

 

5. Raccomandazioni OCSE del 2015

A seguito della modifica attuata dall’art.56 del D.L. n. 50/2017, sulla base delle raccomandazioni OCSE del 2015, appare opportuno dare definizione alle loro linee guida.

Con il termine Beps si intendono le pratiche fiscali dannose con cui viene sottratto reddito imponibile allo Stato di produzione o Stato fonte in favore di altri Stati che prevedono regimi fiscali più favorevoli. Tali pratiche fiscali elusive sottraggono ingenti risorse alle economie nazionali che potrebbero essere utilizzate per il bene comune: politiche di welfare, piani di consolidamento post-crisi, ecc. Pratiche fiscali di questo tipo incidono negativamente anche sulla fiducia da parte dei cittadini nei sistemi fiscali, contribuendo ad erodere il c.d. capitale civico.

Per tali ragioni, durante il summit del G20 del 19 giugno 2012, tenutosi in Messico, è stato affrontato il problema e, successivamente, durante il summit del G20 del 5-6 novembre 2012 è stato dato mandato all’OCSE di approfondire il tema.

L’OCSE ha poi presentato, durante la riunione del G20 del 19-20 luglio 2013 tenutasi a Mosca, un primo rapporto, l’Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting, in cui ha individuato un piano d’azione articolato su quindici misure, finalizzato ad affrontare il problema sul piano internazionale.

Il 16 novembre 2014 l’OCSE ha presentato un pacchetto di rapporti e, infine, il 5 ottobre 2015 sono stati pubblicati i risultati finali dell’intero progetto, i c.d. final reports.

I final reports rappresentano un pacchetto di misure di contrasto ai Beps che prevedono standard minimi in materia di scambio d’informazioni tra Paesi, di abuso dei trattati, di limitazione delle pratiche fiscali dannose, di scambio automatico di informazioni in sede di accordi fiscali tra multinazionali e Paesi (c.d. ruling) e di accordi tra le amministrazioni fiscali, per evitare che le azioni di contrasto alla doppia non imposizione si traducano in una doppia imposizione.

Il pacchetto di misure comprende in tutto 15 azioni. In questa sede, ci interessa la su richiamata azione 5 “Countering Harmful Tax Practices More Effectively, Takinginto Account Transparency and Substance”, che, con la finalità di contrastare le pratiche fiscali dannose, ha l’obiettivo di potenziare il suddetto requisito dell’attività sostanziale tramite il quale definire se un regime fiscale è dannoso e quindi facilita pratiche di erosione di basi imponibili.

Con riferimento ai regimi fiscali agevolati aventi ad oggetto beni intangibili, l’azione 5 analizza 16 regimi fiscali riferiti a tali beni, evidenziando come tutti siano non coerenti, in tutto o in parte, con il suddetto nexus approach. Nel documento relativo all’azione 5, si evidenzia anche come tale incoerenza diffusa sia riconducibile al fatto che la metodologia del nexus approach è stata elaborata nell’ambito del progetto Beps in via successiva rispetto all’introduzione di tali regimi fiscali agevolati.

Nel documento viene anche esplicitamente indicato che i marchi d’impresa devono essere tenuti fuori da regimi fiscali agevolati aventi ad oggetto beni immateriali, dato che tali beni intangibili si potrebbero prestare maggiormente a pratiche elusive di delocalizzazione dei redditi ad essi riferiti dai Paesi dove sono stati generati verso altri Paesi con fiscalità agevolata.
Per tale motivo, in Italia, il legislatore è di recente intervenuto con il DL n. 50/2017 citato, con cui i marchi d’impresa sono stati eliminati dal campo di applicazione della normativa del Patent box.
A tal proposito, si mette in luce che nel report dell’OCSE “Harmful Tax practices - 2017 Progress Report on PreferentialRegimes”, pubblicato il 16 ottobre 2017, il Patent box italiano non è più classificato come dannoso, fatta eccezione per il periodo compreso tra il 30 giugno e il 31 dicembre 2016, durante il quale erano ammesse all’agevolazione fiscale anche le domande di opzione relative ai marchi d’impresa.

 

Lecce, 18 febbraio 2019
Avv. Maurizio Villani
Avv. Lucia Morciano


AVV. MAURIZIO VILLANI
Avvocato Tributarista in Lecce
Patrocinante in Cassazione
www.studiotributariovillani.it - e-mail avvocato@studiotributariovillani.it

 

 

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Limiti di estensione del principio della diversa decorrenza degli effetti della notificazione nelle sfere giuridiche del notificante e del destinatario

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Competenze dei giudici su ipoteche di Equitalia

Il ricorso per la cancellazione di ipoteca iscritta su un immobile va proposto dinanzi al giudice tributario mentre la domanda al risarcimento del danno deve essere presentata al giudice ordinario

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Imposta di soggiorno: gli albergatori sono agenti contabili

I soggetti operanti presso le strutture ricettive assumono la funzione di agenti contabili

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Notifica agli “irreperibili”

La procedura semplificata prevista dal D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, art. 60, lett. e) va limitata ai soli casi di "irreperibilità assoluta" del contribuente

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La Corte Costituzionale e le commissioni tributarie

I giudici costituzionali invitano il legislatore a riformare la giustizia tributaria

Continua

Processo tributario

Particolari questioni processuali

Continua

Nulla la notifica a casa del familiare

La consegna della notifica deve avvenire nella casa di abitazione o presso il domicilio del notificando

Continua

Accesso in abitazioni private

Accesso in abitazioni private finalizzato alla verifica dei requisiti per l’agevolazione “prima casa”

Continua

Immediata esecutività delle sentenze

Via libera del Consiglio di Stato

Continua

Giurisprudenza della Corte di Cassazione

Questioni procedurali e notifiche delle cartelle esattoriali

Continua

La riforma della giustizia tributaria

E` auspicabile una necessaria e urgente riforma della giustizia tributaria per evitare il collasso in Cassazione

Continua

Le agevolazioni “acquisto prima casa”

Guida alle agevolazioni “acquisto prima casa”: requisiti, cause di decadenza e Legge di Stabilità 2016

Continua

Alla Consulta la decisione sul riclassamento per microzone

I Comuni possono attivare processi di revisione parziale del classamento delle unità immobiliari urbane ubicate in microzone comunali

Continua

Necessario il contraddittorio per l'iscrizione ipotecaria

I contribuenti possono contestare le iscrizioni ipotecarie non precedute da regolare contraddittorio

Continua

Processo tributario e C.T.U.

Anche nel processo tributario, le norme che lo disciplinano hanno previsto la possibilità per le Commissioni tributarie di avvalersi della CTU

Continua

Esecutività delle sentenze

Immediata esecutività delle sentenze in favore del contribuente e garanzie

Continua

Condoni fiscali e liti fiscali pendenti

Possibile definizione delle liti pendenti sulla base dei principi della rottamazione delle cartelle esattoriali e relative problematiche

Continua

Perplessità sulla notifica via Pec

Le recenti decisioni delle commissioni tributarie di merito muovono nella direzione di una invalidità della notifica delle cartelle esattoriali

Continua

Riscossione e interessi di mora

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora saranno ridotti al 3,5%

Continua

Riscossione: interessi di mora ridotti

Dal 15 maggio 2017 gli interessi di mora sono ridotti al 3,5%

Continua

La riforma dei consorzi di bonifica

Legge regionale n.1 del 3 febbraio 2017

Continua

Rottamazione delle liti fiscali pendenti

Art. 11 del Decreto Legge del 24 aprile 2017 n. 50

Continua

Condono delle liti fiscali pendenti

Proposta di modifica legislativa

Continua

Proposta di modifica legislativa

Modifica legislativa dell'art. 11 del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 (in G. U. S.O. N. 20/L del 24/04/2017, entrato in vigore il 24/04/2017)

Continua

Per la raccomandata vale la data di spedizione

In caso di spedizione degli atti tramite raccomandata, vale sempre la data di spedizione

Continua

Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Cassazione – Sesta Sezione Civile – Ordinanza n. 10989 depositata il 05 maggio 2017

Continua

Nullità del ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

Continua

Ricorso tributario

Il ricorso tributario è nullo per carenza di motivazione solo in casi di assoluta incertezza

Continua

Contraddittorio anche in sede di semplice accesso

Commento alla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Cass.24823/2015)

Continua

Modifica del condono fiscale delle liti pendenti

Parzialmente modificate le norme sul condono fiscale delle liti pendenti

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Accertamento analitico o induttivo?

Il principio di capacità contributiva limita il fisco nella scelta dell’accertamento analitico o induttivo

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I limiti degli accertamenti fiscali

La Corte di Cassazione ha ben delineato i presupposti per l’accertamento analitico–induttivo

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Opposizione agli atti esecutivi tributari

Qual è la competenza del giudice tributario in merito all’esecuzione forzata tributaria per il pignoramento in mancanza di notifica della cartella esattoriale

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Estratto di ruolo, termini per impugnare

Cassazione – Sez. Tributaria Civile – sentenza n. 13584 depositata il 30 maggio 2017

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Imposta di registro

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Il “Reverse charge” (quarta parte)

Ecco tutto quello che occorre sapere sul reverse charge in quattro articoli

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Con l’avvento del processo telematico sono intervenute le prime pronunce dei giudici sia di merito che di legittimità

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Petizione

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Contrasti giurisprudenziali della Corte di Cassazione. Modifiche legislative con effetti retroattivi (Habent sua sidera lites)

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Avvisi di accertamento Tarsu/Tia

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Le operazioni inesistenti nel reato di dichiarazione fraudolenta: inquadramento normativo e contrasti giurisprudenziali.

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Art. 11 Ddl semplificazione fiscale e obbligo del contraddittorio preventivo

Dibattito giurisprudenziale sull’obbligo del contraddittorio preventivo

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Piano Nazionale Anticorruzione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione auspica la riforma della giustizia tributaria

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Quadro sinottico delle rottamazioni 2016-2017-2018

Evoluzione dello strumento e differenze tra le tre definizioni agevolate

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Rottamazione-ter

Si avvicina la prima scadenza del 7 dicembre 2018

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Dai lavori parlamentari di conversione del D.L.N.119/2018

Nuovi poteri alla Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione

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TOSAP, sulla durata dell’occupazione del suolo pubblico

Sentenza della Corte di Cassazione, Sez.Trib. n.31718/2018

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La Corte di Giustizia dell'UE si esprime sulla legittimità degli studi di settore

Legittimi gli studi di settore dell’Iva purchè il contribuente possa difendendersi

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Al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

Pace fiscale, il saldo e lo stralcio delle cartelle rappresenta una sorta di "super rottamazione"

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Pace fiscale: stralcio automatico delle "mini cartelle", dubbi operativi e soluzioni normative

Facciamo chiarezza sui dubbi e sulla normativa legati allo stralcio delle "mini cartelle"

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Contribuenti in difficoltà e tributi, saldo e stralcio dei debiti

Contribuenti in difficoltà, al via il saldo e lo stralcio dei debiti tributari e previdenziali

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La riforma della giustizia tributaria approda alla Camera

Ecco i punti della proposta di Legge d'iniziativa dei deputati

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La plusvalenza sulla cessione dei calciatori: è provento ordinario

Il trasferimento di un calciatore rientra nella gestione ordinaria “accessoria” di una società sportiva

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Decreto semplificazioni e rottamazioni-ter

I contribuenti che hanno aderito alla c.d. rottamazione-bis e che non hanno versato entro il 7 dicembre 2018 le rate di luglio, settembre e ottobre, potranno accedere

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AGEVOLAZIONI FISCALI PER ATTRARRE RISORSE UMANE IN ITALIA

NORMATIVA E AGEVOLAZIONI FISCALI PER RICERCATORI, DOCENTI, LAVORATORI CONTRO-ESODATI E LAVORATORI IMPATRIATI

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Operazioni inesistenti e nullità dell'avviso di accertamento

E' nullo l’avviso di accertamento se la società cessionaria non era a conoscenza della frode fiscale posta in essere dalla società cedente

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La Corte di Cassazione e l'istituzione della sezione tributaria

La Corte di Cassazione e la necessità dell'istituzione di una sezione specializzata tributaria

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Decreto crescita, agevolazioni anche ai non iscritti all'AIRE

Cancellata la condizione di iscrizione all'AIRE dei lavoratori all'estero per usufruire delle agevolazioni in caso di rimpatrio

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Decreto “Sblocca-cantieri”, l'esclusione dalle gare pubbliche

Le irregolarità fiscali non definitive escludono le imprese dalle gare pubbliche

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Pace fiscale, dubbi sulla definizione delle liti

Dubbi interpretativi in merito alla definizione delle liti relative a sanzioni non collegate ai tributi

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Valore probatorio degli atti notori nel processo tributario

Gli atti notori hanno il valore probatorio proprio degli elementi indiziari nel processo tributario

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Regole e termini dell'accertamento con adesione

La mancata convocazione del contribuente non comporta la nullità del procedimento di accertamento

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Maxi benefici fiscali per i calciatori

Previste nuove agevolazioni fiscali per gli atleti professionisti che decidono di trasferirsi in Italia per svolgere le proprie attività sportive

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Passaggio del personale da Equitalia ad AdE Riscossione, dubbi di incostituzionalità

Tutti i dirigenti in forze presso il nuovo ente di riscossione non sono stati assunti mediante pubblico concorso, ma solo attraverso un mero passaggio diretto

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Trust e IMU (ICI), chi deve pagare?

Il soggetto passivo dell'ICI (oggi IMU) dei beni conferiti in un trust traslativo deve essere individuato nel trustee

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L’esercizio delle funzioni essenziali ed indifferibili della P.A.

La validità e l’efficacia diretta e immediata nei confronti dei terzi degli atti del funzionario di fatto in rapporto all’interpretazione delle norme erariali

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“Rottamazione ter” e “Saldo e stralcio”, riapertura dei termini

Chi è rimasto escluso ha ancora tempo fino al 31 luglio 2019 per accedere alle due tipologie di sanatoria

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Notifiche degli atti digitali nel processo telematico tributario

La circolare n.1/DF del MEF chiarisce modalità operative e criticità della notifica a mezzo pec

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Accertamento tributario e studi di settore

L'Amministrazione è tenuta ad attivare un contraddittorio con il contribuente se la sua redditività è gravemente incongruente rispetto agli studi di settore

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Separazione tra i coniugi e agevolazioni prima casa

Separazione o divorzio: se si vende la casa coniugale prima dei cinque anni si perdono le agevolazioni per la prima casa?

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La riforma della giustizia tributaria

La riforma della giustizia tributaria e il confronto con le esperienze straniere

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Esecuzione sui beni di un fondo patrimoniale

Quando è possibile l'esecuzione sui beni del fondo? Ecco qual è il criterio per poter procedere

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Si parla di tasse e manette e mai di difesa del contribuente

Ciò che manca nell’attuale dibattito politico è l’approfondimento sul concetto di “evasione fiscale” e l’analisi sui grossi limiti di difesa che ha l’onesto cittadino

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“Rottamazione-ter”: riapertura dei termini per chi è rimasto escluso

Prevista nella bozza di decreto legge fiscale una nuova scadenza al 30 novembre 2019 per aderire alla rottamazione-ter

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Le cartelle esattoriali e i condoni fiscali

In tema di condoni fiscali, spesso viene dibattuto il problema se la cartella esattoriale rientra tra gli atti condonabili

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Calcolo del valore della rendita vitalizia, i dubbi di costituzionalità

Il calcolo del valore della rendita vitalizia ai fini dell’imposta di registro è illogico e arbitrario: i dubbi di costituzionalità

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Il concorso del consulente fiscale negli illeciti tributari

I recenti arresti della giurisprudenza di legittimità

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Il termine per il deposito del condono fiscale è ordinatorio

Il termine previsto per il deposito dell'istanza di sospensione presso l'organo giurisdizionale innanzi al quale pende la controversia ha natura ordinatoria

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Notifica della cartella di pagamento a mezzo pec

La notifica della cartella di pagamento può avvenire sia allegando al messaggio PEC un documento informatico sia una copia di documento in originale cartaceo

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Le società di comodo, principi di congruità e coerenza

Il mancato raggiungimento del livello minimo di ricavi e proventi della società dovuto a situazioni oggettive e straordinarie deve essere provato dal contribuente

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La motivazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali

In sede di contestazione degli avvisi di accertamento degli estimi catastali è bene eccepire il difetto di motivazione alla luce dei principi della Cassazione

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L’opposizione all'esecuzione in ambito tributario

Le controversie su atti di esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica o dell’intimazione a pagare devono essere fatte valere dinanzi al giudice ordinario

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I principi della Corte di Cassazione in tema di accertamenti fiscali

La mancanza di autorizzazione alle indagini bancarie rende le stesse illegittime ove si sia tradotta in un concreto pregiudizio per il contribuente

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Esenzione IMU e “alloggi sociali” dell'Arca

Gli “alloggi sociali” dell’ARCA (Agenzia regionale per la casa e l'abitare, ex I.A.C.P.) sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Riforma della giustizia tributaria: NO alla Corte dei Conti!

Ecco perchè la giustizia tributaria gestita dalla Corte dei Conti è dannosa per il cittadino - contribuente

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La motivazione rigorosa degli accertamenti catastali

L'attribuzione d'ufficio di un nuovo riclassamento impone all'amministrazione di specificare in modo chiaro nell'avviso di accertamento le ragioni della modifica

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Fondo patrimoniale e fisco, iscrizione ipotecaria sui beni del fondo

L'iscrizione ipotecaria è ammissibile anche sui beni facenti parte di un fondo patrimoniale a determinate condizioni

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Imu: le novità fiscali 2020

La legge di bilancio 2020, nel riorganizzare la tassazione comunale sugli immobili, ha ridefinito alcuni profili dell’Imu e disposto l’abrogazione della TASI

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Abitazione principale in tema di ICI e IMU

La Cassazione sull'abitazione principale ai fini IMU e ICI: il nucleo familiare non solo vi deve dimorare stabilmente, ma vi deve risiedere anche anagraficamente

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Coronavirus: urgenti modifiche al D.L. n. 11/2020 per la giustizia tributaria

Ecco quali sono le necessarie ed urgenti modifiche per disciplinare modo organico la giustizia tributaria e per non creare contrastanti comportamenti processuali

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Le novità del “Decreto liquidità imprese” nel processo tributario

Ecco quali sono le misure urgenti adottate in materia di giustizia tributaria nel periodo di emergenza Covid-19

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Sospesi i termini per le agevolazioni prima casa

Ecco quali sono le importanti novità in relazione alle agevolazioni prima casa del "Decreto liquidità"

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Decreto "Cura Italia": i chiarimenti della Corte dei Conti

La Corte dei Conti chiede l'intervento del legislatore per il disallineamento dei termini fiscali

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Sospensione dei versamenti per imprese e lavoratori autonomi

Il Decreto liquidità imprese ha disposto anche specifiche misure tributarie che impattano sui termini dei versamenti previsti per imprese e lavoratori autonomi

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Covid-19: misure adottate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione

Il Decreto Legge "Cura Italia" ha disposto anche specifiche misure che impattano su termini di pagamento e attività di riscossione

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Sconvolte le fonti del diritto

Disposizioni sull’attività di contenzioso degli enti impositori nel periodo di emergenza Covid-19

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Notifiche atti tributari e compiuta giacenza

Il Decreto “Cura Italia” ha previsto alcune novità in relazione alla notifica degli atti tributari riviste e modificate dall’emendamento approvato dal Senato

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Covid-19: il Governo utilizza verbi inappropriati ed inefficaci

E' auspicabile una riforma strutturale del fisco, riprendendo lo spirito innovatore della Legge delega per la riforma tributaria del 1971 con leggi chiare e precise

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Il giudice dell’esecuzione decide sulla legittimità di possibili vizi

Esecuzione forzata tributaria: i principi della Cassazione relativi all’individuazione della giurisdizione competente, tra tributaria o ordinaria

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Termini sospesi anche per gli accertamenti con adesione

Come calcolare il periodo di sospensione dei termini nell'accertamento con adesione

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Recenti arresti giurisprudenziali in tema di operazioni inesistenti

I principi di diritto della Corte di Cassazione sulla fatturazione soggettivamente inesistente

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Necessaria ed urgente riforma della giustizia tributaria

Il giudice tributario deve essere ed apparire indipendente dal MEF perché la terzietà e l’imparzialità sono prerequisiti fondamentali

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Covid-19: sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori

La proroga di 85 giorni dei termini di decadenza per l'accertamento è prevista solo per l'anno di imposta 2015

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Cartella per maggiori imposte, il contribuente può correggere la dichiarazione dei redditi

Il contribuente può contestare la maggiore imposta richiesta a fronte di un errore nella dichiarazione dei redditi presentata dallo stesso contribuente

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Valida la clausola nel contratto di locazione ad uso non abitativo

S.U. Cassazione: il conduttore di un immobile ad uso diverso da abitazione può farsi carico di ogni tassa, imposta, e onere relativo ai beni locati

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La competenza territoriale dell'agente della riscossione

Processo tributario, la competenza territoriale spetta alla Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione è ubicata la sede dell'Agente della Riscossione

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“Decreto Rilancio” e contributo a fondo perduto

Ecco cosa prevede il bonus a fondo perduto introdotto con il c.d. “Decreto Rilancio”

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Coronavirus: la forza maggiore in ambito tributario

Il mancato versamento delle imposte dovuto alla crisi di liquidità derivante dall’attuale emergenza Covid-19 si configura la causa di forza maggiore

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Controlli bancari: è necessaria l'autorizzazione

Cassazione: la mancanza della autorizzazione preclude l'utilizzabilità dei dati bancari acquisiti

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Notifiche e accertamenti fiscali dei redditi di impresa

La Corte di Cassazione si è espressa sulla particolare questione della percentuale di ricarico

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Decreto Rilancio: quale proroga per gli accertamenti per gli anni 2014 e 2015?

Attenzione ai termini di decadenza per gli avvisi di accertamento relativi agli anni 2014 e 2015

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Lite temeraria, abuso del diritto di impugnazione

La nozione di abuso del diritto di impugnazione consistente in un ingiustificato aumento del contenzioso

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Giudici tributari: emolumenti arretrati pagati entro 120 giorni

Compensi giudici tributari: ecco qual è il regime di tassazione degli emolumenti dei giudici tributari

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Emergenza Covid-19, somme all’Agenzia delle Entrate e all’ADER e non ai contribuenti!!!

La grave crisi economica e sanitaria che stiamo attraversando rappresenta l’opportunità per realizzare finalmente una riforma della giustizia tributaria

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Contraddittorio e prova di resistenza

L'inosservanza del termine dilatorio di 60 gg per l'emanazione dell'avviso di accertamento determina di per sé l'illegittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus

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L’accertamento dei valori secondo la Corte di Cassazione

Accertamenti tributari: non è necessario che gli elementi assunti a fonte di presunzioni siano plurimi potendo il convincimento del giudice fondarsi su un solo elemento

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Invito al contraddittorio, cosa cambia dal 1° luglio 2020

Dal 1° luglio 2020, il mancato avvio del contraddittorio mediante invito notificato comporta l’invalidità dell’avviso di accertamento

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti fiscali

Un atto legittimamente assunto in sede penale e trasmesso all'amministrazione tributaria entra a far parte del materiale probatorio che il giudice tributario valuta

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Il decreto semplificazioni complica la vita agli operatori economici

Il Decreto Semplificazioni invece di semplificare complica notevolmente la vita agli operatori economici impedendogli di partecipare alle gare di appalto pubblico

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La Corte di Cassazione sugli accertamenti bancari

Al fine di superare la presunzione posta a carico del contribuente, non è sufficiente una prova generica ma è necessaria una prova analitica di ogni movimentazione

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La leggitimità dei decreti-legge secondo la Corte Costituzionale

E' opportuno controllare se i D.L. abbiano scrupolosamente rispettato le condizioni previste dalla legge, soprattutto alla luce dei principi dettati dalla Consulta

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Il diritto al contraddittorio del contribuente

Lunedì 27 luglio 2020 si festeggiano i 20 anni dello Statuto dei Diritti del Contribuente approvato con legge n. 212 del 27 luglio 2000

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Diversi termini di notifica degli avvisi di accertamento

Con le modifiche sul Decreto Rilancio, bisogna distinguere le proroghe dei termini di decadenza delle notifiche dell’Agenzia delle entrate e degli Enti territoriali

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Nuove disposizioni speciali fino al 31 ottobre 2020

Ecco qual è la disciplina speciale per la gestione del processo civile con efficacia limitata al 31 ottobre 2020

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Estimo: obligo di motivazione dell’accertamento catastale per l'Amministrazione Finanziaria

Obbligo di motivazione se l'Agenzia del Territorio procede all'attribuzione d'ufficio di un nuovo classamento ad un'unità immobiliare a destinazione ordinaria

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Direttrici di fondo per la Riforma della giustizia tributaria

In vista della presentazione alla Commissione Europea del Piano Nazionale delle Riforme si torna a parlare di riforma generale del fisco e della giustizia tributaria

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Esenzione IMU anche per i coniugi che risiedono in Comuni diversi

I coniugi che vivono distanti l’uno dall’altro, possono usufruire dell’esenzione dall’’Imu, ciascuno per la propria abitazione principale

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L’iscrizione nel ruolo straordinario

Ai sensi dell'art. 19 del D.lgs. n. 546 del 1992 il ruolo e la cartella di pagamento rientrano tra gli atti impugnabili nel processo tributario

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La notifica tramite privati

Quando è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario tramite posta privata senza relativo titolo abilitativo?

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Superbonus 110%: quando applicare lo sconto in fattura e la cessione del credito

Spese per gli interventi che consentono l'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali

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Processo tributario: la valutazione della perizia di parte

Il cattivo esercizio del potere di apprezzamento di prove non legali da parte del giudice di merito non dà luogo ad alcun vizio denunciabile con ricorso in Cassazione

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Prime criticità del Decreto Semplificazione in materia di appalti

La modifica alla disciplina degli appalti pubblici è destinata ad incidere in modo fortemente negativo su tutti gli operatori economici che rischiano di essere esclusi

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Scissione dei termini di notifica per posta

La delicata questione della scissione dei termini di notifica per posta degli atti tributari impositivi

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Omesso versamento dell'IVA e patteggiamento

Omesso versamento IVA: l'estinzione dei debiti tributari prima dell'apertura del dibattimento non costituisce presupposto di legittimità del patteggiamento

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Presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

Ecco cosa prevede la giurisprudenza in tema di presunzioni di cessione e di acquisto dei beni

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Riforma della giustizia tributaria, proposta di legge delega

Ecco la proposta di legge che si prefigge di riformare la giustizia tributaria, un’esigenza largamente avvertita nella società e condivisa dagli addetti ai lavori

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Superbonus 110%, la pignorabilità del credito fiscale dei condomini

Il Condominio può recuperare quanto dovuto dal condòmino moroso nel caso di cessione del credito in ambito del Superbonus 110%?

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Notifiche di atti di accertamento per posta

Su tale questione si registrano decisioni di segno difforme e divergente nella giurisprudenza di legittimità della Corte di Cassazione

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Il giudicato nei confronti dell'agente della riscossione

Il giudicato formatosi tra il contribuente e l'Agente della Riscossione spiega in ogni caso effetti anche nei confronti dell'ente impositore

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La crisi del processo tributario durante la pandemia Covid-19

A seguito dello stato di emergenza nazionale da COVID-19

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Le presunzioni nel diritto tributario

La Corte di Cassazione nel decidere varie questioni di diritto tributario ha più volte precisato la natura giuridica delle presunzioni

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Il MEF firma il Decreto sui provvedimenti giurisdizionali digitali

Firmato il Decreto del MEF che stabilisce le regole tecnico-operative applicabili ai giudizi presso le Commissioni tributarie di ogni ordine e grado

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Cartelle di pagamento: notifiche agli irreperibili

Cosa accade nel caso di irreperibilità del destinatario della cartella di pagamento o di rifiuto di riceverne la copia?

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La video udienza nel processo tributario

Finalmente, dopo due anni, è stata resa operativa la video udienza nel processo tributario

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ICI (IMU) sulla dimora abituale se l'altro coniuge si è trasferito

Spetta l'esenzione Ici (Imu) sulla dimora abituale di un solo coniuge se l'altro si è trasferito in un'altra abitazione?

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La motivazione degli atti fiscali

Cassazione: il principio secondo il quale la cartella esattoriale, ove non preceduta da un avviso di accertamento deve sempre essere motivata in modo congruo

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Agevolazioni prima casa e dichiarazione di trasferimento

Come noto, le agevolazioni prima casa sono rivolte al contribuente che per la prima volta acquista la piena proprietà o la nuda proprietà

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Operazioni soggettivamente inesistenti

L'art. 8, decreto-legge n. 16/2012 trova applicazione per i costi relativi a fatture soggettivamente inesistenti, in quanto il costo riportato in fattura è effettivo

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Il divieto di ius novorum in appello

Cass. n.5160/2020: il divieto di ius novorum in appello si applica anche nei confronti dell’Ufficio finanziario

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Ristretta base azionaria e presunzione di distribuzione degli utili occulti

La presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati nelle ipotesi di società a ristretta base partecipativa

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Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

Non è precluso al contribuente il ricorso alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà

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Omessa dichiarazione, quali costi deducibili?

L’Ufficio viola il principio costituzionale della capacità contributiva se non considera anche solo induttivamente i costi relativi ai maggiori ricavi accertati

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La giustizia tributaria oggi e le proposte di riforma strutturale

Il nuovo governo Draghi ha giustamente inserito tra i punti del programma la riforma fiscale che deve avere l’ambizione di ridisegnare tutto il sistema impositivo

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Abrogazione IRBA: la controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

La controversa questione dei rimborsi per gli anni precedenti al 2021

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Decreto Sostegni del 19 marzo 2021 (art. 4 e 5)

Il Decreto Sostegni contiene le misure volte ad aiutare coloro che soffrono dei gravi effetti economici dovuti alla pandemia di Covid-19

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La necessaria riforma strutturale della giustizia tributaria

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto, all’interno della riforma fiscale, anche la riforma della giustizia tributaria.

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Illegittimo il collegio giudicante composto con giudici applicati

Il PNRR include espressamente la riforma della giustizia tributaria nel novero dei prioritari interventi di riforma del nostro sistema giudiziario

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La nuova giustizia tributaria

La Commissione Interministeriale MEF-Giustizia per la riforma della giustizia tributaria ha terminato i lavori con la relazione finale inviata al Governo

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Le problematiche del superbonus 110%: la tempesta perfetta

In questo articolo parliamo della normativa del superbonus 110% (artt. 119 e 121 D.L. n. 34 del 19/05/2020, convertito, con modifiche, dalla Legge n. 77 del 17/07/2020)

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Gli esigui compensi dei giudici tributari

Questo articolo dimostra l’esiguità dei compensi dei giudici tributari rispetto agli altri magistrati onorari

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Verso la riforma della giustizia tributaria

In questo articolo analizziamo i numeri e le criticità della giustizia tributaria oggi

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Verso la riforma della riscossione

Il fisco dal 2015 a oggi incassa miliardi di interessi più del dovuto

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Perché il Governo tarda a presentare la Legge Delega?

Il Governo il 5 ottobre 2021 ha presentato la Legge Delega di riforma fiscale, che il Parlamento il 15 novembre c.a. ha iniziato ad esaminare

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Comunicato - Estratto ruolo

Il Senato ha approvato l’emendamento che rende inammissibile il ricorso avverso l’estratto di ruolo

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Non impugnabile l'estratto di ruolo: nuova legge

Non impugnabile l'estratto di ruolo, l'Agenzia delle Entrate scrive la nuova legge

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Il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

La Suprema Corte chiarisce il confine tra credito d’imposta non spettante e inesistente

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Impugnabilità retroattiva estratti di ruolo, parola alle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite dovrà decidere sulla impugnabilità retroattiva o meno degli estratti di ruolo

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Riforma della giustizia tributaria, i giudici tributari di oggi

Quando si auspica la riforma strutturale della giustizia tributaria, è utile rileggere gli articoli che disciplinano la nomina degli attuali giudici tributari

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La cartella di pagamento sottoscritta con le firme “PAdES” o “CAdES”

La cartella di pagamento sottoscritta con firma digitale “CAdES”, anziché con firma digitale “PAdES”, è valida stante l’equivalenza tra le firme

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Riforma della giustizia tributaria, i 10 principi fondamentali

MEF e Ministero della Giustizia hanno deciso di istituire un Gruppo tecnico operativo per predisporre uno schema normativo per la decisiva riforma della Giustizia

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Inesistente la notifica effettuata tramite pec non iscritta nei pubblici registri

La notifica degli atti tributari effettuata mediante un indirizzo di posta elettronica certificata non iscritta nei pubblici registri è inesistente

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Nasce la quinta magistratura

Disegno di Legge del Governo A.S. 2636 recante "Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari", con due relazioni illustrative e tecniche dell'01.06.22

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Gli “alloggi sociali” sono esenti da IMU

Gli “alloggi sociali” dell’Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare - c.d. ARCA - sono esenti dal pagamento dell’IMU

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Finalmente nasce oggi la quinta magistratura tributaria

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la riforma strutturale della giustizia tributaria e la riforma parziale del processo tributario

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Nasce la quinta magistratura tributaria

La Riforma della giustizia tributaria e del processo tributario, principali decorrenze

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Nuova quinta magistratura tributaria

Riforma della giustizia tributaria e assurdo sciopero degli attuali giudici tributari onorari

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Esenzione IMU ai coniugi residenti in comuni diversi

La Corte Costituzionale riconosce l'esenzione dell'IMU ai coniugi residenti in comuni differenti (Sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022)

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Modifiche alla mediazione e alla conciliazione nel processo tributario

Le modifiche introdotte dalla L. n. 130/2022 agli istituti deflattivi della mediazione e della conciliazione nel processo tributario

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La prova testimoniale nel processo tributario

La prova testimoniale nel processo tributario: evoluzione normativa e giurisprudenziale

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Il discrimen tra appalto genuino di opere o servizi

La Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia – Sezione Staccata di Lecce, con sentenza n. 2893/22 del 07 novembre 2022

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La giustizia tributaria e le cause fino a 3 mila euro

Riforma della giustizia tributaria: dal 1 ° gennaio 2023 il giudice monocratico decide le cause fino a 3.000 euro

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Particolare tenuità del fatto nell'omesso versamento dell'Iva

Non punibilità per particolare tenuità del fatto e applicazione ai reati con soglia di punibilità: il caso dell'omesso versamento dell'Iva

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“Tregua fiscale 2023”: ravvedimento speciale delle violazioni tributarie

La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Il condono fiscale e la confisca di cui all'art. 12-bis D.lgs. 74/2000

Profili problematici e compatibilità tra i due istituti nel sistema penale - tributario

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La sospensione degli accertamenti fiscali nel periodo d'imposta 2016

Gli accertamenti relativi al periodo d'imposta 2016 sono scaduti il 31.12.2022

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Contributi di bonifica, l’onere probatorio della sussistenza dei presupposti di esigibilità

I Consorzi di Bonifica sono enti pubblici economici aventi natura privatistica e responsabili della realizzazione e manutenzione di opere di bonifica idraulica

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“Tregua fiscale 2023”: definizione agevolata degli avvisi bonari

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’articolata casistica di sanatorie tese a consentire una vera e propria “tregua fiscale” ad ampio raggio

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Rottamazione Quater: rapporti con carichi affidati da Casse ed Enti

Possono aderire alla rottamazione dei debiti contributivi solo i liberi professionisti iscritte alle Casse previdenziali che hanno deciso di aderire alla sanatoria in c

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Prelievi e versamenti non giustificati sul conto corrente

La corretta interpretazione dell'art. 32, co.1, D.P.R. 600/1973 fornita dalla Corte Costituzionale - ​​​​​​​Commento a sentenza - Corte Costituzionale 31 gennaio 2023

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Definizione agevolata delle controversie tributarie

Estinzione del processo, attenzione alle trappole processuali previste dalla legge

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L’evoluzione dell'onere della prova nel processo tributario

Le novità in materia di onere probatorio introdotte con la L. n. 130/2022 hanno permesso di riequilibrare il rapporto tra il fisco ed il contribuente

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Il giudizio tributario in composizione monocratica

Il giudizio tributario in composizione monocratica alla luce della L. 130/2022 e delle modifiche introdotte dal D.L. 13/202

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Le sanzioni tributarie e la gravità del comportamento

Le sanzioni tributarie devono essere commisurate alla gravità del comportamento. Commento a sentenza Corte Costituzionale n. 46 del 25.01.2023

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Ulteriori modifiche alla giustizia tributaria

Ecco quali sono le altre modifiche nei procedimenti del contenzioso tributario nel Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale all’articolo 17

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Sentenze assoluzione: la reintrodotta inappellabilità da parte del PM

La riforma della Giustizia e la reintrodotta inappellabilità da parte del PM delle sentenze di assoluzione nel caso dell'omessa dichiarazione

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Le principali novità della delega fiscale

​​​​​​​La Camera in seconda lettura, venerdì 4 agosto 2023, ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega al Governo per la Riforma Fiscale

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La motivazione degli atti impositivi prima e dopo la delega fiscale

La Legge Delega n. 111 del 09 settembre 2023 prevede l’adozione da parte del Governo di decreti legislativi finalizzati alla revisione del sistema tributario

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La fase istruttoria (prima e dopo la delega fiscale)

​​​​​​​La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la fase istruttoria del processo tributario. Vediamo come è disciplinata oggi

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Atti dell'amministrazione finanziaria (prima e dopo la delega fiscale)

La delega fiscale ha modificato sostanzialmente la normativa degli atti dell’Amministrazione finanziaria. Vediamo come è disciplinato oggi l’istituto

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Schema di decreto legislativo recante revisione del sistema sanzionatorio

Audizione del 26 marzo 2024 alle Commissioni riunite Giustizia e Finanze della Camera dei deputati

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Riforma della riscossione fiscale: proposte di modifiche legislative

Audizione dell’08 maggio 2024 presso la VI Commissione Finanze della Camera dei deputati, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo

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Concorso magistrato tributario, come si deve svolge

Concorso magistrato tributario: le corrette modalità di svolgimento della prova selettiva

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Riforma della riscossione fiscale

Il "ricatto" dei rimborsi fiscali: la compensazione volontaria diventa compensazione forzata

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Autotutela sostitutiva e unicità dell'accertamento

L'ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite e le modifiche introdotte dal D.Lgs. n. 219/2023

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Riforma della riscossione fiscale

Proposte di modifiche legislative

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Primo concorso di magistrato tributario

Critiche in tema di titoli di preferenza a parità di merito. Aggiungere avvocati e commercialisti

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Il concorso di magistrato tributario

Con la nascita della Quinta Magistratura Tributaria, finalmente, nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 07/06/2024 è stato pubblicato il bando del primo concorso.

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Concorso magistrato tributario

Esempio di prova preselettiva di diritto processuale tributario.

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Comunicato: concorso magistrati tributari, domande presentate

Bando di concorso per il reclutamento per il reclutamento di 146 magistrati tributari - Domande presentate

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Concorso magistratura tributaria

Rinvio al 29 novembre 2024 della pubblicazione delle informazioni relative alla prova preselettiva

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