Covid-19, crisi epocale e globale: l'importanza della gestione e della cultura finanziaria

La data del 3 Giugno 2020 indicherà nei libri di Storia (sperando ritorni ad essere materia scolastica) la tanto auspicata riapertura a circa tre mesi dopo la chiusura totale (c.d. lockdown) delle attività non essenziali, ed anche il ritorno alla libera circolazione delle persone tra regioni e, in parte, anche tra gli Stati della Comunità Europea, seppure con le precauzioni ancora dovute in termini di prevenzione della salute e contagi. E, leggendo le indagini Istat circa le reazioni dei cittadini alla chiusura totale, appare un quadro sostanzialmente positivo; si veda in proposito, il seguente collegamento: https://www.istat.it/it/archivio/243357.
Da una personale analisi, eseguita utilizzando un normalissimo foglio di lavoro, dei casi contagi-guariti-deceduti su dati del Ministero della Sanità emergerebbe che, considerando la popolazione italiana totale essere costituita di 60.359.546 abitanti, l'incidenza percentuale dei Casi Totali rispetto alla Popolazione Totale non è poi un'enorme cifra (si veda Tab. 1).
Tab. 1 - Casi Covid-19 rilevati e popolazione totale (Dati Ministero della Sanità)
Certo, le perdite ci sono state e sull'aspetto emotivo e psicologico non si può discutere: il dramma vissuto da chi ha perso persone care, genitori, nonni, amici è sempre enorme. Ho elaborato tale tabella solo per cercare di evidenziare quali siano i veri problemi o momenti difficili e contemporaneamente cercare di distinguerli da quelli che sono invece piccole difficoltà anche non gravi.
La crisi scaturita dall'emergenza sanitaria (Covid-19) per quanto credo di aver compreso e, onestamente, non so quanto della stessa ancora non conosco, certo è che ogni giorno si aggiunge un nuovo tassello e nuove domande sorgono sulla sua origine o causa. Mi viene in mente la canzone di Lucio Battisti con "Il Nastro Rosa" ... Nella realtà, esistono, però, cose che non possono essere lasciate all'avventura. Ci sono aspetti che richiedono una Pianificazione concreta fondata su progetti messi giù (nero su bianco o anche in technicolor se necessaria miglior visualizzazione).
E, la crisi Covid-19, secondo mio modestissimo parere, non è che lo spunto che rileva aspetti non collimanti già incontrati durante la mia attività prima dell'arrivo dell'agente segreto Covid-19, come mi piace chiamarlo, anche per abbassare lo stress delle persone quando sentono dell'argomento e, aiutare con del sano e corretto umorismo a ragionare razionalmente sul fatto, sul vissuto, sul preventivato ma non realizzato. Perché, per quanto possa essere facile "dare la colpa a ...", non è però la soluzione e certo quel tentativo di discolparsi non eviterà, a fronte di ulteriori ed inevitabili aggravamenti futuri, le incertezze e relative instabilità.
Insomma, aspetti, come pezzi di puzzle senza il loro match perfetto, simile magari ma non corretto.
Ebbene, oggi sempre più percepisco ed ascolto spesso malumori, arrabbiature nonché elevate situazioni malsane di stress da persone che prima del lockdown affermavano di essere a posto e non aver bisogno di incontrare nuove opportunità, nuove conoscenze per approfondire necessità, magari non o poco soddisfatte mediante l'attuale posizione finanziaria con l'Azienda bancaria con cui attualmente operano e con il rispettivo collaboratore consulente. Davano per scontato che tutto, nel mondo finanziario, è standardizzato a partire dal servizio base del conto corrente. Quindi, la non necessità a cambiare salvo cercare di prendere per portare dove già si trovano: piace il gioco facile. Insomma, si percepivano chiusure umane ingiustificate su aspetti che oggi, invece, stanno dando i problemi di liquidità di cui si sente anche parlare sui media o nelle testimonianze in video chat e webinar che hanno visto il loro ruolo crescere durante il lockdown e, pertanto, stanno alimentando ulteriore, elevata e indesiderata incertezza erroneamente imputata alla crisi covid che da sanitaria è diventata non finanziaria, come era quella del 2008 scaturita da quella americana dei mutui subprime, ma grave crisi economica: l'incapacità delle forze politiche a non aver immediatamente saputo affrontare l'emergenza sanitaria su scala globale, per quanto sembra che gli strumenti potevano già in parte esserci salvo implementarli e rafforzarli e, fors'anche il non aver ascoltato o compreso completamente quanto il CEO di Microsoft, Bill Gates, aveva annunciato, allarmando anche, in un discorso TEDs TALK circa la necessità urgente di rimediare al Gap che ora si è rivelato tale: la non preparazione ad affrontare un'epidemia globale. Viene da pensare, forse, quel discorso è parso troppo allarmistico o l'ingresso di Bill con il bidone sul palco lo ha fatto sottovalutare e, dunque, la Comunità Internazionale tutta ha lasciato cadere nel dimenticatoio quelle che, invece, erano valide argomentazioni di incapacità globale.
A tale non presa di coscienza effettiva si aggiungono senz'altro i tagli di risorse alla sanità che, non penso di sbagliarmi di troppo, siano stati la miccia esplosiva dell'emergenza illuminata dal Coronavirus o Covid-19 in quanto hanno messo in evidenza l'incapacità di provvedere rapidamente all'aumentata richiesta di assistenza ospedaliera, terapie intensive, macchinari e strumenti...
Temo che il non ascolto stia purtroppo continuando (come un'infezione permanente della cultura) e che, prossimamente, sfocerà in un'altra emergenza legata per l'appunto, alla Cultura.
La Cultura Finanziaria (ma non solo) è da parecchio tempo, in quanto parte fondamentale dell'Educazione poco o nulla considerata, sotto la lente di ingrandimento da parte di emeriti professori, analisti, psicologi...
In quanto, Consulente Finanziario investito dell'importante ruolo sociale di trasferire cultura finanziaria, anche seguendo la nuova normalità data dalla digitalizzazione anche negli incontri, ricordo che la cultura deve diventare un obiettivo prioritario. Sperando comunque, da umano, che si ritorni anche alle relazioni tradizionali alla stretta di mano e un bicchiere di brindisi al reciproco sviluppo nel pieno rispetto di etica, trasparenza e reciprocità.
Ed è tristemente vero, in Italia è scarsa se non pressoché nulla: una lente alla luce del sole crea calore, il calore provoca scintille, le scintille se intorno tutto è secco come è la sotto cultura, ecco, l'ambiente ideale per il nuovo virus o pericolo.
Infatti, la chiusura totale delle attività non essenziali già ha messo in evidenza la citata enorme carenza di liquidità provocata dalle interruzioni del lavoro, quindi, rapida tendenza all'azzeramento degli incassi per effetto delle difficoltà nei pagamenti come conseguenza della riduzione di fatturato. Viene da pensare ad una mal gestione della contabilità di base e, allora, la domanda che adesso sorge naturale dov'è tutta quella elevata confidenza (overconfidence) relativa al non considerare necessario incontrare nuove opportunità per comprendere l'effettiva compatibilità di quanto si è fatto con le esigenze e/o i progetti personali, familiari e aziendali, se fossero o meno coperti tutti gli aspetti compresi quelli di tenuta in casi estremi? Alla scarsità di liquidità privata e, per liquidità si intendono le risorse immediatamente disponibili per i pagamenti dei debiti, appunto, si aggiunge l'enorme debito pubblico italiano al quale ora, si sommano gli enormi costi dei provvedimenti contro il coronavirus.
Vero, l'obbligata chiusura totale deve essere compensata da aiuti governativi, ma quando lo Stato è già in pieno rosso di bilancio?
Tutto un susseguirsi a trovare equilibri che di fatto non ci sono o sono eccessivamente precari o dai quali si è lontani, una cosa - ahimè - è sicura: qualsiasi debito deve essere rimborsato e il cadere in profondo default non è mai una soluzione ottimale poiché da ogni default ci si deve comunque rialzare.
Ora, l'Italia è un paese con già una pesantissima, onerosa pressione fiscale costituita da imposte, dirette e indirette, imposte sui redditi di vario tipo e di varia natura (sto qui semplificando perché sono assurde le miriadi di denominazioni presenti o balzelli di oneri e costi fiscali, nella giungla del diritto tributario e della collegata relativa normativa fiscale) e, poi, le diverse tasse e i vari diritti e bolli vari, per quanto sia giusto che i servizi siano remunerati (che spesso sosteniamo o meglio pochi onesti contribuenti, i soliti paganti sostengono), non è giusto pagare Imposte e tasse a fronte di servizi pubblici fantasmi o quasi. Dietro c'è sicuramente, tutta un'altra severa argomentazione. Ad esempio, quella relativa all'evasione fiscale alla quale si aggiungono le varie leggi di condono ossia, mi permetto definire, una sorta di legalizzazione dell'evasione?
Cosicché, oggi si pensa a come andare in equilibrio: da un lato un enorme preesistente da tempo Deficit/PIL, dall'altro enormi "promesse" fatte per andare incontro al dovuto lungo lockdown che ha arrestato lavori, commesse ed occupazione in genere provocando ritardi di ricavi e di pagamenti.
Tante volte si sente dell'urgenza di dover fare investimenti, della necessità di fare investimenti costruttivi, ma poi la gestione degli stessi non considera l'indotto, se così posso chiamarlo, ovvero le incombenze straordinarie che sopraggiungono interrompendo gli investimenti iniziati in corso di realizzazione con i relativi danni economici oltre che finanziari. Questo riferito al livello macroeconomico, vale anche al livello micro, ossia la singola azienda, la piccola impresa e, addirittura, la prima impresa di tutti i tempi, quella familiare. Anche la Famiglia nel suo nucleo ha e deve avere un bilancio da rispettare al fine di mantenere almeno un tenore di vita decente senza lussi voluttuari, ma rispettabile non senza tetto (protezione).
In merito, si legga il mio primissimo articolo intitolato "Pianificazione Finanziaria Familiare, un metodo valido oggi e domani".
Fig. 1 - Metodo della pianificazione finanziaria per progetti
In altri termini, la Pianificazione Finanziaria è una funzione fondamentale per tutti noi, aziende, imprenditori, liberi professionisti, artigiani, operai, fattorini, casalinghi, studenti anche. La dimensione inizialmente non è così rilevante (contrariamente a quanto generalmente i consumatori credono) quanto la priorità di iniziare a costruire, affiancati da un bravo Consulente Finanziario, piani di investimento che se compresi e realizzati consapevolmente sono veri e propri piani di risparmio.
Il Consulente Finanziario non vende prodotti come dice chiaramente il nome stesso, consiglia Servizi, ossia crea valore partendo da un'anamnesi precisa e completa del cliente. Analisi che parte dalla prima entrata solitamente comune a tutti: lo stipendio.
Grazie allo stipendio si riesce a far fronte alle spese quotidiane e di prima necessità, ma uno stipendio non è illimitato e a fine mese spesso sento dire che è quasi nullo.
Ecco che ascolto espressioni, da varia gente, quali "a volte temo di dover rinunciare a portare a casa la spesa fatta al supermercato o al negozio di fiducia sotto casa" temendo di ricevere il messaggio "Transazione annullata o rifiutata" sul display del apparecchio di pagamento con la carta per indisponibilità di saldo positivo.
In questi anni di professione finanziaria, aiutati dagli studi tecnico-linguistici ed economici svolti, ho formulato una personale definizione di ciclo di vita del risparmio, intendendo con il termine "risparmio" l'importo che permette quindi di spendere e vivere serenamente ogni giorno, ogni mese di ogni anno e, col tempo, anche permettere di migliorare il proprio tenore di vita e il tutto nell'ottica di autonomia finanziaria prima e dopo l'attività lavorativa. Risparmiare e investire per la pensione complementare anche. Ormai, la pensione base o primo pilastro, sarà sempre meno capiente.
Pertanto, un'efficace Gestione del Risparmio deve essere fatta a tavolino e coprire tutti gli aspetti patrimoniali di ognuno di noi. Si pensi alla necessità di coperture assicurative dalla R.C. della Casa, ad un piano di coperture sanitarie (possibilità di diaria giornaliera in caso di ospedalizzazione e assenza dal lavoro, ad esempio), alla necessità di copertura di danni a beni e persone e al patrimonio nonché alla famiglia, alla necessità, come detto poco sopra, di copertura previdenziale, alla necessità di costruire progetti con diversi orizzonti temporali (cambiare l'auto, cambiare casa o acquistare la casa delle vacanze, realizzare viaggi sognati in luoghi esotici di interesse anche artistico e culturale, studi dei figli, miglioramento e crescita del proprio studio professionale...sono solo alcuni esempi), alla necessità che sottolineo obbligatoria, di creare un tesoretto di riserva per le emergenze che riesca a coprire almeno da 6 a 12 mesi di mancanza o sospensione del lavoro. Dunque, un'effettiva e concreta Pianificazione Finanziaria per progetti, nota come Goal Investing Base, rappresenta le fondamenta necessarie per la solida struttura patrimoniale di qualsiasi tipo azienda che non può dimenticare, anzi, deve esserne parte, il passaggio generazionale, ossia la cura nei minimi dettagli affinché, quando sarà giunta l'ora finale che non si può conoscere anche considerando la potenziale incidenza di imprevisti non sempre facilmente identificabili, non si lascino i propri cari alla mercé, per strada, ma si permetterà loro di continuare a vivere sotto il medesimo tetto familiare solido, sicuro mantenendo almeno il medesimo tenore di vita.
Ecco, dunque, l'importanza degli investimenti da sempre e in tutti i tempi.
Gli investimenti non possono essere considerati spese perché intanto non lo sono, mentre la loro funzione è anche quella di costruire sicurezza e serenità oltre a quella, più nota, di riceverne i frutti, tecnicamente detti i "rendimenti" come già descritto in altro mio articolo dal semplice titolo "Cosa distingue l'investimento da una spesa?"
Articolo scritto come tutti i precedenti tra l'altro, da spunti ricevuti frequentando anche la tanto moderna Università citata in molti profili social quali Facebook (non che questo sia un merito, anzi, ad essere sincera è un'informazione che lascia molto a desiderare ed il tempo che trova benché utile tenerla presente) ovvero l'Università della Strada. Forse, sarebbe migliore definirla Università dell'Esperienza Quotidiana.
Università dell'Esperienza Quotidiana è una mia interpretazione nata dalla considerazione del fatto che l'esperienza e la competenza non si fermano con il diploma o con la laurea, ma continuano ad oltranza crescendo affiancando la preparazione e lo studio che ogni attività richiede al fine di proporre servizi efficienti, concorrenziali e compatibili con quanto il Cliente ha espresso nella sua anamnesi personale e familiare. Dunque, all'impegno e agli sforzi fatti, salvo essere nati geni, per ottenere il Diploma, la Laurea si aggiunge la laurea del quotidiano che continuamente si evolve grazie agli incontri professionali per concretizzare nuovi Clienti.
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