Mercati finanziari: la necessaria consapevolezza
Inizio a scrivere con il ricordare che il conto deposito è uno strumento finanziario ma non un investimento.
Troppo spesso mi è capitato di sentire frasi del tipo: “Ho investito 100.000€ in un c/deposito della Banca MXM (nome di fantasia per ragioni di correttezza concorrenziale) perché mi dà un rendimento del 2% vincolando l’importo per 12 mesi” dette anche con grande soddisfazione da parte dei potenziali clienti perché convinti che con tale operazione aumenteranno la loro ricchezza finanziaria.
Ebbene, è in tale espressione e similari presente una falsa credenza, in quanto contiene gravi errori e soprattutto, peggio, evidenzia mancanza di cultura finanziaria.
Soltanto un investimento finanziario vero e solido permette di mettere a frutto i propri risparmi ovvero i propri soldi guadagnati correttamente e non consumati/spesi; non lo permette un c/deposito che sostanzialmente è una definizione allargata di conto corrente “remunerato” ormai quasi più esistente.
Occorre qui riprendere alcune nozioni fondamentali.
Un conto corrente è non a caso detto “conto di corrispondenza”, ovvero lo strumento attraverso il quale vengono registrati gli accrediti e gli addebiti della propria quotidianità, ed è pertanto corretto intenderlo, a tutti gli effetti, un servizio bancario per le operazioni quotidiane di tutti noi: per le nostre esigenze personali, familiari e anche, avendone necessità, per le medesime operazioni di accrediti e addebiti relativi alla propria attività.
A differenza del servizio di conto corrente, invece, il c/deposito è uno strumento di deposito o parcheggio temporaneo di breve termine che permette una sorta di remunerazione in termini di tasso di interesse. Ma, attenzione, a non cadere nel “inganno”, nel senso di non confondere la remunerazione nominale di questo strumento con l’effettivo valore reale della moneta (dei soldi, in questo contesto,
temporaneamente depositati).
Infatti, tale strumento è affetto da “illusione monetaria”.
“Tenere una certa somma vincolata per un determinato periodo di tempo, ad esempio 1 anno, crea l’illusione di aver incrementato il capitale inizialmente investito in tale strumento finanziario di breve termine grazie al tasso di interesse promesso alla scadenza.
E’ un po’ come l’impegno finanziario nei titoli di Stato.
In tal senso, il comportamento dei risparmiatori che ancora investono in titoli di Stato, nonostante i rendimenti ai minimi storici e sostanzialmente negativi, tiene conto del tasso di interesse nominale del titolo e sono indotti a credere che i tassi di rendimento nominale dei titoli posseduti, corrispondano ad un’effettiva crescita della propria ricchezza.
Ricordate, invece, che in tale comportamento si sta considerando incremento e tasso di interesse nominali. Non vengono, invece, considerate le variazioni quotidiane, razionalmente non bene percepibili, della valuta di conto e del suo potere d’acquisto”.
Pensando ad affermazioni del tipo di quella sopra citata, la domanda che solitamente pongo è: “Come si vede tra 30 anni (ad esempio), pensa di poter disporre sempre del suo medesimo tenore di vita così facendo?”.
Le risposte non sono ovviamente rassicuranti e gli interlocutori iniziano a riflettere sul loro desiderio base di non retrocedere dall’attuale status raggiunto bensì almeno di mantenerlo; allora, ecco che mi chiedono di analizzare insieme quella parte del loro portafoglio costituito non da parcheggi di breve termine, ma da depositi amministrati contenenti: singoli titoli azionari e/o obbligazionari per un numero solitamente non superiore a 4 o 5 al più; da polizze assicurative Index Linked; da Fondi o piani di accumulo in alcuni casi… Portafogli solitamente costruiti senza un benché minimo progetto di investimento di base (punto di partenza necessario per mantenere e migliorare), ma che lascia pensare, e in diversi casi confermato, che sono stati fatti solo perché consigliato dal promotore…
Annullo immediatamente il mal di pancia che mi provocano certe notizie perché non necessario e assolutamente non mio, procedendo fin da subito ad evidenziare che la mia professione, il mio ruolo, è come quello del Medico.
Non è possibile, né ammissibile un comportamento quale quello del “promotore” sopra descritto.
La diagnosi finanziaria del cliente, esattamente come quella del proprio medico, richiede una relazione accuratamente redatta proprio come lo è l’anamnesi che il medico richiede al suo paziente solitamente mediante un questionario da compilare e firmare, mantenendolo costantemente aggiornato.
Solo attraverso le informazioni corrette e trasparenti del suo Essere si può procedere a costruire un sano progetto di investimento per i propri bisogni personali, familiari, imprenditoriali o, più semplicemente, del proprio studio professionale.
Solo così, grazie ad una vera, trasparente e sincera relazione cliente-consulente, casi quali la Grecia ora, sembra, in via di risoluzione, o quello recente di Shanghai (25/08/2015) o precedenti che non sto a ricordare, non influirebbero negativamente sulla serenità che ognuno di noi desidera e cerca.
Crisi di mercato sono sempre esistite e sempre avranno una parte più o meno rilevante nella vita, nell’esistenza.
Infatti, esistono costanti dell’economia che non sono affatto da sottovalutare: andamenti delle materie prime (oro, petrolio, cotone, rame, patate, cereali... vd. “Borsa Merci”), dei beni, dei servizi, dell’inflazione, dei tassi di interesse; tutti influiscono sulle oscillazioni del mercato domestico e globale variandone prezzi, costi, quantità. Ricordate che, ormai, da vent’anni o più, non possiamo limitarci a considerare solo il “giardino sotto casa”; dobbiamo coltivare una visione globale, piaccia o non piaccia, se vuoi vivere tranquillamente e godere dei frutti del tuo Essere Vivo.
E tali costanti fanno si che anche l’economia, come l’essere umano quando si ammala, produce gli anticorpi necessari a superare i default grazie ai quali comunque ci si rinforza e si cresce più solidi: tanto maggiore è la crisi, tanto più potenti sono gli anticorpi necessari alla ripresa dell’economia.
Quanto detto è sostenuto dal fatto che, nonostante le varie crisi passate, il Mondo economico è sempre cresciuto a dispetto delle variazioni infinitesimali, piccolissime, dell’andamento del PIL mondiale e/o delle Borse Valori mondiali che hanno scatenato irrazionalità emotiva nei vari momenti critici vissuti.
Cerco di visualizzare graficamente quanto sopra esposto:
- il primo grafico vuole semplicemente indicare gli andamenti del mercato e la maggiore o minore volatilità dei prezzi in relazione ai vari eventi storici che ne hanno influenzato l’andamento:
- il secondo grafico, invece, grazie alla fonte di analisi you invest, permette di visualizzare i mega crolli di borsa a livello mondiale in tre periodi dell’ultimo trentennio:
Dunque, considerando le costanti dell’economia e dei loro andamenti per i quali si registrano momenti di espansione o di contrazione della liquidità a seguito di politiche monetarie restrittive o espansive, periodi di forte volatilità alternati a fasi di calma relativa, non vi è motivo di allarmismi quali quelli inviati continuamente dai media.
Non siete convinti?
Allora, dovete velocemente rivedere il perché non potete esserlo e soprattutto il perché non potete essere sereni con il vostro attuale portafoglio “consigliato” dal vostro attuale referente che, senza dirvelo esplicitamente, guardava esclusivamente al suo ingresso commissionale senza ascoltare quello che, invece, chiedevate: non
bisogna credere a slogan pubblicitari corredati da piacevoli musichette inserite per distrarre (la musica, si sa, rilassa e abbandona ad un angolo di piacere distraendo chiunque dal nocciolo fondamentale della questione); occorre invece credere a chi esercita con passione l’attività del medico della salute finanziaria.
Esiste il “Metodo” per restare sereni di fronte a qualsiasi crisi e non dover acquistare un qualsiasi bene di uso quotidiano solo per il fatto che, a seguito di aggiustamenti macroeconomici, costa meno e conviene comprarlo pur non avendone bisogno, con il rischio che al momento del bisogno è “scaduto” od obsoleto; acquistandolo, invece,
al momento del bisogno non si perde, anzi, si può persino trovare guadagno e/o soddisfazione dell’acquisto.
“Metodo” semplice che permette di essere veramente globali e sereni sui mercati finanziari grazie ai relativi strumenti consapevolmente utilizzati di Gestione efficiente del risparmio la quale fa cogliere le opportunità dei momenti incerti e altamente volatili…
Perché non ci incontriamo e valutiamo la vostra situazione finanziaria?
Non c’è alcun impegno salvo che comprendere di poter trovare migliori condizioni bancarie che diano il meritato valore ai vostri soldi. Attendo la vostra richiesta tramite il form del sito per fissare il necessario incontro.
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