Liquidità in attesa di sicurezza

Il tema della liquidità e del suo impiego efficiente è un argomento ancora molto poco compreso.
La liquidità presente nelle banche non solo italiane, ma dell’Eurozona, ammonta a due terzi del PIL, ossia in valore assoluto a oltre 10.000 miliardi come si vede dai grafici qui sotto riportati, Fonte EBA - European Banking Authority, l’autorità bancaria europea avente il compito di vigilare il mercato bancario europeo con l’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico contribuendo alla stabilità dell’intero sistema finanziario, alla trasparenza dei mercati e dei prodotti finanziari e alla protezione di intermediari ed investitori.
Dunque, c’è una montagna di liquidità nei conti correnti italiani ed europei. Liquidità non spesa - risparmio - in attesa di maggiore chiarezza e ritorno a orizzonti finanziari più sereni nonché di sicurezza.
Certo, è cresciuto il bisogno di sicurezza anche a fronte di un mondo in cui i tassi sono negativi in conseguenza delle politiche monetarie globali mai così coordinate ed espansive ove negli ultimi 10 anni le banche centrali dei G5, i paesi emergenti del terzo millennio (Brasile, India, Cina, Messico e Sudafrica), dovrebbero formare insieme ai G8 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti d’America) un sistema finanziario globale compatto; le banche centrali, dicevo, hanno iniettato liquidità al sistema con l’obiettivo di far aumentare i consumi e portare l’inflazione al 2-2,5%.
Purtroppo, ciò non è ancora stato raggiunto e soprattutto non è ancora tornata la fiducia dei risparmiatori i quali si trovano, appunto, in un mondo completamente capovolto rispetto a quello a cui si erano abituati: titoli di stato redditizi e sicuri, inflazione e gli immobili i beni rifugio di eccellenza il cui valore stabile o non volatile e crescente era l’oasi a cui miravano per ottenere una rendita sicura dalle locazioni.
Ora, invece, se da un lato i prezzi degli immobili sono bassi, i tassi come detto sono negativi, quindi, vantaggiosi per accendere un mutuo per l’acquisto dell’immobile come prima casa, dall’altro lato il mattone non è più tanto il bene rifugio su cui puntare come investimento.
I risparmiatori, cercando sicurezza e rendimento, piuttosto restano parcheggiati in conto corrente infruttifero in attesa di uno scenario migliore. Tuttavia, tale attesa non è esente dal rischio di non trovarsi più quel tesoretto parcheggiato in conto corrente aspettando orizzonti finanziari migliori perdendo così il costo-opportunità di perdere il treno dei rendimenti che sia mercato obbligazionario sia azionario possono distribuire in termini di orizzonte temporale lievemente più lungo, 5/7 anni, ma il tutto con attenzione al controllo del rischio. Quindi, sommando inflazione e costo-opportunità del mancato investimento si ottiene un elevato costo del parcheggio della liquidità in conto corrente per cifre anche rilevanti.
È vero, investire è diventato un enorme enigma a fronte delle tante, troppe incertezze (politiche, economiche, sociali...) ed è proprio a causa di ciò che oggi più che mai è necessario non fare da soli senza approfondita conoscenza, non solo della materia finanziaria ed economica, ma dei mercati globali, dei settori, delle aziende, delle aree geografiche, delle valute e dei tassi. Ricordare che la conoscenza non è mai totale, non illudersi di sapere e conoscere tutto perché è proprio lì che casca l’asino.
Concludendo, con un'adeguata relazione professionale e un'analisi di quanto si è fatto si può certamente costruire una pianificazione finanziaria Taylor-made, ossia su misura del cliente rispettandone caratteristiche e profilo di rischio al fine di realizzare i progetti e soddisfare le esigenze del cliente. E, inoltre, a costi inferiori rispetto al fai da te poiché, contrariamente a quanto si pensa fare da soli non è senza costi e tanto meno non è esente da rischi di perdite gravi. Ma occorre agire velocemente e fissare un appuntamento, velocemente perché lo richiedono i vostri risparmi che meritano valore.
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