Lotteria Italia 2022, una tradizione che persevera nonostante la crisi

La probabilità di vincere 5.000.000€ alla lotteria è tanto più probabile tanto più spendi in biglietti, ovvero tanti più biglietti acquisti.
Tieni presente che la probabilità di avere c_ _o, meglio detto fortuna, qui è bassissima.
Tieni ben presente che la lotteria è una scommessa dal costo solo apparentemente minimo di 5,00€
Se non hai soldi, ti lamenti di non avere soldi, vivi col patema all'avvicinarsi della fine del mese e ti accorgi che il conto in banca ha un saldo di 1,00€ se non negativo, e mancano ancora due settimane all'arrivo dello stipendio e hai delle spese inderogabili per la fine del mese, ma non ci sono fondi da cui attingere, però ancora credi che vincere alla lotteria o a qualche altro gioco d'azzardo analogo risolverebbe il problema, sei sulla strada sbagliata: continuerai a non avere soldi buttando 5,00€ in un biglietto dalla probabilità irrisoria di valere 5.000.000€ togliendo quei 5,00€ alle necessità vere.
Perché con 5,00€ al giorno puoi avere il frigo pieno, vestirti bene, andare in vacanza, acquistare beni utili e necessari: non c'è nulla di miracoloso semplicemente significa saper usare l'intelligenza non per spendere male mosso da desideri di apparire o per seguire tradizioni che non stanno più in piedi (se mai vi stessero), ma per spendere il giusto e non patire la fame, il freddo e quant'altro per te e la tua famiglia. 5,00€ sembrano pochi? Non lo sono affatto pochi per molti, per tutti anche ...
Tornando al caso della lotteria Italia 2022, sono stati stampati 10.000.000 di biglietti cartacei e generati 1.000.000 di biglietti digitali. Quindi, la probabilità di vincita del premio massimo è di 1/11.000.000 (0,00000009090), tale probabilità aumenta qualora il numero di biglietti venduti risulti inferiore a quello del totale tra biglietti stampati e generati.
I biglietti venduti sono 6.000.000, in calo del 5% rispetto alla Lotteria 2021, dunque, la probabilità di vincita è di 1/6.000.000 (0,0000001666) sempre bassa. Vale perseverare la tradizione?
È praticamente equivalente al tasso di interesse che ormai si riceve per la liquidità che si tiene accreditata sul conto corrente presso il proprio istituto bancario. Liquidità tra l'altro soggetta a svalutazione a causa dell'inflazione che ha ripreso a crescere, liquidità ad interesse 0, soggetta a spese bancarie comunque esistenti anche se il canone del conto sarebbe dichiarato nullo, liquidità vittima di prelievi e spese via bancomat o via carta di credito spesso superflue anche...
Un'altra importante considerazione su quel apparente basso prezzo del biglietto dalla vana speranza di vincere il premio massimo di 5.000.000€ o anche i premi intermedi di 10/20.000€ prima dell'estrazione finale, riguarda il fatto che salvo la botta di c_ _o, avente probabilità ancora più scarsa, un solo biglietto non basta per vincere. Servono multipli e più di biglietti di banconote da 5,00€...
Infatti, è importante tenere presente il costo effettivamente sopportato per l'acquisto dei biglietti nella speranza di aver acquistato quello vincente. Costo (C) che tramite espressione algebrica si descrive con:
C = 5,00€ x n.biglietti effettivamente acquistati più il costo degli spostamenti per acquistare i diversi biglietti qualora non si acquistino tutti nello stesso punto di vendita, ma magari anche fuori dal proprio comune di residenza perché non si conosce dove il biglietto vincente sarà venduto e quale sarà quel biglietto vincente, dunque: 5,00€ x n.biglietti x km fatti, x benzina consumata, x il tempo impiegato e tolto ad attività più produttive o magari anche solo a momenti per godere i propri cari...
Sembra quasi che guerra, caro bollette, e onda lunga della crisi pandemica e inflazione siano in secondo piano rispetto al gioco d'azzardo della Lotteria Italia e, il difficile momento economico - complicato dall'aumento dei prezzi e costi delle materie prime e dalle preoccupazioni che vi derivano, non sia poi così difficile visto che il gioco della lotteria Italia è considerato un consumo natalizio anche in tempo di "vacche magre" che miracolosamente diventano "grasse".
Appunto, un consumo una spesa questa del 1/11.000.000.
Non è, invece, consumo e spesa l'oculata ricerca per far lavorare con profitto i soldi del proprio stipendio, invece, di perseverare in situazioni radicate, si ma cambiate e non più convenienti come un tempo. Il sono sempre stato cliente dell'Istituto cui già i miei genitori si affidavano, ove il direttore (che nel frattempo non c'è più è cambiato) lo conosco da una vita. Intanto, quell'Istituto regge al contrario i tuoi risultati sono irrisori perché vengono dopo gli oneri pagati all'Istituto tanto decantato che da 30 o più anni conosci come cliente.
Ricordare che l'indipendenza finanziaria si raggiunge anche e soprattutto quando si è liberi di poter costruire un piano di investimenti non consigliato per via di iniziative commerciali del dinosauro d'epoca che ti sta affiancando con il fine di raggiungere budget aziendali che gli permettono di vincere laute somme pagate da te e, intanto, i tuoi obiettivi sono sempre più lontani da raggiungere se non vani credendo nella vana speranza della Dea Fortuna.
La Fortuna aiuta gli audaci, coloro che consapevolmente investono i loro soldi dove sanno che riescono a realizzare risultati e non soltanto spendere per far guadagnare venditori senza scrupoli spinti dal primeggiare nelle classifiche aziendali come miglior consulente...si, consulente di sottoscrizioni che alimentano in primis i budget aziendali non il suo (bonus a parte) e tantomeno quelli dei clienti come te.
Concludo con consigli vecchi ma sempre validi che già hanno centrato molti bersagli, ma ancora molti bersagli devono essere realizzati:
- Fissare obiettivi di risparmio chiari, concreti e tempificati
- Fare un budget preciso da rispettare
- Risparmiare regolarmente ed in modo costante anche solo con una "piccola" cifra
- Diversificare gli investimenti
- Tenere traccia archiviando bene ogni documento anche il più inutile all'apparenza e monitorare gli investimenti in modo da verificare che siano ancora in linea con il punto 1)
- Considerare che l'importo speso per assicurazioni, previdenza e investimenti non è una spesa di consumo ma un'esigenza per realizzare i punti precedenti
- Informarsi non tanto tramite il "cuggino" o l'amico perché ciò che funziona per l'amico non funziona allo stesso modo per te
- Liberarsi da vecchie e polverose condizioni limitanti la corretta ed efficiente realizzazione degli obiettivi al punto 1) e ricordare che l'indipendenza finanziaria si raggiunge anche e soprattutto quando si è liberi da iniziative non adeguate che i grandi gruppi sempre propinano tramite i loro collaboratori al fine di immettere sul mercato strumenti spesso non precisamente adeguati alle vere e reali esigenze dei loro clienti
- Ricordare, infine, che se non cambi non migliori e non migliorando resti preda del panico e da ogni tempesta travolto sarai
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