Sicurezza, garanzia o serenità?

Un tema quello del titolo sempre attuale. Cos'è più importante oggi? Tutto, sento già qualche lettore bisbigliare. Vero, giustissimo! Però, è bene procedere per gradi. Non dimentichiamo che in tutto è importante la consapevolezza di ciò che si fa e con chi si sceglie di fare. E nel settore dei nostri risparmi lo è ancora di più fondamentale. Occorre conoscere. Iniziamo anzi ricominciamo da un argomento già trattato, quello dei fondi comuni di investimento.
Fondi comuni di investimento
I fondi comuni di investimento sono strumenti utili per raccogliere soldi da investire in attività necessarie alla crescita, allo sviluppo stabile di un’economia; sono strumenti gestiti dalle Società di Gestione del Risparmio (SGR) che riuniscono, appunto, le somme di più risparmiatori e le investono, come un unico patrimonio, in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, titoli di stato, ecc.) e alcuni in attività immobiliari, rispettando precise regole cui obiettivo principale è la riduzione dei rischi.
Sono suddivisi in tante parti unitarie, dette quote, che vengono sottoscritte dai risparmiatori e garantiscono uguali diritti.
Accanto alla forma tradizionale, SGR/Fondo Comune, la stessa attività di investimento può essere svolta dalle Società di Investimento a Capitale Variabile (SICAV) o a Capitale Fisso (SICAF). In teoria, la differenza è netta, perché il fondo comune è un patrimonio a sé stante, costituito con il denaro dei sottoscrittori e gestito dalla SGR, mentre le SICAV e le SICAF sono vere e proprie società di cui i sottoscrittori divengono soci con tutti i relativi diritti (ad esempio il diritto di voto). In pratica, sia i fondi che le SICAV e le SICAF svolgono lo stesso tipo di attività, per cui non è sbagliato riferirsi con il termine "Fondo" anche alle "SICAV" e alle "SICAF".
Quali sono i vantaggi?
I vantaggi rispetto all'investimento in singoli titoli:
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gestione del patrimonio da parte di professionisti che utilizzano le loro conoscenze ed esperienza;
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diversificazione degli investimenti;
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qualificazione del fondo come patrimonio giuridicamente separato dal patrimonio della società di gestione, ciò rende impossibile che i creditori della società di gestione possano aggredire il fondo;
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articolata serie di controlli, sia pubblici (Consob e Banca d'Italia) che privati (controlli interni alla società, società di revisione, banca depositaria);
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disponibilità di informazioni per scegliere e seguire l’investimento.
Non è indicata tra i vantaggi la garanzia di un rendimento o l'integrità del capitale: il valore delle attività che compongono i fondi, infatti, può variare in connessione all'andamento dei relativi mercati: questo è detto perché va detto assolutamente non per allontanare o spaventare anzi, semmai, per incrementare la consapevolezza e far crescere la cultura necessaria nel campo dei nostri risparmi.
Vari tipi di fondi
Esistono vari tipi di fondi, una prima distinzione è fra:
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Fondi aperti, che consentono di sottoscrivere quote, o chiederne il rimborso, in qualsiasi momento. Questi fondi investono normalmente in attività finanziarie quotate.
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Fondi chiusi, che consentono di sottoscrivere quote solo nel periodo di offerta, che si svolge prima di iniziare l'operatività vera e propria, e le rimborsano di norma solo alla scadenza del fondo. Ai fondi chiusi sono riservati investimenti poco liquidi e di lungo periodo (immobili, crediti, società non quotate).
Fra i fondi aperti ci sono i cosiddetti fondi "armonizzati", costituiti nei paesi dell'Unione europea, che investono prevalentemente in titoli quotati (azioni, obbligazioni, ecc.). Il termine "armonizzati" deriva dal fatto che seguono regole e criteri comuni volti a tutelare gli interessi dei risparmiatori, limitando e frazionando i rischi in cui i fondi possono incorrere.
La vigilanza sui fondi armonizzati è affidata alle autorità del paese di origine (ad esempio, un fondo lussemburghese sarà vigilato dall'autorità del Lussemburgo, anche se offerto in Italia). Alle autorità italiane spetta esclusivamente la vigilanza sulle modalità di commercializzazione del prodotto nel nostro Paese.
Inoltre, a seconda delle loro politiche di investimento, i fondi armonizzati si suddividono in:
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Azionari, quelli che investono prevalentemente in azioni e, generalmente, si caratterizzano per un alto grado di rischio;
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Obbligazionari, quelli che investono principalmente in titoli di Stato ed in obbligazioni e si caratterizzano per un grado di rischio generalmente minore dei fondi azionari;
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Bilanciati, quelli che investono sia in azioni che in obbligazioni, con livelli di rischio via via crescenti in base alla percentuale di azioni presenti in portafoglio;
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Monetari, quelli che investono in strumenti del mercato monetario a breve termine (non superiore a 6 mesi);
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Flessibili, quelli che non hanno alcun vincolo in materia di asset allocation e non si caratterizzano per alcuno specifico fattore di rischio (geografico, settoriale, valutario, ecc...). Per i fondi flessibili non è prevista l'indicazione del parametro oggettivo di riferimento (benchmark). Gli unici vincoli ai quali il gestore deve attenersi sono quelli espressamente previsti nel regolamento del fondo.
Per scegliere il fondo di investimento come del resto qualsiasi titolo immobiliare, occorre conoscere mercato e aziende e occorre leggere saper leggere i bilanci, studiare il materiale informativo o KIID (Key Investor Information Document) – che deve essere obbligatoriamente consegnato al sottoscrittore – e prestare molta attenzione alle caratteristiche chiave:
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finalità e politica di investimento: le principali tipologie di attività in cui il fondo investe con particolare riguardo, se rilevante, all'area geografica o settoriale di riferimento.
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profilo di rischio-rendimento: ciascun fondo è classificato con un indicatore sintetico di rischio che va da 1 (minimo rischio) a 7 (massimo rischio);
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costi, ovvero le commissioni di sottoscrizione, di rimborso, commissioni di gestione, commissione di performance. Conoscere i costi è sempre importante in qualsiasi settore perché, innanzitutto, costi eccessivi possono abbattere in maniera significativa il rendimento del fondo e, poi, perché molti fondi offrono formule alternative di costi (ad esempio commissioni di rimborso invece che di sottoscrizione) che meglio possono soddisfare le nostre esigenze;
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rendimenti passati, qui è un argomento di massima cui occorre prima essere a conoscenza del mercato, del periodo di sviluppo del fondo, e vari altri aspetti correlati poiché è bene tenere presente che questi non possono prevedere il futuro andamento dei risultati del fondo. Certo è utile per ciascun fondo leggere circa i rendimenti conseguiti negli ultimi x anni, occorre però non sopravvalutare tali andamenti non essendoci alcuna certezza di conseguire analoghi rendimenti in futuro: la conoscenza del mercato viene prima della conoscenza dei risultati passati per questo è importante affidarsi al Consulente Finanziario professionista non semplice venditore che si affida a sua volta a validi e responsabili gestori che vivono e viaggiano nel mondo al fine di toccare con mano la solidità di un potenziale “sicuro” investimento in una zona o un’azienda piuttosto che in un’altra.
Anche l'investimento in fondi deve essere seguito nel tempo ma a differenza del singolo titolo mobiliare maggiormente soggetto alla volatilità rispetto al paniere di titoli di cui il Fondo è costituito, tale investimento permette all'investitore, ove ben seguito, di crearsi dei veri e propri tesoretti cui attingere al momento del bisogno comunque ricordando di inserire nuova benzina di tanto in tanto al fine di capitalizzare ogni suo piano di investimento costruito fondamentalmente per costruirsi serenità seppure non esistono garanzie di rendimento ma esiste ed è principale la possibilità di ridurre i rischi di completa perdita sempre, ben inteso, si ha una guida di fiducia che ti assiste e riflette con te - risparmiatore - le scelte adeguate per i tuoi progetti.
Il titolo dell’articolo ha voluto essere appositamente provocante poiché troppi chiedono garanzie senza averne diritto, senza nulla fare ma soltanto vivendo come è loro comodo per poi trovarsi a lamentarsi del ritorno dell’inflazione o degli aumenti delle bollette: è molto meglio guardare alla serenità libera da rischi irrecuperabili piuttosto che piangere sul latte versato non più riciclabile, riutilizzabile e perso tutto ..
Non dimenticate prima di chiudere la pagina di scrivermi per riservarvi un appuntamento concreto al fine di donare valore aggiunto ai vostri risparmi che lo stanno cercando. Non è importante la dimensione. Non fa differenza quanto piccolo tu sia, l’importante è costruire consapevolmente, secondo le proprie esigenze, allo scopo di vedere un futuro migliore per se e per le nuove generazioni.
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