AI....artificial intelligence
Faccio una premessa data dall'esperienza: molti fondi gestiti da algoritmi hanno dimostrato una certa bonta' fino a quando la variabile x, inattesa, non e' venuta a rovinare la festa ed a far saltare le reti neurali alquanto limitate perche' basate su formule predefinite, seppur sofisticate, ma formule.
Comunque fatto sta che la corsa al machine learning e' partita, e si ricercano sistemi di intelligenza artificiale che suggeriscano strategie proficue ed adatte ai mutamenti del mercato...la panacea di tutti i mali in formato androide.
Non vengono ricercati ingegneri gestionali, economisti ma computer scientists, matematici ed analisti quantitativi.
Si tenta di creare un sistema pensante e capace di apprendere, che svolga le operazioni di trading e si adatti in maniera intelligente alle condizioni di mercato, piu' veloce ed abile del piu' bravo dei gestori.
Spero proprio che nessuno arrivi a pensare che una macchina super intelligente possa sostituire completamente il genio e la sensibilita' umana, e che tutto cio' non avverrà' con una delega in bianco ad una macchina, pur sofisticata che sia.
Sara' di certo un aiuto per gestire la mole di informazioni prodotta dalla economia e finanza globale, questo si avrebbe un suo senso.
Esiste gia' un "Chief Quant", capo analista quantitativo, che ha sviluppato un algoritmo (dicesi anche formula) che autonomamente cerca all'interno del sistema finanziario le migliori opportunita' di investimento...a me sembra un approccio alquanto speculativo detto così...altro che profilatura Mifid...
Le nuove intelligenze artificiali ed il machine learning sembrano in grado di sviluppare sinapsi e reti neurali adeguandosi al mutare delle situazioni, esattamente come il nostro cervello.
Mi fa un po' paura pensare che ingenti masse di denaro vengano gestite da macchine/softwares...
Un problema ormai assodato degli algoritmi e' quello del sovradattamento, cioe' quando un algoritmo troppo sofisticato trova correlazioni tra dati in apparenza plausibili ma in realta' profondamente errate...alcuni algoritmi hanno per esempio messo in relazione il consumo di margarina con la percentuale di divorzi nel Maine!!
Inoltre, un modello funzionante in teoria non e' detto lo possa essere nella pratica...qui non si macinerebbero dati meteo che non farebbero comunque cambiare il tempo...qui si macinerebbero dati numerici che influenzerebbero direttamente e realmente i mercati finanziari...!!
Usare con cautela...
Articolo del: