La liquidità
Le ragioni possono essere molteplici, ma penso che alla base ci sia ancora un basso livello di conoscenza finanziaria.
Veniamo ai numeri: il 2017 appena trascorso ha visto aumentare ulteriormente questa cifra che è arrivata a fine anno a 1023 miliardi con un aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente.
Se sommiamo a questo i BOT, pct, conti deposito e fondi monetari arriviamo ad un terzo della ricchezza finanziaria degli italiani! (circa 1600 miliardi di euro).
E stiamo parlando di strumenti che nel corso degli ultimi anni hanno subito un crollo dei rendimenti dato che il mercato monetario da circa quattro anni e' arrivato addirittura ad esprimere rendimenti negativi.
Paura di investire, mantenimento a scopo precauzionale, come se diversificare su strumenti a basso Var sia un pericolo enorme...mah!
In un periodo come questo la liquidità e' la forma di ricchezza che subisce le conseguenze più pesanti in un ambiente di tassi zero o negativi.
Capisco il 2016 che ha avuto un risultato deflattivo, inflazione allo 0,1%, ma nel 2017 l'Italia ha avuto inflazione pari all'1,23%, quindi, si è accumulato perdendo se la nostra liquidità non è stata remunerata almeno alla pari...non parliamo di crescita quindi.
Alla base di una equilibrata e personalizzata pianificazione finanziaria ci sta anche una giusta politica di gestione delle risorse ed eliminazione delle inutili sacche di inefficienza, come può essere il caso appunto di una sproporzione del comparto liquidità.
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